Un Tavannes ed il suo Capitano

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  1. bubba48
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    Considerata la interpretazione più ampia che in questa sezione si vuole attribuire alla definizione di orologio “militare”, ripropongo un mio vecchio topic parzialmente editato.
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    Indice

    1 - L’acquisto
    2 - I primi indizi
    3 - Kunming e “the Burma Road”
    4 - La ricerca
    5 - Il Capitano Curtiss
    6 - Alcune congetture
    7 - Epilogo
    8 - L’orologio
    9 - Fonti e riferimenti


    1 - L'acquisto

    Tutto nasce con una delle mie ricerche su ebay; il soggetto è Cyma e scorrendo rapidamente le foto mi cade l’occhio su un oggetto che mi sembra di riconoscere. Ma guarda, mi dico, quell’orologio è identico al mio. Apro l’inserzione e mi rendo conto che non di Cyma si tratta ma di Tavannes.





    Fin qui nulla di strano e probabilmente avrei soprasseduto se non mi avesse attirato un altro particolare e questo un po’ più anomalo: la referenza era la stessa.



    Sopra il Cyma e sotto il Tavannes



    Ma le coincidenze non finiscono qui: anche i seriali sono vicinissimi tra loro.

    Sopra il Cyma e sotto il Tavannes




    Ce n’era a sufficienza per desiderare di aggiungere in collezione un pezzo del genere; se poi sul fondello si trova una incisione ecco che la decisione è presto presa.




    2 - I primi indizi

    Mentre l’orologio attraversava l’Atlantico, mi sono messo in contatto con il venditore per cercare qualche informazione sulla incisione. Qui il primo colpo di fortuna; il mio interlocutore, Jon Clemens, è un appassionato collezionista che ben si presta a darmi qualche indizio.
    Mi spiega che il Tavannes che mi ha ceduto lo aveva acquistato assieme ad un Lemania militare da lui postato su MWR.

    Questo…



    …e questa la discussione


    Si offre anche gentilmente di inviarmi le copie della assegnazione e della accettazione di tale orologio. Eccole:







    Ma quel che più conta, Jon mi racconta che gli orologi gli sono stati venduti dal figlio di Curtiss, figlio che - da lui contattato - non era stato assolutamente collaborativo alla richiesta di ulteriori informazioni sulla storia degli orologi (forse perché vendeva i ricordi del padre avendo necessità di denaro per curare il proprio figlio). Aveva però dichiarato che la data incisa sul fondello (17 settembre 1942) corrispondeva al compleanno di suo padre.

    Jon mi segnala anche il nick utilizzato su ebay dal figlio di Curtiss ed una rapida ricerca mi consente di verificare che è ancora attivo e che sono ancora presenti alcune delle ultime vendite effettuate.

    Gli invio un messaggio chiedendo se può darmi qualche informazione sull’orologio e su suo padre, spiegandogliene i motivi ed inviandogli anche un paio di link a O&P per dimostrare la mia buona fede. In risposta ricevo un cortese ma fermo “fatti i fatti tuoi”. Ovviamente non insisto.

    In realtà il contatto mi fornisce comunque qualche informazione: una di carattere famigliare, ininfluente ai fini della ricerca, e cioè che in realtà lui è lo stepson di Curtiss, ovvero il figliastro, cioè figlio della moglie del capitano.

    L’altra, più interessante, la ricavo dagli ultimi oggetti posti in vendita fra il maggio 2009 ed il febbraio 2011. Si tratta di cosiddetti militaria: spille, nastrini, berretti militari, bottoni, mostrine, divise, il distintivo di una scuola, insegne di diverse divisioni e reggimenti di fanteria oltre a banconote cinesi, algerine ed iraniane. Poche cose e pochi dati certi per una ricerca che si presenta non facile.

    Certamente però il nostro Capitano, ad un certo punto del secondo conflitto mondiale si è trovato a Kunming.


    3 - Kunming e “the Burma Road”

    Che Kunming si trovasse in Cina l’ho imparato solo consultando Google Earth ma, seguendo le tracce del mio orologio, ho scoperto quella che gli americani chiamano “the forgotten war” (la guerra dimenticata).
    Dei circa 14.000.000 di militari che gli Stati Uniti misero in campo durante la 2^ Guerra Mondiale, soltanto 260.000 furono dispiegati su quello che fu definito il “China-Burma-India Theatre” (CBI).



