Orologi e Passioni

Posts written by itau

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    Molto accattivante in foto, molto equilibrato e con una apprezzabile simmetria. Non c’è la tipica confusione degli scheletrati. Va provato al polso se le sensazioni sono le stesse delle foto. Comunque un bel pezzo
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    CITAZIONE (Jacopo Ve @ 23/5/2021, 12:04) 
    Forse mi sono spiegato male.
    Io sono partito nel cercare un modello che mi piaceva (crono in oro vintage) ma non sapevo nulla di modelli, Marche, referenze ...
    Ho comprato un orologio che rispondeva a quanto cercavo ma quasi “a caso”, cioè un Fortis, trovato in un sito di aste.
    L’orologio mi piace ancora e lo indosso spesso. Tuttavia dopo l’acquisto ho (forse) scoperto che proprio originale non è; non ho trovato nelle mie ricerche che Fortis avesse prodotto mai tale orologio e che probabilmente era un ibrido.
    Se avessi chiesto prima, forse non lo avrei preso. O forse sì, ma con altra consapevolezza.
    Ripeto: mi piace e lo indosso con piacere ma mi rimane sempre quella sorta di pentimento che mi toglie in qualche modo il piacere iniziale.
    Forse ci sono Marche e modelli allo stesso prezzo e forse più belli.
    Se avessi chiesto al forum vintage ...

    Non ti crucciare è successo a tutti noi, all’inizio bisogna passare per queste esperienze... servono a formare...
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    CITAZIONE (il falegname @ 23/5/2021, 11:59) 
    Allora, si può risintetizzare dicendo che si può comprare quello che più aggrada, ma che se non ci si sente particolarmente esperti magari sarebbe meglio rivolgersi a marche conosciute e blasonate? Almeno troppo zozzeria quell'orologio non sarà mai? :D

    Daniele

    Anche qua bisogna distinguere, certo quello che ti aggrada è la scelta giusta in tanti casi. Ma se decidi di spendere una grossa cifra in relazione alle tue possibilità, ti basta che l’orologio sia di tuo gradimento? O che un domani ad ogni necessità più o meno ciò che hai speso ti ritorni indietro?
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    CITAZIONE (nowhere_man @ 22/5/2021, 23:50) 
    No, non credo fosse questa l'intenzione iniziale e comunque non mi ci riconosco per nulla, altrimenti ricadiamo nel discorso che è collezionabile solo ciò che è "bello e prezioso".
    Probabilmente io non faccio testo perchè i miei orologi, tranne pochi, sono costati poco e ne ricaverei ancor meno (poco è ovviamente relativo alle singole tasche), ma l'aspetto rivendibilità non mi ha mai sfiorato. Il budget dedicato faceva e fa parte di una contabilità extra ed inifluente; non bevo, non fumo, non frequento bar o ritrovi o altre "distrazioni", quindi mi diverto con gli orologi.
    Ma forse sono un caso a parte.

    Solo ciò che è bello; a mio avviso collezionanabile per definizione è ciò che è bello non ciò che è prezioso. Ma la bellezza è indispensabile, primo requisito. Poi capita che alle volte ciò che è bello non è prezioso (in senso monetario) e altre volte che invece lo è e pure molto. In questo caso non tutti decideranno di affrontare una spesa molto ingente per acquistare un orologio, ma chi decide di affrontarla non può non fare un ragionamento anche economico.
    In altri termini se trovo un bellissimo Seiko (brand che amo tantissimo), senz’altro oggetto di collezione, a 750 euro lo prendo in base alle sue condizioni e originalità, ma se prendo un Rolex (altro brand che amo) o un altro orologio a 25.000 euro, di sicuro non sono disposto ad accettare che un domani mi valga 5.000. Se ho questo dubbio non prendo quell’orologio di quel valore, pure se mi piace assai. Non mi interessa assolutamente guadagnare ma neanche un pozzo di sangue....
    Quindi vanno sempre fatte distinzioni, di tipologia di collezionista e anche di prezzo.
    In questo topic si è fatto l’errore di cercare una unica definizione per tutti i collezionisti e per tutti i prezzi. E infatti c’è chi non si ritrova.

