Seiko 3923 VFA: L'imperatore del Tempo.

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    La corsa per la realizzazione del segnatempo più preciso per il mercato dei consumatori, è stata ed è tutt'ora una strada parecchio in salita per le più importanti case orologiere del mondo. Vari sono i modi che permettono il raggiungimento di tale fine, ma il problema è in quanto tempo arrivarci, ma soprattutto sapere se è economicamente conveniente poter raggiungere questo obiettivo. Negli anni '70, dopo che la Giapponese Seiko presentò, la notte di Natale del 1969 il 35SQ detto più comunemente "Quartz Astron", in edizione limitata di 1000 esemplari, uno Tsunami si abbattè sull'industria orologiera mondiale, poichè una nuova tecnologia, quella dell'orologio al quarzo da polso, era stata per la prima volta adattata ad un orologio da polso.

    Precisiamo però una cosa: l'orologio al quarzo già esisteva prima del 1969. Infatti, fin dagli anni '20 si conoscevano le proprietà piezoelettriche dei cristalli di quarzo, tant'è che dei rudimentali orologi che sfruttavano questo sistema furono realizzati, ma erano apparecchiature molto sofisticate per l'epoca... Ed occupavano intere stanze. Praticamente come un computer dell'epoca, anche per via del fatto che non esistavano ancora i circuiti integrati, e si utilizzavano prevalentemente componenti discreti. Solo con l'invenzione del transistor, da parte dell'Americano Jack Kilby, si riuscì ad accelerare il cammino della miniaturizzazione delle componenti elettroniche destinate ad essere utilizzate nei successivi prototipi.

    E così, si arrivò nel 1969 appunto, al 35SQ, prodotto dallo stabilimento Suwa Seikosha. Quest'orologio gettò le basi per la progressiva diffusione dell'orologio al quarzo da polso, il segnatempo più preciso mai prodotto dall'uomo dopo l'orologio atomico, e mentre la concorrenza Svizzera, Americana, Sovietica, Cinese e Tedesca (sia Occidentale che Orientale) iniziò a darsi da fare, per dare una propria risposta a questa vera e propria rivoluzione, anche in casa Seiko, gli ignegneri Giapponesi non restarono con le mani in mano.

    903169d1355334886-watches-cultural-significance-astron35sq


    Il Seiko 35SQ "Quartz Astron", il primo orologio al quarzo mai prodotto. Il suo calibro fu prodotto dallo stabilimento Suwa Seikosha ed esteticamente ricalcava il Seiko Astronomical Observatory Chronometer, prodotto dall'altro stabilimento della Seiko, la Daini Seikosha, che debuttò alcuni anni prima -nel 1963-, con calibro 4520 -meccanico a carica manuale-, certificato ufficialmente dall'Osservatorio di Neuchatel. (Fonte: WUS)



    Seiko_35A


    Il movimento al quarzo Seiko 35A utilizzato sul 35SQ Quartz Astron. Al contrario delle generazioni successive, questo calibro non utilizzava circuiti integrati nè transistor, ma solo componenti discreti, rendendolo molto fragile e suscettibile ad elettricità statica e shock meccanici ed elettrici. Molti degli esemplari di 35SQ prodotti furono richiamati a causa di malfunzionamenti dell'elettronica, di improvvise bruciature della bobina o a causa del malfunzionamento del cristallo di quarzo, che era intagliato a mano, quindi non garantiva una buona precisione nel lungo termine. Il successivo 36SQ, apparentemente identico alla precedente generazione, risolse i problemi di affidabilità della precedente generazione, poichè adottò circuiti integrati CMOS al posto dei vecchi componenti discreti, una bobina di qualità maggiore ed un cristallo di quarzo tagliato in maniera più precisa. La sua impostazione tecnica è tutt'ora adottata dagli orologi al quarzo. (Fonte: Wikipedia)



