-
bubba48.
User deleted
Questa è una storia che inizia nella lontana Australia da dove un amico (thanks Adrian), conoscendo il mio interesse per le ricerche, mi invia in regalo un orologio che reca inciso sul fondello solamente un nome: Vincent Funiciello.
Veramente molto poco per avviare una ricerca, eppure Google mi regala un piccolo indizio
Possibile? Un caso di fortuita omonimia? Forse no; infatti il venditore risiede anch’egli a Long Island e più precisamente a Sayville, cittadina contigua a Patchogue.
Qualche immagine della cittadina negli anni
1906
1906
1915
1915
1920
1920
1940
1941
1957
1957
1960
1983
1989
Due immagini della Patchogue di oggi
Purtroppo il venditore (un classico svuota cantine) essendo passato ormai diverso tempo, nulla ricorda di questo orologio. Tuttavia negli States sono moltissime le società che raccolgono dati anagrafici e li collegano fra di loro sulla base di indirizzo, numero telefonico eccetera. Scopro così che Vincent viveva con la moglie Lisa (morta nel 2008) al 21 di Potter Street e che al medesimo indirizzo risiedevano anche Michael Ernest e Tracey Funiciello.
Una mia lettera di contatto risulta consegnata ma rimane senza risposta. Non mi abbatto e avendo trovato un ulteriore indirizzo ancora attivo, 415 78th St, Brooklyn NY, immobile che risulta accatastato a nome di Vincent, spedisco anche qua una nuova lettera.
Purtroppo ancora una volta senza risposta. Ovviamente non mi perdo d’animo e prendo contatto con tutte le associazioni italo-americane presenti a New York City ed in tutto lo stato, oltre ovviamente agli uffici amministrativi di Patchogue.
In attesa delle risposte comincio a consultare qualche archivio anagrafico e dal censimento del 1940 ricavo che la famiglia di Vincent era formata dai genitori Michael e Raffaela e dalle sorelle Carmela, Marie e Gloria oltre a Vincent stesso.
La famiglia viveva a Brooklyn ed il capofamiglia Michael (in realtà Michele), che era l’unico nato in Italia, svolgeva l’attività di fruttivendolo.
Ma se Michele era nato in Italia, quando era arrivato negli USA?
Appurato che il cognome Funiciello è di originario della Campania, si trattava di incrociare i dati di emigrazione da quella regione agli States dai primi anni del 1900 in poi.
Fortunatamente gli archivi americani sono ricchi e abbastanza facilmente accessibili e dagli archivi di Ellis Island qualcosa salta fuori
Dunque Michele era arrivato in America nel 1903 per raggiungere il cugino Giancarlo Barbieri (o Barberi) provenendo dal piccolo paese di Francolise in provincia di Caserta, dover ancora è presente il cognome Funiciello.
Nel frattempo, tramite una agenzia di informazioni, trovo un altro indirizzo collegabile con il nostro Vincent, quello di una zona turistico-residenziale ad un centinaio di chilometri da New York: 113 North Shore Road a Rock Hill NY.
Questa la casa (ora in vendita)
Cosa fatta dunque, ormai di Vincent conosco parecchie cose e non mi resta che aspettare il contatto ma…
Per 8 (otto) associazioni che a diverso titolo riuniscono italo-americani, due delle quali hanno anche pubblicato nei loro siti la mia ricerca, i Funiciello sono illustri sconosciuti.
La Camera di Commercio ed una sorta di Pro Loco di Patchogue, sanno solo confermarmi l’indirizzo, ma nessuna ulteriore informazione.
Inoltre nessun Funiciello di New York risulta nelle liste di arruolamento e neppure risultano a carico procedimenti giudiziari di alcun genere.
Ed in Italia?
All’anagrafe di Francolise non risulta nessun Michele emigrato all’inizio del secolo scorso e nemmeno una ricerca nei registri parrocchiali dà risultato.
Che dire? Peccato non poter chiudere il cerchio.
Non mi resta quindi che presentarvi l’orologio che ancora una volta mi ha dato la possibilità di un tuffo nel passato, dimostrando una volta di più che dietro alla storia di un oggetto c’è sempre la storia di una persona.
Fondello
Movimento
Felicemente al polso
Qui finisce - per ora - la storia del lungo viaggio di questo orologio.
Grazie a tutti per l'attenzione.
.