Orologi e Passioni

Posts written by stesub

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    CITAZIONE (Zongu @ 12/4/2024, 09:56) 
    CITAZIONE (andre_chinaski @ 12/4/2024, 09:25) 
    Il fatto che adesso siamo tecnologicamente più avanzati non significa che negli anni '60 non avessero tecnologie sufficienti per mandare l'uomo sulla luna.. quello che hai sentito alla radio ha perfettamente senso ;)

    Mi domando solo come mai sono 20 anni che provoviamo a ritornarci...ma abbiamo perso la "memoria tecnologica", vedi ad esempio le tute.

    Nessuna perdita di memoria. E' che le tute usate nelle missioni Apollo erano adatte a QUEL tipo di missioni. Ingombranti, poco mobili, con autonomia relativamente ridotta.

    Tornare sulla Luna oggi non avrebbe più gli stessi obbiettivi ( prelevare 4 rocce da analizzare e piantare 2 sensori - per queste attività oggi ci sono le sonde e i rover comandati a distanza come su Marte)

    Il prossimo passo sarebbe gestione di strutture stabili con tempi di permanenza più lunghi di quelli gestibili con i piccoli moduli tipo gli Apollo, propedeutiche anche al viaggio e alla permanenza su Marte. Occorrerebbero tute più evolute e performanti di quelle utilizzate allora.

    In ogni caso spendere miliardi solo per tornare sulla luna per poter dire Ecco, ci siamo ritornati! non ha molto senso. Il fine deve essere diverso, scientifico o (ahimè) militare che sia...
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    CITAZIONE (jomor ens @ 11/4/2024, 07:17) 
    CITAZIONE (Scappamento @ 10/4/2024, 23:56) 
    Perchè all'epoca gli esseri umani erano diversi o più resistenti di adesso?
    Cosa c'entra ormai la questione abbigliamento tecnico?
    Tra l'altro l'evoluzione dei materiali ha fatto passi da gigante comunque con qualsiasi materiale e tecnica di costruzione presente già oggi, sistemi di sicurezza, tecnologie ed apparati di comunicazione capaci di fare diverse volte il giro della Terra o trasmettere dallo Spazio...
    Se lo hanno fatto prima, con computer che più che calcolatori parevano una calcolatrice, come mai ci stanno mettendo tanto?
    Ansia da prestazione??

    Poi non capisco perchè ce la si dovrebbe prendere così tanto se qualcuno è scettico.
    Possibile che non possa essere lecito farsi qualche domanda?
    O bisogna passare per forza per miscredenti?

    Ad esempio ai tempi odierni e con le tecnologie di ora io ci credo ma qualche domanda me la sarò fatta pure io sul passato visto che "qualche difficoltà" la stanno trovando tutt'ora?
    Dovrei essere classificato come complottista?
    P.S. non sono un complottista, neppure un terrapiattista e nemmeno un no vax, credo nella medicina, la scienza e per esperienza lavorativa so un pò cosa sono i materiali per l'aerospace.

    Le domande sono sempre lecite, dopodiché si ci informa presso più fonti attendibili e solo allora si capisce

    Essere scettici di per se non è un danno, lo diventa quando di fronte a prove provate si insiste pervicacemente con tesi che a volte diventano allucinanti.

    Parlando della Luna e andando solo a logica, ma ti pare che i sovietici, che erano in piena guerra fredda con gli USA e in gara per la conquista dello spazio, se ne sarebbero stati ed avrebbero accettato la conquista della luna? Se non l'hanno fatto è perchè evidentemente le prove erano certe e assodate.

    Chi parla di S. Kubrik e di un film, beh ne avrebbe dovuto fare ben sei, tanti quante le missioni lunari, immaginate un set così complesso, quante maestranze avrebbero dovuto farne parte? centinaia e tutti muti.

    Le prove dell'allunaggio ci sono, sono stati lasciati dei retroriflettori per raggi laser, basta puntare il raggio laser sul punto dell'allunaggio ed esso ritorna alla partenza; ci sono fotografie fatte da sonde degli allunaggi anche di terze fonti (missione Chandrayan 1 indiana), Gli svolgimento delle missioni furono controllate con radar dai sovietici e non solo e ci sono le prove.