    Il calibro dell'Astron, seppur tecnicamente molto avveniristico e innovativo, era molto fragile. Tant'è che la maggior parte dei pochi esemplari prodotti furono richiamati per via di problemi sorti durante il suo funzionamento: bruciatura della bobina, rottura del cristallo di quarzo (che erano tagliati a mano) e numerosi altri problemi dovuti principalmente all'utilizzo di componenti discreti, che si danneggiavano facilmente (problema a cui la Seiko rimediò solo con la seconda generazione, la 36SQ, introducendo circuiti CMOS, aumentando così l'affidabilità del calibro). Ma quel calibro così fragile servì come base per sviluppare quello che nel 1971 diventò il primo orologio al quarzo prodotto in serie dalla Seiko: il 3823 VFA.

    La dicitura VFA era assegnata secondo criteri molto rigidi. Solo per gli orologi che superavano rigorosi test di precisione, la dirigenza della Seiko rilasciava tale certificazione, su cui era riportata la firma degli orologiai che avevano provveduto alla regolazione di tali segnatempo. Perciò i Grand Seiko che precedentemente avevano ottenuto tale riconoscimento non solo avevano un prezzo parecchio maggiorato rispetto alle controparti non VFA, ma avevano anche una precisione degna del miglior cronometro Svizzero.

    Derivato quasi interamente dal precedente calibro 36SQ, il 3823A introdusse ulteriori miglioramenti e nuove funzioni. Rappresentando l'alta gamma della Seiko, la cosiddetta serie "VFA", acronimo di "Very Finely Adjusted" (ossia "Regolato molto Finemente"), il calibro era stato regolato per avere una precisione di +/- 5 secondi al mese, ma non solo: il calibro era termocompensato, ossia progettato per variare le vibrazioni del quarzo a seconda della temperatura esterna -fattore che incide molto sulla precisione di un orologio al quarzo- e in più era stato regolato in sei posizioni diverse, proprio come un orologio meccanico. Così come il suo storico predecessore, il Quartz Astron, anche il 3823 VFA era prodotto dallo stabilimento Suwa.

    LUvfa2


    Il Seiko 3823 VFA è stato il primo orologio al quarzo prodotto in serie dalla Seiko. Prodotto in alcune varianti di cassa e quadrante dallo stabilimento Suwa Seikosha, il calibro dell'orologio, il 3823A, aveva 7 rubini, era regolato in 6 posizioni diverse, termocompensato ed aveva una precisione di 5 secondi al mese. (fonte: SCWF)




    SeikoVFA3823Amovement


    Il calibro 3823A. (fonte: SCWF)



    E la Daini Seikosha? Tra i due stabilimenti Seiko c'era una sorta di "concorrenza amichevole", poichè entrambi avevano una pressochè totale indipendenza progettuale, e potevano sviluppare e produrre calibri in proprio, senza dover sottostare a particolari direttive centrali. Tant'è che la Daini proseguì autonomamente il progetto di un calibro al quarzo d'alta gamma, portando alla nascita, nel 1972, del primo orologio al quarzo prodotto dallo stabilimento, completando così l'offerta della casa Nipponica in questo mercato ancora non esplorato del tutto: il 3922 VFA.

    Al contrario del 3823A, il calibro 3922 (3923 in versione Day-Date, debuttato nel 1974) aveva uno schema tecnico completamente diverso dalla controparte prodotta dalla Suwa. Esso infatti aveva 13 rubini e non aveva un motore passo-passo, bensì adottava lo stesso schema tecnico utilizzato dal Roamer Micro Quartz e dal Rolex Oysterquartz: lo scappamento ad ancora. Tramite due bobine e due magneti permanenti, un'ancora veniva spostata da una parte e dall'altra, facendo muovere la ruota dei secondi, esattamente come avveniva sul Rolex Oysterquartz ed il Roamer Micro Quartz. Un cricchetto situato al lato della ruota ne accompagnava quindi il movimento, evitando così che ritornasse indietro per via della gravità (il cosiddetto "backlash"). Ma la cosa ancora più curiosa era la presenza di una spia rossa che lampeggiando ogni secondo, indicava lo stato di carica delle batterie. Così come il 3823, anche il 3922 era termpocompensato e regolato in 6 posizioni diverse, con una precisione di +/- 5 secondi al mese.

