Storia minima del debito.

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  1. Benvolio
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    Il mio monetarista preferito :D. Ciao, Twilight.

    Non ti do torto. Ma per come la vedo io V.V. è ben conscio delle fragilità intrinseche nel Paese. Come del suo potere, peraltro.

    Ma è anche conscio -a mio avviso- che non è un Paese che per molteplici ragioni possa sic et simpliciter importare le ricette dei Chicago Boys come fosse il Cile.

    Importare così d'amblèe quelle soluzioni ha provato a farlo Eltsin fra una bottiglia e l'altra (un piccolo inciso: all'epoca era sugli scudi Nemtsov) ed i risultati sono stati miseria ed instabilità per anni (per ovvi motivi la soluzione più gradita agli USA ed ai loro Corgi britannici), oltre che figuri di dubbio profilo arricchitisi oltre immaginazione.

    Mutati i tempi, comunque ancora oggi personaggi simili ci sono in giro (da Khosorkovsky che vorrebbero farci passare per un martire ai pluripregiudicati Navalny) che vorrebbero semplicemente seguire il Radioso Leader Friedman; a mio avviso dannoso ovunque, in Russia disatroso.
    Ma penso che V.V. abbia ancora efficaci argomentazioni per convincere questi sciocchini :D della bontà delle sue posizioni.
     
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    Pastore, siamo finalmente pronti a leggere la tua proposta

    dai su...

    CITAZIONE (TwilightSun @ 13/3/2015, 10:48) 
    :D

    La situazione della Russia è assai complessa... Premetto che generalmente le società di rating (in ogni campo) non sono la mia passione (per non essere scurrile). Una previsione del lungo periodo per la Russia è legata a tre fattori cruciali, la dipendenza quasi totale dal mercato energia, le sanzioni poste per la questione di confini e l'ampiezza stessa dei volumi in gioco. Una variazione del prezzo finale dell'energia come quella che abbiam visto negli ultimi mesi non è un qualcosa di facile da digerire per la Russia, che ha gli stessi parametri di rischio (banalizzo per ovvi motivi) dell'azienda monocliente...

    Quel tipo di downgrade è eccessivamente negativo ma francamente VP dovrebbe razionalizzare un bel po' la tenuta globale del paese, il rischio del gigante con i piedi di argilla non è proprio una totale boiata...

    premesso che nelle società di rating entra molto anche la politica estera
    premesso che chi finanzia queste società cmq ha una voce più forte nel coro
    il rating non è solo una fotografia dell'esistente oggi ma è anche uno sguardo alle prospettive
     
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  3. Benvolio
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    - Vero.
    - Vero.
    - E si vede quanto c'hanno azzeccato in passato. Oh, Nostradamus, eh! ;)

    Dai, ormai hanno credibilità come il tipo con i tre bussolotti nella piazzola dell'autostrada; avrebbero potuto almeno fare seppuku in massa.
    Sono strumenti che si usano per fare pressione, per ricattare, o semplicemente per spuntare un interesse più alto.
    Poi nei fatti molto semplicemente non si può non farci i conti, ok.
    Questo non toglie che la stima che si meritano è di un paio di gradini inferiore allo scippatore con il motorino truccato.

    Edited by Benvolio - 13/3/2015, 15:56
     
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  4. enricoc2
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    CITAZIONE (Benvolio @ 13/3/2015, 15:52) 
    - Vero.
    - Vero.
    - E si vede quanto c'hanno azzeccato in passato. Oh, Nostradamus, eh! ;)

    Dai, ormai hanno credibilità come il tipo con i tre bussolotti nella piazzola dell'autostrada; avrebbero potuto almeno fare seppuku in massa.
    Sono strumenti che si usano per fare pressione, per ricattare, o semplicemente per spuntare un interesse più alto.
    Poi nei fatti molto semplicemente non si può non farci i conti, ok. Questo non toglie che la stima che si meritano è di un paio di gradini inferiore allo scippatore con il motorino truccato.

    :I:
     
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    CITAZIONE (Benvolio @ 13/3/2015, 11:00) 
    Il mio monetarista preferito :D. Ciao, Twilight.