    Per raggiungere questo successo e battere l'URSS gli USA spesero cifre enormi, oggigiorno improponibili e le missioni erano praticamente suicide, tanto che Nixon aveva già scritto un necrologio per Armstrong e soci, l'intento era di raggiungere per primi il suolo lunare e tornare a casa, fortunatamente per loro e scorno per i sovietici che avevano mandato il primo satellite, il primo uomo e la prima donna nello spazio, ci riuscirono

    Dopodichè l'interesse per la Luna, non avendo trovato nulla di veramente interessante è scemato e i capitali investiti non furono più miliardari

    A distanza di decenni l'interesse si è acceso in funzione di riportare l'uomo e creare una base lunare per poi eventualmente usarla per viaggi su Marte.

    I capitali sono minori, le necessità sono maggiori, non si tratta di missioni kamikaze, ma di portare materiale, molto materiale e uomini in sicurezza sulla luna e far si che ci possano restare e vivere, non è proprio la stessa cosa che toccare la luna e ripartire

    Il che rende la cosa assai più complicata e raffinata

    A me quello che spaventa del nuovo interesse sulla luna, soprattutto da parte dei cinesi, è che l'obiettivo spazio sia strettamente collegato a ragioni militari, un po' come le isole Spratly
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    CITAZIONE (massimax82 @ 3/4/2024, 16:54) 
    Ovviamente la mia battuta si riferiva a danni da crollo. Che non si farà e i danni economici saranno (e sono già stati) enormi mi pare inutile sottolinearlo, essendo lapalissiano :(

    Siamo sulla stessa lunghezza d'onda :I:
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    CITAZIONE (massimax82 @ 3/4/2024, 14:20) 
    Stiamo tranquilli: niente ponte, niente danni :)

    Sbagliato: niente ponte, tanti soldi buttati, danni enormi

    Perchè è così che andrà a finire
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    CITAZIONE (gsergis @ 25/3/2024, 17:44) 
    Da notare la “S” fuori scala…
    ;)

    Oddio, speriamo non sia un..... Solex! :woot:
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    CITAZIONE (Domenico_89 @ 25/3/2024, 16:00) 
    Mi auguro di sbagliarmi, ma non so se la democrazia abbia questo potere. Altra osservazione molto semplice (poi chiaramente sono vicende complicatissime, non è che voglio banalizzare): la colonizzazione dell'intera Africa e di mezza Asia fu fatta diciamo pure quasi totalmente dalle democrazie (Francia, USA, Inghilterra, Belgio, Olanda etc.). E fu fatta tramite guerre, sfruttamenti e soprusi. Anche la democrazia ha sete di potere e di conquista. E la aveva già all'epoca di Atene, quando la democrazia era molto più reale di quella di oggi

    Non è proprio storicamente corretto:
    Francia, Inghilterra, Belgio, Olanda, Portogallo, Spagna etc, erano monarchie quando hanno creato il loro imperi coloniali, con economie che molto dipendevano dallo sfruttamento delle colonie, e che poi, adottato un sistema democratico, hanno fatto fatica a svincolarsi da questo sistema che tuttavia alcuni hanno sfruttato economicamente fino ad oggi (vedi Francia, con le economie di africa orientale e sahel legate al franco fino ai recenti avvenimenti).
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    Presente alla 100!
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    CITAZIONE (Domenico_89 @ 25/3/2024, 13:59) 
    La guerra la fanno i popoli. I leader sono coloro che sono riusciti a cogliere i sentimenti dei popoli e a cavalcarli.
    Siamo in pace dal 45 perché dal 45 gli USA ci impediscono (fortunatamente) di scannarci tra di noi. Con il passare del tempo ci stiamo dimenticando cos'è la guerra. Lo shock della II guerra mondiale si sta affievolendo sempre più. E riecco che siamo pronti alla guerra. È la natura dell'uomo: il nemico della pace non è tanto Putin, ma è la nostra natura. Prima dobbiamo fare i conti con lei

