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Ho conosciuto Giulio Cesare Ricci, patron di Fonè, durante un Bari HiEnd di qualche anno fa. Vi consiglio di dare un’occhiata ai suoi attrezzi da “lavoro"
https://fone.it/
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CITAZIONE (Menodizero @ 7/7/2023, 07:22) Su questo non sono molto d’accordo , sicuramente la qualità’ è elevatissima ma mi piacerebbe sentire un parere di qualche ‘’tecnico’’ perchè -secondo me- alcuni parametri(dinamica,rapporto S/n e separazione tra i canali) non possono essere eguagliati con l’analogico In ogni caso stiamo parlando di prodotto semi-professionali dal costo proibitivo…ci credo che suonassero bene La questione è che in teoria il digitale ha una maggiore gamma dinamica. In pratica in fase di realizzazione del master digitale viene applicata una notevole compressione che lo rende, all'atto pratico meno dinamico e meno naturale di un lp nella stragrande maggioranza dei casi. Ed una registrazione su bobina, di norma è ancora meglio rispetto ad un lp.
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Una dozzina d’anni fa presi, da un riparatore tedesco (o austriaco, non ricordo) un Revox B77 mkII. Ci fu poco da fare, ne ero innamorato. Sembrava nuovo di zecca e lo usavo con un paio di dozzine di nastri originali (fra gli altri, tutti quelli dei Beatles) acquistati fra Usa e Uk. Solo il vederlo nel mio salotto, incastonato in una libreria di noce, mi conciliava con la vita. Ebbene, un giorno un noto riparatore in città, che allestiva gli impianti della MPI al Bari HiEnd, me lo chiese in prestito: un giornalista francese di una rivista musicale glielo aveva richieso per fare una prova - in occasione della fiera - dal vivo “ contro” un mega impianto McIntosh. Non ebbi la possibilità di trovarmi alle prove, ma mi raccontarono che non ci fu storia. Ahime! Il registratore, con altri mirabili miei pezzi, andarono tutti venduti/svenduti in occasione di un trasloco!
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CITAZIONE (Mike Mike @ 7/7/2023, 15:12) Una dozzina d’anni fa presi, da un riparatore tedesco (o austriaco, non ricordo) un Revox B77 mkII. Ci fu poco da fare, ne ero innamorato. Sembrava nuovo di zecca e lo usavo con un paio di dozzine di nastri originali (fra gli altri, tutti quelli dei Beatles) acquistati fra Usa e Uk. Solo il vederlo nel mio salotto, incastonato in una libreria di noce, mi conciliava con la vita. Ebbene, un giorno un noto riparatore in città, che allestiva gli impianti della MPI al Bari HiEnd, me lo chiese in prestito: un giornalista francese di una rivista musicale glielo aveva richieso per fare una prova - in occasione della fiera - dal vivo “ contro” un mega impianto McIntosh. Non ebbi la possibilità di trovarmi alle prove, ma mi raccontarono che non ci fu storia. Ahime! Il registratore, con altri mirabili miei pezzi, andarono tutti venduti/svenduti in occasione di un trasloco! Ti ricordi se fosse Pierre Bolduc? Ricordo che nel 2006 a Roma ci chiese il mio Studer A810, mentre nel 2007 lo prestammo a Ricci che aveva problemi con quello che gli avevano portato. Gli open reel hanno sempre un grande fascino.
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CITAZIONE (E!! @ 7/7/2023, 14:52) La questione è che in teoria il digitale ha una maggiore gamma dinamica. In pratica in fase di realizzazione del master digitale viene applicata una notevole compressione che lo rende, all'atto pratico meno dinamico e meno naturale di un lp nella stragrande maggioranza dei casi. Ed una registrazione su bobina, di norma è ancora meglio rispetto ad un lp. Infatti il problema è proprio questo: ormai i supporti commerciali, ma anche la liquida mp3, è fatta per "suonare bene" anche su impianti di riproduzione assolutamente improbabili per cui un nastro Columbia o Decca degli anni 60, su una macchina ben tarata, rischia di andare meglio di un cd odierno. L'unica salvezza sono i file ad alta risoluzione nativi che riescono a sfruttare tutte le possibilità del media ed il collo di bottiglia diventano gli impianti e l'ambiente. Prossimamente farò da "caddy" a Marco Lincetto per una registrazione e cercherò di rubare con gli occhi!
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CITAZIONE (Marco R. @ 7/7/2023, 21:30) Ti ricordi se fosse Pierre Bolduc? Ricordo che nel 2006 a Roma ci chiese il mio Studer A810, mentre nel 2007 lo prestammo a Ricci che aveva problemi con quello che gli avevano portato. Gli open reel hanno sempre un grande fascino. Non ricordo proprio. Mi fu presentato, per la prova aveva lui dei nastri (non volle i miei) fra i quali uno dei Beatles. Però il periodo era quello
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CITAZIONE (Mike Mike @ 7/7/2023, 23:56) Non ricordo proprio. Mi fu presentato, per la prova aveva lui dei nastri (non volle i miei) fra i quali uno dei Beatles. Però il periodo era quello Un po' di roba dei vecchi studi Abbey Road la aveva GC Ricci, qualche microfono di sicuro: probabilmente era suo il nastro
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Se vi piacciono i nastri, buttate un occhio qui.
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