Charles Rodolphe Spillmann: un famoso produttore di casse d’orologi… dimenticato.

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    Charles Rodolphe Spillmann era nato il 5 aprile 1861 a Eglisau, Zurigo. Sposatosi il 7 novembre 1894 con Marie Augustine Schweighofer aveva avuto tre figli: Julot (Jules), Yvonne,e Nelly (1).

    L’ Azienda, specializzata soprattutto (…ma non solo...) in produzione di casse di orologi, ben presto conobbe un buon successo commerciale, dimostrato dalla non rara pubblicità dei suoi prodotti che comparivano sui giornali di settore dell’epoca (2).





    Già nel 1897 la ditta C.R, Spillmann era diventata famosa nel Paese elvetico: aveva, infatti, partecipato all’esposizione nazionale svizzera che si tenne a Ginevra nel 1896, ottenendo una medaglia d’argento (2).





    Ecco un resoconto da un giornale d’epoca, “La Fereration Horlogere” del 13 agosto 1896 (2).

    L’ Orologeria all’Esposizione nazionale svizzera, Ginevra 1896.
    IX foglio illustrativo delle casse di orologi da polso della ditta C.R. Spillmann a Chaux-de-Fonds.
    La ditta C. R. Spillmann produce casse per orologi da polso in oro di ogni tipo e forma. Questa importante azienda, fondata già da alcuni anni, produce la cassa per orologi da polso mediante i procedimenti meccanici più perfezionati. La sua bella mostra all’Esposizione è costituita da un numero notevole di pezzi: non possiamo, per mancanza di spazio, enumerarli qui tutti, accontentandoci di segnalare quelli che meritano in modo particolare di attirare l’attenzione degli intenditori. Sono da segnalare una collezione di casse in oro di estrema leggerezza e un gran numero di altri pezzi unici nel loro genere quali: casse “savonnette” (orologio la cui cassa ha un coperchio metallico per proteggere il vetro del quadrante), casse ordinarie, casse per movimenti a ripetizione, vetri sotto cuvette d’oro e a goccia, etc., etc. I pezzi esposti sono di dimensioni correnti ma la ditta si fa carico anche della fabbricazione di casse di dimensioni più piccole o più grandi. Inoltre vi sono rappresentati i modelli in uso negli altri Paesi. Si possono individuare dei generi per la Germania. l’Austria, l’Inghilterra, la Russia, la Francia, l’Italia, il Belgio, etc., etc, ai quali si sono da poco aggiunti dei generi speciali tra i quali citeremo i generi Doubre, Pateck, Renaissance etc. Il Signor C. R. Spillmann ci segnala in particolare in questa specialità il grande pezzo ultra leggero da 18 e 19 linee, che ha presentato all’Esposizione di Ginevra. Per quanto riguarda gli stampaggi in cui la ditta è specializzata, è doveroso segnalare una lunetta, tipo inglese, con collegamento al vetro senza alcuna tornitura. Questo articolo presenta grandi vantaggi dal punto di vista della solidità, della leggerezza del peso e della resistenza; inoltre, data la sua solidità regolare e l’assenza di giunture, non dà alcuna difficoltà all’incisore. Lo stesso vale per i fondelli rotondi stampati, di molto superiori, in quanto a resistenza, a quelli che sono lavorati a mano. La ditta produce una serie speciale di casse fantasia, molto leggere e a un costo di produzione molto vantaggioso. Essa si incarica del resto di realizzarle a partire da semplici schizzi presentati dal cliente. Aggiungiamo che per salvaguardare le proprie creazioni dalla contraffazione, il Signor C. R. Spillmann le fa depositare tutte presso l’Uffico Federale della Proprietà Intellettuale a Berna. Aggiungiamo che le casse poligonali, di diverse forme, sono prodotte in tutte le dimensioni e in tutti i pesi. Infine la ditta C.R. Spillmann si fa carico anche di tutti i tipi di stampaggi, in qualsiasi metallo. Attrezzata com’è, la ditta C. R. Spillmann ben rappresenta, all’Esposizione, la fabbricazione meccanica della cassa per orologi da polso.


