Presentazione TMF: Temporanea manifattura Fiorillo

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    Mi scuso sin dall'inizio per questo post. Non sarà breve. Probabilmente sarà anche noioso e per molti inutile.

    Però è il mio modo di fare le cose, di pensarle e di portarle al termine.

    Spero quindi mi perdonerete per la prolissità.

    PREFAZIONE

    Come alcuni forse sapranno, è un po' che mi cimento nel campo degli orologi. Tutto è nato per caso, insieme ad un gruppo di amici, dei tipi strani, ad un raduno Panerai, a Firenze.

    Se sono arrivato a realizzare questo mio sogno, che io considero essere tanto, lo devo soprattutto, o forse quasi esclusivamente, a loro, che mi hanno onorato della loro fiducia e amicizia.

    Alcuni sapranno da dove sono partito. Nel tempo, piano piano, le cose si sono evolute in una precisa direzione, che mi ha portato a pensare che fosse almeno possibile realizzare qualcosa di unico, almeno per persone normali come me.

    Pensavo di aver esaurito il mio “compito”, la mia vena di immaginazione, uno dei miei sogni. Ma poi, per circostanze e vicissitudini, è ritornata l'idea di puntare un po' più in alto: intraprendere un viaggio un po' più lontano.

    MANUFATTO IN ITALIA

    La nuova idea, o forse il nuovo sogno, era di poter realizzare un prodotto nuovo e quasi totalmente italiano.

    Nuovo, perchè sentivo la necessità di misurarmi con qualcosa di più mio.
    Italiano, perchè volevo fare qualcosa di diverso da ciò che facilmente, e spesso anche in maniera economica, si trova in commercio o in rete.

    Ho deciso così di realizzare un prodotto italiano, fatto da artigiani italiani e che questa nuova sfida, forse, poteva essere un ottimo stimolo a continuare a sognare.

    PERCHE' UN PRODOTTO ITALIANO

    Per tre ordini di motivi.

    1. la possibilità di controllare chi e come realizza le mie idee; di poterci parlare; discutere; imparare e magari sporcarsi le mani in prima persona;

    2. la possibilità di non sfruttare, anche indirettamente, la vita di altri uomini. Lo so che forse molti non condivideranno o penseranno ad un discorso utopico o peggio ancora ipocrita, ma pensare che indirettamente, i miei vantaggi economici potessero essere fonte di soprusi o di sfruttamento in un altro paese, mi avrebbe lasciato l'amaro in bocca.
    Io credo che ci sono molti modi per fare le cose. E credo che gli orologi sono un bene di lusso. Ma credo che il lusso stia anche nel pensare in un certo modo e nel poterselo 'permettere';

    3. la voglia di far lavorare artigiani di questo paese, di questa nazione, sicuro delle loro competenze, professionalità e creatività. Di realizzre qualcosa di buon livello, sperando di dimostrare che si può fare, anche in Italia, tra mille difficoltà sicuramente, ma con passione, tenacia e tanta, tanta pazienza.

    IL MIO VIAGGIO

    Ho quindi cominciato così il mio viaggio.

    Sono partito da Napoli, per arrivare a Firenze prima, ad Asti poi ed infine a Lecco, dove ho trovato un artigiano in grado di realizzare le mie idee così come volevo che fossero.
    Un artigiano esperto che lavora anche per importanti marchi Svizzeri (nel corso del mio viaggio ho scoperto che in Italia ci sono artigiani eccellenti, che hanno fondato la loro buona reputazione, lavorando con le migliori case orologiere svizzere).