    Si trattò inizialmente di volontari inviati a supporto dell’esercito cinese, prevalentemente piloti ed istruttori di volo. Il primo scontro con le forze giapponesi avvenne il 20 dicembre 1941, quando un gruppo di bombardieri nipponici venne attaccato da una squadriglia di caccia P-40 sul cui muso era dipinta una bocca irta di denti. Erano le Flying Tigers di stanza a Kunming.




    I successi ottenuti da questi piloti, convinsero Roosvelt della necessità di coinvolgere la Cina nel conflitto, sia per liberare la Birmania dalla occupazione giapponese, sia per alleggerire la pressione nipponica sul fronte del Pacifico.
    Le prime truppe americane arrivarono in India nel marzo 1942 e allestirono un ponte aereo per rifornire Kunming, avviarono la riorganizzazione dell’esercito cinese che si era ritirato in India dopo l’occupazione della Birmania e costruirono o ripristinarono importanti vie di comunicazione. Fra le truppe combattenti vanno ricordati 3.500 volontari, i Merrill's Marauders, che contribuirono alla cacciata dei giapponesi dalla Birmania .

    Kunming diventò ben presto un centro strategico per quel fronte ed il suo aeroporto di vitale importanza.





    (in volo su Kunming)



    Per supportare l’approvvigionamento di Kunming venne ripristinata e completata la Burma Road.






    Il primo convoglio













    L'arrivo a Kunming






    Che percorrere la Burma Road non fosse uno scherzo, lo dimostra questo documento, molto più simile agli appunti di un navigatore di rally che ad una guida stradale.



    Posto solo la prima di 4 pagine di descrizioni dettagliate.


    Questo dunque il terreno su cui si è mosso il capitano Curtiss.



    Prima di ritornare in tema, porto un contributo “personale” a questa storia. In passato sono stato un accanito lettore di fumetti di guerra e ho apprezzato, per storie narrate e disegni, la “Collana Eroica”; ora ricordo che spesso le vicende erano ambientate in Birmania.



    Ricordo anche un bellissimo film presentato alla Mostra di Venezia nel 1956.




    Questo però non l’ho mai visto





    4 - La ricerca

    Ma torniamo al capitano Curtiss.

    La svolta nella ricerca avviene con il ritrovamento di una lista di imbarco della USS General C.H. Muir, una nave trasporto da 17.000 tonnellate.


    Eccola (thanks MSX):


    La nave, salpata da Calcutta il 4 ottobre 1945, approdò a New York il 1° novembre 1945 con a bordo il capitano di fanteria Frederick D. Curtiss, ASM (Army Serial Number) O-346524, MOS (Military Occupation Specialty) 2165 ovvero “Operations Officer, General Staff”.



    Ora avevo i dati necessari per rivolgermi al NARA e più precisamente al Military Personnel Records di St. Louis.
    Aspettando la risposta, per la quale mi viene preannunciata un’attesa di un paio di mesi, prendo contatto con i curatori di numerosi siti dedicati al C.B.I. Theatre e con diverse associazioni di Veterani, dalla AmVets, alla U.S. Army Veterans Organization, l’U.S. Department of Veterans Affaire e la Veterans of Foreign Wars.

    Individuo anche quella che probabilmente sarebbe stata l’organizzazione in grado di darmi le informazioni che cercavo e cioè la China-Burma-India Veterans Ass'n, fondata il 28 agosto 1948 a Milwaukee, Wisconsin.



    Sfortunatamente l’associazione è stata sciolta nel 2003.

    Spulciando ancora una volta il materiale venduto su ebay, attirano la mia attenzione una vecchia guida “Old Oregon Trail 4th. Edition 1852-1906 by Ezra Meeker” che mi orienta verso l’Oregon ed i distintivi di una scuola “Hill Military Academy Pins & Medals”.

    La Hill Military Academy era una scuola ad indirizzo militare, come tante ce n’erano negli States, fondata nel 1901 a Portland – Oregon da Joseph Wood Hill.



    Gli studenti indossavano una uniforme e vi seguivano sia corsi di studi normali che di indirizzo militare. Nel 1931 la scuola si trasferì alla periferia di Portland e vi rimase sino alla chiusura avvenuta nel 1959.

    La scuola poco prima della sua demolizione.


    Sembra quindi probabile che Curtiss provenisse da quella città e la conferma arriva dal censimento del 1930 (thanks MSX)





    Frederick D. Curtiss, nato in Michigan il 17 settembre 1915, figlio della trentaseienne stenografa Marion.

