Calcolo angolo orario su L'orologio di Ottobre...

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    Ragazzi certe vostre affermazioni mi paiono un po' forti.

    Va bene criticare ma stiamo attenti a non offendere la gente. Dody Giussani è una persona molto preparata e ha scritto tante cose interessanti.

    Di fare un errore può capitare a tutti: non è giusto parlare cosi male dell'operato delle altre persone.

    Conosco Dody e vi assicuro che di orologi ne sa molto più di molti noi: me compreso ;)
     
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  2. Master-of-time
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    CITAZIONE (Giorgione © @ 29/10/2008, 16:50)
    Ragazzi certe vostre affermazioni mi paiono un po' forti.

    Va bene criticare ma stiamo attenti a non offendere la gente. Dody Giussani è una persona molto preparata e ha scritto tante cose interessanti.

    Di fare un errore può capitare a tutti: non è giusto parlare cosi male dell'operato delle altre persone.

    Conosco Dody e vi assicuro che di orologi ne sa molto più di molti noi: me compreso ;)

    Sono d'accordo ;)

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    Nessuno mette o ha messo in discussione le capacità e la preparazione nel campo della Giussani.

    Però prendere dei riferimenti da un forum internazionale, usare gli stessi numeri, non citare le fonti e poi alla fine della fiera sbagliare tutto in quel modo...non mi sembra abbiano fatto una bella figura!
     
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  4. rrouge
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    CITAZIONE (Giorgione © @ 29/10/2008, 16:50)
    Ragazzi certe vostre affermazioni mi paiono un po' forti.

    Va bene criticare ma stiamo attenti a non offendere la gente. Dody Giussani è una persona molto preparata e ha scritto tante cose interessanti.

    Me ne puoi citare 3, per favore?

    CITAZIONE (Giorgione © @ 29/10/2008, 16:50)
    Di fare un errore può capitare a tutti: non è giusto parlare cosi male dell'operato delle altre persone.

    Non so chi abbia firmato l'articolo riguardante il calcolo dell'angolo orario su "L'Orologio" di Ottobre, ma qui non si tratta di errore ma di plagio di proprietà intellettuale altrui e di presa per i fondelli dei lettori.
    Riportare in un articolo delle opere intellettuali di altri senza chiederne l'autorizzazione scritta e senza riportarne le fonti è quantomeno scorretto.
    Non voglio entrare nel merito riguardo la Sig.ra Giussani, la quale mi promise per iscritto la risposta e la pubblicazione di una mia mail mai avvenuta, in verità.
    E questo è documentabile da parte mia.

    Tutto questo non mi pare assolutamente professionale, se ancora esiste la professione di giornalista specializzato. E se questa è la linea tenuta dalla direzione della rivista, chissà il resto della redazione...

    CITAZIONE (Giorgione © @ 29/10/2008, 16:50)
    Conosco Dody e vi assicuro che di orologi ne sa molto più di molti noi: me compreso ;)

    Non ho il piacere di conoscerla, ma di questa affermazione ne dubito.
    Perlomeno dimostra di saperne meno di me e di alcuni tra noi, dalle scelte effettuate riguardo cosa pubblicare o meno (ma perché di alcuni marchi non si deve mai parlare? Ma perché non si può mai vedere cosa c'é dentro i fondelli, eccetto le solite foto da cartella stampa??
    Non hanno i soldi per comprarsi una Bergeon Potenza???).
     
