Le caratteristiche del cronografo Eberhard Extra-fort, cal. 1600 (o 16000)

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    Le caratteristiche del cronografo Eberhard Extra-fort, cal. 1600 (o 16000)

    con la collaborazione di mauricedv.




    Nel 1947, l’Azienda Eberhard & Co, che era stata fondata il 1° luglio 1887 con la ragione sociale di “Eberhard & Rossellet”, celebrava i sessant’anni di attività (1).

    nascita_eberhard_bis
    Dal giornale “L’imparzial” del 16 luglio 1887.

    storia_eberhard_bis
    Dal giornale “Fédéraration horlogère suisse” del 27 marzo 1947.

    Nello stesso anno, “…, nell’immediato dopoguerra, sul finire degli anni ’40, ecco il primo Extra-fort, un vero gioiello dell’orologeria con pulsante a slitta per la misurazione dei tempi intermedi. Extra-fort costituirà la collezione simbolo in diverse versioni di movimento negli anni ’50 e ’60…” (2)

    Extra_fort_1947
    Dal Sito Ufficiale “Eberhard &Co”, Storia dell’Eberhard, anno 1947, on-line attualmente.

    Così recita attualmente la storiografia ufficiale dell’azienda Eberhard & Co, a proposito del cronografo “Extra-fort” che conobbe all'epoca un grandissimo successo in Italia, tanto da divenire già allora un vero e proprio status-symbol; “le sue notevoli doti di robustezza e resistenza, sia relative alla cassa sia al movimento, oltre a ispirarne il nome, ne accrebbero l'alone di leggenda” (3).

    In verità, la stessa Eberhard, fino a non molti mesi or sono, faceva risalire la prima produzione del modello “Extrafort” alla fine degli anni ’50; le parole testuali erano: “…nel dopoguerra, ecco il primo modello da donna a cui fa seguito, sul finire degli anni ’50, il primo Extra-fort, un vero gioiello dell’orologeria con arresto e rimessa in marcia dei secondi tramite pulsante con scorrimento a slitta…”.

    storia_Eberhard
    Dal Libro della Manifattura “Eberhard & Co”, anno 2010.

    E’ molto probabile, tuttavia, che la Eberhard sia caduta in errore e che si riferisse al cronografo “Extrafort” provvisto del successivo e più recente calibro 14000, da 14”’ linee, la cui presentazione avvenne, come sappiamo, nel 1951.

    lavina_ed_eberhard_1951
    La presentazione del calibro cronografico Eberhard 14000, 14”’ linee, nel 1951.

    In passato, le ricerche degli amici del Forum, avevano portato a risultati non univoci.

    C’è chi riferiva che il calibro cronografico 1600 (o 16000) con pulsante più slitta, prodotto sicuramente fin dal 1935, fosse non compatibile con il modello “Extrafort” (4)…
    CITAZIONE (Cosmograph2 @ 24/7/2008, 09:01) 
    Un'altro esempio è come molti contestino la scritta "extra-fort" sui 16000. Io ne ho veduto + d'uno (l'ultimo sabato). Eppure molti puristi continuano a non accettarli....

    …chi riportava la notizia, fornita dalla stessa Eberhard che la scritta “Extra-fort” sul quadrante comparve nel 1939, all’epoca della produzione del primo cronografo rattrappante (4)…
    CITAZIONE (NoTime @ 24/7/2008, 21:43) 
    Ne ho posseduto uno (vedi foto) e posso affermare in tutta serenità che non fosse rimaneggiato, anche se, ad onor del vero, non l' ho mai smontato.....ma non ho mai ritenuto, né riterrei ora, necessario farlo.

    L' analisi che con buona certezza, quasi assoluta, dovrebbe condurci ad appurare e "storicamente consolidare" l' esistenza della scritta extra-fort anche in alcuni quadranti montati su movimenti cal.16000 (Valjoux65), è molto semplice e nasce da una domanda: "Coincidono forse gli innesti piedini dei movimenti Valjoux65 ed Eberhard 14000?".....

