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boh, interessante la tecnica di queste barche. ancora effetto novità per me, mi sembra ancora recente il record dei 50 nodi di hydroptere. chissà nei prossimi anni come sarà il seguito a livello mediatico.
ma da navigare in deriva il foil io l'ho trovato entusiasmante ma anche un pò monotematico, cioè è divertente il raggiungimento della velocità massima per quegli istanti prima di finire in acqua, pure se forse è questione di fare esperienza. invece con un sunfish per esempio il divertimento parte da 0 saltando tra le onde. certo a livello commerciale ormai temo i vecchi scafi non abbiano molto ritorno, però mi pare che anche i foil facciano fatica ad affermarsi e il livello raggiunto qui secondo me li distacca completamente.
cioè 20 anni fa hobie aveva provato a lanciare uno scafo avanzato ma fu un fiasco, oggi tiene in vendita il classico e divertentissimo 16 del 1972.
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Un po' la stessa cosa col windsurf. Quando iniziai, fine anni '70, le attrezzature e le andature un po' si somigliavano. Negli ultimi anni boom dei materiali e ricerca della velocità pura in planata (ma fine della tecnica di regata), e da un paio di anni foil anche sulle tavole ed ora anche una cosa chiamata wingfoil. Ma nel nostro mondo vedo con piacere la rinascita di "vecchie" tavole con nuovi materiali e la ripresa di un divertimento puro (ossia ti diverti anche con sei sette nodi,non ti servono i14/16 per la planata). E questo è un bene, poiché riavvicina alla vela molti giovani senza sostenere spese enormi e senza richiedere aspetti tecnici così difficili che alla fine allontanano. Se deve esser divertimento, che lo sia. Altrimenti si riduce tutto ad una ristretta nicchia.
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esatto il prodotto matura e si riducono i profitti, i costruttori devono ricercare novità, specialmente durante la fase iniziale. certamente avere tante varietà è un beneficio per il prodotto. in campo nautico però mi sembra che i numeri siano troppo bassi per sostenere barche costosissime che richiedano preparazione atletica. il windsurf se vogliamo è la forma più semplice di vela. appena si alza il vento appaiono kite e wind, di recente pure qualche scriteriato che tiene sulle spalle l'aquilone a forma di tavolo. ma pure lì non è che sono milioni i praticanti in italia e i costi sono i più bassi.
già sulle derive il grosso delle flotte lo fanno scafi economici e spesso vecchi, con foil mi pare che giusto il waszp sia riuscito ad ottenere un certo successo grazie alla relativa accessibilità. gli scafi delle competizioni quindi perderanno ancora di più contatto con il mercato.
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Bravo, hai centrato in pieno il punto. Il contatto si perderà sempre di più, poiché il gap tra mondo reale e superscafi sarà sempre più ampio. Ecco perché pur apprezzando tecnologicamente la attuale formula di America's Cup, rimpiango ancora i "semplici" scafi anni '80.
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Concordo, non sono un esperto come voi ma appare del tutto evidente che per la coppa America sono alla ricerca di rendere l'evento vendibile a livello televisivo, quindi gare brevi...peccato che i match race più entusiasmanti delle nuove AC75 siano stati quelli dove hanno regatato dislocati causa poco vento, ahahaha
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Si parte venerdì.
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Verso le 18 credo la RAI faccia un programma in cui riassume (o fa vedere tutta) la giornata che in Italia si svolge tra notte fonda e alba
Daniele
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Da stanotte dalle 2.50 diretta su RAI 2 e Sky, andiamoooo
..e anche rivedibile su RAIPlay
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Hai capito gli inglesi...2-0 In gergo calcistico sarebbero stati definiti "la squadra materasso", invece hanno sbaragliato tutti i pronostici.
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Ora su raisport America's Cup
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Peccato per oggi contro Ineos, la prima regata poi sospesa era già vinta, la seconda si sono fidati troppo della superiorità del mezzo.
Con gli americani invece ci è andata bene, spettacolare la scuffia
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Ma come si lascano ste rande?
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Credo che c'abbiano il motorino elettrico alimentato dall'energia prodotta dai grinder
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Si quello l’ho capito, il fatto è che lascano veramente poco, ma poi cosa hanno combinato, strapoggia?
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boh... secondo me guardando con maggiore cura le forme di questi scafi è evidente che rispetto ai foil tradizionali seguono maggiormente i concetti degli aerei. il che è una banalità, come le auto da corsa rispetto alle auto sportive stradali. le "vele" sono metà ala di un aereo ed infatti si congiungono alla coperta allo stesso modo. pure la "chiglia" in realtà secondo me ha principalmente una funzione aerodinamica, non penso che serva a molto nella breve transizione prima del volo. penso che magari gli equipaggi non siano ancora del tutto pratici dei concetti di aviazione.
cioè sembra quasi che abbiano mandato in stallo le vele, ed in quella condizione il timone abbia ben poca autorità. a quel punto ha iniziato a volare lo scafo che si è impennato per poi cadere giù. con le auto da corsa questi inconvenienti sono successi molte volte ed infatti impiegano dei piccoli flap che vengono aperti automaticamente dalla turbolenza in caso di sbandata per evitare che decollino.
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