    Intorno al 1913 aveva progettato un piccolo meccanismo, brevettato, che permetteva di indossare l’orologio (o un gioiello), applicandolo sugli abiti e poco più tardi, nel 1915, aveva ideato un orologio per gli alleati.





    Ecco come vengono descritte le due novità in due articoli di un giornale d’epoca, “La Fereration Horlogere” del 4 ottobre 1913 e del 20 marzo 1915, ripettivamente (2).

    Un modo nuovo di portare l’orologio da polso
    Con questo titolo, la Rivista internazionale dell’Orologeria pubblica le considerazioni generali seguenti: nel corso di quest’estate, la stampa della regione orologiera svizzera segnalava che un industriale di La Chaux-de-Fonds aveva messo in pratica un’idea originale e nuova per quanto riguarda il modo di portare gli orologi. Già si conosce la popolarità che ha avuto a suo tempo l’orologio “chatelaine” (con catena) ossia l’orologio da donna appuntato al corpetto, in genere con l’aiuto di un fermaglio adatto. Questa moda è stata consacrata da diversi anni di popolarità ininterrotta. Dopo di che, la moda si è rivolta ad altri interessi, ma il fatto di portare l’orologio all’esterno, per le signore, rimase quello favorito e l’orologio diventava così l’accessorio d’obbligo dell’abbigliamento e dell’eleganza femminili. E a giudicare da ciò che la fabbricazione di questo genere speciale produce, vale a dire delle quantità enormi, tutto porta a pensare che tale genere manterrà per molto tempo ancora il posto d’onore che occupa oggi. Un posto estremamente importante, dal momento che si stima che solo in Svizzera l’orologio da polso rappresenta il terzo della produzione complessiva dell’ orologeria. Questa stima non è esagerata, se si tiene conto del fatto che il modo di portare l’orologio al polso, che all’inizio sembrava rimanere un privilegio dei ricchi, si è rapidamente democratizzato ed è ormai di uso corrente. Infine tale moda non è più esclusivamente femminile. Ma è stata adottata da molti giovani, specialmente nel mondo militare e sportivo. Questa continuità di successo è un’indicazione preziosa: ciò significa che l’orologio da donna è destinato, per il fatto che non è solamente uno strumento per misurare il tempo, ma anche – e noi diremmo “soprattutto”- un gioiello, un ornamento, un piccolo oggetto di lusso che si desidera mettere in mostra, a durare nel tempo. Solo che non esiste una moda consolidata al punto tale da non sentire prima o poi il bisogno di un cambiamento, Non necessariamente nella sua forma essenziale, ma comunque in una parte importante. Questo bisogno di cambiamento gli Inglesi, notoriamente conservatori, l’hanno tuttavia capito, quando si è presentata l’occasione.. E hanno voluto anche che ad una eventuale trasformazione corrispondesse un progresso. In quanto l’orologio da polso non ha che vantaggi, considerando che la perfezione non è di questo mondo. Ciò che gli Inglesi chiedevano era che si potesse portare l’orologio all’esterno, ma “ non attorno al polso”. E i motivi avanzati non erano per nulla trascurabili. Questo desiderio ha costituito l’idea principale che ha condotto la ditta C. R. Spillmann & Co, di La Chaux-de-Fonds, una delle più conosciute e apprezzate del luogo, a mettere a punto un nuovo dispositivo di fissaggio all’esterno dell’orologio. Questo dispositivo è stato studiato talmente bene che è sicuro di incontrare la migliore accoglienza, non solo presso i primi interessati, i fabbricanti d’orologeria, ma anche presso il grande pubblico, la maggioranza della clientela. E’ ovvio, conclude la Rivista Internazionale, che questo dispositivo permette molteplici applicazioni.
    Non solo è possibile fissare l’orologio alla parte dell’abbigliamento che si preferisce, mediante un opportuno passaggio che non comporta nessun inconveniente o difficoltà, ma permette anche di fissare l’orologio su un qualunque accessorio in generale: borsa a mano, portafoglio, etc. E’ chiaro che con un sistema di attacco così sicuro e facile, nulla impedisce di togliere e rimettere l’orologio a volontà.
    Gl. 94, n° 64538. 27 mai 1913, 103/ . h. a. —Dispositif de fixation d'une montre, bijou etc. sur une pièce de vêlement. Charles Rodolphe Spillmann, La Ghaux-de-Fonds (Suisse).Mandataire: A. Mathey-Doret. La Ghaux-de-Fonds. Transmission du 23 juillet 1914, en faveur de C. R. Spillmann & Cie, Fabrique de boites de montres en or, 49 et 51, Rue du Stand et Rue du Nord, 32, Rue du Doubs, La Chaux-de-Fonds (Suisse). Mandataire : W. Koelliker, Bienne; enregistrement du 31 juillet 1914 (2)