    Non ti do torto. Ma per come la vedo io V.V. è ben conscio delle fragilità intrinseche nel Paese. Come del suo potere, peraltro.

    Ma è anche conscio -a mio avviso- che non è un Paese che per molteplici ragioni possa sic et simpliciter importare le ricette dei Chicago Boys come fosse il Cile.

    Importare così d'amblèe quelle soluzioni ha provato a farlo Eltsin fra una bottiglia e l'altra (un piccolo inciso: all'epoca era sugli scudi Nemtsov) ed i risultati sono stati miseria ed instabilità per anni (per ovvi motivi la soluzione più gradita agli USA ed ai loro Corgi britannici), oltre che figuri di dubbio profilo arricchitisi oltre immaginazione.

    Mutati i tempi, comunque ancora oggi personaggi simili ci sono in giro (da Khosorkovsky che vorrebbero farci passare per un martire ai pluripregiudicati Navalny) che vorrebbero semplicemente seguire il Radioso Leader Friedman; a mio avviso dannoso ovunque, in Russia disatroso.
    Ma penso che V.V. abbia ancora efficaci argomentazioni per convincere questi sciocchini :D della bontà delle sue posizioni.

    Ciao Benvolio,
    ti stupirò ma non sono particolarmente monetarista tanto quanto non sono "keynesiano". Sono allergico alle logiche del tutto giusto o tutto sbagliato. Nell'andamento sano di un'economia c'è il momento di Keynes ed il momento di Friedman, imho.

    Tornando alla Russia è assolutamente vero che non si può ribaltare un paese ed un'economia di quelle proporzioni per "decreto legge", un processo di cambiamento, lasciando perdere per ora se giusto o sbagliato (per me giustissimo ^_^ ), ha bisogno di anni ed anni di transizione. Sempre a mia personalissima opinione, poi, il mondo non ha necessità di un USA-Clone ma della Russia, con le sue peculiarità, i suoi pregi ed i suoi difetti. Ma su questo molti avrebbero assai da dire :D
     
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    CITAZIONE (TwilightSun @ 13/3/2015, 16:07) 
    Ciao Benvolio,
    ti stupirò ma non sono particolarmente monetarista tanto quanto non sono "keynesiano". Sono allergico alle logiche del tutto giusto o tutto sbagliato. Nell'andamento sano di un'economia c'è il momento di Keynes ed il momento di Friedman, imho.

    Tornando alla Russia è assolutamente vero che non si può ribaltare un paese ed un'economia di quelle proporzioni per "decreto legge", un processo di cambiamento, lasciando perdere per ora se giusto o sbagliato (per me giustissimo ^_^ ), ha bisogno di anni ed anni di transizione. Sempre a mia personalissima opinione, poi, il mondo non ha necessità di un USA-Clone ma della Russia, con le sue peculiarità, i suoi pregi ed i suoi difetti. Ma su questo molti avrebbero assai da dire :D

    concordo
    le ricette one fits all hanno sempre fallito - imf insegna
    il mondo è un po' più complesso di qualunque modello economico
     
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    CITAZIONE (TwilightSun @ 13/3/2015, 16:07) 
    Nell'andamento sano di un'economia c'è il momento di Keynes ed il momento di Friedman, imho.

    Volgarmente detto buonsenso... Credo ^_^
     
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    CITAZIONE (Baldazzar @ 13/3/2015, 16:28) 
    Volgarmente detto buonsenso... Credo ^_^

    :lol:

    Non mi banalizzare il profondo pensiero espresso sennò vengo lì e ti faccio sparire tutta l'attrezzatura da sci e le mountain bike :woot:
     
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    CITAZIONE (TwilightSun @ 13/3/2015, 16:37) 
    :lol:

    Non mi banalizzare il profondo pensiero espresso sennò vengo lì e ti faccio sparire tutta l'attrezzatura da sci e le mountain bike :woot:

    :asd:
     
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    CITAZIONE (TwilightSun @ 13/3/2015, 16:37) 
    :lol:

    Non mi banalizzare il profondo pensiero espresso sennò vengo lì e ti faccio sparire tutta l'attrezzatura da sci e le mountain bike :woot:

    Soluzione alla "Chicago Boys" -_-
     
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    CITAZIONE (caldexter @ 13/3/2015, 15:45) 
    Pastore, siamo finalmente pronti a leggere la tua proposta

    dai su...


    premesso che nelle società di rating entra molto anche la politica estera
    premesso che chi finanzia queste società cmq ha una voce più forte nel coro
    il rating non è solo una fotografia dell'esistente oggi ma è anche uno sguardo alle prospettive

    Art. 1 - L'Euro, all'atto dell'accettazione, nasce di proprietà dei cittadini ed è acquisito, a tal fine, nella disponibilità degli Stati Membri aderenti al Trattato di Maastricht. L'Euro è pertanto proprietà del portatore.
    Art. 2 - Ad ogni cittadino è attribuito un codice dei redditi sociali, mediante il quale gli viene accreditata la quota di reddito causato dalla accettazione monetaria e da altre eventuali fonti di reddito in attuazione del 2° co. dell'art. 42 della Costituzione.
    Art. 3 - Accettata la proprietà dell'Euro in rappresentanza della collettività nazionale, il Governo è legittimato a trattenere all'origine, quanto necessario per le esigenze fiscali di pubblica utilità.
    Art. 4 - Norma transitoria. È concessa la moratoria dei debiti a richiesta di parte, in attesa che si accerti di chi sia la proprietà dell'Euro all'atto dell'emissione.

    Gli articoli andrebbero spiegati punto per punto perché ogniuno di essi è frutto di anni di ricerca e di studi giuridici ma la cosa essenziale è che l'euro nasca di proprietà dei cittadini europei all'atto dell'emissione e che ad ogni cittadino venga assegnato un codice dei redditi sociali che al contrario del codice fiscale che serve per pagare, questo serve per incassare i redditi derivanti dalla creazione di valore dovuta all'accettazione.

    Hai fatto la rivoluzione.
     
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  12. enricoc2
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    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 13/3/2015, 18:26) 
    Art. 1 - L'Euro, all'atto dell'accettazione, nasce di proprietà dei cittadini ed è acquisito, a tal fine, nella disponibilità degli Stati Membri aderenti al Trattato di Maastricht. L'Euro è pertanto proprietà del portatore.
    Art. 2 - Ad ogni cittadino è attribuito un codice dei redditi sociali, mediante il quale gli viene accreditata la quota di reddito causato dalla accettazione monetaria e da altre eventuali fonti di reddito in attuazione del 2° co. dell'art. 42 della Costituzione.
    Art. 3 - Accettata la proprietà dell'Euro in rappresentanza della collettività nazionale, il Governo è legittimato a trattenere all'origine, quanto necessario per le esigenze fiscali di pubblica utilità.
    Art. 4 - Norma transitoria. È concessa la moratoria dei debiti a richiesta di parte, in attesa che si accerti di chi sia la proprietà dell'Euro all'atto dell'emissione.

    Gli articoli andrebbero spiegati punto per punto perché ogniuno di essi è frutto di anni di ricerca e di studi giuridici ma la cosa essenziale è che l'euro nasca di proprietà dei cittadini europei all'atto dell'emissione e che ad ogni cittadino venga assegnato un codice dei redditi sociali che al contrario del codice fiscale che serve per pagare, questo serve per incassare i redditi derivanti dalla creazione di valore dovuta all'accettazione.

    Hai fatto la rivoluzione.