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    Forse è il caso, pacatamente, di fare un po' di chiarezza, anche se non sono il direttore de L'Orologio.
    Il testo citato non è un articolo, ma una parte di una risposta a una lettera (si chiamano lettere al direttore, quindi è il direttore a rispondere, quindi è un articolo firmato), in cui si afferma che viene riportata una spiegazione “già fornita in passato su queste stesse pagine” (nonché sul blog de L’Orologio, per chi fosse interessato: http://10.10.10.2/blog/msg_com.asp?idmsg=318), dove si legge che l’esempio numerico utilizzato è ripreso dal libretto di istruzioni della Longines, sia per comodità sia perché a quel tempo si stava rispondendo proprio a un possessore del Longines Angolo Orario che non capiva il funzionamento dell’orologio nonostante fosse in possesso del suddetto libretto.E perché non lo capiva? Perché il libretto è scritto male. Tanto più che vi si afferma che l’orologio Angolo Orario fornisce il dato della longitudine, che non è corretto.
    Si evince da ciò che la rivista L’Orologio ha fornito un servizio al lettore che ha scritto e anche a tutti gli altri lettori interessati all’argomento. Il testo pubblicato è ben lungi dall’essere stato copincollato da qualsivoglia testo già esistente, così come tutte le informazioni (e sono tante) pubblicate da L’Orolgoio sono frutto di un lavoro giornalistico approfondito. Avendo lavorato (e continuando a collaborare) nella redazione e leggendo davvero la rivista tutti i mesi, posso affermare tutto ciò senza temere di essere smentito.
    Trovo invece assolutamente non consono il ricorso a termini pesanti come "plagio di proprietà intellettuale" e mi meraviglio che per Orologi & Passioni sia così naturale accettare simili affermazioni fatte con così tanta leggerezza. Come trovo inconcepibile che si possa criticare un qualcuno senza aver neanche letto la rivista.
    Un'ultima annotazione. Quel "chissà il resto della redazione..." la trovo un'offesa gratuita, che mi colpisce sia personalmente sia per la conoscenza che ho con le persone che lavorano per L'Orologio.
     
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    Ciao Paolo. Ottimo intervento. ;)

    Come dicevo sopra OP è contrario ad affermazioni gratuite e pesanti. Siamo altresi contrari a critiche non costruttive al lavoro degli altri.

    Non cancelliamo mai gli interventi: non fa parte della mentalità di questo forum che è libero al 100%.

    Comunque siamo sempre attenti e sappiamo poi come moderare le persone ;)

    Un saluto.
     
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    L'intervento è stato fatto per necessità di chiarezza e perché reputo Orologi & Passioni un interessante punto d'incontro. Non volevo che fosse cancellato nessun intervento ed infatti non l'ho chiesto.
    Ne approfitto infine per salutare tutti i forumisti.

     
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  8. rrouge
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    Ringrazio Giorgione ed apprezzo la sua linea di condotta del forum.

    Riguardo il suo intervento, gentile Gobbi, vorrei precisare:
    - Conosco la rivista "L'Orologio", avendola acquistata per anni in passato;
    - Conosco la struttura editoriale e conosco la rubrica "Lettere al direttore", avendo anch'io inviato del materiale che non è mai stato pubblicato, nonostante promessa scritta del direttore stesso (se occorre la posto sul forum);
    - il post da me citato pubblicato su Timezone nel 2001 riprende esattamente quanto riportato sul manuale del Longines Lindbergh Angolo Orario come può verificare dal sito Longines:
    Lindbergh Angolo Orario
    pertanto, la sua affermazione che il libretto sia scritto male non sta in piedi, in quanto altri utenti di questo forum hanno già postato che il calcolo è esatto e la rivista non segue quanto riportato sul libretto e ripreso su Timezone;
    - Lei sostiene che la rivista abbia fornito un servizio al lettore. Opinione accettabile, ma pur sempre opinione.
    Io sostengo che la rivista non fornisca un servizio ai lettori ed un'informazione completa e corretta, nel momento in cui ignora tutta una serie di costruttori (non voglio scrivere manifatture, poiché interpretabile in modo troppo restrittivo) di orologi che producono orologeria di qualità ma hanno la sfortuna di essere piccoli, indipendenti e non legati ad alcun grande gruppo o appoggiati da alcun distributore. E' un'opinione anche la mia, certamente, e quindi è confutabile, ma non ritiene che una pubblicazione specializzata che voglia veramente fornire un servizio ai propri lettori debba parlarne? Se la sua risposta fosse no, mi può gentilmente spiegare il perché?
    - Non ho voluto e non voglio offendere nessuno parlando di "plagio di proprietà intellettuale". Semplicemente posto la definizione che ne da Wikipedia e lascio ad altri il giudizio su quanto accaduto: Diritto d'autore
    Diritto d'autore italiano
    - Scusi, senza alcuna offesa personale, ma lei considererebbe degna di fiducia ed autorevole una persona che dapprima promettesse per iscritto una risposta che sarebbe pubblicata, specificando anche il numero della rivista, e che poi la ignorasse non pubblicandola?
    - In tutto questo, l'unica cosa che mi muove è un sincero interesse ed amore per i segnatempo e la cultura storica che vi gravita attorno, essendo nel mio piccolo collezionista. Ovvero, non ho alcun interesse (né economico né di altro tipo) da difendere, eccetto la mia sete di conoscenza. Ritiene che sia così anche per lei e per le persone che collaborano alla redazione della rivista in oggetto?
    - Un'ultima curiosità, mi scusi: ma perché in ogni topic in cui si parla della rivista in questione debba intervenire lei a prendere le difese della direttrice e questo non possa essere fatto direttamente da lei in persona, essendo il forum libero?

