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La manifattura è un valore talmente tangibile che l'industria elvetica degli orologi sta procedendo a tappe forzate verso un irrigidimento delle norme per l'ottenimento del "visto" di Swiss made. Quelle due parole incise sugli orologi dei più prestigiosi marchi sono così preziose che per fregiarsene, dai primi del 2016, le manifatture dovranno dimostrare di avere prodotto sul territorio almeno l'80% degli orologi meccanici (e il 60% di quelli al quarzo). Non solo: nella nuova normativa saranno inseriti criteri in base ai quali, nel calcolo del valore svizzero del prodotto finale, potranno essere inseriti i costi di ricerca e sviluppo oltre che di certificazione.
Ancora una volta, mentre tutto il mondo si interroga sul reshoring e sullo sviluppo della manifattura, l'industria svizzera degli orologi si trasforma in benchmark: il patrimonio di know-how e la qualità sono in questo settore parametri imprescindibili, che sconfinano quasi sempre nell'eccellenza.
Proprio il mantenimento e, ove possibile, l'innalzamento di questi standard si rivelano uno dei punti di forza dell'economia del Paese. E il dato sul prezzo medio all'esportazione degli orologi in partenza dalla Confederazione lo testimonia: è balzato nel 2013 a 791 dollari, secondo gli analisti di Vontobel, dai 739 dell'anno precedente. La corsa del prezzo medio è quasi ininterrotta, essendosi bloccata soltanto nell'annus horribilis 2009, quello successivo al drammatico crack della Lehman Brothers. Nel dettaglio, il prezzo medio era di 410 dollari nel 2006, di 517 nel 2007, di 583 nel 2008. Dopo una flessione a 528 dollari nel 2009, appunto, si è assistito al rimbalzo a 558 dollari nel 2010 e a 688 l'anno successivo. Ancora più lampante è il confronto con gli orologi di due colossi manifatturieri che non è possibile definire competitor della Svizzera: il prezzo medio dei pezzi prodotti a Hong Kong ed esportati dalla ex colonia britannica verso i mercati mondiali era, sempre nel 2013, di 21 dollari; quello degli orologi realizzati in Cina e da lì esportati di soli 3 dollari. Benchmark forever.
Fonte: Il Sole 24 Ore http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-t...l?uuid=AByWMoKC. -
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Reshoring, benchmark, know-how... ma come scrivono questi imbecilli? Ma usare parole in italiano, noo?
Daniele. -
.Reshoring, benchmark, know-how... ma come scrivono questi imbecilli? Ma usare parole in italiano, noo?
Daniele
Perdita progressiva della lingua
Daniele. -
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Reshoring, benchmark, know-how... ma come scrivono questi imbecilli? Ma usare parole in italiano, noo?
Daniele
Hai perfettamente ragione. Trovo INTOLLERABILE l'uso continuo di termini inglesi al posto dei quelli presenti nella nostra SPLENDIDA lingua.
"Spendig review, voluntary disclosure, job act, star-up..." ma andatevene italiamente affa.... -
enricoc2.
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Hai perfettamente ragione. Trovo INTOLLERABILE l'uso continuo di termini inglesi al posto dei quelli presenti nella nostra SPLENDIDA lingua.
"Spendig review, voluntary disclosure, job act, star-up..." ma andatevene italiamente affa...
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kevmit.
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che spesso vengono pronunciati alla ca@@o di cane dai politici/giornalisti ecc.. di turno . -
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Hai perfettamente ragione. Trovo INTOLLERABILE l'uso continuo di termini inglesi al posto dei quelli presenti nella nostra SPLENDIDA lingua.
Bravo Fabio, però adesso cambi i badge (pardon, targhette) che hai in firma
Personale di O&P, Moderatore di O&P, Iscritto Superiore di O&P
A me l'inglese piace proprio perché è conciso.. -
.che spesso vengono pronunciati alla ca@@o di cane dai politici/giornalisti ecc.. di turno
no che servono a queste categorie x riempirsi la bocca pur NON conoscendone il significato. -
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sarebbe bello avere qualche commento in merito al contenuto non solamente per quanto riguarda la forma.
A presto.
Daniele. -
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Tornando all'oggetto del Topic, per me è una buona cosa che almeno l'80% debba essere fabbricato in loco così avrebbe davvero senso il swiss made.
Conosco un produttore di cui ovviamente non faccio il nome che compera solo le meccaniche dall'eta e tutto il resto lo fa fare chissà dove eppure stampa sul quadrante swiss made, vi pare giusto? A me no e la considero quasi una truffa.
Senza contare che visti gli alti costi della mano d'opera Svizzera almeno si giustificheranno certi prezzi da fuori di testa che ora sono solo un altissimo ricarico ingiustificato alla faccia degli acquirenti e dei cinesi che gli producono i pezzi.. -
.Tornando all'oggetto del Topic, per me è una buona cosa che almeno l'80% debba essere fabbricato in loco così avrebbe davvero senso il swiss made.
Conosco un produttore di cui ovviamente non faccio il nome che compera solo le meccaniche dall'eta e tutto il resto lo fa fare chissà dove eppure stampa sul quadrante swiss made, vi pare giusto? A me no e la considero quasi una truffa.