    mah.... secondo me fosse stato per il popolo russo, manco veniva occupata la Crimea.
    Le guerre sono una iniziativa delle cricche al potere
    Alla gente comune interessa solo campare in pace e dignitosamente, a meno che non gli venga fatto il lavaggio del cervello tipo nazista con le fandonie sullo spazio vitale e la superiorità della razza. Ma questo possono farlo solo i regimi totalitari che hanno soppresso il dissenso
    I russi al fronte, a parte quattro esaltati estremisti, avrebbero preferito di gran lunga rimanere a casa...
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    CITAZIONE (Giallo © @ 25/3/2024, 11:53) 
    Collo%20di%20Cigno

    Apperò.....
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    CITAZIONE (Lory @ 25/3/2024, 11:32) 
    Digitalizzato_20240322%204

    Gli identikit di NCIS vi fanno un baffo....
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    ... e aloraaaaa??? Come siamo messi?

    download



    :D
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    Buongiorno

    Comunque vada, sarà un successo! :D
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    E' partita la campagna dei troll...

    DA REPUBBLICA

    La guerra dei bot dopo l’attentato a Mosca: i social italiani invasi dalla fake del sito filorusso che accusa Kiev

    La pseudo testata “Il Corrispondente”, già autrice dello scoop sul pilota dissidente morto in Spagna, rilanciata da centinaia di account falsi

    La verità alternativa di Putin sulla strage di Mosca ha trovato in Italia il più rumoroso dei megafoni. Poche ore dopo l’attentato, una rete tentacolare composta da centinaia di profili fake si è accesa e ha rilanciato su X, con post scritti in italiano, la “pista ucraina”. All’improvviso il tentativo del Cremlino di attribuire la responsabilità di quanto accaduto a Kiev si è materializzato in migliaia di commenti e di posti scritti da account fino a quel momento silenti. «C’è una diretta correlazione tra i massacri e il regime di Kiev. Speriamo in giustizia», scrive Deziray Villa. «Il governo di Kiev non dovrebbe essere esentato dalla responsabilità per i massacri», replica Polly Brumbaugh. E Zamara Tilman aggiunge: «Purtroppo, l’Ucraina sta formando e mandando terroristi in tutto il mondo. E’ allarmante». E così via, saturando lo spazio virtuale di X.

    Bene, cos’hanno in comune questi post? Tre cose. La prima è che sono stati creati tutti a metà marzo e nella bio hanno hashtag sulle criptovalute. La seconda è che i post sulla “pista ucraina” hanno avuto in media 7.000 condivisioni e 30.000 visualizzazioni. La terza è la più interessante: quasi tutti mettevano il link a un articolo de Il Corrispondente, la pseudo testata giornalistica online che rilancia la propaganda di Mosca, spuntata dal nulla e di cui si parlò molto un paio di mesi fa quando fece uno scoop: fu la prima al mondo a scrivere che il cadavere di un uomo appena ucciso in Spagna era di Maksim Kuzminov, il pilota russo disertore che si era consegnato agli ucraini. Il Corrispondente è stato creato dal 23 enne torinese Amedeo Avondet, un passato in Fratelli d’Italia. L’articolo linkato dalla rete di bot, cioè di profili fake automatici che si attivano su input di un algoritmo, si intitola “Il terrore torna a Mosca”. Non è firmato, come tutto quel che appare sul portale, è disseminato di errori di ortografia, e già nel sommario si capisce qual è il succo dello scritto. «Il regime di Kiev è direttamente responsabile del massacro del Krokus. L’Ucraina è diventato il centro globale per il reclutamento e l’addestramento delle cellule terroristiche da parte degli Stati Uniti e Gran Bretagna». Tanta certezza viene corroborata da questo ragionamento: «Bisogna poi notare che i terroristi hanno agito con estrema brutalità, consapevolezza e professionalità, prova del fatto che hanno ricevuto non solo un addestramento ottimo, ma anche una notevole esperienza sul campo di battaglia, quasi sicuramente proprio in Ucraina».