    Dopo più di un anno di ricerche, ecco la geografia delle componenti dei nuovi TMF:

  2. la cassa: prodotta a Lecco in acciaio ASI316L (Norvegese o Finlandese) e in bronzo marino (ASTM C95800, fuso in una fonderia di Bergamo);


  3. i cinturini e le fibbie: prodotti a Firenze. Un cinturino del corredo sarà anche in Kodiak®, un materiale con brevetto italiano;


  4. i quadranti e le sfere: realizzati tra Padova e Milano;


  5. la scatola del corredo: realizzata ad Avellino;


  6. la card di garanzia e le incisioni: realizzate a Napoli;


  7. il disegno, la progettazione e la coordinazione delle produzione: realizzati comodamente dal pc di casa mia (quando non sono in giro per la pianura Padana);


  8. Queste invece, le due componenti non italiane:

  9. il vetro zaffiro: prodotto in Giappone (purtroppo pare che in Italia non ne realizzino più);


  10. i movimenti: tutti di rigorosa provenienza Svizzera.


  11. Da questa geografia di componenti viene fuori l'idea della scritta Manufatto in Italia, che comparirà sui nuovi TMF.

    Un aneddoto interessante. Nel mio girovagare, ho incontrato anche chi mi poteva garantire la scritta Swiss Made (pare che commercialmente sia un valore aggiunto).
    Gli unici due vincoli necessari sono: assemblare gli orologi in un lavoratorio svizzero (ce ne sono diversi anche vicino al confine italiano); incassare movimenti svizzeri.

    Ho rinunciato. Per ora la cosa non mi interessa. Preferisco essere leale e dichiarare la provenienza degli orologi TMF: orologi italiani realizzati da artigiani italiani.

    LA CASSA

    Non è stato per niente facile. Sicuramente il componente più complesso da realizzare; quello che ha necessitato del maggior dispendio di energie, tempo e di lunghi spostamenti in auto.

    La ricerca è durata più di un anno. E intanto che cercavo e provavo alcune torniture (che poi si sono rivelate essere una perdita di tempo e di denaro), disegnavo e adeguavo i miei sogni e le mie casse, alle esigenze di lavorazione, di produzione, delle frese e dei torni.
    E' stato comunque molto interessante incontrare tante persone, ed ho imparato molto. Ho imparato a pensare diversamente quando disegno o vedo un oggetto nella mia testa, che poi decido di mettere su un pc.

    Come scrivevo prima, con il club Panerai di questo forum, ho un rapporto particolare e quindi ho lavorato per cercare di realizzare il mio personale omaggio.

    La cassa di questo nuovo modello, nasconde infatti un omaggio ad un gruppo di amici con cui condividiamo la passione per le Officine.

    Un omaggio nascosto però, perchè avevo comunque voglia di realizzare qualcosa di nuovo e di mio.
    Ho quindi lavorato molto nel cercare di trovare un'alternativa, ma che potesse evocare, almeno a me e a chi consoce la storia TMF, qualcosa di speciale.

    Nasce così la cassa del nuovo 3882.

    Ma andiamo per gradi.

    La cassa è ricavata dal pieno, non stampata, per una mia precisa volontà. La gran parte della produzione, soprattutto quella economica (io penso inferiore ai 1500 euro), è praticamente realizzata così.
    Si risparmia sui costi e sulle lavorazioni. Ma, a mio avviso, c'è anche meno calore, meno anima. Sarà forse un'illusione, ma anche al tatto si avverte la differenza.

    Ho cominciato piano piano a rifinire il profilo della cassa. Il progetto iniziale era di realizzare due versioni della stessa forma: una da 44mm e una da 40mm.

    L'obiettivo era di cambiare le dimensioni ma non il modo di lavorarla, per cercare di limitare i costi.

    Ma è stato difficile.

    Ho cominciato a lottare con i millimetri prima; con i decimi poi; ed infine con i centesimi.

    Ho dovuto imparare, non solo a disegnare, ma anche a quotare i disegni; a parlare un linguaggio tutto nuovo con i tornitori; a cercare compromessi legati alla produzione e ai costi; a pensare come una fresa o un tornio.

