Orologi e Passioni

Posts written by Darkman135

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    Non lo farei mai, non mi piace quel RO mentre trovo molto bella quella configurazione di daytona.
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    Bello
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    CITAZIONE (ControlDenied @ 21/10/2020, 00:47) 
    Ovvero?

    :o: le lastre di Pietra serena di Siena
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    Inconfondibili le lastre :b:
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    CITAZIONE (Legolandia @ 27/9/2020, 21:45) 

    Sei a 2 passi da casa mia....
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    Non reggo più certe cose....o smette lui o smetto io di guardarlo.
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    CITAZIONE (cesco10 @ 14/3/2019, 15:13) 
    Look casual lavorativo per sfoggiare il cappotto con nuovi bottoni. Scusa Spiralissimo per le Alden, qui in colore 8 AE, ma ti assicuro che pur avendo mille scarpe queste sono più comode anche di una sneakers... ;)

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    Ma la giacca sotto ce l'hai o solo camicia e gilet?
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    CITAZIONE
    È morto oggi a 85 anni il grande stilista tedesco, direttore creativo di Fendi dal 1965 e di Chanel dal 1983. In queste ore tutti i giornali lo stanno celebrando, condividendo immagini e articoli che ripercorrono la sua enorme importanza nel mondo della moda. Tra tutti i pezzi usciti su di lui durante la sua lunghissima carriera, uno dei più approfonditi è forse questo del New Yorker, pubblicato il 19 marzo 2007, nel quale John Colapinto dipinge un ritratto dello stilista e, tra le altre cose, analizza il legame dello stilista con il tempo e rivela la sua posizione ambivalente nei confronti del passato.

    «A differenza delle persone creative che temono la pagina bianca», scriveva Colapinto, «Lagerfeld ha orrore della pagina piena, la pagina che non può essere modificata e possiede il potere di annoiare. Tutti i fashion designer di successo sono “rivelatori di noia”, in allerta per capire quando un look smette di essere nuovo e diventa onnipresente. Lagerfeld dedicato la sua esistenza a vivere il più possibile nel presente, mantenendosi in sintonia con le tendenze, non solo nella moda, ma anche nell’arte, nella politica, nei film e nella musica»


    «La determinazione di Lagerfeld a tenersi aggiornato richiede una certa spregiudicatezza e mancanza di sentimentalismo. Lo stilista si libera periodicamente di arte, oggetti e luoghi che, in precedenza, erano stati fonte di ispirazione e piacere». E ancora: «Tra la fine degli anni Ottanta e gli anni Novanta, era un uomo di montagna che si vestiva con tute nere di stilisti giapponesi come Yohji Yamamoto. Nel 2000, Lagerfeld ha dichiarato questo look démodé, e ha deciso di rifare la sua silhouette per assomigliare a quella dei ragazzini adolescenti che hanno pedinato le passerelle a Dior Homme in giacche e pantaloni dal designer Hedi Slimane. (…) “Tende a passare oltre facilmente, perché non gli piace il passato”, dice una delle persone della sua cerchia. “Quindi decide che sei parte del passato e ti butta nella spazzatura”. Lagerfeld dice: “Le persone possono lavorare con me per cento anni ma devono rimanere informati. E senza rimpianti, non mi piace chi dice che le cose andavano meglio un tempo”. Secondo il suo partner editoriale, Gerhard Steidl, quando Lagerfeld legge un grosso tascabile, strappa le pagine man mano che le ha lette».

    «Paradossalmente, Lagerfeld è un devoto del diciassettesimo, diciottesimo e diciannovesimo secolo, ed è stato un serio collezionista di art déco. La sua passione per la storia si riflette nella sua divisa, un mix di contemporaneità (giacche Dior indossate con jeans skinny Diesel) e retrò, tra cui gioielli antichi e camicie personalizzate di Hilditch & Key, con colletti alti e rigidi che richiamano i gentiluomini come Walther Rathenau, un industriale ebreo tedesco del primo Novecento che fu il modello per un personaggio del grande classico L’uomo senza qualità di Robert Musil e il conte Harry Kessler, un mecenate d’arte anglo-tedesco del XIX secolo che gestiva una piccola casa editrice, ha scritto diversi volumi di diari (che Lagerfeld ha letto), e dal leggendario stile dandy. Per Lagerfeld, Rathenau e Kessler rappresentano tutto ciò che era nobile della Germania di Weimar. “Nella mia mia mente rimango sempre tedesco”, dice, “ma di una Germania che non esiste più”».
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    CITAZIONE (Tifeo Pluto @ 9/2/2019, 10:54) 
    Io e Pixell siamo all'estero.
    In stati differenti :woot:

    I veri ricchi
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    Io avrei cambiato la camicia, bello il gilet, se è quello di un abito Pasini è uguale al mio.
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    CITAZIONE (Mariodb88 @ 24/1/2019, 15:58) 
    Quindi sono le stesse prese da angelo?
    Price?

    Si, 300 quelle testa di moro e 345 quelle nere.
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    Eccole confermo quanto dettomi dal servizio clienti Wilson 07749. La foto dall’alto è di una Carter e l’hanno aggiunta per errore.
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    CITAZIONE (Tifeo Pluto @ 24/1/2019, 12:17) 
    Ma che vecchio sei?
    Mangi prima di aprire il pacco?
    Hai perso il fanciullino che viveva in te? E' colpa di SHADE? Di Dani? Di Pixell?

    :D :D Il superomismo Dannunziano ha preso il sopravvento sul suo antagonista Pascoliano....il pacco è in ufficio e io sono a casa, dopo pranzo rientro e metto foto.
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    Arrivate adesso, dopo pranzo apro e metto foto.

    CITAZIONE (muttley® @ 24/1/2019, 04:14) 
    Sono Carter sia le nere che le marroni nelle foto dall’alto, non sono Carter né le nere né le marroni nelle altre foto <_<

    Esatto, il servizio clienti mi ha confermato essere delle Wilson senza cuciture a contrasto, appena apro vi do conferma o smentita.
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    Domani mi arrivano e vi saprò dire, comunque le foto laterali sono di una Wilson mentre l’ultima dall’alto è di una carter...interpellato il servizio clienti mi hanno inviato una foto di una Wilson senza cuciture a contrasto assicurandomi che è quella che spediranno che è quella che volevo io essendo meno appuntita della Carter.
6129 replies since 31/8/2007
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