    Non si può che non notare una coincidenza temporale: i profili bot sono stati creati negli stessi giorni in cui veniva bucato il profilo Instagram della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Non emerge alcun collegamento ma è un fatto che la rete di fake nasca ufficialmente per sponsorizzare bitcoin e usare il nome di Elon Musk. Esattamente quello che è stato pubblicato, seppur per pochi minuti, sul profilo hackerato della premier. La mano può essere la stessa? Inoltre nell’ultimo periodo sono emerse evidenze su un vecchio sospetto: è certo che i russi abbiano offerto denaro per costruire gruppi di influenza in italiano. Usando profili sconosciuti ma anche personaggi noti, a cui sono stati proposti ricchi contratti (leggasi il racconto del capo ultras dell’Inter, Nino Ciccarelli).

    L’Italia non è l’unico Paese investito dalla propaganda social del Cremlino. The Insider, il sito di inchiesta indipendente focalizzato sulla Russia, individua il Corrispondente tra una serie di pseudo testate online come spiegel.ltd (stesso nome ma indirizzo diverso rispetto al vero settimanale Der Spiegel), grenzenzank.com, hauynescherben.net, onnam.life e molti altri che funzionano da centrali di produzione del contenuto da spammare ovunque. Contenuto che riporta sempre tutti gli elementi della verità alternativa di Putin.

    Oggi il governo riunisce il comitato per la sicurezza: «La minaccia terroristica viene da lupi solitari, il fronte più preoccupante è il reclutamento online», dice il sottosegretario Alfredo Mantovano.
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    Da REPUBBLICA

    È in corso una gara tra il Cremlino e lo Stato Islamico per stabilire la versione ufficiale degli eventi

    In queste ore dopo la strage della sala da concerti Crocus – nella quale sono morte circa centoquaranta persone – è in corso una lotta a distanza e immateriale tra lo Stato islamico e il governo russo per stabilire la versione ufficiale degli eventi.

    Mosca vorrebbe incolpare dell’attentato l’Ucraina, perché dal 2014 conduce una campagna di propaganda che ha lo scopo di delegittimare il governo e l’esercito ucraini e giustificare l’invasione. Come abbiamo visto in questi anni, si tratta di una campagna martellante che sfrutta ogni argomento possibile e impossibile, a cominciare dalla necessità di “denazificare” gli ucraini per arrivare al divieto, in Russia, di usare la parola “guerra” per descrivere un intervento militare all’estero che ha ucciso decine di migliaia di soldati russi (e chi lo fa è punibile secondo la legge).

    Isis, rivendicazione da manuale
    Lo Stato islamico sta seguendo nella rivendicazione un protocollo già usato dopo altri attentati. Venerdì poche ore dopo l’attacco ha diffuso sul suo canale ufficiale telegram, subito ripreso da centinaia di altri suoi canali telegram che funzionano a specchio e rilanciano gli annunci ufficiali, un comunicato che rivendicava il massacro. Il giorno dopo, e anche questo è un classico, ha diffuso un comunicato più lungo e con più dettagli che includeva anche due foto dei quattro attentatori. Nelle foto i quattro indossano gli stessi vestiti che poi abbiamo visto nei molti video terrificanti girati dai russi durante la strage.

    Guerra Ucraina - Russia: diretta no stop
    Isis e Russia si contendono la narrativa dell’attentato
    Minniti: “Attentato a Mosca era prevedibile”
    Attentato a Mosca: cronologia di una strage
    Ucraina, tre guerre in una
    Stesse magliette e stessi cappelli. Sabato sera infine ha pubblicato un video girato da uno dei quattro stragisti durante l’attacco: si vedono i quattro sparare sulla gente sdraiata sul pavimento, pronunciare slogan della jihad e tagliare la gola a una persona ferita.