    seiko3922-5010-19


    Il Seiko 3922 VFA è stato il primo orologio al quarzo prodotto dalla Daini Seikosha. Debuttò ufficialmente un anno dopo il 3823, nel 1972. Caratterizzato da una spia a LED che lampeggiava ogni secondo, per indicare la carica delle batterie, il 3922 era un calibro ancora più complesso dellla controparte prodotta dalla Suwa. Una versione con calendario Day-Date fu prodotta a partire dal 1974, disponibile in due varianti di cassa. (fonte: Akiyose)



    seiko3922-5010-08


    Il movimento 3922/3923A era dotato di 13 rubini, molti di più rispetto al 3823, a causa della costruzione più complessa.
    Era anch'esso regolato in 6 posizioni e termocompensato, ma richiedeva due batterie: una per alimentare il solo motore passo-passo, l'altra per alimentare il modulo elettronico e l'indicatore di carica. (fonte: Akiyose)



    Anche la costruzione della cassa non era di certo qualcosa di comune, dato che adottava una struttura a "sandwich": per poter sostituire le batterie, bisognava infilare un cacciavite in uno dei due incavi sotto le anse, togliendo così l'orologio -chiuso in un involucro- dal guscio principale. Dopodichè, bisognava rimuovere il vetro e poi togliere la corona, in modo da poter estrarre il movimento. Una volta fatto ciò sarebbe stato necessario solo togliere il movimento dal fondello per poter accedere al vano batteria. Due rondelle in gomma erano usate come isolante, insieme ad una pellicola in plastica azzurra collocata all'interno del fondello. La sua costruzione così complessa era dovuta al fatto che esso era un orologio di fascia alta, volto a competere con la migliore concorrenza Svizzera. L'orologio fu prodotto in quattro versioni, due varianti di cassa d'acciaio e due placcate oro, oltre che a due varianti di colore del quadrante. Il suo prezzo era leggermente inferiore al 3823, ma era comunque altamente proibitivo per l'epoca: 98.000 Yen contro i 100.000 del 3823, differenza comunque risibile tra i due, dato che entrambi avevano raggiunto le stesse specifiche, seppur attraverso tecniche costruttive differenti.

    Ma ora veniamo a noi, usciamo da quegli anni '70 per arrivare agli anni 2010, precisamente il 2014, per poter presentare proprio il protagonista di questo thread, ossia il Seiko 3923 VFA, arrivato proprio oggi dal Giappone, dopo 5 giorni di viaggio. E' arrivato così, in una scatola piuttosto ingombrante ma leggera, presa dal corriere senza pagare nulla, fortunatamente. Che dire, un pacco a prova di bomba!

    VFA_1_zps526244f8



    Una volta aperto poi, è comparsa un'altra scatola, manca poco per scoprire finalmente il suo prezioso contenuto...

    VFA_2_zps062021b7



    Ed eccolo qui, sbucare fuori, dopo che era stato avvolto in uno strato di carta pluriball e fogli di un quotidiano Giapponese, ideale per allestire uno sfondo improvvisato per le foto dell'orologio.

    VFA_4_zpsdbef9b2e



    Esteticamente si presenta in condizioni nettamente migliori di quanto non sembrava nelle foto di Yahoo JP. La cassa ha pochi graffi superficiali (eccetto una grossa scheggiatura vicino la corona, sulla carrure) ed il bracciale ha qualche graffio facilmente eliminabile passando un pò di carta vetrata. Il vetro ha anche qualche graffio dovuto all'uso quotidiano da parte del precedente proprietario. L'unico neo è dovuto al bracciale, che è privo di quasi tutte le sue maglie aggiuntive (solo una è ancora presente), ed è infatti fornito di estensione della scatoletta. La cassa è tutta d'acciaio, mentre il vetro prismatico è minerale.

