In ricordo di Stefano ... (slowdriver)

Ho avuto il piacere di conoscere Stefano tanti anni or sono per motivi di lavoro . All'epoca ne' io ne' lui avevamo sviluppato la passione per gli orologi .. In quel periodo avevamo lavorato abbastanza assieme ed avevo avuto modo di apprezzare la sua allegria e più di tutto la sua capacita' di coniugare l'importanza dell'attivita' senza che questa potesse mai prevaricare sul rapporto umano con i suoi colleghi e collaboratori .
La mia stima per lui e' aumentata ulteriormente quando era riuscito a cambiare lavoro in un ambito professionale molto " resistente " a queste cose .
L'ho poi reincontrato con piacere sulle pagine di OP qualche anno dopo .
Ricordo ancora la sorpresa provata quando , dopo uno scambio di messaggi , ho avuto il dubbio , per quello che ci stavamo scrivendo , di conoscere il mio interlocutore anche nel mondo reale .
Ogni tanto ci sentivamo al telefono e quando mi ha detto della sua malattia mi sono trovato a rivivere una situazione gia' vista con la mia povera mamma e che si era appena conclusa .
Di questa cosa non gli ho mai detto nulla e non credo che lui fosse al corrente ..
Per questo motivo quando ci sentivamo e mi raccontava della sua malattia riuscivo a capire sino in fondo tutto il coraggio che le sue parole nascondevano .

Ma non parlavamo solo della malattia : mi raccontava dei suoi orologi , della sua famiglia , della sua bicicletta e continuava a trasmettermi l'immagine di una persona equilibrata che sapeva coniugare passioni e umanita' .

Quando se ne e' andato ho sofferto perche' se ne e' andato un Uomo ..

Ora io non so dove sia Stefano ma sono sicuro che , dovunque sia adesso , un giorno ci rivedremo .

Italo .