    Ditemelo voi perchè veramente non lo so', non l' ho mai verificato......ma così, a naso, direi proprio di no! ;)

    Non credo quindi che quei quadranti con la scritta "Extra-fort" montati su Valjoux65 possano essere stati tutti rimaneggiati dissaldando e risaldando i piedini.
    Mi sembra inoltre di ricordare, per quanto possa valere, che, a mia precisa domanda posta via e-mail al sito Eberhard, fosse stato risposto che il termine Extra-fort fu "coniato" nel '39 o giù di li, alla nascita del rattrappante.....è quindi plausibile che già nei primi anni '40 fossero stati prodotti alcuni quadranti con quella scritta per essere montati sul calibro che c' era allora, ovvero il 16000. :)

    … chi, citando testualmente le riviste specializzate, riportava informazioni di per se stesse contraddittorie (4)…
    CITAZIONE (nicola1960 @ 25/7/2008, 23:38) 
    Le notizie in mio possesso sono del tutte contradittorie. :blink:

    Da un lato ho trovato conferma di quanto riferisce NoTime.

    … In particolare, fu proprio la produzione di cronografi avviata negli anni '20 a darle notorietà, produzione intensificata negli anni '30 con la messa a punto del meccanismo "a due pulsanti" e culminata nella realizzazione dell'Extra-fort, nel 1939, una delle pietre miliari nella produzione di cronografi del Novecento… (Orologi n° 164 – Dicembre 2002).

    Dall'altro lato, altre informazioni affermano il contrario: :unsure:

    ….quel cronografo Extra-fort …si porta al 1950… un orologio che, come accennavamo, conobbe all'epoca un grandissimo successo, tanto da divenire già allora un vero e proprio status-symbol. Le sue straordinarie doti di resistenza, sia relative alla cassa sia al movimento, dotato di dispositivo antiurto Incabloc, oltre a ispirarne il nome ne accrebbero l'alone di leggenda… ( da Orologi n° 143 – Novembre 2000).

    Per dare il giusto valore a questi articoli, considerate che una buona parte di quelli che compaiono sulla stampa specializzata, traggono "ispirazione" dai comunicati stampa delle Aziende; in altre parole, sono le Aziende stesse che comunicano le notizie relative ad un nuovo prodotto che sta per essere immesso in commercio.
    Il comunicato stampa poi viene rielaborato dall'autore giornalista.
    Se ne deduce le le "fonti" dei due articoli sia la Eberhard stessa... e se non ha le idee chiare lei... :blink:

    … chi riteneva che la scritta “Extra-fort” fosse necessariamente associata ad un sistema antiurto (5)…
    CITAZIONE (celestograph @ 5/6/2011, 12:25) 
    io penso che la dicitura " extra-fort" sia in relazione non col tipo di cassa ma con la presenza del dispositivo anti-urto sull'asse del bilancere e pertanto per vedere se il quadrante è coevo basta esaminare il movimento . Intendere col termine "extra-fort" il dispositivo a slitta presente nei modelli Eberhard è uno dei tanti errori del linguaggio collezionistico

    …chi, infine, ipotizzava una possibile sequenza di modelli “Extrafort”, fin dagli inizi degli anni ’40 con scritte dapprima in stampatello (di cui si trova un esempio nella pubblicità d’epoca del 1943 e del 1952 [?] sotto indicata) e poi in corsivo associati ai pulsanti “ad oliva”, predecessori dei cronografi con pulsanti “quadri” (5).

    Extrafort_pulsanti_oliva_notime
    Cronografo Eberhard Extrafort, calibro 1600 (o 16000), con pulsanti “a oliva” (by NoTime).

    extrafort_fjodor
    Cronografo Eberhard Extrafort, calibro 1600 (o 16000), con pulsanti “a oliva” (by fjodor).

    eberhard_1943_bis
    Pubblicità tratta da dal giornale “Fédéraration horlogère suisse” del 22 aprile 1943 che indica un cronografo “Extrafort” con contaore, con pulsanti “quadri” e scritta “Extra-fort” in stampatello.

    jpg
    Particolare della foto precedente.

    jpg
    Pubblicità del 1952 (?) che indica un cronografo “Extrafort” con contaore, con pulsanti “quadri” e scritta “Extra-fort” in stampatello, in cui manca il trattino; da notare, inoltre, l’assenza della scritta “Chaux-de-Fonds” .

