[Seagull ST19] Come è fatto.

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    Ciao a tutti,

    per questo terzo topic dedicato ai calibri PMW ho scelto il cronografo manuale Seagull ST-19, calibro che ha riservato qualche (spiacevole) sorpresa come chi avrà la pazienza di leggere scoprirà.


    Innanzitutto una breve introduzione al calibro:

    fronte_retro_zpsvzypfyw2

    Il calibro è prodotto da Seagull ed è basato sul vecchio calibro Venus 175 al quale sono state apportate alcune modifiche. Le principali sono:

    *) variazione del numero di alternanze/ora passato da 1800 del Venus a 21600 del Seagull.

    *) incremento del numero dei rubini passato da 17 del Venus a 21 del Seagull (alcune versioni pare ne abbiano 23).

    I 21 rubini sono così disposti:

    4: perni del bilanciere
    1: ellipse
    2: palette dell'ancora
    2: perni dell'ancora
    2: ruota scappamento
    2: ruota secondi
    2: terza ruota
    2: ruota centro
    2: ruota dell'innesto
    1: ruota contasecondi (ponte cronografia)
    1: ruota contaminuti (ponte cronografia)

    La gamma di movimenti comprende i seguenti modelli:

    Gamma%20ST19_zpsft08mx1o



    Il movimento analizzato in questo thread appartiene ad un Alpha cosiddetto "Daytona", probabilmente uno degli orologi meno costosi ad incoroprare questo calibro costando circa 180€. La versione utilizzata è l'ST-1903 o TY-2903, che dir si voglia, ossia con indicatore delle 24 ore ad ore 6.

    Prima di smontare l'orologio ho eseguito una misurazione al cronocomparatore per vedere come si comporta il movimento. La misurazione è stata presa dopo circa un'ora dalla carica massima. L'angolo di levata è stato lasciato a 52° in quanto non ci sono documenti tecnici Seagull che indichino quale esso sia, credo comunque che il valore effettivo non si discosti di molto. Ecco i risultati:


    cronocomparatore_prima_zpsjcd7xuvs


    L'amplitudine risulta molto buona mentre il beat error non è regolato al meglio ma ciò non rappresenta un grosso problema.

    Lo scarto posizionale invece si attesta su 17 secondi: nulla di eccezionale, ma neppure troppo malvagio se consideriamo la fascia di prezzo dell'orologio ed il costo del calibro (circa 100€). Forse un po' eccessivo il calo di amplitudine nelle posizioni verticali.

    Quello però che non si vede dalla tabella è la "pulizia" della marcia che in effetti lascia un po' (molto!) a desiderare:


    marcia_zpsrttxj7i3



    Come si vede il tracciato non mostra due linee parallele...

    La stabilità di marcia inoltre non si è rivelata eccezionale in quanto si verificano oscillazioni della marcia nell'arco di pochissimi minuti...

    Mi scuso per la qualità delle foto, un po' scure, ma sono stato costretto a fotografare in questo modo per evitare le aberrazioni che si producevano per effetto del riflesso della luce della lampada sui particolari cromati.

    Il retro dell'orologio; il fondello a vista lascia intravedere il movimento:


    2_zpsipxngsxb



    Iniziamo con lo svitare il fondello, che non presenta le tipiche tacche per inserire la chiave a tre punte, bensì è caratterizzato dal cosiddetto "millerighe". Per lo smontaggio è pertanto necessario utilizzare un apposito tassello, aiutandosi magari con un morsetto fermacassa:



    3_zpscpr4d7mb



    Dopo aver rimosso il fondello abbiamo visione del calibro nella sua interezza e dell'"anello" fermamovimento.

    Per sfilare il movimento dalla cassa è necessario per prima cosa sfilare la corona completa di [i]tige[/i]. Per far ciò è necessario svitare la corona, estrarla in posizione di rimessa all'ora e, aiutandosi con un piccolo cacciavite, premere il pulsantino di sgancio del tiretto e contemporaneamente estrarre la corona. Fatto ciò si procede a sfilare l'anello fermamovimento quindi è possibile estrarre il movimento dalla cassa, aiutandosi con un apposito cuscinetto:


    4_zps5h7l5ghy

    (Il movimento poggiato sul cuscino e l'anello fermamovimento)

    L'unico commento che merita l'anello fermamovimento è: INCOMMENTABILE! Un piccolo sforzo in più potevano farlo alla Alpha.

    Il quadrante è fissato al movimento per mezzo di due viti contrapposte:

    5_zpsw3q9trlp



    Prima di smontare il quadrante è però necessario rimuovere le sfere, utilizzando delle apposite leve ed un foglietto in plastica trasparente per proteggere il quadrante:

    6_zps1i2b8qdn

    (notare il non perfetto posizionamento della lancetta del contatore dei minuti)

    Le sfere rimosse:

    7_zpsvvjol9lh



    Il movimento lato platina dopo aver rimosso il quadrante:

    8_zpsuxlhxjjh



    Sulla placca di guardia sono serigrafate le indicazioni dei contatori. Quella ad ore 6 è errata in quanto questa versione del calibro utilizza un'indicazione delle 24h e non la (davvero inutile imho) indicazione su 12h che replica l'indicazione della lancetta delle ore della parte solotempo, il cui unico scopo è quella di richimare alla vista quello che di norma dovrebbe essere un contatore 12h crono.