    Non riesco a capire, da un alto mia pare di comprendere che ad ognuno verrà dato un tot di moneta (valore) che unitamente a quello creato dalla proprietà privata determinerà la sua ricchezza. Dall'altro però si dice che l'Euro è acquisito nella disponibilità degli stati e che il governo accetta la proprietà dell'euro in rappresentanza della collettività. Questo non mi è chiaro. Al netto di questo però le norme mi paiono solo enunciazione di principi e diversamente non potrebbe essere. Anche qua cerco di spiegarmi. Mi pare in soldoni che si voglia stabilire il principio che la moneta sia direttamente gestita dal governo (stato) per conto dei cittadini, Poichè è impensabile che i cittadini possano gestirla direttamente ci si rifarebbe sempre al principio della rappresentanza. Il fatto di dire che l'Euro appartiene ai cittadini dal lato pratico non cambia molto se poi la gestione è comunque delegata a terzi. Arrivando al dunque mi pare una riproposizione, con aggiunta dell'esplicitazione del principio della diretta appartenenza della moneta al popolo, del controllo diretto dell'emissione della moneta in mano allo stato che in ragione del principio di rappresentanza dovrebbe emetterla e gestirla in nome e per conto dei cittadini. E qua però si pone il secondo dei problemi che dicevamo qualche pagina indietro. Quale è lo stato (forma di governo) che ti garantisce un uso corretto di questo potere che gli viene attribuito? Prima in teoria occorre risolvere questo dilemma. Mi fai faticare :D Perchè secondo a chi è in mano questa gestione sai che andiamo a carte e quarantotto. Poi nagari mi sfugge qualcosa di rilevante. Ma come dici tu il problema è giuridico e quindi occorre valutare l'effettività della norma. Una norma così formulata a mio parere emanca dell'effettività se non nei termini anzidetti della delega attraverso la rappresentanza.
     
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    CITAZIONE (enricoc2 @ 13/3/2015, 21:53) 
    Non riesco a capire, da un alto mia pare di comprendere che ad ognuno verrà dato un tot di moneta (valore) che unitamente a quello creato dalla proprietà privata determinerà la sua ricchezza. Dall'altro però si dice che l'Euro è acquisito nella disponibilità degli stati e che il governo accetta la proprietà dell'euro in rappresentanza della collettività. Questo non mi è chiaro. Al netto di questo però le norme mi paiono solo enunciazione di principi e diversamente non potrebbe essere. Anche qua cerco di spiegarmi. Mi pare in soldoni che si voglia stabilire il principio che la moneta sia direttamente gestita dal governo (stato) per conto dei cittadini, Poichè è impensabile che i cittadini possano gestirla direttamente ci si rifarebbe sempre al principio della rappresentanza. Il fatto di dire che l'Euro appartiene ai cittadini dal lato pratico non cambia molto se poi la gestione è comunque delegata a terzi. Arrivando al dunque mi pare una riproposizione, con aggiunta dell'esplicitazione del principio della diretta appartenenza della moneta al popolo, del controllo diretto dell'emissione della moneta in mano allo stato che in ragione del principio di rappresentanza dovrebbe emetterla e gestirla in nome e per conto dei cittadini. E qua però si pone il secondo dei problemi che dicevamo qualche pagina indietro. Quale è lo stato (forma di governo) che ti garantisce un uso corretto di questo potere che gli viene attribuito? Prima in teoria occorre risolvere questo dilemma. Mi fai faticare :D Perchè secondo a chi è in mano questa gestione sai che andiamo a carte e quarantotto. Poi nagari mi sfugge qualcosa di rilevante. Ma come dici tu il problema è giuridico e quindi occorre valutare l'effettività della norma. Una norma così formulata a mio parere emanca dell'effettività se non nei termini anzidetti della delega attraverso la rappresentanza.

    L'importante è comprendere che la moneta deve nascere di proprietà del cittadino e non della bce cioè deve nascere SENZA debito.
    Poi possiamo discutere di come venga spesa o distribuita.
    Perciò il codice dei redditi sociali.
    Ad ogni cittadino viene attribuita una quota di moneta derivante dalla creazione del valore monetario , è questo il famoso reddito di cittadinanza di cui ciancia Grillo che lo ha sentito dalle orecchie di Auriti, io presente.
    Cioè il reddito dovuto ad ogniuno per il sol d'atto di essere vivi e cittadini di una comunità che emette moneta e non la carità pelosa di cui parlano ora dovendo aumentare, stante l'attuale sistema, il gia disastroso debito pubblico.
    Al cittadino dai moneta e quindi valore d'acquisto dei beni primari.
    Ad ogni cittadino va quindi garantito un pezzo di pane, un tetto sulla testa e di che coprirsi. È questo lo devi a tutti, al povero come al ricco perché sia l'uno che l'altro per il sol fatto di accettare quel pezzo di carta contribuisce a crearne il valore.
    Il problema è, come ogni problema di questa natura,giuridico.
    Se non sai di chi è la moneta all'atto dell'emissione come fai giuridicamente a sapere chi è il proprietario e chi il debitore?
    Come fai a mettere in galera un ladro o un falsario se non sai attribuire la proprietà di ciò che falsifica o ruba?
    Nel sistema attuale invece la moneta nasce di proprietà della bce che te la presta e a cui devi(dobbiamo) restituirla con gli interessi.
    Fondamentale per capire questo il discorso del governatore sulla moneta fiduciaria.
     