    Lo scoglio più difficile da superare, è stato quello di sintetizzare il mio omaggio ed il mio desiderio, con le difficoltà, in termini di lavorazione e di costi.

    Ma lo scambio continuo con dei bravi artigiani, mi ha portato a rifinire, piano piano, le dimensioni e le sfumature delle forme, arrivando ad una cassa da 42mm.

    Dimensions

    Il punto di partenza, come ho scritto, era un personale omaggio ad alcuni amici speciali.

    E forse un disegno chiarirà meglio.

    Figura%201

    L'idea di base quindi, è stata quella di personalizzare una forma a molti di noi cara.

    Ma come fare a dare l'idea di questa forma in una cassa tonda? L'idea mi è venuta pensando di poter rendere queste curve, con degli intagli laterali sui quattro lati.

    Figura%202

    Tutto è cominciato nel 2011, nella seconda metà dell'anno.

    Per intenderci circa i tempi che mi sono stati necessari, ho definitivamente chiuso con la progettazione della cassa, non più tardi di 2 mesi fa (gennaio 2013). Fino ad allora infatti, pur già in pre-produzione, ci sono stati ancora dei cambiamenti.

    E ogni cambiamento ha significato, qualche volta, dover ripartire quasi da zero.

    Prendi le quote delle tiges; è importante l'altezza del movimento; della filettatura del fondello; del vetro; del quadrante. Metti tutto insieme e non scordarti di pensare che c'è l'altezza delle sfere da considerare.

    E così avanti. Fino a pochi giorni fa.

    Così per la forma esterna complessiva come per il disegno delle anse: prima piatte, ricavate per tornitura in modo da lasciare spazio al passaggio delle frese; poi curve, se cambia l'attrezzo e il tornitore.

    E così avanti per la lunetta e per il fondello.

    Ad ogni cambiamento ho dovuto adeguare i disegni e la realizzazione in ambienti 3D, cercando di simulare la meglio, il risultato finale.

    Ho quindi imparato ad utilizzare un CAD per simulare i miei orologi in un ambiente 3D virtuale. Per avere almeno un'idea approssimativa dell'effetto che potevo ottenere.

    Figura%203

    TMF%20Q3%20Nero

    3882%20automatico.1345

    Un aiuto importante, quando ormai avevo stabilito le probabili forme definitive, è arrivato da una tecnica di stampa: la stereolitografia.
    Con questa tecnica è stato possibile realizzare una forma in 3D di materiale plastico. Quel tanto che è bastato per rendermi conto delle dimensioni, delle forme, della sensazione al polso

    Figura%204

    figura%205

    E' stata molto utile per migliorare ulteriormente le forme. Una cosa è disegnare l'oggetto in 3D, girargli intorno con una telecamera virtuale, cercando di realizzare immagini fotorealistiche il più possibile; l'altra è poterlo mettere al polso, toccarlo.

    Ho quindi modificato ulteriormente le forme della cassa per cercare di renderle più sinuose dove serviva o corpose in altri punti.

    Infine il nuovo lavoro: imparare a parlare con le macchine mediante i numeri, figure piane, quote.

    Figura%205

    Figura%206

    Finalmente, dopo un bel po' di mesi, i primi prototipi; i primi test.

    _DSC9607_1

    E poi le casse nella loro versione e forma definitiva.

    _DSC0909

    _DSC0911

    I QUADRANTI

    Il punto di partenza per questo nuovo modello, è un quadrante a cui sono molto affezionato.

    figura%2010

    l quadrante con indici misti a numeri romani e numeri arabi, viene, nell'orologeria moderna, denominato California (o Cali).

    La sua particolarità ed il suo fascino, consistono nell'avere il quadrante diviso in due metà: la metà superiore con indici a numeri romani e la metà inferiore con indici a numeri arabi.

    La minuteria è a doppio binario ed ha gli intervalli di 5 minuti rafforzati.

