Orologi e Passioni

Posts written by sassico

  1. .
    CITAZIONE (Grifone66 @ 30/1/2024, 10:15) 

    Ottimo articolo questo di Logan Baker... certo le piccole inesattezze non mancano, per esempio pretendere che un quadrante nero con indici applicati, trizio e corona millerighe sia "early" solo perché ha un bracciale wave, francamente... Che poi... nella foto dove lo si paragona a uno con quadrante bianco a indici dipinti, quello non ha le sfere nere, ma acciaio, che secondo ma, a naso, sono di fornitura successiva, ma magari sbaglio (per non parlare del fatto che entrambi i bracciali wave sono scassati (la prima maglia non si piega così tanto verso l'esterno, se non quando è slabbrata...

    Questa è la foto per intenderci:

    9134901-9134901-373fc9ec-b544-430d-ba4b-3f28f50132e3_s1800x0_q80_noupscale

    Sempre dallo stesso sito, questo è l'effetto della prima maglia slabbrata quando lo si indossa (la prima "onda" è finta: il finale ne prende due, solo la terza è la vera seconda maglia...):

    ebel2-ab1d5450-539c-4261-936c-663ef4a1086f_s1800x0_q80_noupscale

    quell'apertura che vedete tra prima e seconda maglia non deve esserci ma, di converso, quando appoggiate l'orologio col wave aperto su un tavolo, la testa deve risultare rialzata in quanto il bracciale non ha quella flessibilità...

    Insomma: considerando che Phillips è una grande e celebra casa d'aste e che questo è un superesperto, onestamente ne sappiamo forse più qui tra noartri che in casa Phillips (ma del resto, quante inesattezze vedete nei cataloghi delle case d'aste?... discorso già fatto...)

    Comunque sicuramente un grande articolo, anche se forse ancora più utile è un altro che si trova in uno dei link segnalato, questo di Ben Dunn:

    www.watchbrotherslondon.com/articl...el-chronographs

    Quest'ultimo articolo mi pare veramente molto interessante perché prova a fare quello che modestamente ho provato a fare anch'io in questo post, e cioè definire una traiettoria cronologica per distinguere le epoche dei vari Ebel El Primero. Tra l'altro, anche lui ha notato l'evoluzione dei seriali che avevo segnalato in un altro post, e cioè che quando passano a 8 cifre solo le ultime 4 rappresentano un seriale vero e proprio, mentre le prime rappresentano un codice, e ci spiega anche quale, le prime due cifre sono sempre 64, che indicano un crono, mentre la terza e la quarta indicano il materiale (10 = yellow gold, 20 = rose gold, 30 = white gold, 50 = steel, 60 = steel and gold, 70 = platinum), e solo le ultime quattro sono il seriale vero e proprio. Certo, un errore per me c'è anche qui,
    ma di cui le prime 4 non sono un numero progressivo, ma ma sono un codice... Peccato però che la secondo me un errore lo fa anche lui, quando pretende che i due tipi di corone siano contemporanee... dice esattamente:

    "It is often thought that the hexagonal crown came first however both have been spotted on early examples in catalogs and in person. Both appear to be correct and likely down to supplier/ available stock at the time."

    A mio modesto avviso, è innegabile che la corona esagonale sia precedente, se non altro per il semplice fatto che la cassa, prima di metterci il crono, conteneva un solotempo al quarzo ultrapiatto con fondello chiuso che è stata introdotta nel 1977 e che esisteva solo ed unicamente con la corona esagonale. La corona millesima è stata introdotta negli anni '80, e sicuramente per questioni legate alla facilità di utilizzo (a mio avviso esteticamente è meno bella, e se non altro - poiché i gusti sono opinabili - rappresenta comunque un allontanarsi dall'originale design dell'orologio)... azzardo come ipotesi che possa essere stata introdotta quando la linea è stata ribattezzata 1911, cioè nel 75° anniversario della casa, ma è al momento un'ipotesi. Che si trovino dopo quella data esemplari con corona esagonale è un fatto indiscutibile, come abbiamo appurato in altri post, ma che si trovino esemplari del 1982 mi rimaneggiati con corona millerighe al momento deve essere ancora dimostrato (non basta evidentemente un esemplare, che potrebbe aver avuto la corona sostituita, ma ci vuole un catalogo o una foto pubblicitaria a dimostrarlo e quello, fino a prova contraria non è stato dimostrato...