Senza contare che visti gli alti costi della mano d'opera Svizzera almeno si giustificheranno certi prezzi da fuori di testa che ora sono solo un altissimo ricarico ingiustificato alla faccia degli acquirenti e dei cinesi che gli producono i pezzi.
Bravo!!! Concordo!!!
Oltretutto difendere il prestigio ed il "saper fare" ( notare non know how o savoir faire :-) ) in questo periodo di delocalizzazione sfrenata alla caccia selvaggia dei tagli ai costi di produzione non é per nulla male per me! Anzi é un ottima cosa che dovrebbe "far scuola".
Ad esempio rivorrei la Bialetti fatta in Italia da Italiani al posto della caffettiera dal nome Italiano fatta in Romania come quella odierna!!! Bisogna difendere il prodotto nazionale nell'ottica di salvaguardarlo senza dimenticare cmq. d'interfacciarsi ad un mercato globale.
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.Tornando all'oggetto del Topic, per me è una buona cosa che almeno l'80% debba essere fabbricato in loco così avrebbe davvero senso il swiss made.
Conosco un produttore di cui ovviamente non faccio il nome che compera solo le meccaniche dall'eta e tutto il resto lo fa fare chissà dove eppure stampa sul quadrante swiss made, vi pare giusto? A me no e la considero quasi una truffa.
Senza contare che visti gli alti costi della mano d'opera Svizzera almeno si giustificheranno certi prezzi da fuori di testa che ora sono solo un altissimo ricarico ingiustificato alla faccia degli acquirenti e dei cinesi che gli producono i pezzi.
Certo, credo che sia la stessa cosa che succede qui con il "made in Italy" di parecchie aziende del mondo della moda sopratutto, di cui ho deciso di fare tranquillamente a meno. -
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Le manifatture dovranno dimostrare di avere prodotto sul territorio almeno l'80% degli orologi meccanici (e il 60% di quelli al quarzo). Non solo: nella nuova normativa saranno inseriti criteri in base ai quali, nel calcolo del valore svizzero del prodotto finale, potranno essere inseriti i costi di ricerca e sviluppo oltre che di certificazione.
Ciao Dani, leggo solo ora.
Beh, innanzitutto, la parte sottolineata, se letta in quel modo, mi fa pensare che l'azienda X deve realizzare l'80% (meccanici) della sua produzione in Svizzera per aver diritto al Label, l'altro 20 % lo potrebbe fare anche in Uganda...
Solo io percepisco questo? Ma come cacchio scrivono questi esimi?
Tornando al Label, vedo che l'articolo è del 2 dicembre.
Ebbene, il 17 dicembre scorso, in un consiglio della Fhs, si sono definiti i principi che presiedono la revisione dell'ordinanza Swiss Made.
Quel tasso dell'80% non è stato però ritenuto idoneo.
Quindi, il futuro Label Swiss Made prevederà:
Minimo il 60% del valore svizzero del movimento
Assemblaggio e controllo finale del movimento in Svizzera
Minimo il 60% del valore svizzero per l'orologio che deve, comunque, montare un movimento svizzero
Assemblaggio e controllo dell'orologio effettuato in Svizzera
Sviluppo tecnico del movimento e dell'orologio effettuato in Svizzera.
E' previsto che tutte queste modifiche all'ordinanza originale, che ricordo risale al 1971, saranno adottate dal Consiglio Federale a fine 2015 ed entreranno in vigore il primo gennaio 2017.
Buona Capodanno a tutti!. -
.Ciao Dani, leggo solo ora.
Beh, innanzitutto, la parte sottolineata, se letta in quel modo, mi fa pensare che l'azienda X deve realizzare l'80% (meccanici) della sua produzione in Svizzera per aver diritto al Label, l'altro 20 % lo potrebbe fare anche in Uganda...
Solo io percepisco questo? Ma come cacchio scrivono questi esimi?
Tornando al Label, vedo che l'articolo è del 2 dicembre.
Ebbene, il 17 dicembre scorso, in un consiglio della Fhs, si sono definiti i principi che presiedono la revisione dell'ordinanza Swiss Made.
Quel tasso dell'80% non è stato però ritenuto idoneo.
Quindi, il futuro Label Swiss Made prevederà:
Minimo il 60% del valore svizzero del movimento
Assemblaggio e controllo finale del movimento in Svizzera
Minimo il 60% del valore svizzero per l'orologio che deve, comunque, montare un movimento svizzero
Assemblaggio e controllo dell'orologio effettuato in Svizzera
Sviluppo tecnico del movimento e dell'orologio effettuato in Svizzera.
E' previsto che tutte queste modifiche all'ordinanza originale, che ricordo risale al 1971, saranno adottate dal Consiglio Federale a fine 2015 ed entreranno in vigore il primo gennaio 2017.
Buona Capodanno a tutti!
Caro Antonio auguri anche a te, in teoria quindi dovrebbe tutelare la produzione, dipendenti ed indotto dalla classica delocalizzazione che dilaga ormai da più di dieci anni? Se fosse realmente così e se sopratutto dovesse diventare esecutiva credo sarebbe l'ennesima lezione da prendere..