    Da dove derivi il nome California non è noto, ma una certezza, è che la prima casa a realizzarlo e ad utilizzarlo sui suoi modelli, è stata Rolex.

    Dagli anni '30 infatti, Rolex inizia la realizzazione del Bubble Back (referenza 2940) che, tra le varie configurazioni, monta il quadrante California.

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    l segnatempo trova una particolare diffusione nello stato della California, negli USA.

    Con il passare degli anni, i quadranti iniziano a deteriorarsi, per cui i proprietari cominciano a rivolgersi alla Kirk Rich Dial Corporation, una compagnia anch'essa operante nello stato della California. Il buon lavoro ed i risultati ottenuti dal restauro dei quadranti, rendono famosa l'azienda in tutto il mondo, associando probabilmente in maniera definitiva il nome California a questo tipo di quadrante.

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    Ma non solo Rolex.

    Negli anni '30, precisamente nel 1938, un'altra casa utilizzerà questo tipo di quadrante e sarà la Panerai, la famosa ditta italiana con sede a Firenze.

    Rolex approvvigionerò la Panerai sia di casse che di movimenti (cal. 618) per i suoi orologi.

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    Nel caso della Panerai, il quadrante in questo caso non riporta il marchio della maison, essendo l'orologio oggetto di segreto militare.
    I Panerai 3646 saranno realizzati, durante la seconda guerra mondiale, per la Kampfschwimmer, gli uomini rana della marina tedesca.

    Negli anni a seguire, molte saranno le case orologiere che utilizzeranno il quadrante California, spesso dando all'orologio connotatati di tipo militare.

    E' mettendo insieme questi input che alla fine è venuto fuori un quadrante unico (almeno così mi sembra) al mondo: il TMF California, con la minuteria Califonia come gli indici.

    Figura%208

    Ma non solo il disegno del quadrante. Anche la realizzazione di esso ha subito diverse evoluzioni.

    Prima un quadrante stampato, con il Luminova® applicato a mano, indice per indice. Siamo a circa due anni e mezzo fa.

    figura%209

    Poi ho pensato che forse si poteva fare qualcosa di più complesso, tentando di realizzare un quadrante sandwich. Non è stata però una cosa facile. Il quadrantista a cui mi rivolto per i quadranti, non esegue questo genere di lavorazioni. Per cui mi sono dovuto ingegnare con altri artigiani che realizzano oggetti completamente differenti.

    figura%2011

    Il sandwich è un lavoro complesso, perchè le dimensioni in gioco sono davvero piccole: la base da 0.1 decimo di millimetro e il top da 0.3 decimi, necessario per poter accogliere i piedini.

    figura%2013

    Un bel risultato (almeno a me piace molto) perchè forando da pate a parte il top, non vi è il problema delle pareti degli indici, curve (cosa che invece, con una lavorazione di fresa, si sarebbe verificato).

    figura%2012

    Un buon risultato dicevo, che pur se mi ha soddisfatto, non lo ha fatto completamente.

    Per cui ho pensato che forse, con le giuste risorse e le giuste idee, si poteva realizzare un quadrante scavato, dal pieno, senza avere il problema della curvatura delle pareti.

    E così è stato. Sono riuscito a realizzare un quadrante risolvendo anche un problema abbastanza delicato: la saldatura dei piedini che vanno piantati sulla platina per fissare il quadrante
    E inoltre, la lavorazione è rimasta artigianale, come era all'origine.
    La stampa, la ristampa del numero, la posatura a mano della pasta luminosa.

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    I MOVIMENTI

    Figura%2023

    Come ho anticipato prima, ho deciso che i movimenti dovevano essere tutti di provenienza svizzera. Rigorosamente.

    Ma dovevano anche poter essere di diversa estrazione, forma e contenuto tecnico.

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    ETA 2824-2

    figura%2017
    ETA 2893-2

    Per cui, ai soliti ETA 2824-2 e 2893-2, avevo pensato di affiancare anche i Soprod. In particolare il Soprod A10-2.