    Sembrerebbe dimostrato, quindi, in modo inconfutabile, che i primi cronografi Eberhard con scritta “Extra-fort” risalgano almeno al 1943; inoltre, sembrerebbe che alcuni di essi possano riportare la scritta in stampatello, sebbene, a mio parere, gli esempi di cronografi, fin qui mostrati, con tali caratteristiche, non siano esaustivi.

    Eberhard_stampatello_extra_fort_tre_contatori
    Cronografo “Extrafort” a tre “contatori” con scritta in stampatello che, tuttavia, non è centrata; da notare l’assenza della scritta “Chaux-de-Fonds” (by NoTime).

    Eberhard_stampatello_extra_fort_tre_contatori_bi
    Cronografo “Extrafort” a tre “contatori” con scritta in stampatello, in cui manca il trattino; da notare l’assenza della scritta “Chaux-de-Fonds” (by NoTime).

    Ritornando al modello “Extrafort” classico, con calibro 1600 (o 16000), attualmente meglio conosciuto, eccone un esemplare, probabilmente dei primi anni ‘50, in condizioni eccellenti, a mio parere (6).

    front_1_1024_wm
    Un cronografo Eberhard “Extra-fort”, calibro 1600 (o16000), in eccellenti condizioni (by mauricedv).

    E’ da notare che questo cronografo condivide alcune le caratteristiche del successivo cronografo Eberhard Extrafort con calibro 14000, di cui si è già parlato e che, per amore di chiarezza, riporto in parte anche qui (4), ricordando che le maggior dimensioni del calibro Eberhard 1600 (o 16000), rispetto al calibro 14000, permettono agevolmente di riconoscerli, anche senza osservare il movimento.

    Eberhard_polso_molto_bello_mion
    Il cronografo Eberhard “Extra-fort” calibro 1600 (o 16000) si distingue dall’analogo modello con calibro 14000.

    Come è possibile osservare, il quadrante presenta le lancette dorate, dauphine larghe sfaccettate per le ore ed i minuti; le lancette sono a foglia per i quadrantini, chiusi da una circonferenza, dei secondi continui e dei minuti cronografici; la lancetta centrale del cronografo è a filo, con contrappeso ovale. Anche gli indici ed il logo sono dorati, in rilievo. La scritta “Extra-fort” è in corsivo. La scala tachimetrica su base 1000 m è semplice, da 60 a 1000 km/h.

    E’ bene ricordare, però, che sul Forum sono stati osservati anche cronografi “Extrafort” con lancette “alpha”, ritenuti originali da alcuni, dubbi da altri (6).

    eberhard_extrafort_forum_lancette_a
    Cronografo “Extrafort” cal. 1600 (o 16000), con lancette “alpha” (by mauricedv).

    eberhard_extrafort_forum_lancette_b
    Cronografo “Extrafort” cal. 1600 (o 16000), con lancette “alpha” (by mauricedv).

    eberhatf_14000_mol
    Cronografo “Extrafort” cal. 14000, con lancette “alpha”.

    Lancette_nuove
    I diversi tipi di lancette con le loro denominazioni.

    scritta_eberhard
    La scritta “Extra-fort” in corsivo.

    Ricordo che anche in questo caso, come già indicato per il successivo e più recente cronografo ”Extra-fort” calibro 14000, il quadrante era ottenuto con la tecnica del conio, in cui la parte visibile del quadrante veniva stampata lasciando in rilievo gli indici e il marchio; questi, pur avendo margini netti e precisi, avevano una base tronco-piramidale, con un caratteristico angolo ottuso di “sformatura”, necessario per facilitare il distacco dal quadrante dalla matrice dello stampo; dopo aver effettuato la verniciatura, indici compresi, dell’intero quadrante, questo veniva sottoposto all’azione di una macchina levigatrice che, con estrema precisione, puliva la superficie superiore degli indici dalla vernice (7).

    angolodisformatira
    Indici a conio con angolo di “sformatura” (by Longinespassion).