    Edited by itau - 23/5/2021, 14:24
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    CITAZIONE (davìd @ 22/5/2021, 13:50) 
    Nel mio piccolo continuo a non capire perché un orologio restaurato bene (intendo ricromato, e o quadrante ristampato) debba essere meno apprezzato di una variante originale ma rovinata di cassa e quadrante, in particolare quando tale oggetto non ha valore affettivo

    Perché lo spirito del collezionismo vintage è che il pezzo sia originale in tutto e per tutto. Un orologio ristampato può piacere ma non siamo più nel campo del collezionismo a mio avviso, ma in quello di qualcosa che piace.
    Un orologio originale ma rovinato anch’esso trova ben poco riscontro nell’ambito collezionistico, a qualcuno può piacere lo stesso, ma per definizione collezionare qualcosa di antico ha senso se questo qualcosa è esteticamente bello, altrimenti meglio rivolgersi al nuovo.
    Cioè l’impatto estetico e di originalità è condizione imprescindibile per trasformare un oggetto che pure può piacere in un oggetto da collezione.
    Con conseguenze sostanziali anche sul prezzo.

    Edited by itau - 22/5/2021, 17:28
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    Rispondo a questo interessante topic non essendo riuscito ancora a leggere tutti gli interventi.
    Il punto è che stiamo parlando di un fenomeno, quello del collezionismo vintage, estremamente eterogeneo. Non si possono dare delle risposte uniche perché viene sono categorie molto diverse di vintagisti, direi opposte.
    Primo tipo di contagiata. Il ricco che compera solo nelle rinomate aste internazionali per dimostrare agli altri che è ricco e potente. E non è interessato a null’altro canale d’acquisto.
    Secondo tipo. L’interessato alla rivalutazione delle delle economica prima di ogni altra cosa che compera solo Rolex e Patek.
    Terzo tipo. Il commerciante, che compra per vendere, però qualcosa comunque tiene per se stesso e si tratta del meglio.
    Quarto tipo. Il collezionista a cui piacere mettere le foto su Instagram e ne segue perfettamente le regole che sono : orologio perfetto, in stato di nuovo, perfettamente coevo, di marca prestigiosa, di valore importante, raro, desiderato, considerato icona. Se non ha queste caratteristiche non prende like per cui non va bene.
    Quinto tipo. Il collezionista che colleziona per passione personale, prende ciò che gli piace fregandosene se guadagna o perde e se il pezzo è importante o meno, prende ciò che gli da piacere e lo studia a fondo prima di acquistare.
    Sesto tipo. Il collezionista, spesso alle prime armi che prende tutto quello che gli passa sotto mano, comprese le ciofeche. Ma che piano piano impara.
    Settimo tipo il collezionista attento, preparato e con ottima cultura e buon gusto ma che purtroppo non può acquistare ciò che vorrebbe per ragioni economiche e ripiega su ciò che può.
    Con la normale appartenenza di un collezionista generalmente in più di una categoria di quelle poste.
    Allora se vogliamo trovare delle caratteristiche omogenee in questo settore ormai diventato quasi di massa dobbiamo distinguere per categorie. Altrimenti si parlerà sempre di qualcosa che per qualcuno è Vangelo e per un altro una grandissima stupidaggine .
    Quindi i contributi letti hanno tutti una verità, ma limitata alla categoria cui appartiene il collezionista scrivente.
    Non si possono fare considerazioni generali valide per tutti al giorno d’oggi.
    Teniamo conto che la categoria dominante, cioè la ‘variante inglese’ che soppianta le altre’ e’ la numero 4. Social media con le sue regole,

    Edited by itau - 22/5/2021, 09:23
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    È interessante. Non ha una configurazione Concorde completa (freccino al posto del freccione) e neanche del senza spallette (manca il trattino sul quadrante). Però ha caratteristiche comuni ad entrambe. Potrebbe essere un pre concorde? Per quello è interessante capire se è un 1967 basso
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    CITAZIONE (zagato @ 20/3/2021, 17:04) 
    ...in questo quadrante è corretto non avere il trattino ?