    Prima di procedere allo smontaggio del movimento ho speso qualche minuto per osservare se le regolazioni del crono effettuate in fabbrica fossero state eseguite correttamente. Devo dire che l'esemplare in mio possesso è stato ben regolato. Un difetto che spesso mi capita di vedere dalle foto sul web di orologi con crono Seagull è il posizionamento errato della ruota conduttrice dell'innesto in quanto non perfettamente complanare alla ruota dell'innesto. Questo esemplare l'aveva correttamente allineata in altezza.

    Anche le profondità di ingranaggio appaiono ben tarate:

    Ingranamento ruota conduttrice dell'innesto <-> ruota dell'innesto:

    ing1_zpsclpdctlz



    Ingranamento ruota dell'innesto <-> ruota contatore secondi:

    ing2_zps9iaa4jqh


    Ciò è confermato dal ridotto calo di amplitudine che si verifica a cronografo innestato.

    Qui invece un dettaglio del dito della ruota contasecondi che entra in contatto con la ruota intermedia del contaminuti:

    dito_zpslibrgdoi



    Iniziamo dunque con lo smontaggio del calibro.

    Per prima cosa si scarica l'orologio agendo sul cricco (indicato in seguito in quanto al momento coperto da una leva) facendo scorrere la corona fra le dita per scaricare dolcemente la molla.

    Si procede quindi con lo smontaggio della molla dell'innesto e della molla della leva di azionamento della ruota a colonne, svitando le apposite viti:

    13_zpstmkll6mg



    Lo scopo della molla dell'innesto è quella di mantenere nella corretta posizione tutto il gruppo dell'innesto e di spingerlo verso il contatore dei secondi (facendolo basculare) quando viene premuto il tasto di azionamento del crono.

    Si passa quindi a smontare l'innesto che in questo calibro è appunto del tipo "a bascula laterale":

    14_zpsaw2cn9q9


    L'innesto è trattenuto da una sola vite (blu). Non vanno invece toccati gli eccentrici (che a prima vista potrebbero essere scambiati per viti) in quanto servono per la regolazioni degli ingranamenti delle ruote di cui ho parlato più su).

    Si prosegue con lo smontaggio della leva di azionamento del cronografo, trattenuta da due viti:

    15_zpsjwblzfpo



    Questa leva, azionata dal pulsante start/stop, agisce sulla ruota a colonne per farla ruotare coadiuvata dalla molletta smontata al passo precedente.

    Si deve ora smontare la molla del martello, trattenuta da apposita vite:

    16_zpst4w7hox6


    Questa molla serve a far scattare in avanti il martello che colpendo i cuori dei contatori ne causa l'azzeramento.



    Si può ora procedere allo smontaggio della leva di reset e della relativa molla, quindi a sfilare il martello dopo averlo allontanato dai contatori:

    17_zpsmmdw0yz3


    La leva di reset viene azionata tramite il pulsante di reset. Il suo compito è quello di azionare la leva di sgancio del martello.

    Si passa a smontare la leva di sgancio del martello e relativa molla dopo aver svitato la sua vite, quindi il freno che è trattenuto dall'apposita vite:

    18_zps8plp9epb



    Questa leva si occupa di rilasciare il martello (che spinto dalla relativa molla azzererà i contatori) il quale nel moto di avanzamento allontanerà il freno dalla ruota dei secondi.

    Compito del freno è invece quello di mantenere fermo il contatore dei secondi quando il cronografo è in STOP. Quando invece il crono è in modalità RESET l'immobilità dei contatori è assicurata dal martello che riposa contro i cuori dei contatori. La ruota contaminuti non necessita invece di freno in quanto essa è tenuta ferma in posizione dall'apposita molletta di scatto (indicata in seguito).

    E' possibile ora smontare il ponte del cronografo dopo aver rimosso la relativa vite, quindi procedere a sfilare i contatori dei secondi e dei minuti e per concludere estrarre la bascula di rinvio del contaminuti (detto anche ballerino) con la relativa ruota prigioniera:

    19_zpskdux6uwq


    Il funzionamento dei componenti rimossi è il seguente: quando la ruota contasecondi ha compiuto un giro completo, il dito solidale al contasecondi interferisce con la ruota intermedia del contaminuti facendola ruotare il ché mette in rotazione anche la ruota contaminuti stessa che avanzerà di 1 minuto. Il corretto grado di avanzamento è garantito dalla molla di scatto del contaminuti (indicata in seguito)