    Quello che scrive sui codici poi secondo me vale solo per gli orologi recenti, perché il catalogo speciale di cui dispone è quello e non si applica ai più vecchi, come dimostra il fatto che tutti i quadranti hanno il logo più piccolo e spesso (i più vecchi invece hanno un font più grande e sottile... immagino che la foto del quadrante "01", che ha il vecchio logo, sia semplicemente una vecchia foto... o ci devo pensare...)... Comunque, secondo questo catalogo, tra l'altro, il quadrante avorio con indici dipinti non sarebbe mai esistito (cosa che io onestamente sospetto)... Comunque sia, vale la pena di riflettere su questa pubblicazione, rarissima e destinata chiaramente ai concessionari, ma della quale purtroppo ci mette solo tre foto, che qui copio:



    -



    -



    altra inesattezza secondo me i seriali prodotti: non sono meno di 9.999 in tutto perché credo che ogni tipo di cassa abbia una suo seriale col suo numero, come spero di mostrare a breve... a proposito: il mio post ha più di un anno e non l'ho mai aggiornato, ma credo che a breve lo aggiornerò, con tutte le cose nuove scoperte... e con le foto magari!...
  2. .
    CITAZIONE (Mala Tempora @ 10/1/2024, 00:35) 
    Il primo Accutron è del 1963

    prova su google "Accutron M0"...
  3. .
    CITAZIONE (donsaimon @ 9/1/2024, 20:06) 
    Grazie delle interessantissime informazioni!
    Perché dici che nei convertiti ci saranno comunque errori? Non è sufficiente mettere vetro corretto, lunetta corretta e sfere corrette e il gioco è fatto?

    certo, è corretto. I pezzo originali non si trovano più da una vita, per cui occorrerebbe riuscire a taroccare i pezzi per bene, cosa difficilissima (anche se teoricamente non impossibile). I vetri si trovano replicati, ma anche questi si riconoscono abbastanza facilmente.
    La soluzione più semplice è quella che va per la maggiore, da almeno trent'anni: creare accrocchi a caso...
  4. .
    CITAZIONE (donsaimon @ 8/1/2024, 15:58) 
    Ti ringrazio per i complimenti. Mi fa piacere sapere che sia coevo e originale e non una conversione.
    Come è possibile capire se è originale o una conversione? Sto cercando di farmi un minimo più di cultura a riguardo. L'orologio in questione è del 1967. Di che anni sono i "primissimi"?
    Grazie ancora.

    i primissimi Accutron sono usciti a fine 1960, ma fondamentalmente il modello Spaceview è una trovata pubblicitaria per mostrare la meccanica innovativa (probabilmente a fine 1960 non esisteva). I primi Spaceview non avevano la lunetta interna con gli indici, come questo, ma erano semplicemente delle versioni senza quadrante, con gli indici stampati sul vetro (e un anello spessoratore che sostituiva il quadrante nel montaggio... Per questo è facilissimo convertirli, e moltissimi sono quelli non originali in giro). Esistono varie forme di vetri indici stampati (a pallini con i numeri, a bastoni senza numeri...). Questo modello con la lunetta interna nasce prima negli USA, con le lancette bianche. Il modello svizzero (cioè il tuo) penso nasca intorno al 1964 (ma sono ipotesi, comunque ne ho uno uguale del 1965, e ha ancora transistore e condensatore del tipo vecchio).
    La caratteristica di questo modello è che esiste identico col quadrante, sia in versione americana che in versione svizzera, o, meglio, nella versione col quadrante il suo quadrante è in due pezzi: la lunetta interna che si vede nello SW più un quadrante intero più piccolo. Lo svizzero ha, oltre al vetro serigrafato e triziato, la lunetta interna senza triziatura a ore 12/3/6/9 (in corrispondenza alla triziatura del vetro), l'americano ha le sfere bianche anziché argentate (o dorate se la cassa è dorata). Quindi entrambi i modelli col quadrante possono convertirsi abbastanza facilmente ma ci saranno comunque degli elementi "errati" (sfere o lunetta).

    prima o poi ci vuole un bel post per riconoscere i modelli di SW originali da quelli convertiti...
  5. .
    Ha comunque il transistor piccolo nero, non quelli precedenti, chiari e più grossi, e anche il condensatore con le righe, quindi non è proprio tra i primissimi...