    E’ evidente che, in questo tipo di quadrante, il lato non visibile non mostrava né i fori né i perni ribattuti degli indici applicati.

    mio_Extrafort_1600_g
    La parte non visibile di un quadrante originale di un Extrafort, calibro 1600 (o16000).

    Quanto al movimento cronografico utilizzato, ricordiamo che la Eberhard non fabbricava i suoi movimenti, ma si riforniva, secondo un capitolato d'appalto ben preciso, presso gli specialisti in materia: in questo caso l’Azienda foritrice è la Valjoux S.A, specializzata nella produzioni di cronografi (8).

    valjoux
    I calibri della Reymond Freres S.A., futura Valjoux S.A., 1928.


    valjoux_1943
    I calibri Valjoux S.A., 1943.

    Calibro_Eberhard_Valjoux_65_monopulsant_forum
    Il calibro Valjoux 65.

    Il calibro Eberhard 1600 (o 16000), prodotto in esclusiva per l’Azienda di Chaux-de-Fonds sulla base del movimento Valjoux 65, nella varietà a pulsante più slitta, presenta un diametro 36.0 mm, pari a 16”’ linee, carica manuale, registro 30 minuti, ha 17 rubini, lo scappamento ad ancora, il bilanciere monometallico con viti, senza antiurto (negli esemplari più recenti è presente), la spirale Breguet (o piana, nei più recenti ?) 18000 Alt/h con risoluzione ad 1/5 di secondo.

    Eberhard_1600_2
    Il calibro Eberhard 1600, da 16"', derivato dal calibro Valjoux 65.

    La massima cura per il dettaglio che la Eberhard ricercava per questo calibro era testimoniata dal lavoro di bisellatura (“anglage”) su leve e ponti, condotto con grande maestria.

    16000_mov
    Il calibro Eberhard 1600 (o 16000), con alcune sue caratteristiche tecniche (by mauricedv).

    Si tratta di un cronografo monopulsante con la possibilità della misurazione dei tempi intermedi, con arresto e rimessa in marcia senza ritorno a zero, per mezzo di una slitta ad ore 4, mentre il pulsante ad ore 2 conserva le funzioni “avvio-arresto-azzeramento” (o “start-stop-reset”), proprii dei cronografi monopulsanti (meccanismo trio-start).

    La ruota a colonne è quella tipica del cronografo mono-pulsante, con 6 colonne ed un rocchetto con 18 denti di sega: essa presenta, quindi, una colonna ogni tre denti.

    16000_ruota_colonne
    Ruota a colonne con 6 colonne del calibro Eberhard 1600 (o 16000) (by mauricedv).

    E' interessante notare che i calibri cronografici Eberhard 1600 potevano essere dotati sia di spirale piana (i più recenti ?), sia di spirale Breguet ( i più vecchi ?).

    eberhard_spirali
    (by mauricedv)

    Negli orologi con spirale piana il pitone è più lontano dall'asse del bilaniere rispetto a quanto si osserva nella spirale Breguet e questo permette facilmente di riconoscerli (9).

    dizionario_spirali


    La grande leva, azionata dal pulsante ad ore 2, agendo sul cricco, ad ogni pressione del pulsante, fa ruotare in senso orario la ruota a colonne di un dente (di un passo); il becco della bascula di rinvio, pertanto, scende da una colonna per provocare la partenza della ruota centrale del cronografo; ad una seconda pressione del pulsante ad ore 2 vi risale, determinandone l’arresto, ma una volta salitovi, alla terza pressione del pulsante per provocare l’azzeramento, il becco della basculla di rinvio permane sulla colonna stessa al fine di mantenere non collegata la ruota centrale del cronografo con quella di rinvio, permettendo, durante l’azzeramento, alla ruota centrale del cronografo di esser libera di ruotare per azione della leva di azzeramento (o a martello).

    colonnaq
    Ruota a colonne del cronografo ad un pulsante, a sinistra, del cronografo a due pulsanti, a destra.

