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Universal Genève “Compax” ed il mistero dello “scudetto” scomparso
Come è noto, dal 1937 al 1953, il logotipo utilizzato dall’Universal Genève, presente sulla faccia interna del fondello, era costituito da uno scudetto riportante sulla parte superiore la scritta “Universal Genève”, al centro una ruota dentata con l’indicazione delle ore ed in basso l’anno di fondazione dell’azienda, il 1894; quest’ ultimo particolare poteva anche mancare (1).
Sulla sinistra, lo scudetto Universal Genève, con e senza l’anno di fondazione dell’Azienda, utilizzato dal 1937 al 1953
Mostro ora cinque cronografi “Compax”, due in oro 14 kt con referenza 52215, e tre esemplari in acciaio, con referenza 22278, tutti con numero seriale di cassa 1.597.XXX, muniti del calibro Universal 281, che all’interno del fondello, in luogo dello “scudetto”, riportano, invece, la scritta “Universal S.A. Genève”, disposta su tre righe, dove S.A. è un acronimo per “ Socyetè Anonime” secondo il diritto franco-svizzero, che corrisponde alla nostra Società per Azioni (S.p.A.).
Cronografo “Compax” in oro 14 kt con referenza 52215: il quadrante ha cifre arabe e lancette a losanga luminescenti
Cronografo “Compax” in oro 14 kt con referenza 52215: l’esterno del fondello con chiusura a vite, con l’indicazione della referenza, del numero seriale e del titolo dell’oro
Cronografo “Compax” in oro 14 kt con referenza 52215: l’interno del fondello con chiusura a vite, con l’indicazione “Universal S.A. Genève” senza lo "scudetto", della caratura dell’oro di 14 Kt, pari ad un titolo di 0,585 millesimi, identificato anche dal punzone dello “ècureuil (scoiattolo)”, che indica l’origine svizzera della cassa in oro 14 Kt ed il “contrassegno collettivo di responsabilità" o "poinçon de maître n° 1" rappresentato da “testa di martello ” recante il numero 136 che corrisponde, secondo tutti le “Liste des poinçons de maître collectifs”, alla Ditta C.R. Spillmann
Cronografo “Compax” in oro 14 kt con referenza 52215: il calibro Universal 281, il fondello ed la calotta interna
Cronografo “Compax” in oro 14 kt con referenza 52215: il quadrante ha cifre arabe e lancette a losanga luminescenti
Cronografo “Compax” in oro 14 kt con referenza 52215: l’esterno del fondello con chiusura a vite, con l’indicazione della referenza, del numero seriale e del titolo dell’oro; da osservare che l’ultima cifra del numero seriale di cassa, rappresentata da uno zero, ha un aspetto differente rispetto alle altre cifre del seriale stesso, come se fosse stata aggiunta in seguito
Cronografo “Compax” in oro 14 kt con referenza 52215: l’interno del fondello con chiusura a vite, con l’indicazione “Universal S.A. Genève” senza lo "scudetto", della caratura dell’oro di 14 Kt, pari ad un titolo di 0,585 millesimi, identificato anche dal punzone dello “ècureuil (scoiattolo)”, che indica l’origine svizzera della cassa in oro 14 Kt ed il “contrassegno collettivo di responsabilità" o "poinçon de maître n° 1" rappresentato da “testa di martello ” recante il numero 136 che corrisponde, secondo tutti le “Liste des poinçons de maître collectifs”, alla Ditta C.R. Spillmann
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: il quadrante ha cifre arabe e lancette a losanga luminescenti
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: l’esterno del fondello con chiusura a vite, con l’indicazione del metallo in acciaio inossidabile, della referenza e del numero seriale
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: la calotta interna in metallo
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: l’interno del fondello con chiusura a vite, con l’indicazione “Universal S.A. Genève”, senza lo "scudetto"
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: il calibro Universal 281
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: il quadrante ha cifre arabe e lancette a losanga luminescenti
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: il calibro Universal 281
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: l’esterno del fondello con chiusura a vite, con l’indicazione del metallo in acciaio inossidabile, della referenza e del numero seriale
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: : l’interno del fondello con chiusura a vite, con l’indicazione “Universal S.A. Genève”, senza lo "scudetto", la scritta “Swiss”
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: la calotta interna in metallo
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: il quadrante ha cifre arabe e lancette a losanga luminescenti
Cronografo “Compax” in acciaio: l'esterno del fondello con il numero di referenza 22278 ed il numero seriale di cassa, 1.597.627
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: l’interno del fondello con chiusura a vite, con l’indicazione “Universal S.A. Genève” senza lo "scudetto", la scritta “Swiss” e la calotta interna
Cronografo “Compax” in acciaio con referenza 22278: il calibro Universal 281
Di un sesto orologio, con cassa in oro 14 kt, non ho trovato le foto dell’interno del fondello; tuttavia il medesimo numero di referenza ed il numero seriale di cassa molto vicino a quelli su mostrati, mi inducono a ritenere che si tratti di un altro esemplare identico ai primi.