    L’entusiasmo per questo primo successo viene giorno dopo giorno smorzato dalle risposte che cominciano ad arrivare dalle associazioni di Veterani e dai siti contattati. Per i loro archivi il mio capitano è un illustre sconosciuto e neppure risultano facilmente reperibili eventuali ultranovantenni reduci.
    Tutte le mie speranze sono riposte ormai nel NARA e finalmente…


    5 - Il Capitano Frederick Deaver Curtiss

    Arruolato in Oregon il 20 dicembre 1940 e congedato il 21 maggio 1946, questo recita la scheda oltre a confermare la presenza sul fronte C.B.I.



    Inoltre in poco più di cinque anni di servizio il capitano ha raccolto diverse decorazioni in diversi teatri bellici, peraltro non citati nella scheda.

    Asiatic-Pacific Campaign Medal: attribuita a chi aveva partecipato alle campagne del Pacifico, comprendendo fra queste anche quella Birmana (2 Apr 42 - 28 Jan 45).


    American Defense Medal: decorazione attribuita a chi, prima dell’ingresso in guerra degli USA, era in servizio attivo, fra il 1939 ed il 1941, sui fronti europei.


    American Campaign Medal: attribuita a chi, durante la guerra, aveva prestato servizio
    nell’ American Theater of Operations. Questo teatro di operazioni comprendeva a grandi linee gli Stati Uniti, parte del Pacifico, parte dell’Alaska, parte dell’Atlantico, parte dell’America Centrale (Carabi).


    European-African-Middle Eastern Campaign Medal: in riconoscimento delle attività svolte nel teatro europeo, compreso il Nord Africa ed il Medio Oriente. Ad esempio l’Algeria ed il Marocco francese (1942).


    Chinese Memorial Badge & Ribbon: attribuita a chi affiancò l’esercito cinese nella guerra contro il Giappone. Onorificenza concessa quasi esclusivamente a 200 componenti della 14th Air Force, le famose Tigri Volanti ed a pochi altri militari e civili.


    World War II Victory Medal: concessa a tutti i militari in servizio fra il 7 dicembre 1941 ed il 31 dicembre 1946.


    Honorable Service Lapel Button: concesso ai militari congedati “con onore”.


    Il capitano, stando alla scheda, era anche un buon tiratore ed in effetti, fra i cimeli venduti, figura anche una Military Rifle Marksman Medal (marksman=sniper=cecchino).


    La figura di Frederick Curtiss è ormai delineata, però avrei voluto sapere qualcosa di più in merito alla sua carriera militare ed ai fronti sui quali aveva prestato servizio. Nuova richiesta Military Personnel Records (ad una sezione diversa dalla precedente) e questa volta rapida risposta, però negativa.
    Per loro Curtiss non esiste, non ne hanno traccia, forse - mi dicono in uno stampato standard - a causa probabilmente dell’incendio che nel luglio 1973 distrusse buona parte dell’archivio.










    Anche la MOAA (Military Officers Association of America) ha risponde negativamente:

    "Dear Mr. Xxxxxx,
    I'm sorry it took so long to reply but it's been a busy last few days.
    I'm also sorry that I won't be able to help you with your researches. I did try a quick check for some information but nothing came back.
    .........
    I wish you the best of luck.
    Sincerely"


    Finisce qui, pur con qualche perplessità, una ricerca ispirata da qualche grammo di freddo acciaio e da una manciata di rotelline dentate, ma una serie di indizi sparsi qua e là in questa vicenda lasciano spazio ad…


    6 - Alcune congetture


    Ho parlato di indizi ed allora esaminiamoli insieme:

    1. Sono state poste in vendita mostrine di Divisioni e Reggimenti diversi; difficilmente un militare può essere stato assegnato a tante unità diverse (vedi punto 4).
    2. Sono state poste in vendita, oltre a quelle cinesi, banconote algerine ed iraniane; possibile prova di una presenza del capitano in quei paesi (vedi punto 3).
    3. Le decorazioni sono relative a campagne lontane fra loro nel tempo e nello spazio; a dimostrazione di una presenza operativa su diversi fronti.
    4. Dalle mie ricerche nessuna unità fu impiegata sia sul fonte europeo che su quello del Pacifico (compreso il fronte C.B.I.).
    5. Curtiss, all’età di 30 anni, dopo quasi sei anni di guerra su tanti fronti è “solo” capitano. In tempo di guerra si fa carriera rapidamente; di sicuro avrebbe potuto essere maggiore se non tenente colonnello.
    6. Nessuna traccia presso le associazioni di veterani; conoscendo la predisposizione dei militari all’associazionismo, ciò è quanto meno anomalo.
    7. C’è palese contraddizione fra due sezioni della medesima organizzazione (MPR) a fronte di una richiesta di maggiori informazioni su un nominativo esistente. Se il file fosse andato effettivamente distrutto, non sarei qui a scrivere questa storia.

