-
.Visto che ho appena fatto una bella doccia dopo una giornata di sport all'aria aperta, voglio un pò filosofeggiare mentre mi gusto la giusta dose di relax .......... 
Stante che l'orologio ci piaccia veramente (questo è imprescindibile), la rarità dello stesso appaga il nostro spirito edonistico.
In un mondo che ci ha abituato oramai alle prodizioni di massa, alla standardizzazione, all'uniformità, sapere che solo un numero limitato di persone possiede lo stesso nostro oggetto, ci fa sentire unici e privilegiati, cosa che la società basata sul consumismo ci ha tolto........
siete d'accordo?
. -
ciaca .
User deleted
Si 
. -
.
ma certo, non volevo dare una particolare enfasi alla rarità, però mi sembra inutile negarle asilo tra (vogliamo dire i tanti?) fattori che rendono un oggetto collezionisticamente interessante. di questo credo si parlasse nel post.
certo, il collezionismo vive di tanti fattori condizionanti e sarebbe bello poterli analizzare in modo strutturato.
provo almeno a rispondere nel merito sul caso per me più interessante che hai portato, quello del daniel roth.
secondo me dovremmo guardare all'esperienza di mondi collezionistici più antichi di quello degli orologi per capire quanto oggetti dotati di qualità assoluta possano rimanere nell'ombra per molto tempo, per poi riemergere grazie al verificarsi di determinate condizioni (e anche per queste si dovrebbe aprire un discorso a parte). in casi come questi, la rarità (o presunta tale, per esempio nel caso in cui multipli del medesimo oggetto siano in possesso di una sola fonte) può giocare un ruolo fondamentale, diventando un ulteriore volano del valore.
più in generale, penso che il collezionismo sia condizionato dai valori oggettivi ma anche da quelli percepiti, il mercato non fa altro che tradurre e misurare i suoi umori. non vedo il mercato come un fatto negativo in senso assoluto, penso che rifletta la cultura del movimento (collezionistico) e sia sensibile a tante altre influenze (il senso estetico di un certo periodo storico, le mode, lo stile della classe dirigente del momento ecc.) capaci di condizionare soprattutto le qualità percepite di un oggetto.
la rarità vive di questa ambivalenza per cui è sia un valore oggettivo, sia un valore percepito, forse è per questo che genera scetticismo?. -
.Visto che ho appena fatto una bella doccia dopo una giornata di sport all'aria aperta, voglio un pò filosofeggiare mentre mi gusto la giusta dose di relax ..........
Stante che l'orologio ci piaccia veramente (questo è imprescindibile), la rarità dello stesso appaga il nostro spirito edonistico.
In un mondo che ci ha abituato oramai alle prodizioni di massa, alla standardizzazione, all'uniformità, sapere che solo un numero limitato di persone possiede lo stesso nostro oggetto, ci fa sentire unici e privilegiati, cosa che la società basata sul consumismo ci ha tolto........
siete d'accordo?
. -
ciaca .
User deleted
CITAZIONEla rarità vive di questa ambivalenza per cui è sia un valore oggettivo, sia un valore percepito, forse è per questo che genera scetticismo?
Penso di si, anche perché è pure un valore assai relativo.
35.000 pezzi su un milione possono definirsi rari in termini relativi al volume totale del prodotto, ma sono pur sempre un'enormità rispetto ad altre produzioni numericamente molto più esigue.
Se io prendo un GMTII e trovo un microscopico dettaglio grafico che lo differenzia, pur avendo individuato un sottoinsieme limitato (e quindi "raro") di quel modello, di fatto nella sostanza sempre un normale GMTII ho per le mani, mica un orologio di altro pregio o bellezza!
E ritorniamo al punto di partenza, il "valore" della rarità dipende da cosa la definisce e da cosa cerca chi deve attribuirglielo.