    Comunque non cambia proprio nulla (anzi, probabilmente è meglio), è un eccellente acquisto ad un prezzo onestissimo. A quella cifra spesso trovi delle conversioni maldestre, mentre il tuo è tutto originale e coevo. E per di più revisionato... Complimenti!

    PS: quelli con questa cassa sono stati fabbricati solo in Svizzera (l'equivalente cassa americana ha un diametro inferiore)
  6. .
    CITAZIONE (Sidm @ 4/11/2023, 14:13) 
    Perché dici?

    lunetta di altro colore per me è impossibile (e datario pure)
  7. .
    eccone uno: possibile che sia un franken, ma più probabile che il quadrante sia ingiallito

    53308944145_2ed47c0a00_z
  8. .
    CITAZIONE (Bruce16 @ 3/11/2023, 13:38) 
    Con un cinturino originale usurato si riesce a farne uno nuovo? Avete esperienze?

    non ho esperienze dirette, ma è possibile farsi fare un cinturino recuperando le placchette originali, e si possono anche comprare cinturini ricostruiti ex novo in Oriente.
    Cerca sul forum, dovrebbero essere post di quest'anno; nel secondo caso le placchette sono forse non esattamente identiche alle originali, ma comunque è ormai possibile procurarsi cinturini anche di terze parti senza averne uno originale da cannibalizzare...
  9. .
    CITAZIONE (Berry80 pressapochista @ 3/11/2023, 14:11) 
    Grazie per le considerazioni! Riguardo l’inesattezza delle mie descrizioni faccio ammenda e modifico di conseguenza il nickname

    ^_^ dovresti mettere "pressapochista fortunato" visto che ti sei imbattuto casualmente nel sacro Graal degli Ebel El Primero, tutto acciaio 3019PHC.

    Ci sarebbe la versione platino, o almeno quella oro bianco, ma non poniamo limiti alla buona sorte, chissà che una volta o l'altra non capiti anche una di quelle!

    (e comunque: dov'è la foto di questa garanzia?...)
  10. .
    CITAZIONE (albehart @ 3/11/2023, 13:00) 
    Aveva scritto una cosa diversa, comunque era solo per fare un sorriso.

    Il primo 1911 cronografo animato dal calibro Zenith, se ben ricordo è stato introdotto sul mercato ne 1983;
    questo 1911, avendo un seriale 4xx, è piuttosto verosimile che sia proprio del '83 perché immagino che almeno qualche migliaio di pezzi sia stato prodotto durante il primo anno.
    Tu, che hai scritto un bellissimo post su questo modello, che ne pensi?

    si, ho colto l'ironia e il (fortunato) possessore di quel 3019 se la merita tutta visto il pressappochismo!!!! :rolleyes:

    non ho proprio idea di cosa indichino esattamente i seriali; se è proprio il 412° Ebel El Primero prodotto, oppure se il seriale va letto insieme alla referenza (che in seguito finirà in parte nel seriale stesso, per i seriali a 8 cifre), e quindi potrebbe essere il 412° tutto acciaio.
  11. .
    CITAZIONE (albehart @ 3/11/2023, 12:26) 
    Io invece mi chiedevo come potesse essere full set con scatola e garanzia... ma senza garanzia :P

    ma magari la garanzia è datata 1989, quando c'era già il cal. 400, perché l'orologio è rimasto in vetrina per anni.
    Oppure è in bianco
  12. .
    Salvo clamorosi e al momento veramente imprevedibili rinnovamenti, i registri della Ebel sono finiti nel cassonetto molti decenni fa. È la storia dell'azienda che lo dice. A rischio di ripetermi, ripercorriamo la storia della proprietà un momento:

    Ebel è rimasta nelle mani della famiglia fondatrice, Blum, dal 1911 al 1994.