Cronografo “Compax” in oro 14 kt con referenza 52215: il quadrante ha cifre arabe e lancette a losanga luminescenti
Cronografo “Compax” in oro 14 kt con referenza 52215: l’esterno del fondello con chiusura a vite, con l’indicazione della referenza, del numero seriale e del titolo dell’oro; da osservare che l’ultima cifra del numero seriale di cassa, rappresentata da uno zero, ha un aspetto differente rispetto alle altre cifre del seriale stesso, come se fosse stata aggiunta in seguito
Come si nota in alcune foto, sul ponte a forma di “V” del cronografo è possibile leggere la scritta “Seventeen 17 Jewels unadjiusted”; questo particolare, insieme al cosiddetto “codice di importazione” costituito dalla sigla “HOX ”(2), presente sul ponte del bilanciere, dimostra senza possibilità di errore che gli orologi erano destinati al mercato statunitense.
Sul ponte della cronogafo si legge la scritta “Seventeen 17 Jewels unadjiusted”; il cosiddetto “codice di importazione” costituito dalla sigla “HOX ”, è presente sul ponte del bilanciere
Il testo dell’accordo tra U.S.A. e Svizzera del 1936 che stabilisce l’utilizzo dei codici di identificazione per gli orologi importati
Tabella che indica i diversi codici di identificazione degli orologi importati dalla Svizzera negli Stati Uniti; in questa tabella, per gli orologi “Universal Genève”, è presente il codice “UOW” e manca il codice ”HOX”
Ricordo infatti che sulla base di un accordo commerciale tra U.S.A e Svizzera i dazi doganali di importazione erano basati sulla qualità degli orologi importati. Nel 1946, il sindacato americano del settore orologiaio (8.000 addetti) inizia una campagna contro l'importazione di prodotti svizzeri, sottolineando l'importanza dell'industria orologiera e degli strumenti di precisione per la difesa nazionale; le spinte in senso protezionistico, alle quali si uniranno i fabbricanti, faranno si che il 27 luglio 1954, il presidente Eisenhower riconosca un ruolo vitale alla difesa dell'industria orologiera nazionale. L'accordo con la Svizzera risalente al 1936 e al 1922 viene annullato, ricorrendo alla clausola scappatoia che prevede la possibilità di modificarne il testo originale: le tariffe doganali sull'importazione di movimenti di qualità (con più di 17 rubini, aggiustati nelle varie posizioni e quelli in oro 18 kt), vengono aumentate del 50 % (3, 4).
Il diverso valore dei dazi di importazione sulla base della qualità degli orologi
Da notare, infine, che sul fondello è riportata anche la caratura dell’oro di 14 Kt, pari ad un titolo di 0,585 millesimi, identificato anche dal punzone dello “ècureuil (scoiattolo)”, che indica l’origine svizzera della cassa in oro 14 Kt e che nelle stessa è presente il “contrassegno collettivo di responsabilità" o "poinçon de maître n° 1" rappresentato dalla “testa di martello ” recante il numero 136 che corrisponde, secondo tutti le “Liste des poinçons de maître collectifs”(5), alla Ditta C.R. Spillmann, di cui si è già parlato (6).
I diversi punzoni svizzeri dei metalli preziosi
Per quale motivo questi cronografi Universal “Compax”, sicuramente del tutto originali, destinati al mercato statunitense e prodotti intorno all’anno 1952, sulla base dei numeri seriali di cassa (7), tutti vicini al 1.597.XXX, furono realizzati senza lo “scudetto” sul fondello ?
Tabella dei numeri seriali di cassa “Universal Genève” correlati all’anno di produzione
Io non lo so.