    Eppure c’è stata una unità presente su tutti i fronti della WWII: il CIC cioè il Counter Intelligence Corps, e gli archivi relativi alla Seconda Guerra Mondiale del CIC (che nel dopoguerra sarà ribattezzato CIA), sono ancora parzialmente classificati.



    Vediamo quali corrispondenze ci sono con il nostro capitano consultando un interessante studio dell’U.S. Army Military History Institute, studio intitolato “Counter Intelligence Corps History and Mission in World War II”.

    Alcune modalità operative del CIC (estr.):
    - il CIC è presente nei teatri operativi
    - i distaccamenti del CIC sono inquadrati all’interno della truppa
    - il training di base del personale CIC viene svolto dall’Esercito
    - il personale CIC distaccato presso i diversi comandi, è di fatto assegnato a tali comandi

    Modalità queste, che possono giustificare la assegnazione di Curtiss a diverse Divisioni e Reggimenti, tenendo anche conto che la maggioranza degli agenti del CIC proveniva da personale già arruolato nell’esercito.

    Vediamo quali teatri operativi coincidono con alcuni degli indizi succitati.
    - Nel 1941 il CIC è operativo nella zona del Canale di Panama, a Portorico e nelle Antille.
    - Nel settembre 1942 il CIC affianca il personale inglese per operazioni in Iran, Siria e Palestina.
    - Nel 1943 il CIC sbarca con le truppe nel Marocco francese e nello stesso anno avvia le sue attività in Algeria e successivamente in Sicilia e nel resto dell’Italia.
    - Nel febbraio del 1945 il CIC arriva in Birmania.
    - …diverse altre operazioni in Alaska, Hawai, Filippine oltre a quelle sul territorio nazionale nel periodo pre-bellico.

    Anche il grado di capitano potrebbe trovare spiegazione nelle modalità operative del CIC.
    Nei primi tempi gli “Agenti” (questo il grado all’interno del CIC) vestivano una divisa priva di insegne, sul tipo di quella indossata dai giornalisti. Poi, quando vennero inquadrati all’interno delle diverse unità operative, indossarono la divisa ed i simboli della unità di appartenenza, solitamente con il grado di caporale o sergente. Un ranking così basso però creava a volte difficoltà, soprattutto nei rapporti con gli Stati Maggiori o con gli alleati. Pertanto agli Agenti vennero assegnati gradi più elevati in funzione del teatro operativo e/o degli interlocutori.

    Mission del CIC ieri (e della CIA oggi) proteggere la sicurezza degli USA con azioni di spionaggio, controspionaggio, sabotaggi e addestramento di unità “amiche”. Chissà se il capitano Curtiss ha mai svolto una di queste attività o se invece è stato semplicemente un buon soldato.

    Qui finiscono le mie congetture.


    7 - Epilogo


    Dopo aver rintracciato (ancora grazie a Marino) la sua ultima residenza a Sacramento (California) e più esattamente in una casa di riposo www.carefreeseniors-ca.com/index.html .....


    ....e dopo reiterate insistenze da parte del mio corrispondente americano, è arrivata una scarna notizia.

    Il Capitano Frederick Curtiss si è spento 10 anni fa. R.I.P.