    Figura%2019

    Figura%2018

    I Soprod sono bei movimenti. Sono sottili come un ETA 2892A2 e praticamente intercambiabili, come dimensioni, con essi.

    Inoltre, si presentano bene esteticamente e, soprattutto, la componentistica è ottima, non essendoci differenze costruttive e componentistiche con gli stessi movimenti certificati COSC.

    Sarebbero stati una buona laternativa, ma probabilmente sarà molto dura riuscire a reperirli sul mercato. Vedremo in futuro come si metteranno le cose.

    A movimenti di larga produzione ed uso, ho poi deciso di affiancarne anche uno più ricercato.

    Si tratta di un bel movimento manuale. Sottile (3.9mm), relativamente piccolo (30.4mm) e con due bariletti di carica, per un totale di 5 giorni di riserva. Secondi centrali e data.

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    Un bellissimo movimento con un bell'impatto estetico. Sicuramente non facile per un nuovo marchio. Ma io le cose le faccio perchè piacciono prima a me.

    LA SCATOLA

    Per finire, anche la scatola è di produzione italiana.

    Due aziende di Avellino si sono messe in gioco per realizzare qualcosa in un settore che non era per loro usuale.

    Come da mie fissazioni, la scatola è in legno massello. In particolare queste saranno in abete.

    _DSC1561

    #entry536656844

    IL SITO WEB: TMFWatches.com

    Altra componente che ho curato personalmente è il sito web.
    Non voglio tediarvi con altre chiacchiere inutili, ma ho cercato di condensare e semplificare quanto più è possibile.
    Ho preferito quindi non rivolgermi a componenti standard sul mercato del web, ma tirare fuori qualcosa di un po' diverso dal solito CVS o dalla solita vetrina offerta spesso.

    Mi fermo qui. Mi fermo altrimenti riscrivo di riscrivere i promessi sposi.

    RINGRAZIAMENTI

    Prima però, vorrei fare qualche ringraziamento.

    Vorrei ringraziare il forum O&P, perchè nel 2006, quando mi sono iscritto, pensavo che PP fosse Paul Picot e se invece adesso capisco qualcosina in più di orologi, lo devo soprattutto a questo forum.

    Vorrei ringraziari tutti quelli che mi danno il loro supporto diretto e indiretto, sul sito, sul forum, su Facebook, su Twitter.

    Conoscendomi sanno che il mio lavoro, non è solo farina del mio sacco, ma è spesso frutto di una collaborazione tra tanti e di tante idee.

    RINGRAZIAMENTI SPECIALI

    Vorrei concludere con dei ringraziamenti a persone per me un po' speciali, provando a non dimenticare nessuno:

    Alessandro; Alessandro, the style, grazie per gli infini consigli sui cinturini; Andrea (quello strano mezzo calabrese e mezzo piemontese); Andrea, lo svitato, che per un po' ha quasi pensato di accompagnarmi in questo viaggio; Antonio, che ha scovato alcune cose di TMF negli angoli remoti della rete, rendendole pubbliche a mia insaputa; Attilio; Bruno; Daniele; Enrico; Enzino, che ci ha provato a spiegarmi certe cose e spero, piano piano, di riuscire; Ermes; Fabietto; Fabrizio, che ringrazio soprattutto per le belle parole di incoraggiamento quando le cose diventavano difficili. Ma soprattutto ringrazio di non abitare vicino la sua pasticceria; Fabrizio, che mi ha sopportato quando ho chiesto consigli, senza mai mandarmi a quel paese, ma cercando sempre di essere chiaro e disponibile; Felice, con cui ho condiviso alcuni momenti di difficoltà e pur essendo così lontano, l'ho sentito vicino in maniera inaspettata; Francesco e Rosa, .. vabbè … qui non posso dire altro se non che voglio un mondo di bene a queste due persone speciali; Franco; Gianluca, sicuramente è paranoico, ma mi ha ascoltato molto e consigliato bene; Gianluca; Gian, che con molta pazienza ha cercato anche di spiegarmi come funziona la meccanica di un cronografo (e non abbiamo ancora finito); Gianni, che anche in un momento di difficoltà, ha pensato di poter accontentare dei suoi amici con degli oggetti fatti dal sottoscritto; Gigi; Giovanni, che mi ha mostrato fiducia anche in un suo momento di difficoltà; Giorgio, lo strizza, che ci ha sempre creduto più di me e con cui ho perso una scommessa che ancora ho in sospeso; Giulio (Papi, proprio lui) che si è sempre abbassato a rispondere alle mie domande, neanche fosse uno qualsiasi; Giuseppe; Italo; Lorenzo, che spesso mi ha sopportato nei miei sproloqui in cerca di soluzioni per il mondo, anche qualche volta che ho avuto il piacere di averlo a cena; Luigi; Marco, con cui ho condiviso parte del percorso insieme; Marco, che mi ha permesso di capire che dietro quello che facevo, poteva esserci molto di più di un semplice oggetto, vero Ale (Demon) ?!!; Mario, che non sento spesso; che almeno un paio di volte mi ha fatto prendere un colpo; ma che, quando è il momento, mi ha sempre incitato a proseguire e in modo concreto; Marina, che non lo sa, ma se tutto è nato con un California, il merito (o demerito, giudicate voi) è suo; Massimino lo sciupatiello; Nicola; Paolo; Paolo; Piero, che nei sui giudizi, speso trancianti ma sempre sinceri, mi ha fatto vedere quando c'erano delle difficoltà; Pietro, che forse non lo sa, ma mi ha illuminato al raduno di Rimini, spiegandomi delle cose sul suo modo di vedere i quadranti; Renato (Z), a cui speso ho chiesto lumi e che non si è mai scocciato di rispondermi; Ruggero, che quando proprio non fa niente, mi sopporta a casa sua; Simone; Stefano; Stefano, che ha una grossa colpa nell'aver contribuito a tutto questo, anche con i suoi fantastici cinturini; Stefano, a cui ho rubato la frase latina che ormai è parte di TMF; Vanni; tutti che mi hanno onorato della loro fiducia, della loro amicizia e mi hanno così aiutato a continuare a credere in questa cosa, a pensare e sperare che tutto potese diventare possibile.

    Grazie a tutti per il vostro insostituibile supporto e la vostra capacità di darmi energia quando ne ho avuto bisogno.

    Il viaggio adesso è cominciato e non importa come, quando e se finirà.

    verae amicitiae sempiternae sunt

    3882, LA PRIMA NUOVA COLLEZIONE

    Come ho fatto nel passato, identifico gli orologi TMF con un numero.

    In realtà non si tratta di un numero, ma di due date: sono la data di nascita e di morte, i un mio caro.

    Il modello 3882 è un omaggio a mio padre: 1938 – 1982, da cui il numero di orologi che produrrò per questa serie: 44 pezzi, singolarmente numerati.

    In breve queste le carateristiche principali dei 3882.

    3 modelli differenti:

  12. Automatico, con movimenti ETA 2824-2, ETA 2892A2 e Soprod A10-2

  13. GMT, con movimenti ETA 2893-2

  14. 5 Giorni, con movimento Technotime TT718.00


  15. Vetro zaffiro da 2.4mm
    Diametro di 42mm.
    Spessore di 13mm.
    Corona e fondello a vite.
    Peso con cinturino, di circa 120gr.
    Resistenza all'acqua 10 atmosfere.

    Tutti i modelli saranno disponibili in versione acciaio, bronzo marino o PVD.

    Visto la dimensione modesta di TMF, le serie verranno prodotte a piccoli lotti. Pochi esemplari per volta.