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    [QUOTE=Fasiluna pastore abruzzese,13/3/2015, 18:26 ?t=70428383&st=75#entry571179133]
    Art. 1 - L'Euro, all'atto dell'accettazione, nasce di proprietà dei cittadini ed è acquisito, a tal fine, nella disponibilità degli Stati Membri aderenti al Trattato di Maastricht. L'Euro è pertanto proprietà del portatore.
    Art. 2 - Ad ogni cittadino è attribuito un codice dei redditi sociali, mediante il quale gli viene accreditata la quota di reddito causato dalla accettazione monetaria e da altre eventuali fonti di reddito in attuazione del 2° co. dell'art. 42 della Costituzione.
    Art. 3 - Accettata la proprietà dell'Euro in rappresentanza della collettività nazionale, il Governo è legittimato a trattenere all'origine, quanto necessario per le esigenze fiscali di pubblica utilità.
    Art. 4 - Norma transitoria. È concessa la moratoria dei debiti a richiesta di parte, in attesa che si accerti di chi sia la proprietà dell'Euro all'atto dell'emissione.

    Gli articoli andrebbero spiegati punto per punto perché ogniuno di essi è frutto di anni di ricerca e di studi giuridici ma la cosa essenziale è che l'euro nasca di proprietà dei cittadini europei all'atto dell'emissione e che ad ogni cittadino venga assegnato un codice dei redditi sociali che al contrario del codice fiscale che serve per pagare, questo serve per incassare i redditi derivanti dalla creazione di valore dovuta all'accettazione.

    Hai fatto la rivoluzione.
    [/QUOTE ]:D :D :D :D :woot: :woot: :woot:
     
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    CITAZIONE (Fasiluna pastore abruzzese @ 14/3/2015, 03:05) 
    L'importante è comprendere che la moneta deve nascere di proprietà del cittadino e non della bce cioè deve nascere SENZA debito.
    Poi possiamo discutere di come venga spesa o distribuita.
    Perciò il codice dei redditi sociali.
    Ad ogni cittadino viene attribuita una quota di moneta derivante dalla creazione del valore monetario , è questo il famoso reddito di cittadinanza di cui ciancia Grillo che lo ha sentito dalle orecchie di Auriti, io presente.
    Cioè il reddito dovuto ad ogniuno per il sol d'atto di essere vivi e cittadini di una comunità che emette moneta e non la carità pelosa di cui parlano ora dovendo aumentare, stante l'attuale sistema, il gia disastroso debito pubblico.
    Al cittadino dai moneta e quindi valore d'acquisto dei beni primari.
    Ad ogni cittadino va quindi garantito un pezzo di pane, un tetto sulla testa e di che coprirsi. È questo lo devi a tutti, al povero come al ricco perché sia l'uno che l'altro per il sol fatto di accettare quel pezzo di carta contribuisce a crearne il valore.
    Il problema è, come ogni problema di questa natura,giuridico.
    Se non sai di chi è la moneta all'atto dell'emissione come fai giuridicamente a sapere chi è il proprietario e chi il debitore?
    Come fai a mettere in galera un ladro o un falsario se non sai attribuire la proprietà di ciò che falsifica o ruba?
    Nel sistema attuale invece la moneta nasce di proprietà della bce che te la presta e a cui devi(dobbiamo) restituirla con gli interessi.
    Fondamentale per capire questo il discorso del governatore sulla moneta fiduciaria.

    Stasera ti chiedo due cose :I:
     
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