In effetti... Se ne sente fortemente la mancanza!

Poi, vista la favolosa completezza di Monster, ci metterei anche un Dracula e, assolutamente imprescindibile, un quadrante arancione...
Il Monster non può mancare quadrante orange, per lo meno se hai deciso di averne più di uno...

PS dimenticavo, Beppe complimenti davvero, sei un grande

Te ne mancano parecchi, uno Stargate, un Alpinist, un SARB però vedo che hai posti vuoti !!!

Sinceramente non credevo che questo topic divenisse così corposo... Dopo aver riletto tutte le pagine mi rendo conto che però, da un certo punto in poi, la questione si è polarizzata tra "nuovo di zecca, con pellicole e tutto il cocuzzaro" e "vintage patinato, fiorito, virato" nel più tipico tifo da stadio dicotomico di cui siamo capaci nei tempi moderni, specie nel suolo italico. E ovviamente finiamo anche sempre a parlare di Rolex... Però non credo fossero queste le intenzioni dell'opener né, sinceramente, credo che i due estremi opposti rappresentino la realtà.
Quindi, prendendomi a titolo di esempio di uomo medio qualunque che ama gli orologi, provo a mediare le posizioni tra "bianco" e "nero", facendo presente che si gode anche (e soprattutto) delle 50 sfumature di grigio... 😉
Mi spiego meglio:
- mai comprato Rolex e manco mi interessano, questo a titolo di disclaimer
- ho comprato un tot di orologi da concessionario, Tudor e Longines per esempio, con la gran soddisfazione di spellicolarli e mettermeli al polso nuovi immacolati, per godermeli poi ogni giorno. Non concordo con l'equazione compri nuovo = nessuna fatica. Quegli acquisti li ho ponderati, ho cercato alcuni modelli magari per mesi in concessionari diversi, valutato le varianti, ecc. Oppure li ho presi per colpo di fulmine, una volta l'ho fatto in America con un Bulova, per dire.
- ho comprato dei "secondi polsi" pari a nuovo, Zenith per esempio, per mediare i prezzi molto alti per le mie tasche non così gonfie che il nuovo avrebbe comportato...
- ho comprato orologi vecchi di 40 o 50 anni, un Tissot ed un Cyma, perché semplicemente li trovavo bellissimi, però quello dei due più acciaccato l'ho fatto pulire e sistemare, per avere il piacere di godere di un oggetto in buono stato, anche se con una storia già lunga...
Certo, ammetto, che mi piacciono le cose belle, non rigate, non logorante, non sbiadite, per questo tendo a prendere più spesso oggetti nuovi (e perché di vintage capisco poco).
-infine ultimamente ho trovato due "vecchietti" over 50 e li sto facendo sistemare,perché in questo caso erano beni di famiglia, quindi hanno un valore affettivo a prescindere dallo stato in cui sono e saranno...
Insomma una cosa non esclude l'altra! Un appassionato può godere in modi diversi di acquisti diversi... Non c'è un' unica via. E soprattutto non c'è n'è una giusta ed una sbagliata!

A mio personale parere il Kakume sta bene con il bracciale fishbone. In ogni caso con una rapida ricerca online potresti trovare entrambi anche a prezzo accessibile. Verifica solo se i bracciali erano abbinati a seconda dell'anno di produzione, per garantire ancora di più la coevità del pezzo. Dal seriale, leggendo le prime due cifre puoi risalire al mese e anno di produzione.

Eberhard quando si distanzia dalle sue linee classiche molto spesso toppa (vedi Tazio)

in questo caso l'orologio ha un estetica che mi piace anche se i 46 mm forse sono un pò esagerati.


Sul genere, darei un occhiata anche in casa Breitling ( Chnomath Evolution ) e Picot (Plongeur Ctype o Yatchman) tanto per valutare anche eventuali alternaive.

Grande, vistoso, sfacciato…
Eppure non mi dispiace anche se conosciamo tutti i limiti tecnici e, spassionatamente, non credo lo indosserei

A me piace, se hai il polso piatto almeno 17-17.5 colpisci...👍🏻