    Un orologio da polso originale
    La guerra, e le sue spiacevoli conseguenze per l’industria orologiera, ha dato impulso a numerose creazioni e lo spirito inventivo di molti nostri industriali si è dato libero corso. Di recente si è sottolineato che la grande fabbrica di casse in oro C. R. Spillmann & Co, di La Chaux-de-Fonds, aveva avviato la produzione di catene di montaggio di orologi al fine di impiegare il proprio personale e che i suoi primi tentativi erano stati coronati da successo. Per uno scopo analogo, e traendo ispirazione dalla constatazione che l’orologio da polso più in voga al momento era quello di 13 linee a cinturino per militari, la ditta ha appena messo a punto un’attrezzatura speciale per la fabbricazione di una cassa in argento che, per il suo carattere originale, assicurerà un immediato riscontro commerciale agli orologi da polso da parte dei fabbricanti di orologi che l’adotteranno. Si tratta di una cassa che simboleggia l’unione tra la Francia, l’Inghilterra, la Russia e il Giappone. La “Cassa degli Alleati” rappresenta una sintesi dei corpi militari di questi Paesi: essa sarà quindi di sicuro accolta con favore da tutti i diretti interessati, il che assicurerà a tale articolo un riscontro commerciale di cui non dubitiamo. Sul lato del quadrante, la “Cassa degli Alleati” presenta una lunetta elegantemente decorata, che riproduce l’estremità dei petali del crisantemo giapponese. Questa lunetta si appoggia sulle possenti ali dell’aquila imperiale russa, che oltrepassa la cassa da due lati, dandole la forma allungata così apprezzata negli orologi da polso, e nella quale tutti i dettagli sono riprodotti con ammirevole precisione. Il fondo presenta l’arme inglese con il motto orgoglioso di questo Paese: “Dio e il mio diritto”. Sullo speciale dispositivo di fissaggio della cassa al cinturino in pelle, si trova il monogramma R.F. posato sullo stemma tricolore della Francia. Infine l’insieme costituito dalla “Cassa degli Alleati” potrà essere completato con piacere dall’aggiunta sul quadrante delle armi o dei colori del Belgio, o dal ritratto del suo sovrano. Tale complemento farà di questo articolo l”Orologio degli Alleati” nel vero senso del termine. Il fondo e la lunetta della “Cassa degli Alleati” sono filettati e si avvitano sulla parte mediana della cassa che riceve il movimento (la carrure): il che assicura una perfetta impermeabilità, un grande vantaggio per un orologio da polso. Per questo dispositivo è stata presentata una domanda di brevetto, inoltre il modello della cassa è stato depositato in modo che dal punto di vista legale quest’ultima sia doppiamente protetta contro le imitazioni. La “Cassa degli Alleati” viene consegnata con lo speciale cinturino in pelle di cui necessita. Si annuncia inoltre la confezione di una cassa simboleggiante la Triplice Alleanza e che non mancherà di essere apprezzata dalla clientela di Germania, Austria-Ungheria e Turchia. Ciò sarebbe una chiara dimostrazione della neutralità elvetica. Un annuncio nel prossimo numero de “La Fédération” presenterà qualche riproduzione della “Cassa degli Alleati
    ”.

