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YAP, yet another pilot. In realtà, ho preso spunto dal ritrovamento nel cassetto da parte di un parente non di un Lolex o PaneLai che infestano la sezione Falsi , bensì di un onesto e maltrattato hommage comprato chissà quando e chissà dove, per preparare una piccola e modestissima guida all’assemblaggio di un orologio. Mi scuso in anticipo con i colleghi di forum ben più bravi ed esperti di me, il duplice scopo di questo lavoro è quello di condividere le quattro conoscenze acquisite da autodidatta (si vede ) e di invogliare qualcuno a intraprendere l’assemblaggio di un orologio con poca spesa e tanta resa. Anche la terminologia non è da professionisti ma l’importante è capirsi. I passaggi illustrati in seguito sono applicabili a vari tipi di cassa e quadrante adatti ai movimenti 6497-8, nei negozi online si trova di tutto di più. Il “cadavere” è uno dei soliti hommage Pilot che si trovano in rete a 100-120 Euro con le caratteristiche tipiche di questa fascia di prezzo: cassa da 44 o 47mm (come in questo caso), movimento cinese clone del 6497, luminosità pari a zero, vetro minerale, guarnizioni minime o assenti. Tralascio i passaggi fotografici dello smontaggio e recupero parti. Alla fine dell’espianto e pulizia ho comunque recuperato tutto meno che il movimento, il quale presentava segni di ossidazione dovuta alla presenza di acqua. Infatti non ho trovato traccia di guarnizioni né sulla corona né sul cannotto, non so se per mancanza fin dall’inizio o per usura. Ovviamente le ho rimesse e ho lubrificato quella del fondello che era in buono stato. Sfere e quadrante sono stati trattati con W@tchlume vintage. Passiamo ora alla parte operativa di assemblaggio. I componenti necessari sono illustrati nella foto seguente:
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Partendo dall’alto a sinistra in senso orario: viti e alette di fissaggio movimento, quadrante, cassa, anello centratore del movimento e barrette di fissaggio cinturino, movimento, set di sfere. Il movimento è un clone 6497-2 di buona finitura, rodiato e di ottima precisione. Lo trovo su ebay a una cinquantina di euro.
Iniziamo l’avventura posizionando l’ingranaggio delle ore e la molletta di ritegno coassiali al pignone minuti:
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Si procede con il posizionamento del quadrante, facendo attenzione che i piedini (fragili e sempre storti) si inseriscano negli appositi fori sulla platina del movimento:
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Mantenendo il quadrante solidale con il movimento, il “panino” deve essere rovesciato e appoggiato su una superficie tale da permettere una leggera pressione senza rovinare il quadrante stesso. Esistono ovviamente cuscinetti professionali allo scopo
Il quadrante si fissa attraverso le due viti intagliate che vanno a impegnare i due pin:
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Si può quindi procedere all’inserimento della sfera secondi, esercizio di autocontrollo e di meditazione . Anche in questa fase, senza ricorrere ai proteggi quadrante Bergeon, in genere utilizzo un ritaglio di lucido trasparente.
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Controllo dell’allineamento e della spaziatura: in questa fase carico leggermente il movimento in modo da mettere in marcia la sfera secondi e controllarne la corretta rotazione.
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Inserimento sfera ore: anche qui utilizzo uno strumento di altissima precisione, ovvero una penna senza il refil:
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Controllo della planarità e della non interferenza tra sfera ore e secondi: aiutandomi con il suddetto strumento, regolo l’allineamento sui tre assi della sfera ore e controllo che non interferisca con la lancetta secondi. I movimenti asiatici sono generalmente equipaggiati con i pignoni ore/minuti cosiddetti H2/H3, ovvero più alti di quelli standard ETA e adatti ai quadranti sandwich. In questo caso, con il quadrante da 0.4mm l’interferenza è completamente scongiurata a meno di errori di assemblaggio.
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Posizionamento e allineamento sfera minuti: metto la lancetta ore alle 12 e appoggio delicatamente i minuti, poi cerco di allineare i due indici (infatti qui ancora non sono allineati ) e fisso la sfera superiore con lo stesso metodo di quella delle ore. Controllo poi la corretta indicazione delle varie ore quando i minuti passano dal 12.
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Se non si ha fretta si può regolare l’ora e aspettare qualche tempo per controllare il corretto avanzamento del movimento, altrimenti si fa come me e si passa all’inserimento nella cassa. In questa fase sono essenziali la pulizia e la rimozione di polvere pelucchi ecc. che, altrimenti, rimarranno in bella vista sul quadrante. E’ bene quindi attrezzarsi con un soffietto dotato di pennellino morbido e amovibile. Ovviamente devono essere rimossi segni e impronte dal lato interno del vetro.