    Il pulsante a slitta ad ore 4 si articola con una lunga leva posta nello spazio tra il movimento stesso e la carrure la quale presenta un solco circonferenziale.

    Tramite questa levetta, che può essere spostata, tramite la slitta, in senso orario o anti-orario, viene fatta ruotare di un piccolo angolo una bascula, localizzata tra la platina ed il ponte del bariletto, e quindi solitamente non visibile, le cui posizioni sono determinate dalla molletta che agisce sugli incavi; questa bascula reca un perno verticale, visibile dal lato fondello, che interagisce con la bascula di rinvio, facendola ruotare in senso anti-orario, allontanandola dalla ruota a colonna ed interrompendo la connessione tra la ruota di rinvio e la ruota centrale del cronografo: in questo modo la lancetta centrale del cronografo si arresta; riportando la slitta in posizione iniziale, la bascula di rinvio ruota in senso orario, avvicinandosi alla ruota a colonna e, ripristinando la connessione tra la ruota di rinvio e la ruota centrale del cronografo, fa ripartire la lancetta centrale del cronografo dalla posizione in cui si era fermata in precedenza.


    16000_fronte_in_cassa_forum
    Nella foto del calibro in cassa da lato quadrante, è possibile osservare una piccola finestra dove si può scorgere la parte finale della leva collegata al pulsante (by mauricedv).

    16000_dett_interruttore_wm_forum
    Nella foto è possibile osservare la bascula, localizzata tra la platina ed il ponte del bariletto, la cui rotazione determina, tramite un piccolo perno, l’interruzione o la ripresa della rotazione della lancetta centrale del cronografo (by mauricedv).

    Caratteristica di questo calibro, è, inoltre, la conformazione della leva di azzeramento (o “martello) e la leva freno, che di solito (ma non sempre) sono di forma diversa (la prima) o assente (la seconda) nel calibro Valioux 65 varietà monopulsante.

    Calibro_Eberhard_Valjoux_65_freno
    La leva di azzeramento (o martello) del calibro Valjoux 65-Eberhard 1600 (o 16000).

    image
    La leva di azzeramento (o martello) del calibro Valjoux 65-Eberhard 1600 (o 16000).

    Infatti la leva di azzeramento ( o “martello”) è insolitamente provvista di tre propaggini; le prime (1 e 2) due determinano l’azzeramento, rispettivamente, della lancetta dei secondi cronografici e dei minuti cronografici, agendo sulle camme “a cuore” delle rispettive ruote; la terza propaggine (3), a forma di “piede”, interagisce con la leva “freno”, elasticamente imperniata sulla bascula di rinvio:
    1) nella fase di “avvio” (start) la leva di azzeramento ( o “martello”) si appoggia con il suo becco sulla parte iniziale di una colonna e quindi è spostata in alto; il becco della bascula di rinvio si insinua nello spazio tra due colonne, in modo che a) la ruota di rinvio entra in contatto con la ruota centrale del cronografo, avviando la funzione cronografica, e b) il freno si allontana dalla stessa ruota centrale del cronografo;
    16000_start
    (by mauricedv).


    2a) nella fase di “arresto” (stop) effettuato tramite la slitta ad ore 4, la ruota a colonne non subisce alcuna variazione della posizione e di conseguenza la leva di azzeramento ( o “martello”) permane nella sua posizione, appoggiata con il suo becco sulla parte iniziale di una colonna e, quindi, spostata in alto; il becco della bascula di rinvio viene spostato verso l’alto e all’esterno dal perno azionato dalla bascula, mossa dalla slitta ad ore 4, in modo che a) la ruota di rinvio si allontana dalla ruota centrale del cronografo, interrompendo la funzione cronografica, e b) il freno si avvicina alla stessa ruota centrale del cronografo, impedendone la rotazione accidentale;
    16000_stop_pulsante_ore_4
    (by mauricedv).