    Questo per un motivo fondamentale, ogni orologio verrà testato, singolarmente, per 504 ore.

    Questo mi comporta tempi e attrezzature per le quali non posso realizzare più di 7/8 esemplari al mese (se tutto andasse a regime chiaramente).

    3882 AUTOMATICO

    Dopo tante inutili chiacchiere, ecco qualche foto del 3882.

    _DSC8132

    3882 Automatico, cassa in bronzo marino, lucida.

    _DSC7808

    3882 Automatico, cassa in acciaio, lucida.

    _DSC8137

    3882 Automatico, cassa in bronzo marino, satinata

    _DSC8181

    3882 Automatico, quadrante blu.

    _DSC0916

    [_DSC0923

    3882 Automatico, quadrante verde

    _DSC0940

    _DSC0937

    _DSC0932

    Alcuni dettagli.

    _DSC0797

    _DSC0910

    _DSC0947

    #entry535148281

    Collezione 3882 Automatico PVD

    _DSC8360

    #entry534660719

    _DSC8464pnero

    #entry540269551

    3882 GMT

    Questo modello incassa il calibro ETA 2893-2.

    _DSC8637

    #entry532128859

    #entry534326816

    #entry535986188

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    #entry540269551

    3882 5 Giorni

    _DSC9345

    #entry545335866

    COLLABORAZIONI

    Dall'incontro con l'amico pittore Giovanni Manzo, è nata l'idea di realizzare orologi il cui quadrante è dipinto a mano da lui.

    _DSC8369

    #entry535212015

    Temporanea Manifattura Fiorillo

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    Edited by ffederico® - 27/10/2013, 10:59
     
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    Beh, che dire ....semplicemente meraviglioso
    topic letto tutto di un fiato!!
    complimenti per il tuo lavoro, passione allo stato puro,
    e gli orologi? ho seguito nel tempo le varie fasi di lavorazione e
    che dire semplici , intriganti e con quella certa cura nei particolari che li rendono
    modelli da avere assolutamente al polso.
    il mod. con cassa bronzo satinata e' spettacolare.
    Grazie di cuore , mi hai veramente emozionato.
    Ci sentiremo per info su acquisto.
     
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    Non credevo potessi emozionarmi per un " semplice" orologio
    ma la tua passione e' coinvolgente.
    Grazie
    C'e' un modo per poterli vedere?
     
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    Bellissimo post, bellissima storia. Mi piacerebbe riuscire ad acquistare un 1895, lo sto cercando usato, spero di essere anch'io a breve un felice possessore di Fiorillo :)
     
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    Federico
    Semplicemente spettacolare!!
    :wub: :wub:
     
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  20. wally_79
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    Pazzesco!!!! :woot: :woot: :woot: :woot: :woot: :woot:
     
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  21. piero7
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    in bocca al lupo fede ;)
     
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    Complimenti, molto bello ed emozionante.
     
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    Complimenti per il tuo lavoro.
     
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    Ho letto tutto e visto l'orologio dal vivo e tenuto al polso per un giorno........davvero bellissimo e ottimo lavoro ;) la cassa in bronzo con lunetta acciaio mi fa impazzire ....
    Auguri Federico
     
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    Veramente, veramente, complimenti.

    La determinazione di chi prova PASSIONE è stupefacente.
     
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    Quante ore passate a parlare di decimi, vetri, corone, movimenti.
    Buon lavoro fratello... ;)
     
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    Fede sempre detto e sostenuto sei e sarai sempre un grande e questa ne è la dimostrazione.
    Onorato di essere tuo amico.
    Un grosso in bocca al lupo ;) ;) ;) ;) ;)
     
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    Quante ore passate a parlare di decimi, vetri, corone, movimenti.
    Buon lavoro fratello... ;)
     
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    Grandissimo Federico........ Sincere congratulazioni...!!! :)
     
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