Truffe on line: attenzione, neanche l'IBAN ci mette al riparo!!!!

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  1. asquinet
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    Buongiorno a tutti,
    ebbene sì, dopo anni ed anni di compravendite (soprattutto compere) mediante le ben note piattaforme di commercio on-line (due di annunci ed una di aste) sono rimasto "sòlato"!!!

    I fatti: Ieri su una di queste piattaforme (quella che ha lo stesso nome di quella delle aste) trovo l'annuncio di un Orient quadrante rosso molto bello, a 170 Euro. Ho spedito un messaggio di richiesta di contatto allegando il mio numero di cellulare. Nel frattempo mi documento un po' sull'orologio in questione. Pensavo erroneamente si trattasse dell'M-Force, ma si tratta invece del modello superiore, il pro saturation. A volte queste cose succedono, ci sono le botte di c... che uno si porta via per poco oggetti di valore più elevato.

    Il personaggio mi manda un sms. Lo chiamo, ci parliamo, mi sembra una persona seria. Mi specifica che gli è stato regalato, che vende l'oggetto per necessità, che non ha più la scatola nè la garanzia, ecc. ecc. Io decido per l'acquisto, quindi il venditore mi chiede che tipo di pagamento prediligo, dandomi l'alternativa tra postepay e bonifico bancario. Io ovviamente scelgo il bonifico, perchè più sicuro. (tenete a mente questo passaggio).

    Ci congediamo, quindi io verso le 18 effettuo il bonifico online tramite il mio homebanking. Faccio due scatti della schermata con la conferma del bonifico da parte della banca e a titolo di cortesia glielo invio tramite whatsapp, unitamente al mio indirizzo per la spedizione. Lui mi risponde ringraziandomi.

    Verso sera, girovagando in rete sul noto sito di aste, mi imbatto in un'asta di un orologio Orient pro saturation (in quel momento a 329 Euro) in cui c'è la stessa foto dell'inserzione!!!! A quel punto, faccio due foto dello schermo e gliele invio con whatsapp chiedendo spiegazioni...

    Il tipo (erano le 23:40) cade dal pero: mi risponde sempre con whatsapp che non capisce, non è la stessa foto, magari sono orologi diversi, ecc.... Io gli rispondo che le foto sono assolutamente uguali, che quindi uno dei due l'ha sicuramente rubata all'altro. Perciò, per fugare ogni dubbio gli chiedo se mi manda una foto dell'orologio all'ora attuale. Lui mi dice di essere al lavoro. QUindi mi congedo chiedendogli appena possibile di inviarmi una foto con l'ora del momento (così da avere la certezza che l'orologio era nella sua disponibilità).

    L'indomani mattina alle 8:10 per non saper leggere né scrivere telefono alla mia banca e chiedo di poter annullare il bonifico. Loro lo fanno, essendo però partito il giorno prima c'è l'eventualità che la somma venga comunque accreditata al beneficiario!!!!

    Alle 10 provo a spedire un nuovo messaggio al tipo: io: "Nessuna risposta?" Lui: "?? Sono al lavoro" Ammazza, penso io, che fortunato essere al lavoro alle 23;40 del giorno prima ed ancora alle 10 del mattino dopo...quindi alla pausa passo dalla mia banca e parlo con l'impiegata e con il direttore. Mi rispiegano quello che già mi avevano anticipato al telefono (che c'è la possibilità che la banca ricevente, se non ha l'autorizzazione dal suo cliente a stornare il bonifico, debba per forza incassarlo... ma ce lo vedete un truffatore che rinuncia al suo bottino??? :D :D :D Però il direttore dice che tramite l'IBAN sicuramente riescono perlomeno a risalire all'identità.

    QUindi anche il direttore della banca si "appassiona" al caso e decide di controllare l'IBAN. Lo inseriscono nel computer della banca e... POSTE ITALIANE!