La mancanza dello “scudetto” era forse dovuto al fatto che tutti questi orologi fossero destinati al mercato statunitense (… con scritta “Seventeen 17 Jewels unadjiusted”; “codice di importazione” , costituito dalla sigla “HOX ”; oro 14 kt) ? E per quale ragione ?
La mancanza dello “scudetto” era forse collegato al cambio del logotipo dell’Universal Genève”, avvenuto nel 1953 (1) ?
Nell’anno 1953 il logotipo dell’”Universal Genève” fu modificato e venne introdotto uno “scudetto” semplificato, senza ruota dentata e senza l’anno di fondazione dell’Azienda.
In ogni caso, per me, la questione rimane ancora un mistero, che, spero, col vostro aiuto, in futuro riusciremo a svelare.
Biblio-webgrafia
1) Universal Watch Geneve - Cronografi e orologi da polso complicati, Pietro Giuliano Sala, editore Vallardi, 2010
2) https://orologi.forumfree.it/?t=40904416&st=15
3) https://orologi.forumfree.it/?t=40904416
4) Lancette & C., M. Strazzi, Pressission S.A. Ed., Chaux-de-Fonds (CH), 2005
5) www.gregsteer.net/IWC/Case/Solving_the_case.html
6) https://orologi.forumfree.it/?t=63472246
7) Universal Genève: 100 ans de tradition horlogère, Italo Bonifacio, Laura Rivolta, Sothis editrice, 1994
Edited by nicola1960 - 8/2/2015, 21:36. -
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Non sono in grado di contribuire al dipanarsi del mistero, ma ringrazio di cuore per questo interessantissimo post ricco di preziose informazioni. . -
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Ottimo lavoro Nicola.
Questo è un capitolo che manca completamente nella monografia di Pietro Giuliano Sala.
Roberto. -
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Grazie Nicola, bella trattazione e bel dilemma!! . -
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Bella ricerca, complimenti, trasuda di passione e non priva di metodo
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Sei un mito....!!!! . -
bubba48.
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Non sono in grado di contribuire al dipanarsi del mistero, ma ringrazio di cuore per questo interessantissimo post ricco di preziose informazioni.
Mi associo.. -
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Ogni tanto pensare alle femmine? Noo?
Daniele. -
passionesub.
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Mi scuso per l' O.T. ...... ma non posso trattenermi.
Non entro nelle specifiche tecnico-informatico-divulgative, c'è gente ben + competente e preparata del sottoscritto.
Oltretutto la certosina, accurata e brillante ricerca ( solo una delle innumerevoli ) di @Nicola1960 lascia già di per se a bocca aperta ed è assolutamente inutile e superfluo ogni ulteriore aggiunta o commento.
Sala, persona anch'essa puntigliosa e precisa, credo sarebbe solo contento di poter aggiungere questo " inserto " all'interno del suo libro, che so essergli costato almeno due anni di ricerche, seguite ad un periodo di ventennale collezionismo, di preparazione e di " blood, sweat and tears " solo per citare un gruppo che mi era molto caro negli anni dell'immaginazione al potere, ma ben prima del successivo : " tutto e subito ".
Quello che ha spazzato d'incanto venti anni di vita e di " bearing the weight of the world on the back " è il titolo scelto .... ! Wow !
La mente si è affollata di libri di Erle Stanley Gardner, Hugh McCutcheon, Michael Maguire, Lilian Jackson Braun fino a Victoria Thopson, James Lee Burke passando per il mitico Freeman Willis Crofts e terminando al capolinea di Derek Raymond, Leonard, Landsdale e due dei miei + amati : George V.Higgins e Donald Westlake.
Ora smetto per il rimpianto di non poterli citare tutti, in una sorta di omaggio ad uno dei forumisti ( sic ! Quanto suona riduttivo ! ) che con il suo scrivere e la sua passione onora il mondo fantastico dell'orologeria " vintage ".
Con rispetto e tanti complimenti .... un grazie.
Claudio Ascari. -
.Mi scuso per l' O.T. ...... ma non posso trattenermi.
Non entro nelle specifiche tecnico-informatico-divulgative, c'è gente ben + competente e preparata del sottoscritto.
Oltretutto la certosina, accurata e brillante ricerca ( solo una delle innumerevoli ) di @Nicola1960 lascia già di per se a bocca aperta ed è assolutamente inutile e superfluo ogni ulteriore aggiunta o commento.