Saluti. -
.CITAZIONEE ritorniamo al punto di partenza, il "valore" della rarità dipende da cosa la definisce e da cosa cerca chi deve attribuirglielo.
la rarità deve attaccarsi a qualche altra qualità per diventare rilevante, mi pare ovvio, vale anche per tanti altri fattori.
il paragone corretto va fatto immaginando 2 modelli diversi ma simili per qualità e per tutte le altre caratteristiche, di cui uno è stato prodotto in 1000 pezzi mentre l'altro in 10. solo così si può riuscire a isolare il valore aggiunto della rarità che infatti, mi sembra emerga in modo palese a meno di pensare che un collezionista preferirà quello prodotto in 1000 pezzi
. -
ciaca .
User deleted
CITAZIONEil paragone corretto va fatto immaginando 2 modelli diversi ma simili per qualità e per tutte le altre caratteristiche, di cui uno è stato prodotto in 1000 pezzi mentre l'altro in 10
anche così non è detto...avevo un typeXX serie limitata dial blu soleil e fondello trasparente, venduto al prezzo di un normale typeXX braccialato.
La "rarità" in quel caso non aggiungeva niente al valore dell'oggetto, che anzi qualcuno può anche ritenere meno gradevole per via del colore del quadrante.
Altra cosa un DR o un UN con Venus 179, li la rarità sta nel movimento e quindi nel pregio fuori dal comune.
saluti
Edited by ciaca - 11/5/2014, 21:34. -
.
vabbè, mi arrendo
pensavo di aver raggiunto lo zenith del pensiero banale e invece...
. -
doctor steel .
User deleted
... a questo punto aggiungo anche che la rarità ( nell'ambito del vintage ) è possedere un orologio prodotto non in numero limitato ma con cassa o soprattutto con quadrante di qualità eccelsa 
......... dico questo perchè lo stesso segnatempo si può trovare:
distrutto
bellino
bello
eccezionale
. -
.
La rarità tutt'al più è un surplus. Da sola, nuda e cruda, non mi intriga. . -
.anche così non è detto...avevo un typeXX serie limitata dial blu soleil e fondello trasparente, venduto al prezzo di un normale typeXX braccialato.
La "rarità" in quel caso non aggiungeva niente al valore dell'oggetto, che anzi qualcuno può anche ritenere meno gradevole per via del colore del quadrante.
Altra cosa un DR o un UN con Venus 179, li la rarità sta nel movimento e quindi nel pregio fuori dal comune.
saluti
Leggerti quando scrivi di DR (quelli veri e, purtroppo, così poco apprezzati oggi) è davvero musica per le mie orecchie.
Un saluto (e un piccolo omaggio).
Angelo
. -
.... a questo punto aggiungo anche che la rarità ( nell'ambito del vintage ) è possedere un orologio prodotto non in numero limitato ma con cassa o soprattutto con quadrante di qualità eccelsa ......... dico questo perchè lo stesso segnatempo si può trovare:
distrutto
bellino
bello
eccezionale
E te pareva se non si finiva a parare sui pareri dei quadranti..
Magari dial nero...
qualità, rarità, stato di conservazione e gusto= emozioni
quanto pesa ogni variabile è altamente soggettivo.
Un saluto, anche al mio compaesa'
. -
doctor steel .
User deleted
Ciao gnaro ... . -
.
Eminence of the Forum
- Group
- Top Members
- Posts
- 14,479
- Location
- Cuneo provincia
- Joined
- 29/4/2008
- Status
- Anonymous
a prescindere da molti discorsi letti, che comunque condivido, su di me un orologio raro esercita un certo fascino
quando mi è capitato di trovarne a prezzi che giudicavo corretti, non pompati dalla "rarità", non ho resistito ad acquistarli. -
............
quando mi è capitato di trovarne a prezzi che giudicavo corretti, non pompati dalla "rarità", non ho resistito ad acquistarli
Francamente, da sempre ritengo che gli unici prezzi davvero pompati riguardano la Rolex, sia nel nuovo sia conseguentemente nel secondo polso.
Ma finché c'è chi li sogna e li compra.......
L'importanza della rarità |
Contacts
Instagram
Facebook
YouTube
Iscritti