    8 - L’orologio

    Se ancora interessa, a questo punto diamo una occhiata all’orologio




    Il quadrante è ancora in ottima forma


    Io non mi intendo molto di movimenti, ma comincio a comprenderne e ad apprezzarne la qualità costruttiva e qui mi pare di vederne tanta. Calibro 316K, dove K sta ad indicare la presenza dell'anti shock




    9 - Fonti e riferimenti

    http://cbi-theater-5.home.comcast.net/~cbi...up/roundup.html
    http://cbi-theater.home.comcast.net/~cbi-t...u/cbi_home.html
    http://ledoroad.home.comcast.net/~ledoroad/Ledo_Burma.html
    http://cbi-theater-10.home.comcast.net/~cb...rgottenwar.html
    www.cbi-history.com/part_xviii.html
    www.donnan.com/cbi.htm
    http://en.wikipedia.org/wiki/Burma_Road
    www.cbi-history.com/index.html
    www.warbirdforum.com/erik&pal.htm
    http://en.wikipedia.org/wiki/Kunming
    http://flyingtigersus.ning.com/profiles/bl...-battle-relived
    http://cbi-theater-4.home.comcast.net/~cbi...look090445.html
    www.worldwar2history.info/Burma/Road.html
    www.flyingtigers69thdrs.org/photoalley/kunming1945to46.html
    www.ibiblio.org/hyperwar/USA/USA-C-Burma45/index.html
    www.ibiblio.org/hyperwar/USA/USA-CB...CBI-Time-6.html
    http://en.wikipedia.org/wiki/USS_General_C._H._Muir_(AP-142)
    http://en.wikipedia.org/wiki/Veterans_of_Foreign_Wars
    http://en.wikipedia.org/wiki/National_Pers...rds_Center_fire
    http://en.wikipedia.org/wiki/Hill_Military_Academy
    http://gesswhoto.com/hill-academy.html
    www.amvets.org/
    www.cbi-history.com/part_xi.html
    www.armyhistory.org/index.aspx
    http://militaryyearbookproject.com/referen...-codes-wwii-era
    www.history.army.mil/html/bookshelves/collect/collect.html
    http://en.wikipedia.org/wiki/Counter_Intelligence_Corps
    www.defense.gov/
    http://users.skynet.be/jeeper/point.html#top
    www.moaa.org/
    http://aad.archives.gov/aad/
    www.nvf.org/
    www.archives.gov/publications/prolo...ng/aad-ww2.html
    www.army.mil/
    www.va.gov/
    www.vfw.org/


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    Alla faccia della ricerca storica :woot: complimenti per la passione !
     
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    Appassionante, complimenti!
     
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  4. roloi
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    complimenti per la passione.... anche io da ragazzino leggevo i fumetti "guerra d'eroi" infatti a 16 anni mi sono arruolato volontario ed a 18 già battevo l'onda con un sottomarino....
     
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  5. Schirra
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    Complimenti vivissimi.
     
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  6. sh150
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    stracomplimentoni...
     
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    Luigi sei un mito: nel CIC dovevano arruolare te.
    Certe volte mi chiedo come fai a portare a termine queste ricerche. Le fonti storiche infatti non sono sufficienti. E' necessario uno spirito di iniziativa che lascia sbalorditi. Oltre ad un'intelligenza pronta a rimettersi continuamente in gioco.
    Quando leggo le tue "storie" ho spesso l'impressione di trovarmi dentro un romanzo o un film. E le seguo con lo stesso pathos che dedico ai libri migliori.

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  8. bubba48
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    CITAZIONE (lelekas69 @ 11/11/2013, 21:36) 
    Luigi sei un mito: nel CIC dovevano arruolare te.
    Certe volte mi chiedo come fai a portare a termine queste ricerche. Le fonti storiche infatti non sono sufficienti. E' necessario uno spirito di iniziativa che lascia sbalorditi. Oltre ad un'intelligenza pronta a rimettersi continuamente in gioco.
    Quando leggo le tue "storie" ho spesso l'impressione di trovarmi dentro un romanzo o un film. E le seguo con lo stesso pathos che dedico ai libri migliori.

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    Daniele non esageriamo.

    Credo che lo spirito del collezionismo consista nel dare un senso alla propria passione ed una "vita" agli oggetti che tale passione alimentano.
    C'è chi negli orologi cerca la raffinatezza della meccanica, l'esclusività della creazione, chi fa raccolte monomarca o tematiche. A me interessano gli oggetti di massa, quelli - per intenderci - che venivano indossati ogni giorno da persone comuni che nell'orologio cercavano unicamente uno strumento per arrivare in orario sul posto di lavoro o all'appuntamento con la fidanzata. E' di questi orologi - poco blasonati e speso poco noti - e dei loro produttori, che ho sovente raccontato la storia in questo forum.
    Ma la soddisfazione è massima quando riesco a ricostruire la storia di chi ha posseduto uno di questi orologi ed in sei casi ci sono riuscito (oltre a questo Tavannes un LeCoultre, due Longines, un Movado ed un Election)

    Capisco quando affermi che si ha l'impressione di calarsi in un "romanzo"; è la stessa sensazione che provo quando dopo averlo studiato sulla carta visito un antico castelllo od un sito archeologico e, toccando quelle pietre, mi figuro le storie che potrebbero raccontare. Lo stesso per i miei orologi.

