Schede Tecniche Calibri Rolex

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  1. AntoMeRolexPassion
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    Nel novero dei derivati del 3135 un posto importante ha il calibro 3130.
    Nella sostanza molto molto simile alla sua base, a differenza degli altri derivati il 3130, che nasce diversi anni dopo, nel 1999, rinuncia ad una complicazione in quanto non comprende il modulo data.
    Poche sono le modifiche apportate, e poca la componentistica a lui dedicata come si potrà vedere dalla scheda tecnica.

    CALIBRO 3130

    Un solotempo robusto, semplice ed efficace che trova collocazione, tra gli altri, anche nelle casse del Submariner 14060M.
    Vale la pena soffermarci, dato l'elevato numero di volte in cui il quesito è riproposto, sul significato della M a suffisso della referenza.
    M sta per "modified", modificato, e sottende alle differenze che il Submariner 14060M ha avuto nel calibro rispetto al predecessore 14060 incassante calibro 3000 (derivato del 3035).
    La principale e sostanziale modifica la apprezziamo nella spirale. si passa da una spirale piana del 3000 alla spirale Breguet che troviamo appunto sul 3135.

    Un ulteriore chiarimento è dovuto circa la certificazione cronometrica C.O.S.C. che comunemente si crede il 3130 abbia ottenuto solo nel 2007, allorquando cominciarono ad essere commercializzati i Submariner 14060M col quadrante quattro scritte.
    In realtà il 3130 è nato come calibro certificato C.O.S.C. e ne è prova il fatto che gli esemplari di Explorer 114270 precedenti al 2007, che incassano appunto calibro 3130, sono certificati C.O.S.C.
    Lo stesso varrà, quando ne parleremo, per il calibro 3000, incassato per esempio dal Submariner 14060 e dall'Explorer 14270 si crede che anche questo calibro, forse per via della spirale piana, non fosse certificato ma a smentire ciò c'è il fatto che il 14270 è un cronometro certificato!
    I motivi per i quali Rolex abbia deciso di non certificare i sui Submariner no data fino al 2007 rimangono, almeno a me, oscuri, ma certamente possiamo escludere al di là di ogni ragionevole dubbio che ciò sia stato dovuto a carenze prestazionali del 3000 o del 3130

    Per concludere:

    - calibro base 3135, inciso sul ponte del dispositivo di carica 3130
    - meccanico a carica automatica, secondi centrali
    - 28.800 alternanze, 31 pietre
    - Ht. 5,85 mm / diametro 28,50 mm


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    CALIBRO 3131

    Una delle novità più interessanti degli ultimi anni in casa Rolex incontra il grande pubblico in occasione di Basilea 2007; è qui che viene presentato il nuovo Rolex Milgauss.
    Pezzo storico della produzione anni '70, il Milgauss, "l'orologio dello scienziato", viene rivisitato in chiave moderna a fine anni 2000 alla luce degli ultimi aggiornamenti in tema di ricerca tecnica e con rinnovato gusto estetico, sfera secondi a saetta e vetro verde per esempio.
    Caratteristica peculiare del Milgauss è la resistenza ai campi magnetici; a ciò deve il suo nome, il "gauss" è l'unità di misura della densità del flusso magnetico.
    Particolari accorgimenti al calibro 3131 che lo anima lo rendono infatti adatto ad un uso all'interno di laboratori scientifici (indi il suo soprannome) ed in generale in correlazione alla presenza di forti campi magnetici.
    La derivazione della meccanica è un classico 3130 al quale viene però sostituito il bilanciere con un esemplare ad inerzia variabile, regolazione "Microstella" e costruito in Glucydur, una lega di rame e berillio al 2/3%, con spiccate proprietà antimagnetiche.
    Al suo interno trova posto una spirale Breguet in Parachrom Blue, ottenuta in lega di niobio, zirconio ed ossigeno con un procedimento molto complesso e protetto da due diversi brevetti, che in una prima fase prevede la fusione del niobio e dello zirconio ad una temperatura altissima, circa 2.300°C, in un forno a bombardamento di elettroni che è stato appositamente progettato e costruito per lo scopo, al fine di ottenere una barra di materiale lunga 30 cm e spessa 10 mm; successivamente, in un ambiente a vuoto spinto e dunque assolutamente privo di ossigeno, viene lavorata in avvolgimento, messa in tensione e torsione con aggiunta controllata di piccolissime quantità di ossigeno, dallo strato di deposito del quale dipendono stabilità d'oscillazione e colorazione blu, fino ad ottenere un filo lungo 3 km e spesso soltanto 0,1 mm, che poi in un ulteriore passaggio viene avvolto e sezionato in porzioni più piccole fino ad arrivare alla spirale Parachrom, nota per la sua maggior resistenza e le migliorate capacità antimagnetiche, richieste dal calibro 3131 del Milgauss.
    La ruota d'ancora dello scappamento è costituita da una lega in nichel fosforo paramagnetica anch'essa realizzata in-house da Rolex come bilanciere e spirale Parachorm Blue, con tecnologia UV-LiGA; l'ammortizzatore antiurto è invece di derivazione KIF.
    A definire le proprietà antimagnetiche del 3131 interviene infine una campana in ferro tenero che racchiude il calibro frapponendosi tra esso e il fondello, agendo a tutti gli effetti come una gabbia di Faraday.
    A differenza del 3130, che per quanto non sia la meccanica base è comunque il calibro del quale rappresenta una rivisitazione, il 3131 è certificato C.O.S.C.
    Tutti questi accorgimenti tecnici, dietro ai quali ci sono alcuni dei migliori brevetti della Rolex dei gioni nostri, rendono il Milgauss ed il calibro 3131, meccanica esclusiva, resistenti a campi magnetici di 1000 Gauss (Mil-Gauss) tanto da diventare in breve tempo il segnatempo preferito dagli scienziati del CERN di Ginevra.