    La fuga e i video della strage
    Dopo avere assassinato a viso scoperto circa centoquaranta persone davanti a decine di telecamere – quelle a circuito chiuso e quelle dei telefoni – i quattro si sono allontanati su una Renault bianca con targa bielorussa che avevano acquistato una settimana fa da un loro connazionale e non hanno usato la misura di cautela più elementare per sfuggire alla caccia all’uomo, che è cambiare macchina lungo il tragitto. Invece hanno percorso quasi quattrocento chilometri, che hanno usato per mandare il video girato durante la strage al loro referente dello Stato islamico, che poi lo ha pubblicato, come sappiamo, ventiquattr’ore dopo sul canale ufficiale del gruppo.

    È possibile che nemmeno loro si aspettassero di uscire vivi dalla sala da concerti, dove si sono mossi con una certa calma – camminavano, non correvano – e di fare così tanta strada. In questi casi, come è successo per esempio a Parigi dopo la strage del novembre 2015, il gruppo di fuoco superstite dello Stato islamico si nasconde di solito mda qualche parte in attesa di lanciare un altro attacco.

    Il depistaggio di Mosca
    I quattro hanno imboccato una strada che porta sia verso il confine tra Ucraina e Russia, che in questo periodo è il più militarizzato al mondo perché entrambe le parti temono incursioni nemiche, sia verso la Bielorussia, dove presumibilmente avevano acquistato il veicolo una settimana prima. Mosca ha subito sostenuto con un comunicato dell’Fsb, il servizio di sicurezza interno, che la loro destinazione finale fosse l’Ucraina e che avessero contatti ucraini pronti a farli passare. Le agenzie nazionali russe hanno rilanciato questa versione. L’accusa implicita è che la strage sia un’operazione partita e gestita da mandanti in Ucraina.

    Poco dopo ha parlato anche il presidente Vladimir Putin – diciannove ore dopo l’attacco, come se fosse stato indeciso su che mossa fare – e anche lui ha sostenuto questa tesi, i quattro stavano fuggendo verso l’Ucraina perché sono appoggiati da ucraini. Non ha mai menzionato lo Stato islamico. Poco dopo, un canale tv russo ha trasmesso un video falso, creato con l'intelligenza artificiale, del consigliere per la Sicurezza nazionale ucraino Oleksy Danilov che parlava come se la strage di Mosca fosse stata un’operazione dell’Ucraina: “È stata molto divertente, abbiamo in serbo molto altro divertimento così per la Russia”. Si tratta di una dichiarazione che Danilov non ha mai fatto.

    L’amplificazione social
    Il ricercatore italiano Matteo Pugliese ha notato la creazione di centinaia di account finti su Twitter che veicolano in italiano la stessa tesi spesso con le stesse frasi e sostengono che la strage di Mosca sia un’operazione dell’Ucraina. Spiega che si tratta di un caso da manuale di cosiddetto “coordinated inauthentic behavior”, quindi di una campagna organizzata da qualcuno che dispone di centinaia di bot sui social e fa dire loro quello che vuole. Questo qualcuno potrebbe essere un dipartimento dei servizi russi.

    I servizi di sicurezza russi hanno catturato i quattro stragisti e li stanno torturando. Circola un video dell’arresto di uno, schiacciato a terra: gli tagliano un pezzo di orecchio e glielo infilano in bocca. E questo getta una luce sinistra su qualsiasi dichiarazione degli arrestati, che va presa con la consapevolezza che possono essere usati anche loro come bot, ma in carne e ossa, per sostenere quello che vuole il governo russo.
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    Fermo restando lo strazio per le vittime innocenti di questa follia, mi fa abbastanza strano che abbiano potuto colpire così di sorpresa salvo poi essere presi in meno di ventiquattr’ore, con le autorità che già sapevano chi erano, da dove venivano e dove stavano andando attribuendo con assoluta sicurezza la responsabilità a Kiev già poche ore dopo il fatto.
    Che poi anche li avrei voluti vedere passare il confine tra due stati in guerra così facilmente anche se Kiev fosse stata d’accordo.
    Certo che capita proprio a fagiolo a Putin per avere la scusa di forzare la mano dopo le presidenziali: mi aspetto che la usi come scusa per l’uso dell’atomica o una nuova mobilitazione generale per distruggere il regime terrorista
2076 replies since 20/10/2012
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