    VFA_5_zps16103077



    VFA_6_zps8bb2d26a



    Senz'altro, il 3923 è il classico orologio che va visto dal vivo per poterlo giudicare. Nonostante il suo stile massiccio, l'orologio in sè non è molto ingombrante, e più che nelle dimensioni, è nello spessore ad essere considerevole. La spia rossa lampeggia rapidamente ogni secondo con una luce non troppo forte, senza essere fastidiosa per gli occhi, e lo scatto della sfera dei secondi è netto, con un rumore molto "meccanico" dovuto all'ancora che tocca la ruota dei secondi. Il quadrante invece è blu, con un piacevole effetto cangiante a seconda di come lo si orienta alla luce, mentre gli indici sono applicati, ed il calendario è a ore 6. Il mio esemplare risale al Febbraio del 1974, secondo quanto dichiarato dal Seiko Production Date Calculator. Il calendario è disponibile sia in Inglese che in Kanji, ed è possibile regolarlo rapidamente al primo scatto della corona.

    Inutile dire che avere un pezzo di storia come questo al polso, parte della prima generazione di quarzi Giapponesi ma soprattutto modello di punta della categoria dei quarzi di fascia alta, suscita un'emozione indescrivibile. Anche se volessi, non sarei in grado di trovare le parole esatte per poter descrivere il mio stato d'animo, ora che ho quest'orologio al polso. Senz'altro, quello di indossare un prodotto estremamente raffinato dal punto di vista tecnico. Un piccolo capolavoro d'ingegneria. O forse, qualcosa di più eloquente per descrivere l'importanza di quest'orologio: l'Imperatore. Si. L'Imperatore del Tempo. Progettato per essere il migliore della sua categoria, e che effettivamente riuscì a conquistare instaurando di fatto una "diarchia" con la sua controparte prodotta dalla Suwa, grazie alla sua precisione, alla sua qualità costruttiva, al fatto di essere stati prodotti da chi ha di fatto reso possibile la creazione dell'orologio al quarzo da polso. Un Imperatore che ha ancora molto da dire e soprattutto da dimostrare, e che grazie al suo contributo, ha cambiato irreversibilmente il mondo dell'orologeria.

    Grazie per l'attenzione.

    VFA_7_zps80dc9a9a



    Edited by vpn - 9/4/2014, 17:29
     
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    La tua attenzione per questo genere di orologi e la cura nelle tue descrizioni, rende piacevole la riscoperta di orologi che hanno segnato un'epoca ma che molti hanno accantonato, distratti magari dalla continua offerta tecnologica in ambito di segnatempo.

    Mi piacerebbe vedere delle foto della tua collezione completa. Penso che sia spettacolo allo stato puro!

    ciao!

    Daniele
     
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    CITAZIONE (dynamolele @ 9/4/2014, 17:26) 
    La tua attenzione per questo genere di orologi e la cura nelle tue descrizioni, rende piacevole la riscoperta di orologi che hanno segnato un'epoca ma che molti hanno accantonato, distratti magari dalla continua offerta tecnologica in ambito di segnatempo.

    Mi piacerebbe vedere delle foto della tua collezione completa. Penso che sia spettacolo allo stato puro!

    ciao!

    Daniele

    Grazie Lele, puoi guardare la mia collezione cliccando sul link "La mia collezione di orologi vintage" che trovi in firma. E' periodicamente aggiornata ad ogni nuovo arrivo. ;)
     
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    Grande Enzo.
    magnifico lavoro di ricera e magnifico orologio :wub: capolavoro di tecnologia applicata

    La tua passione e tenacia sono state ancora una volta premiate ::I:

    Complimenti
     
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  5. vpn
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    Grazie Meo. ;)
     
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    CITAZIONE (vpn @ 9/4/2014, 17:30) 
    Grazie Lele, puoi guardare la mia collezione cliccando sul link "La mia collezione di orologi vintage" che trovi in firma. E' periodicamente aggiornata ad ogni nuovo arrivo. ;)

    biiih! vado suuubiiito!
     