    Lo so, questo commento non ha nulla a che fare con gli orologi "militari", ma mi è partito inavvertitamente mentre pulivo la tastiera ^_^
     
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    CITAZIONE (bubba48 @ 12/11/2013, 00:05) 
    CITAZIONE (lelekas69 @ 11/11/2013, 21:36) 
    Luigi sei un mito: nel CIC dovevano arruolare te.
    Certe volte mi chiedo come fai a portare a termine queste ricerche. Le fonti storiche infatti non sono sufficienti. E' necessario uno spirito di iniziativa che lascia sbalorditi. Oltre ad un'intelligenza pronta a rimettersi continuamente in gioco.
    Quando leggo le tue "storie" ho spesso l'impressione di trovarmi dentro un romanzo o un film. E le seguo con lo stesso pathos che dedico ai libri migliori.

    Sei un Grande!

    Daniele non esageriamo.

    Credo che lo spirito del collezionismo consista nel dare un senso alla propria passione ed una "vita" agli oggetti che tale passione alimentano.
    C'è chi negli orologi cerca la raffinatezza della meccanica, l'esclusività della creazione, chi fa raccolte monomarca o tematiche. A me interessano gli oggetti di massa, quelli - per intenderci - che venivano indossati ogni giorno da persone comuni che nell'orologio cercavano unicamente uno strumento per arrivare in orario sul posto di lavoro o all'appuntamento con la fidanzata. E' di questi orologi - poco blasonati e speso poco noti - e dei loro produttori, che ho sovente raccontato la storia in questo forum.
    Ma la soddisfazione è massima quando riesco a ricostruire la storia di chi ha posseduto uno di questi orologi ed in sei casi ci sono riuscito (oltre a questo Tavannes un LeCoultre, due Longines, un Movado ed un Election)

    Capisco quando affermi che si ha l'impressione di calarsi in un "romanzo"; è la stessa sensazione che provo quando dopo averlo studiato sulla carta visito un antico castelllo od un sito archeologico e, toccando quelle pietre, mi figuro le storie che potrebbero raccontare. Lo stesso per i miei orologi.

    Lo so, questo commento non ha nulla a che fare con gli orologi "militari", ma mi è partito inavvertitamente mentre pulivo la tastiera ^_^

    Non esagero affatto amico mio; sei l'unico che coniughi la sua passione con questa tipologia di ricerca. E di questo te ne si deve dare atto.
    Quanto agli orologi che collezioni devo dirti che è proprio seguendo i tuoi topic che anch'io ho recentemente rivolto la mi attenzione sulla stessa tipologia: orologi di tutti i giorni che possano almeno in parte raccontare o far immaginare la storia umana di chi li ha posseduti. La soddisfazione che provo è enorme: spendo poco (che non mi fa male perchè non sono facoltoso) e contribuisco a far continuare la storia del pezzo e dei suoi proprietari.
    Si, lo so: sono un inguaribile romantico ^_^ .
     
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    Grazie per averci fatto vivere questa storia appassionante e complimenti per aver estrapolato questi ricordi e la vita di uno dei tanti eroi americani, peccato la dolente nota del figlio ma su questi fatti personali e familiari non entrò in merito c'é una malattia di mezzo e per necessità a volte ci priviamo anche di ricordi a noi cari purtroppo.
     
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    Fantastico, non so che dire, super complimenti!!!!
     
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    Mi unisco al coro di complimenti Luigi perchè ampiamente meritati.
    Grazie.
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  13. fedemini
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    Complimenti per la passione e per l'orologio, mi è piaciuto molto leggere questa storia mi intrigano sempre queste storie specialmente se alla base c'è un orologio.
     
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    vicinissimo a Milano ma gìa in provincia di Pavia
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    Complimenti già fatti che però rifaccio con grandissimo piacere!!!
    Storie bellissime da leggere e rileggere!!!!
     
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    complimenti per avermi regalato 10 minuti di pura passione !!!
     
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40 replies since 11/11/2013, 15:21   2487 views
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