    Nel 1994 è stata venduta a Investicorp, una holding finanziaria del Bahrein che evidentemente l'ha comprata con lo scopo di farci profitto rivendendola.

    E infatti nell'ottobre del 1999 Investcorp vende la Ebel insieme a Chaumet (celebre maison di gioielli parigina) per un totale 650 milioni di franchi svizzeri alla holding LVMH (Louis Vuitton Moët Hennessy!).

    Senonché LVMH ha appena comprato TAG Heuer in borsa con un'OPA da oltre un miliardo di franchi svizzeri (settembre 1999). E il mese dopo, nel novembre 1999, acquista anche il marchio Zenith (la trattativa è stata privata, ma la cifra pare si aggirasse sui 75 milioni di franchi).

    È chiaro che LVMH rinuncia presto a puntare su Ebel: mette si in cantiere degli orologi Ebel di livello nei primi anni '2000, di lusso e degni della tradizione Ebel, ma poi getta la spugna ed evidentemente punta tutto su Zenith, che nei primi anni 2000 viene sviluppata sia verso l'alta orologeria che verso il lusso, mentre TAG Heuer viene collocata in una fascia inferiore (che è meno prestigiosa però più redditizia). Entrambi i marchi sono ancora di LVMH. Ebel invece viene venduta da LVMH nel dicembre 2003 al gruppo Movado per "soli" 6,5 milioni di franchi svizzeri.

    È chiaro che né Investcorp né LVMH hanno veramente investito in Ebel (ricordiamoci che il calibro 137 Le Modulor era stato sviluppato ancora all'epoca della proprietà Blum), e a maggior ragione per me non hanno avuto la lungimiranza di salvarne l'heritage. Il gruppo Movado attuale poi le ha dato il colpo di grazia, e ora è solo un orologino di lusso di medio prestigio e di seconda fascia. Non trovi più il concessionario Ebel in place Vendôme.
  13. .
    CITAZIONE (Felmanzo @ 20/10/2023, 14:20) 
    Spero di aver fatto cosa gradita all'autore di questa piacevolissima discussione.

    grazie del contributo, che vista la passione che mi ha portato a cercare di saperne di più di questo orologio e che anche altri qui condividono, beh, ho letto con piacere!

    CITAZIONE (step77it @ 20/10/2023, 15:47) 
    Secondo me uno dei più belli di sempre

    si, coi rari indici a bastone è davvero una vera perla rara.... poi tutto acciaio... complimenti!
  14. .
    io ne ho uno A/O con quadrante panna che però ha anche il datario tutto dello stesso identico colore. Ma non è un prima serie, anzi è uno degli ultimissimi.

    Di prima serie con quadrante panna e datario dello stesso colore invece non ne ho visti mai. Trovi sempre il datario bianco ghiaccio.

    Ho visto però un prima serie che aveva quadrante, lunetta e datario di tre tonalità di bianco diverse diverse: col datario sempre ghiaccio ma quadrante e lunetta di due diverse tonalità di beige. Il che mi ha fatto concludere che gli smalti bianchi usati, almeno nei primi anni, possono virare di tonalità verso il beige. Era in vendita e purtroppo non ho tenuto la foto, ma sono sicuro che, se cercate, ne troverete anche voi di bianchi con tonalità diverse tra lunetta e quadrante. Detto questo, quando c'è un viraggio non è detto che sia necessariamente un male a livello collezionisti, lo sapete bene qua... ;-)

    A meno che non si immagini - il che può anche essere beninteso - che alla Ebel non interessasse la coerenza del colore all'inizio della produzione, e che questa coerenza sia arrivata solo dopo, con i quadranti colorati (blu, nero). Però non so se si può immaginare una cosa simile per una maison che produceva i Cartier e che vendeva i suoi orologi a prezzi più elevati del Rolex

    Non so davvero, ma occhio direi che è più probabile il viraggio, anche se prove non ce n'è
  15. .
    un bell'acquisto infatti... dicci la verità che ci stavi trollando e lo sapevi benissimo che era uno dei rari 3019...

    certo che proprio perfetto non è, a parte il bracciale non coevo, ha il quadrante ingiallito (dovrebbe essere dello stesso bianco del datario) :huh: ^_^
335 replies since 4/1/2012
.