    La ringrazio in anticipo se vorrà rispondermi con precisione e chiarezza.
    Mi scuso qualora il mio post precedente sia stato con accezioni offensive, non era nel mio animo né ciò mi avrebbe arrecato alcun vantaggio.
     
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    Caro rrouge
    Per quanto riguarda il diritto d'autore, ribadisco il fatto che la fonte, nella sua prima pubblicazione, era stata ampiamente mostrata.
    Per quanto riguarda i calcoli, erano stati fatti a suo tempo con cura. il fatto che dei forumisti dicano che sono sbagliati non implica che lo siano effettivamente (non ho assolutamente, per mia fortuna, il dono dell'infallibilità, ma mi compiaccio che Lei ce l'abbia).
    Mi sembra invece che il nocciolo della questione non stia nella latitudine o nella longitudine, quanto in un'affermazione da lei ripetuta per l'ennesima volta: "- Scusi, senza alcuna offesa personale, ma lei considererebbe degna di fiducia ed autorevole una persona che dapprima promettesse per iscritto una risposta che sarebbe pubblicata, specificando anche il numero della rivista, e che poi la ignorasse non pubblicandola?". Non so se e quando questo sia successo, ne sinceramente mi interessa più di tanto. La prego solamente di inviarla nuovamente questa benedetta mail, magari alla mia di mail se non vuole mandarla all'Argò, la farò arrivare alla redazione e sono certo che le daranno, se possibile, ampia soddisfazione.

    Continuo però ad essere dell'idea che una critica si possa fare dopo aver letto qualcosa e non su quanto riportato da qualcun altro. La considero una questione di rispetto e di correttezza.

    Per quanto riguarda la sua ultima domanda, non prendo le difese di nessuno, semplicemente tento di fare la dovuta chiarezza laddove possibile, questo per rispetto a Lei ed agli altri forumisti.
    Spero infine di averle risposto "con precisione e chiarezza".
    Un saluto a tutti
    Paolo
     
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  10. rrouge
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    Ho appena inoltrato le mail in questione alla sua attenzione, per sua completa documentazione.
    E' a disposizione anche di tutti coloro che me la richiederanno via MP.

    Non ritengo, ma posso sbagliarmi (non ho il dono dell'infallibilità come da lei supposto.... per fortuna!!!) che verrà mai pubblicata, riguardando la domanda che ho appena riproposto riguardo la completezza di informazione ed indipendenza delle testate italiane su cui anche lei non mi ha voluto esprimere un parere né dare una chiara risposta.

    Se poi vogliamo parlare di completezza di informazione, di servizio ai lettori, di chiarezza ritengo sia doverosa una decisa sterzata delle politiche editoriali, IMHO....
     
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    Facendo riferimento sempre allo stesso esempio riportato dall'articolo, ecco, secondo me, il calcolo esatto (riportato anche sul libretto di istruzioni dell'oroogio):

    Dopo esserci accertati che l'orologio è sincronizzato con il segnale orario (inviato via radio dal luogo di riferimento), si procede come segue:

    1° Step correzione dell'equazione del tempo: si sposta il segno di riferimento presente sulla ghiera (indicato da O nel disegno) in senzo antiorario ( se l'equazione del tempo è negativa) oppure in senzo orario ( se l'equazione del tempo è positiva); il valore dell'equazione del tempo per quella data giornata non è desunta dall'orologio ma si può leggere su un almanacco scientifico.
    (Per inciso, di questa rotazione in senso antiorario della ghiera non vi è cenno nell'articolo in questione).