    2b) nella fase di “arresto”(stop) con pulsante ad ore 2, la leva di azzeramento ( o “martello”) si appoggia con il suo becco sulla parte terminale di una colonna e quindi è spostata ancora in alto; il becco della bascula di rinvio si appoggia alla parte iniziale di una colonna, in modo che a) la ruota di rinvio si allontana dalla ruota centrale del cronografo, interrompendo la funzione cronografica, e b) il freno si avvicina alla stessa ruota centrale del cronografo, impedendone la rotazione accidentale;
    16000_stop_pulsante_ore_2
    (by mauricedv).


    3) nella fase di “azzeramento” (reset) la leva di azzeramento ( o “martello”) appoggia con il suo becco nello spazio tra due colonne e quindi è spostata in basso; il “piede”(3) spinge sul perno presente sulla leva “freno” che viene allontanata dalla ruota centrale del cronografo, mentre le altre due propaggini (1 e 2) premono sulle camme “a cuore” delle rispettive ruote della lancetta dei secondi cronografici e dei minuti cronografici, determinandone l’azzeramento.
    16000_azzerato
    (by mauricedv).


    Considerando che, per il momento, non possiedo in cronografo Eberhard “Extra-fort” calibro 1600 (o 16000), ho utilizzato alcune fotografie gentilmente concessemi da mauricedv che ringrazio, inoltre, per la cortesia e la competenza professionale con cui mi ha aiutato a compilare questa ricerca.

    Spero di… non avervi troppo annoiato. ^_^

    Biblio-Web-grafia:

    1) https://orologi.forumfree.it/?t=54209135
    2) www.eberhard-co-watches.ch/it/history.html
    3) Orologi, le Misure del Tempo, n°143, novembre 2000, pag.94.
    4) https://orologi.forumfree.it/?t=51271881
    5) https://orologi.forumfree.it/?t=44386722
    6) https://orologi.forumfree.it/?t=64235730
    7) www.orologeria.com/italiano/rivista/rivista020.html
    8) https://orologi.forumfree.it/?t=61504179
    9)www.glassato.com/it/dictionary

    Edited by nicola1960 - 1/5/2016, 09:28
     
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    Gran topic! Chapeau.
     
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    CITAZIONE (sante_castig @ 17/6/2013, 14:37) 
    Gran topic! Chapeau.

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    La bellissima ricerca è opera di Nicola, io ho fornito solo alcune immagini e dato delucidazioni sul funzionamento di questo particolare calibro, che occupa meritatamente un posto di rilievo nella storia della cronografia.

    Ben fatto Nicola. ;)
     
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    Daniele
     
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  8. doctor steel
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    Complimenti ad entrambi ...... topic molto interessante

    Alfredo
     
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    CITAZIONE (doctor steel @ 17/6/2013, 16:53) 
    Complimenti ad entrambi ...... topic molto interessante

    Alfredo

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    Grazie Nicola, come sempre esaustivo.
     
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    Gran bel lavoro,sia dal punto di vista storico che tecnico.Interessante la pubblicità sul giornale del 1943 con l'Extrafort tre contatori,con cassa particolare e senza lunetta a gradini.Finalmente dei paletti chiarificatori.Complimenti di cuore! ;)

    Edited by fjodor - 17/6/2013, 18:54
     
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  12. Longinespassion
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    CITAZIONE (bubba48 @ 17/6/2013, 14:50) 
    CITAZIONE (sante_castig @ 17/6/2013, 14:37) 
    Gran topic! Chapeau.

    + 1

    +2 io ce l'ho , ma non te lo presto -_-



    :D
     
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  13.     +1   -1
     
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    Un topic da conservare!

    Bravissimi!
     
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  14. Ambros
        +1   -1
     
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    Interessantissimo,
    un topic di quelli da mettere in rilievo! bravissimi! :D
     
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    groupwave Complimenti, complimenti, complimenti!!!

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79 replies since 17/6/2013, 13:30   25208 views
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