    Nel 1918 venne autorizzata al commercio di casse d’orologi e di bigiotteria in materiali preziosi:
    « Le Département fédéral des finances, Bureau des matières d'or et d'argent, a autorisé en date du 24 janvier 1918, M. C.-R. Spillmann, fabrique de boîtes de montres d'or et de bijouterie, à La Chaux de-Fonds, à faire le commerce des matières précieuses »(2).

    Nel 1919 si ebbe una prima modifica della ragione sociale, a seguito dell’entrata di un nuovo socio, Oscar Aerni:
    « 13/1/19.—La soc. n. coll. « C R . Spillmann & C0., fab. de boîtes de montres en or, est : dissoute, sa raison radiée. Actif et passif sont repris par C. R. Spillmann & Ciè, soc. n. coll. (Charles-Rodolphe Sp., de là Chaux de-Fonds," Oscar Aerni, du Locle), fab. de boîtes de montres en or et bijouterie, rue du Nord'49-51,: La Chaux-de-Fonds, » (2).

    Nel 1923 l’Azieda passò da un tipo di società a nome collettivo (s.n.c) ad una forma di Società per Azioni ( Société Anonyme o S.A., secondo il diritto franco-svizzero) (2):
    « 15/1/23. — Société anonyme C. R. Spillmann & Cie, soc. an. cap. soc. fr. 550.000 au porteur, ayant pbur but l'acqlilsifion et la continuation.de la iôc' n. coll. «C. R.' Spillmann & Cie'-fabr. et Vente de boîtes de montres or et de bijouterie. Cons. Adm.: Charles Rodolphe Spillmann, de La Chaux-de-Fonds, Oscar Aerni, du Locle, Albert Rais, de Delémont. Bureaux: Rue du Nord 49-51, La Chaux-de-Fonds » (2).

    Nel 1934 il figlio di Charles Rodolphe Spillmann, Jules, entrò nel consiglio di amministrazione (2):
    « 10/7/34. — Société Anonyme C. R. Spillmann et Co., fabrication et vente de boîtes de montres or et bijouterie, La Chaux-de-Fonds. Adm. délégué: Charles-Rodolphe Spillmann, membres du Cons, adm.:Albert Rais, et Oscar Aerni, déjà inscrits, Jules-Rodolphe Spillmann, de La Chaux-de-Fonds, nouveau ».

    Dopo il decesso di Charles Rodolphe Spillmann avvenuto il 7 settembre 1938, l’Azienda C.R. Spilmann SA era passata sotto la guida del figlio Jules e, dopo di lui, del nipote Rodolphe.



    « 31/1/40. — La Soc. An. C-R. Spillmann & Cie, fabrique de boîtes or, a La Cbaux-de-Fonds, a modifié ses statuts et réduit son capital social à fr. 200,000.—. Charles-Rodolphe Spillmanm et Albert Rais ne font plus partie du conseil d'administration. Leurs signatures sont radiées. La soc. reste engagée par la signature collective des deux administrateurs déjà inscrits, Oscar Aerni et Jules Spillmann. Ce dernier fonctionne comme président du conseil. » (2)
    « 14/7/41. — La Soc An. C. R. Spillmann & Oe, fabrication et vente de boîtes de montres or et bijouterie, siège à La Chaux-de-Fonds, a désigné un nouvel administrateru en la personne de Rodolphe Spillmann, originaire de La Chaux-de-Fonds, y modicilié, qui engagera la société par sa signature collective avec un autre administrateur. »
    La vitalità dell’Azienda, nel corso di tutti questi anni, è testimoniata dal deposito di numerosi brevetti (3).