    image

    2° step: lettura dei valori alle ore 04:37:12, ossia dell'ora indicata dall'orologio quando, con un sestante, abbiamo stabilito il mezzogiorno del luogo ove ci troviamo:
    alle ore 4 l'indice è 60°(A nel disegno);
    al minuto 37 l'indice è 10° e 15' (B nel disegno);
    al secondo 12 l'indice è 3' (C nel disegno).

    image

    (Per inciso, nell'articolo non si fa riferimento a questo orario 04:37:12, ma a quello derivante dall'orario stesso cui viene sottratto il valore dell'equazione del tempo (04 minuti e 50 sec), dando luogo ad un nuovo orario pari a 04:32:22. Nell'esempio riportato, questo orario non è indicato affatto dall'orologio, che, ahimè, continuerà ad indicare l'ora 04:37:12.
    Ancora, nell'articolo, per fare in modo che i conti tornino, si afferma che in corrispondenza della lancetta dei minuti (32) l'indice indicherà 10° e 15'; è evidente, invece che l'indice in corrispondenza di 32 è 8° ); analogamente l'indice in corrispondenza dei secondi (22, secondo l'articolo) non è affatto 3' ma circa 6') così come si può notare osservando un Lindbergh ( questo è di papa longines) in cui gli indici presenti sulla ghiera non sono stati ruotati.

    Image Hosted by ImageShack.us

    3° step: i 50 secondi dell'equazione del tempo ( avevamo parlato di - 4 min e 50sec), corrispondono a circa 12 ' e mezzo ( si può utilizzare per calcolarli la scala posta internamente).


    Sommando:60 ° + 10° e 15' + 3' + 12' e mezzo, avremo la somma di 70°, 30' e mezzo, angolo orario del luogo dove ci troviamo.

    Edited by nicola1960 - 29/10/2008, 21:57
     
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    CITAZIONE (rrouge @ 29/10/2008, 19:34)
    riguardando la domanda che ho appena riproposto riguardo la completezza di informazione ed indipendenza delle testate italiane su cui anche lei non mi ha voluto esprimere un parere né dare una chiara risposta.

    Se poi vogliamo parlare di completezza di informazione, di servizio ai lettori, di chiarezza ritengo sia doverosa una decisa sterzata delle politiche editoriali, IMHO....

    La risposta è d'obbligo.
    Chi le scrive è un giornalista indipendente per scelta e per vocazione, che scrive di orologi da oltre venti anni, che ha sacrificato moltissimo per la sua indipendenza (al mio polso oggi c'è un orologio Decathlon da 17 euro e rotti...). Non ho permesso mai a nessuno di mettere in dubbio la mia onestà, indipendenza, completezza e correttezza. Come nessuno mi può in nessuna maniera "obbligare" a rispondere ad alcunché. Sono meravigliato che questo accada con una richiesta così categorica come la sua, ma lo considero l'ennesimo regalo di un mestiere alle volte ingrato.
    Inoltre non penso di dover dare nessuna sterzata alle mie politiche editoriali, che sono chiarissime e rispettano a perfezione i miei lettori (che le garantisco sono svariate centinaia di migliaia).
    A questo punto penso di averle regalato sufficienti spunti per attaccarmi, visto che mi sembra di aver capito che il suo spirito sia fondamentalmente quello di denigrare e "distruggere". La ringrazio quindi in anticipo di tutte le puntualizzazioni e insinuazioni che mi vorrà elargire.
    Per quanto mi riguarda continuerò invece a "costruire", come ho sempre fatto fino ad oggi
    Ne approfitto per salutare infine il forum.