    - calibro base 3135, inciso sul ponte del dispositivo di carica 3131
    - meccanico a carica automatica, secondi centrali, antimagnetico
    - 28.800 alternanze, 31 pietre
    - Ht. 5,37 mm / diametro 28,50 mm









    CALIBRO 3132

    E' contestuale a Basilea 2010 e all'update del Rolex Explorer la presentazione di un'ulteriore rivisitazione della meccanica senza data 3130.
    E' in questa occasione che viene presentato l'Explorer 214270, evoluzione del precedente 114270 dal quale mutua l'intero concetto, differenziandosi solo per l'aumento del diametro della cassa dai precedenti 36 agli attuali 39 mm e l'adozione di un nuovo bracciale; numerose solo le novità che caratterizzano il nuovo calibro 3132 che all'Explorer 214270 è dedicato.
    Progettato all'insegna della resistenza, anche in subordine al tipo di professionale nel quale sarebbe stato incassato, il 3132 riprende l'ottimo lavoro fatto sul 3131 del Milgauss e lo rivede in chiave evolutiva.
    Viene eliminata la protezione in ferro tenero, non essendo necessaria una gabbia di Faraday su un orologio non specificatamente antimagnetico, ma a differenza del 3130 il 3132 equipaggia la nuova spirale Breguet di progettazione Rolex in lega di niobio, zirconio ed ossigeno: la Parachrom Blue.
    Il bilanciere che la ospita, ad inerzia variabile e regolazione "Microstella", è in Glucydur, una lega di rame e berillio al 2/3% con proprietà antimagnetiche nettamente superiore ai precedenti bilancieri.
    Fin qui si può apprezzare come la struttura di base del 3132 sia pressochè identica al 3131 antimagnetico, gabbia di Faraday esclusa, ed in effetti è così: si è ripreso il lavoro del 2007 sul calibro no date e lo si è adoperato sulla nuova meccanica, che vede però una differenza sul sistema antiurto.
    Viene abbandonato il vecchio KIF e si opta per il sistema Paraflex, ammortizzatore brevettato e prodotto in house da Rolex, che aumenta fino al al 50% la capacità di resistenza agli urti rispetto ai sistemi tradizionali.
    Anche il 3132 è un calibro certificato cronometro dal C.O.S.C.

    - calibro base 3135, inciso sul ponte del dispositivo di carica 3132
    - meccanico a carica automatica, secondi centrali
    - 28.800 alternanze, 31 pietre
    - Ht. 5,37 mm / diametro 28,50 mm






    Edited by AntoMeRolexPassion - 4/3/2022, 21:18
     
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