Inserisco il movimento nel guscio superiore della custodia del movimento stesso e rimuovo l’albero di carica in dotazione, allentando pochissimo la vite di ritegno (in genere è sufficiente meno di giro). Le note tecniche ETA raccomandano di eseguire questa operazione in posizione regolazione ore, io lo faccio sempre in posizione di carica.
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Posiziono cassa e movimento allineati e pulisco accuratamente il quadrante prima di spostare la cassa sullo stesso:
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Si inizia a intravedere il risultato finale . Inserisco di nuovo e fisso l’albero di carica in dotazione per passare alla fase di fissaggio del movimento alla cassa:
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Una volta rigirato il tutto facendo attenzione a non far cadere il movimento e una volta stretta la vite dell’albero, è il momento di inserire l’anello centratore e di serrare le alette. In genere rimuovo la parte intagliata dell’anello che dovrebbe posizionarsi sotto l’albero di carica. E’ evidentemente un mio limite ma ho sempre avuto difficoltà ad utilizzarlo integro, quindi risolvo alla maniera di Alessandro Magno con due colpi di tronchesine
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Il posizionamento delle alette e delle viti di fissaggio è un altro esercizio di autocontrollo e di meditazione . Consiglio di averne almeno una coppia di scorta dato che è quasi sicuro qualche lancio in zone remote e sconosciute della stanza di lavoro. Inoltre, le alette devono essere tagliate a misura con alcuni tentativi, quindi è facile eccedere di qualche decimo di mm e renderne inefficace l’azione di bloccaggio, mentre ovviamente si ricorda a memoria tutta la lista dei santi del calendario. Notare quanto sia vissuto l’intaglio della vite, testimonianza di svariati tentativi di inserimento nella propria sede da parte di un non professionista con cacciavite non adeguato
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Ci siamo quasi: adesso è necessario accorciare l’albero di carica alla misura giusta. Anche qui consiglio vivamente un paio di alberi di scorta e l’uso di un dremel con disco abrasivo per la regolazione fine. L’albero va avvitato sulla corona fino a fine corsa, senza eccedere per evitare di danneggiare la filettatura. Si inserisce l’albero, lo si fissa tramite la vite e lo si prova sia in posizione di carica sia in posizione di regolazione orario. In posizione di carica, con un calibro digitale misuro la distanza tra corona e cassa a battuta:
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Proseguo con il taglio della parte eccedente per difetto, ovvero lascio la parte utile leggermente più lunga per la regolazione fine tramite il dremel. E’ un processo iterativo, dopo un po’ di pratica e alcuni alberi tagliati troppo corti si impara. ll risultato finale è questo:
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Controllo le viti, soffio via eventuale polvere e finalmente serro il fondello:
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Montaggio del cinturino e foto di rito:
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Sotto con le critiche. -
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Complimenti!! . -
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Splendido lavoro! Complimenti! . -
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complimenti ."........... . -
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Topic molto interessante per chi come me non è avvezzo a queste operazioni.
Complimenti per il montaggio e per la voglia di renderci partecipi.. -
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Un po in ritardo, grazie per la presentazione e complimenti per il lavoro!!! . -
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Complimenti per l'ottimo lavoro e soprattutto per la
simpaticissima ed arguta descrizione, scrivi in modo fantastico!. -
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Prezioso! . -
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Forse in ritardo, Comunque bello parecchio....ma mi sembra che è stato venduto poi....un pezzo davvero introvabile . -
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Forse in ritardo, Comunque bello parecchio....ma mi sembra che è stato venduto poi....un pezzo davvero introvabile
Non l'ho venduto, forse hai visto qualche altra realizzazione simile.. -
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Si ho fatto caso che ce ne sono un paio simili venduti. Saluti . -
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Complimenti e ammirazione anche da parte mia!
Come ho scritto in altra parte del forum, la scimmia da Flieger si è impadronita di me, e ultimamente sto facendo pensieri malsani in proposito...
Gli interessantissimi interventi di voi che sapere raccogliere i componenti e assemblare i segnatempo mi incuriosiscono e mi fanno venire voglia di provare.... -
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Bravo complimenti! . -
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Complimenti e grazie da parte di tutti quelli come me che si avvicinano all'orologeria meccanica .