    Edited by Paolo Gobbi - 30/10/2008, 00:35
     
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    CITAZIONE (nicola1960 @ 28/10/2008, 23:06)
    Ora ho capito... :B):

    La spiegazione data su Timezone è esatta:
    http://forums.timezone.com/index.php?t=tree&goto=1104&rid=2
    mentre la spiegazione data sulla rivista è errata, nel punto in cui non segue quella di Timezone. :)

    Non ho letto l' articolo incriminato sulla rivista, comunque anche la spiegazione su timezone http://forums.timezone.com/index.php?t=tree&goto=1104&rid=2
    non è corretta rispetto al manuale Longines http://www.longines.com/eng/html_longines/...nescal-L699.pdf , perchè nell' esempio inverte il + / - dell' Equazione Tempo ed il verso di rotazione della ghiera esterna dell' orologio , o no ? :huh:

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    CITAZIONE (aldobas @ 30/10/2008, 12:08)
    Non ho letto l' articolo incriminato sulla rivista, comunque anche la spiegazione su timezone...non è corretta rispetto al manuale Longines , perchè nell' esempio inverte il + / - dell' Equazione Tempo ed il verso di rotazione della ghiera esterna dell' orologio , o no ? :huh:
    ;)

    Credo che tu habbia ragione :unsure:
     
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    CITAZIONE (nicola1960 @ 30/10/2008, 13:45)
    CITAZIONE (aldobas @ 30/10/2008, 12:08)
    Non ho letto l' articolo incriminato sulla rivista, comunque anche la spiegazione su timezone...non è corretta rispetto al manuale Longines , perchè nell' esempio inverte il + / - dell' Equazione Tempo ed il verso di rotazione della ghiera esterna dell' orologio , o no ? :huh:
    ;)

    Credo che tu habbia ragione :unsure:

    Perfetto, stiamo parlando tutti e tre della stessa cosa, in quanto nella spiegazione del libretto Longines sembra facciano confusione con i segni - e + dell'equazione del tempo. Errore che era stato corretto nella spiegazione fatta sull'articolo, che a questo punto è corretto postare.

