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sante_castig
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Grazie ancora a tutti.
In attesa di prossime novità, oggi voglio alzare un poco il velo su alcuni aspetti costruttivi dei miei orologi. Per svariate ragioni non è questa la sede più appropriata per scendere in dettagli tecnici (benché posso assicurare che di soluzioni ne ho dovute escogitare molte, essendo la struttura dei miei pezzi sostanzialmente inedita), ma un'occhiata oltre il fondello è doverosa.
Per l'occasione spogliamo Tom, che ha ricevuto le ultime cure, e a parte un ultimissimo maquillage di aspetti minori che ancora lo attende, può definirsi maggiorenne
Per prima cosa togliamo il fondello, strutturato in due parti: un contenitore in ottone che alloggia il legno di bosso; al di sotto del fondello troviamo il movimento protetto da due guarnizioni: una in sintetico esterna che occupa tutto lo spazio, il cui scopo è quello di impedire a polvere e umidità di raggiungere troppo facilmente il movimento; quella tonda al centro, in silicone nero, ha solo la funzione di coprire il calibro, ma potrebbe essere anche omessa:
Tolte le guarnizioni, il movimento viene alla luce:
Vorrei attirare l'attenzione su un piccolo dettaglio: il fissaggio dei movimenti alla cassa, anche negli orologi di più alta gamma, avviene in genere attraverso semplici bride di acciaio tranciato; tecnicamente è una soluzione perfetta, ma dal punto di vista estetico sono molto orgoglioso dei miei fermamovimento sagomati a mano nel bronzo massello
E su questa ultima immagine ringrazio per l'attenzione; ci aggiorniamo a breve con nuovi pezzi
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