    Ricordiamo soltanto i numero di brevetto ed i soggetti dei più significativi.



    Segnalo, per curiosità, che su uno dei primi, compare la firma autografa di Charles Rudolph Spillmann




    L’ Azienda C.R. Spillmann collaborò con diverse Case produttrici di orologi, tra cui ricordiamo, soprattutto, le Manifatture Zenith e Rolex.

    Le casse prodotte per la Zenith a volte recano un punzone “S P” seguito da un numero di quattro cifre.





    Che si tratti proprio dell’Azienda R.C. Spillmann è confermato sia da una recente lettera della Zenith in risposta al quesito specifico…:

    “Gentilissima signora Piccirilli,
    sono entrato in possesso di un orologio Zenith El Primero, ref. A386; all'interno del fondello è presente la sigla SP 1205, all'esterno la grande stella Zenith ed il seriale 861D695. Saprebbe dirmi il significato della sigla all'interno del fondello? E' possibile risalire alla data di produzione dal seriale? Se necessita di foto o ulteriori ragguagli sarò lieto di fornirglieli.

    "…
    Questo modello è stato prodotto il 11.03.1970 ,il numero che è inciso all'interno della cassa è quello del fabbricante ( SPILLMANN )

    Piccirilli Sonia.." (4).

    … sia dal fatto che nelle rare casse in oro di orologi Zenith, in cui è presente il punzone “S P”, compare anche il “contrassegno collettivo di responsabilità" o "poinçon de maître n° 1" rappresentato da “testa di martello ” recante il numero 136 che corrisponde, secondo tutti le “Liste des poinçons de maître collectifs”, alla Ditta C.R. Spillmann (5).







    Le casse prodotte per Rolex recano, a volte, il punzone “ C R S”.

    Anche in questo caso, la prova che si tratti proprio dell’Azienda R.C. Spillmann è confermato fatto che nelle rare casse in oro di orologi Rolex, in cui è presente il punzone “C R S”, compare anche il “contrassegno collettivo di responsabilità" o "poinçon de maître n° 1" rappresentato da “testa di martello ” recante il numero 136 che corrisponde, secondo tutti le “Liste des poinçons de maître collectifs”, sempre alla Ditta C.R. Spillmann (5, 6, 7).






    L’azienda, chiusa nel 1988 (8), è stata acquistata dalla Chronométrie J. Piguet SA Gstaad (9).
    Ecco alcune recenti vedute della vecchia fabbrica.









    Concludo ricordando che non vi è traccia, nelle “Liste des poinçons de maître collectifs”, di un produttore di casse chiamato Charles Reneè Spielman, al quale, in passato, si rimandava per spiegare il punzone “C R S” presente su alcune casse Rolex.

    Ho, quindi, l’impressione che l’iniziale errore sia stato copiato da un autore all’altro e che ora sui siti, blog, ma anche sui libri, sulle riviste e nei cataloghi d’asta, in cui compaiono gli articoli dedicati alle casse Rolex, tutti ripetano che il punzone “C R S” si riferisca a questo inesistente "casemaker".

    1) http://gw4.geneanet.org/dubs974?lang=fr&m=N&v=SCHWEIGHOFER
    2) http://doc.rero.ch/
    3) http://worldwide.espacenet.com/advancedSearch?locale=en_EP
    4) #entry482623692
    5) www.gregsteer.net/IWC/Case/Solving_the_case.html
    6) http://stefanomazzariol.blogspot.it/2009_06_12_archive.html
    7) http://stefanomazzariol.blogspot.it/search....%206263%2F6265
    8) www.moneyhouse.ch/it/u/c_r_spillman...1.007.942-4.htm
    9) http://hrc.ne.ch/hrcintapp/externalCompany...-4&ofrcLanguage

    Edited by nicola1960 - 13/10/2013, 18:34
     
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    Grazie Nicola, bella ricerca!!
     