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    Complimenti! per il numero di info e soprattutto per lui il Seiko 3923 VFA
    Ora capisco quando mi dicevi "led rosso" e io che pensavo a tutt'altro!
    Un vero spettacolo questo Seiko ricco di fascino e storia...
    Ora sei tu L'Imperatore del Tempo.....
    Ciao e goditelo ;-)
     
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    CITAZIONE (dynamolele @ 9/4/2014, 17:44)
    biiih! vado suuubiiito!

    CITAZIONE (timer @ 9/4/2014, 17:49)
    Complimenti! per il numero di info e soprattutto per lui il Seiko 3923 VFA
    Ora capisco quando mi dicevi "led rosso" e io che pensavo a tutt'altro!
    Un vero spettacolo questo Seiko ricco di fascino e storia...
    Ora sei tu L'Imperatore del Tempo.....
    Ciao e goditelo ;-)

    ::I:
     
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    Complimenti Enzo, ora possiedi una delle più importanti creazioni dell'orologeria al quarzo.

    Stranamente, esteticamente questo Seiko 3923 non mi attrae più di tanto. Lotrovo più bello ed interessante dentro che fuori.


    Però se ne avessi l'opportunità, difficilmente riuscirei a restistergli :wub:...
     
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    Bel pezzo, anch'io bazzico da qualche anno su YJ, c'è davvero un mondo, ed il mio broker é contento :D
     
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    Bravissimo Enzo! Complimenti per la tua spiegazione ed anche per l'orologio! E' proprio vero che in questo campo non ti batte nessuno! ;)
     
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    Chapeau Enzo! Non serve aggiungere altro...

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    https://orologi.forumfree.it/?t=59180905
     
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    CITAZIONE (the_gallas27 @ 9/4/2014, 18:22)
    Complimenti Enzo, ora possiedi una delle più importanti creazioni dell'orologeria al quarzo.

    Stranamente, esteticamente questo Seiko 3923 non mi attrae più di tanto. Lotrovo più bello ed interessante dentro che fuori.


    Però se ne avessi l'opportunità, difficilmente riuscirei a restistergli :wub:...

    CITAZIONE (oldcafe @ 9/4/2014, 20:44)
    Bel pezzo, anch'io bazzico da qualche anno su YJ, c'è davvero un mondo, ed il mio broker é contento :D

    CITAZIONE (alessio93v @ 9/4/2014, 20:48)
    Bravissimo Enzo! Complimenti per la tua spiegazione ed anche per l'orologio! E' proprio vero che in questo campo non ti batte nessuno! ;)

    CITAZIONE (Riddle @ 9/4/2014, 20:50)
    Chapeau Enzo! Non serve aggiungere altro...

    ;)

    CITAZIONE (Fuciliere @ 9/4/2014, 20:56)

    Grazie a tutti, amici. Avevo da tempo desiderato quest'orologio, e non appena ho avuto l'occasione, ho fatto una follia e l'ho preso. Avrei potuto scegliere un Omega Megaquartz (che comunque un giorno prenderò), ma prima ho scelto lui, uno dei Seiko più importanti mai prodotti. E quando avrò di nuovo la possibilità di avere un budget di questi livelli, il prossimo passo sarà un Grand Seiko. :)
     
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    Come detto in passato
    Dovresti aprire un museo (a pagamento )
    Davvero interessante e densa di passione ogni tua "lezione"
    Complimenti per il nuovo prestigioso acquisto
     
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48 replies since 9/4/2014, 16:14   2684 views
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