    Il Longines Lindbergh Hour Angle è un orologio affascinante (è la riproduzione, in scala, di quello progettato da Charles Lindbergh stesso dopo la sua famosa trasvolata oceanica), ma il suo impiego non è semplice per chiunque non abbia fatto studi astronomici. Lo stesso, vogliamo provare a spiegarlo, per cancellare una volta per tutte le molte false credenze su questo strumento.
    Si sappia, prima di tutto, che per utilizzarlo davvero si avrebbe bisogno di ulteriori strumenti, come un sentante, un almanacco e le tavole delle effemeridi.
    Per cominciare, partiamo dalla definizione di "angolo orario", che è la grandezza misurabile dal suo orologio e che serve ai naviganti per orientarsi con il Sole o le stelle. L'angolo orario di un punto (T) sulla sfera celeste è la distanza angolare tra il cerchio orario che passa per il punto e il meridiano di riferimento (ad esempio, il meridiano di Greenwich). Esso è una delle due coordinate di un sistema di coordinate sferiche detto sistema orario. L'angolo orario si misura sempre verso Ovest e varia tra 0° e 360°.
    La seconda coordinata del sistema orario è la declinazione: la distanza angolare tra un punto della sfera celeste e l'equatore celeste, misurata lungo il cerchio orario che passa per tale punto. La declinazione di una stella si misura con il sestante.
    Per calcolare l'angolo orario con un orologio, occorre prima di tutto sincronizzare l'orologio con l'ora di riferimento (consideriamo segnale orario di Greenwich). Il Longines Lindbergh Hour Angle permette di fare questa operazione molto velocemente, ruotando il disco interno al quadrante (che riporta la scala dei secondi) fino a posizionare l'indice 60 in corrispondenza della lancetta dei secondi quando il segnale orario scocca l'ora esatta. Si estrae la corona fino alla posizione intermedia e si ruota il disco centrale in modo che la lancetta dei secondi, allo scoccare dell'ora (ad esempio alle 00:00:00), si trovi sull'indice 60. Da quel momento l'indicazione dei secondi si leggerà in corrispondenza di questa scala centrale al quadrante e corrisponderà a quella dell'ora esatta. La seconda operazione da compiere è quella inerente alla correzione dell'equazione del tempo, attuabile attraverso la lunetta girevole dell'orologio, graduata in gradi e minuti di grado (60 minuti per ogni grado) da 1 a 15. L'ora civile, infatti, differisce dall'ora solare reale in ragione della differenza fra il giorno solare vero e il giorno solare medio (fissato in 24 ore esatte). L'indicazione dell'equazione del tempo non è fornita dall'orologio, quindi va ricercata su un almanacco. Prendiamo l'esempio del manuale di istruzioni del Lindbergh Hour Angle e mettiamo che il giorno in cui state calcolando l'angolo orario, l'equazione del tempo vi dia il valore di –4 minuti e 50 secondi: ciò significa che l'ora solare è indietro di quasi 5 minuti rispetto all'ora civile, segnata dall'orologio. Come si collega questo dato con il calcolo della longitudine?
    Facciamo un passo indietro.
    Il concetto alla base dell'orologio Hour Angle si basa sul fatto che la Terra è suddivisa in 24 meridiani, che si possono quindi far corrispondere alle 24 ore del giorno, così come la distanza fra due meridiani può essere espressa in 1 ora o in 15° di longitudine (15°=360°/24), che è poi l'angolo di cui ruota la terra in un'ora. Da qui, l'impiego dell'orologio per facilitare il calcolo dell'angolo orario. Possiamo infatti far corrispondere la suddivisione in ore del quadrante in una suddivisione in gradi: a ogni ora corrispondono 15° di longitudine. Analogamente, la sfera dei minuti indicherà 15° in un giro di quadrante, corrispondente a 60 minuti, quindi 1° ogni 4 minuti (4=60/15°). Infine, la sfera dei secondi effettua un giro del quadrante in un minuto, corrispondente a ¼ di grado, ovvero 15 minuti di grado. Tutte queste graduazioni sono riportate sia sul disco girevole centrale al quadrante del suo orologio, che è il riferimento per la lancetta dei secondi, sia sulla lunetta girevole, che è il riferimento per la sfera dei minuti, sia sul quadrante principale, che è il riferimento per la lancetta delle ore.
    Torniamo ora al nostro esempio. Una volta nota l'equazione del tempo e sincronizzato l'orologio con l'ora di Greenwich, dobbiamo scoprire in che momento il Sole è allo zenit sul meridiano dove ci troviamo. Questo si può fare empiricamente rilevando il momento in cui un bastoncino verticale al terreno presenta l'ombra minima. Supponiamo che al mezzogiorno locale (rilevato empiricamente) che il nostro segnatempo segni le 04:37:12 (4 e 37 minuti e 12 secondi, come nell'esempio riportato sul libretto di istruzioni della Casa). Quindi, si procede come segue.
    Prima di tutto effettuiamo la correzione relativa ai minuti dell'equazione del tempo (-4): ruotiamo quindi la lunetta girevole di 4 divisioni (in senso antiorario), corrispondenti a 1° di longitudine (in corrispondenza del dodici dell'orologio, invece dell'indice 15 della lunetta si troverà l'indice 1).
    Secondariamente, effettuiamo la correzione relativa ai secondi dell'equazione del tempo (-50): in corrispondenza all'indice 50 (50 secondi) sul disco girevole centrale al quadrante si legge il valore di 12½', corrispondente all'angolo di cui ruota la Terra in 50 secondi.
    Passiamo quindi alla corrispondenza fra l'indicazione di ore e minuti con i gradi di longitudine: alle 4 e 37 la lancetta delle ore indica sul quadrante principale l'indice orario 4, ovvero il valore in gradi di 60°. Alla stessa ora, la lancetta dei minuti indica l'indice 37, corrispondente sulla lunetta (già ruotata per la correzione relativa all'equazione del tempo) al valore di 10° e 15 minuti. Infine, consideriamo la posizione della lancetta dei secondi in corrispondenza dell'indice 12 sul disco girevole centrale, equivalente a 3 minuti di grado (indici rossi sullo stesso disco).
    Sommando tutti questi valori otteniamo l'angolo orario del sole rispetto al meridiano di Greenwich:
    60° + 10° e 15' + 3' + 12½' = 70° 30½' alle 4 e 37 minuti e 12 secondi di un dato giorno dell'anno (non specificato nel nostro esempio).
    Avendo effettuato i calcoli al mezzogiorno locale del nostro meridiano, l'angolo orario del Sole rispetto a Greenwch equivale alla longitudine del luogo dove ci troviamo.
    Come si può vedere, la questione è tutt'altro che semplice e l'errore comune nella descrizione di questo orologio è quello di semplificare enormemente la faccenda, affermando che con il solo orologio si possa calcolare la longitudine.
     
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