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  3. fa82
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    Il punzone C.R.S. è presente pure sugli Omega Speedmaster.
    Complimenti Nicola, bella ricerca.

    Fabio
     
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    Gran bel lavoro,Nicola! ;) Passione,curiosità e capacità di approfondimento aprono squarci di conoscenza..un grazie è d'obbligo. :) Le varie numerazioni sui fondelli discendono,probabilmente,dal sistema interno amministrativo della R.Spillmann.Posto il mio di un Harvel,fine anni 40,visto il calibro Valjoiux 71.(però è solo R.Spillmann,il nipote quindi..)
     
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  5. bubba48
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    Bellissima ricerca. Grazie Nicola.
     
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    Interessante ed istruttiva ricerca.

    Grazie per averla condivisa. :)



    Giuseppe.
     
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    Molto interessante! Grazie!
     
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  8. franquel
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    Nicola, un grazie non sará mai abbastanza!!

    sempre molto approfondite e preziose le tue ricerche che metti sempre a disposizione di tutti noi.
     
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  9. francescofed
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    Interessante ricerca, grazie.
     
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    Bella ricerca ;)

    I signori della Chronométrie J. Piguet SA Gstaad non mi hanno ancora risposto in merito alle casse del A386 :(
     
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    Fantastica ricerca Nicola
     
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  12. erm2833
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    Nicola,
    un semplice grazie.
    erm.
     
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  13. passionesub
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    Sono sicuro che in archivio c'è un'altra ricerca su C.R.Spielmann/Spillmann...
    Non ricordo fatta da chi.....
    In cui appunto chiedevo se C.R.S sui fondelli Rolex/Tudor/Omega...fosero dello stesso produttore di casse o di un omonimo...
    Non molto tempo fa....
    Ho cercato...ma non riesco a trovarla.
     
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    Molto Molto interessante , Grazie Nicola

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    CITAZIONE (passionesub @ 9/10/2012, 00:58) 
    Sono sicuro che in archivio c'è un'altra ricerca su C.R.Spielmann/Spillmann...
    Non ricordo fatta da chi.....
    In cui appunto chiedevo se C.R.S sui fondelli Rolex/Tudor/Omega...fosero dello stesso produttore di casse o di un omonimo...
    Non molto tempo fa....
    Ho cercato...ma non riesco a trovarla.

    #entry474450109

    CITAZIONE (passionesub @ 11/10/2011, 07:04) 
    CITAZIONE (msx @ 10/10/2011, 21:12) 
    A nome Spielmann non ho trovato nessun riscontro, mentre esistono diversi documenti e brevetti che fanno riferimento al produttore di casse "C. R. Spillmann &Cie".

    Grazie.....ho sempre creduto che C.R.S. fosse acronimo di Charles Renèe Spielmann.
    Archivio subito.
    ( cmq se digito C.R.S il risultato dà, oltre ad altro, Charles Renèe Spillmann produttore di fondelli.....per Rolex... etc. )
    Per questo ho concluso che forse ce ne fossero due...
    Un po'... anche se caso differente, il fatto che ( es. Le Roy come orologiaio sia un nome molto comune sia in Francia che a Ginevra.... ) ci siano omonimi nel mondo dei cassisti, orologiai etc. etc.

    Sono state proprio queste precedenti tue parole a spingermi ad approfondire la questione.

    Io, come già msx, non ho trovato alcun riferimento sicuro d'archivio relativo ad un produttore di casse per orologi chiamato Charles Reneè Spielmann.

    E ho cercato di dimostrare, sperando di esservi riuscito, che si sia trattato di un errore che si ripete ormai dappertutto.

    Per lo stesso motivo ho preferito informare gli amici della Sezione Rolex.

    https://orologi.forumfree.it/?t=63448592#lastpost
     
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