Sala, persona anch'essa puntigliosa e precisa, credo sarebbe solo contento di poter aggiungere questo " inserto " all'interno del suo libro, che so essergli costato almeno due anni di ricerche, seguite ad un periodo di ventennale collezionismo, di preparazione e di " blood, sweat and tears " solo per citare un gruppo che mi era molto caro negli anni dell'immaginazione al potere, ma ben prima del successivo : " tutto e subito ".
Quello che ha spazzato d'incanto venti anni di vita e di " bearing the weight of the world on the back " è il titolo scelto .... ! Wow !
La mente si è affollata di libri di Erle Stanley Gardner, Hugh McCutcheon, Michael Maguire, Lilian Jackson Braun fino a Victoria Thopson, James Lee Burke passando per il mitico Freeman Willis Crofts e terminando al capolinea di Derek Raymond, Leonard, Landsdale e due dei miei + amati : George V.Higgins e Donald Westlake.
Ora smetto per il rimpianto di non poterli citare tutti, in una sorta di omaggio ad uno dei forumisti ( sic ! Quanto suona riduttivo ! ) che con il suo scrivere e la sua passione onora il mondo fantastico dell'orologeria " vintage ".
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Claudio Ascari
che bel volo..."pindarico".....sembra quasi scritto durante un viaggio di quelli, per capirci, alla Syd Barrett.
@Nicola: chapeau!!!
Edited by sidereusnuncius - 11/10/2014, 07:43. -
bubba48.
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Mi scuso per l' O.T. ...... ma non posso trattenermi.
Non entro nelle specifiche tecnico-informatico-divulgative, c'è gente ben + competente e preparata del sottoscritto.
Oltretutto la certosina, accurata e brillante ricerca ( solo una delle innumerevoli ) di @Nicola1960 lascia già di per se a bocca aperta ed è assolutamente inutile e superfluo ogni ulteriore aggiunta o commento.
Sala, persona anch'essa puntigliosa e precisa, credo sarebbe solo contento di poter aggiungere questo " inserto " all'interno del suo libro, che so essergli costato almeno due anni di ricerche, seguite ad un periodo di ventennale collezionismo, di preparazione e di " blood, sweat and tears " solo per citare un gruppo che mi era molto caro negli anni dell'immaginazione al potere, ma ben prima del successivo : " tutto e subito ".
Quello che ha spazzato d'incanto venti anni di vita e di " bearing the weight of the world on the back " è il titolo scelto .... ! Wow !
La mente si è affollata di libri di Erle Stanley Gardner, Hugh McCutcheon, Michael Maguire, Lilian Jackson Braun fino a Victoria Thopson, James Lee Burke passando per il mitico Freeman Willis Crofts e terminando al capolinea di Derek Raymond, Leonard, Landsdale e due dei miei + amati : George V.Higgins e Donald Westlake.
Ora smetto per il rimpianto di non poterli citare tutti, in una sorta di omaggio ad uno dei forumisti ( sic ! Quanto suona riduttivo ! ) che con il suo scrivere e la sua passione onora il mondo fantastico dell'orologeria " vintage ".
Con rispetto e tanti complimenti .... un grazie.
Claudio Ascari
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.Grazie a tutti gli intervenuti per le belle parole.
Tornando in argomento, oltre all’esemplare in vendita nel nostro mercatino, proprio sul già citato libro di P.G. Sala, a pagina 241, è raffigurato un altro modello di Universal Geneve “Compax”, in oro 14 kt con referenza 52214. Il testo indica un numero seriale 771.XXX, che lo colloca temporalmente all’anno ’40.
A pagina 270 dello stesso libro vi è raffigurato un altro ref. 22278, con identiche caratteristiche, sia di cassa che di quadrante, agli altri rappresentati in questa discussione, soltanto che questo presenta un seriale 1.278.xxx che lo data tra il 45 ed il 46, purtroppo non è stato fotografato il fondello interno e quindi non è possibile accertare se faccia parte della medesima produzione.
Se così fosse allargherebbe il range temporale di utilizzo, attualmente limitato al solo anno 1952.
Roberto. -
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beh! bel mistero... un grazie a nicola60 per l'interessantissima discusssione e ricerca
complimenti.