    "Allora auguri..." fa il Direttore con una smorfia.... Praticamente il Direttore dice che il caso un po' si complica, nel senso che con l'IBAN delle Poste è molto più difficile risalire all'intestatario, dato che "le maglie con cui raccolgono i dati delle persone che aprono conti o si intestano Postepay erano molto più larghe fino a qualche tempo fa....". Lui e l'impiegata decidono pertanto di chiamare un loro conoscente alle Poste per vedere se dai loro terminali riescono a risalire all'identità del tipo.

    E addirittura il tipo delle Poste gli dice che "probabilmente questo IBAN è linkato ad una Postepay Virtuale di cui sarà durissima risalire all'intestatario...". Tombola!!!

    Ringraziando tantissimo il Direttore e l'impiegata per la squisita disponibilità, esco dalla banca e mi dirigo verso la locale stazione dei Carabinieri. Non senza mandare un ultimo whatsapp al tipo: "in mancanza di una risposta sensata e credibile -in tempi brevi- ai miei ragionevoli dubbi mi vedrò costretto a prendere provvedimenti". Secondo voi ha risposto? Avete indovinato!!!

    Dai Carabinieri vengo liquidato abbastanza in fretta dal piantone che mi dice di tornare con tutti gli stampati (in quadruplice copia) della corrispondenza tra me e lui, della ricevuta della banca, delle inserzioni ecc... Lo ringrazio, lo saluto e decido di andare alla Questura. Inizialmente i due agenti che raccolgono le denunce mi dicono che forse è un po' presto per fare una denuncia, che se magari il tipo sta effettivamente lavorando e non può rispondermi, magari mi spedisce l'oggetto e fa passare dei guai a me denunciandomi per calunnia... Io replico dicendo che a) il fatto della foto "rubata" è reale, se uno utilizza una foto di repertorio ha l'obbligo di dichiararlo; b) in banca mi hanno detto che dall'IBAN hanno difficoltà a risalire all'identità della persona, e già quello è sufficiente per sospettare; c) se uno ha la coscienza a posto anche se sta lavorando manda messaggi rassicuranti a chi ha il timore di essere stato abbindolato.... allora mi fanno parlare con l'ispettore capo, il quale invece è molto più convinto e possibilista dei due agenti, e mi chiede solamente di pazientare un paio di giorni per vedere come va a finire con il bonifico e nel frattempo raccogliere tutta la documentazione in cartaceo e portarla per la denuncia.

    Conclusione:

    1) anche l'IBAN, come abbiamo visto (ho visto :angry: :angry: ) non è garanzioa di sicurezza al 100%. Fatevelo dare e fatelo controllare dalla vostra banca. Se è delle Poste Italiane lasciate perdere!!!! (a meno che non conosciate il venditore di persona o abbiate solide garanzie, es conoscenze comuni, ecc...)

    2) non abbiate fretta di fare il bonifico. Fatelo anche il giorno dopo e nel frattempo cercate in tutti i modi e con tutti i mezzi di capire se qualcosa non quadra. In passato per esempio avevo comprato un orologio con Paypal (per fortuna, in questo caso...) e il venditore non mi contattava, nè rispondeva alle mail. Inserita la mail in Google, veniva fuori che questo personaggio era un noto malandrino truffatore di Aosta, ex buttafuori, ex contrabbandiere, ecc, con un curriculum di tutto rispetto... Inutile dire che Paypal, inviandogli in allegato alla contestazione anche questi carteggi, mi restituì tutto l'importo alla velocità della luce... anch'io però se lo vaessi fatto PRIMA questo controllo avrei perso meno tempo ed avrei avuto un'incazzatura in meno!!!

    3) raccogliete e conservate SEMPRE tutti i dati. Stampatevi, fotografatevi una copia delle inserzioni, tenetevi tutte le email, tutte le conversazioni whatsapp. Vi potranno tornare utili.

    Grazie per l'attenzione, vi terrò informati!!!
     
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110 replies since 21/10/2014, 17:19   33395 views
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