    Che numero di seriale?
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    I quadranti smalto sono diversi dalla produzione successiva che invece è matt, opaca. Anche le ghiere cambiano nei font. In questo caso effettivamente il tuo inserto è pet full gold.
    I quadranti smalto per gmt sono molto rari
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    CITAZIONE (avvmassi @ 13/3/2021, 22:44) 
    Mi presento: mi chiamo Massimiliano, sono iscritto da molti anni ma non sono mai intervenuto prima. Ritengo di farlo in questa discussione in quanto il 1675 oro brown in genere (e il “cosidetto Concorde” in particolare) è un orologio che amo molto.
    A mio parere il connubbio tra orologio e pubblicità è puramente casuale. In realtà il 1675 oro con le lancette tipo datejust e il quadrante smalto con trattino tra oyster e perpetual non è stato introdotto sul mercato in occasione del primo volo del Concorde, bensì altro non era che la prima configurazione del 1675 oro con spallette. I primi seriali conosciuti (almeno da me) sono 1.59.. circa e secondo me tale configurazione orientativamente dura fino ad inizio ‘68. Successivamente lo smalto con trattino tra le due scritte viene rimpiazzato da un dial ugualmente smalto, ma senza trattino e le lancette (con il consueto periodo di coesistenza) vengono sostituite dalle mercedes.
    Subito successivamente vengoni introdotti i quadranti matt, tutti con sfere mercedes, e siamo alla fine degli anni ‘60.
    In buona sostanza la Rolex, in occasione della nota pubblicità ha semplicemente utilizzato una foto dell’orologio allora prodotto; anzi nella configurazione di inizio commercializzazione, probabilmente già allora superata (ma come sappiamo in Rolex le foto non sono sempre aggiornatissime; si pensi ai cataloghi di inizio anni 90 in cui è ancora riportata la foto del 16520 con 5^ staccata)
    Che l’orologio in questione non sia “dedicato” lo dimostra, a mio parere, anche il fatto che esiste un’altra pubblicità relativa al Concorde che riproduce un 1675 pepsi acciaio. Ritengo che se Rolex avesse ritenuto di “dedicare” all’evento una determinata configurazione di un suo orologio, avrebbe riprodotto in pubblicità esclusivamente l’orologio in questione e non il GMT in genere.
    Il fatto che di “Concorde” veri (e non “acchittati”) ce ne siano pochi, sempre a mio parere, è dato dal fatto che tale configuaragione è stata commercializzata per poco tempo (tra l’altro parliamo di un orologio sportivo in oro) e non dal fatto che sia una variante dell’orologio prodotto di serie.

    Sono d’accordissimo ed è quello che risulta anche a me. Semplicemente Rolex ha usato l’orologio prodotto in quel momento in questa pubblicità commerciale. Per quello che ho studiato io la configurazione ‘Concorde’ (cioè quadrante smalto/lancette a bastone/freccino) nasce nel 1966 senza spallette per diventare poi nel 1967 con le spallette ed essere prodotta fino al 1968.
    Fantastico effetto grafico ma difficoltosa leggibilità dell’ora secondo me hanno indotto la Rolex a cambiare presto le lancette nella versione Mercedes. Probabilmente il problema della leggibilità dell’ora ha frenato le vendite e quindi se ne trovano molto pochi oggi.
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    Io ho un esemplare con le stesse caratteristiche del Concorde ma senza spallette, 1.360.XXX.
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    Meglio un orologio più economico ma corretto che una rarità pasticciata. Fatto bene
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    È un Patek sottovalutato, ma la Patek non lo sottovaluta affatto, sempre in produzione da tantissimi anni e lo ritiene - giustamente - un’icona della casa. Blu intenso e molto affascinante, cassa sottilissima e particolare, direi unica. O lo ami da pazzi o ti è indifferente. Io appartengo alla prima categoria.
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    Era usuale una volta ristampare inquadranti in sede di revisione, cioè spesso la revisione portava automaticamente anche una ristampa. Non c’era cultura di originalità e andava bene avere un quadrante nuovo anche se diverso da com’era prima. Non era visto come un problema. Oggi i termini si sono capovolti e la ristampa è un grosso problema. In questo caso la ristampa è stata fatta in modo non fedele all’originale quanto ai caratteri e alle scritte del quadrante
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    È una ristampa non in stile Longines. Come purtroppo a quei tempi si faceva.
4946 replies since 10/8/2010
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