    Segue lo smontaggio del ponte supplementare della cronografia, trattenuto da due viti:

    20_zps5jyokrmf



    Dettaglio del ponte rimosso, su cui è possibile vedere la molletta che agisce sia sul freno che sul ballerino:

    21_zpsingsvkxm



    Lo smontaggio della parte cronografica del calibro si conclude con la rimozione della molla di scatto della ruota a colonne (trattenuta da apposita vite), rimozione della ruota a colonne (imperniata sulla propria vite) e rimozione della molla scatto del contatore dei minuti:

    22_zpsepyxryqv



    In foto è visibile anche la "molla frizione contasecondi" che svolge il compito di frizione del contatore dei secondi cronografici: essendo questi indiretti questa molla si occupa di "frenare" il contatore in modo da garantire un funzionamento fluido della lancetta ovvero privo di "balzi" in avanti..

    Si inizia lo smontaggio della base tempo smontando il ponte del bilanciere, con relativo bilanciere, dopo aver svitato la vite del ponte:

    23_zpsuijhikgd



    Si procede quindi a smontare il ponte dell'ancora, trattenuto da due viti, e l'ancora stessa. Prima di procedere è fondamentale assicurarsi che la molla sia scarica!

    24_zpsjr82iwoc


    Particolarità del ponte dell'ancora è quella di includere le "spinette" di limitazione dell'ancora.

    Purtroppo l'ancora ha riservato una brutta sorpresa: essa presenta una leggera scalfittura del rubino:

    paletta%20scheggiata_zpscrrkyoep


    Probabilmente un difetto di fabbricazione sfuggito al controllo qualità... sempre che ve ne sia uno!

    Inutile inoltre dire che di ricambi per questo calibro non ve n'è traccia...

    Ora che i ruotismi sono liberi di girare, si procede con lo smontaggio della ruota dell'innesto, inserita a pressione sull'asse della ruota dei piccoli secondi:

    25_zpsl4uxzg7t



    Dettaglio dell'asse della ruota dei piccoli secondi dopo la rimozione della ruota dell'innesto:

    26_zpsqh9ot1uk


    In foto è visibile anche la ruota scappamento. Un'analisi al microscopio ha rilevelato la non eccelsa fattura della stessa: non esistono due denti con lo stesso profilo!

    Si capovolge ora il movimento e si continua lo smontaggio con la rimozione della placca di guardia dei ruotismi, trattenuta da tre viti:

    27_zpsvpyc5sga


    Sono ora visibili la ruota ore (sulla quale si innesta la lancetta delle ore), la ruota intermedia delle 24 ore, e la ruota delle 24 ore al cui centro vi è l'asse su cui va montata la piccola lancetta delle 24 ore:

    28_zpshte1bwd3



    Rimossi tali componenti si ha accesso alla [i]chausée[/i]: il pignone calzante inserito a pressione sull'asse della ruota centro sul quale viene montata la lancetta dei minuti:

    29_zpsbrmmigly



    Capovolto nuovamente il movimento si passa allo smontaggio dei seguenti componenti:

    -rocchetto e relativa vite

    -ruota a corona trattenuta dal suo nocciolo, il quale è fissato al ponte sottostante per mezzo di due viti. Nel nocciolo è possibile notare il foro per il passaggio dell'asse della ruota contaminuti

    -cricco, vite cricco e molla cricco

    30_zpslaywka2m



    Si procede quindi con lo smontaggio dei ponti. Questo calibro come si vede è caratterizzato da due ponti: uno è dedicato alla ruota scappamento ed alla ruota dei piccoli secondi il quale è trattenuto da una sola vite; l'altro è dedicato alla terza ruota, alla ruota centro ed al bariletto ed è ancorato alla platina per mezzo di tre viti:

    31_zpsfcjadoe7



    Rimossi i ponti sono ora a vista le ruote che compongono il treno del tempo:

    32_zpstda32s4z



    Una nota sulla lubrificazione di fabbrica: l'olio è più o meno presente dove necessario peccato che ci abbiano messo anche sale e pepe! :D

    Si capovolge per l'ultima volta il movimento, quindi si procede con la rimozione del copribascula, trattenuto da due viti:

    33_zpsvmlsakwr



    E qui ci aspetta un'altra sorpresa se non ve ne foste accorti già dalle foto precedenti :D Quello cosa diamine è?!?!?!?!?

    34_zpszxggqlkl



    35_zpswyi1swhe



    Che gentili alla Alpha!! Nell'orologio ti ci includono anche qualche ricambio, dovesse mai servire!

    Si tratta infatti di un e-clip come quelli utilizzati per ancorare i tasti del crono alla cassa. Credo pertanto che la colpa della presenza di tale componente all'interno del movimento sia da imputare ad Alpha e non a Seagull. Fortunatamente non ha bloccato il movimento!!!

    Dicevamo... Si conclude lo smontaggio con i vari componenti della rimessa all'ora:



    36_zpsk2b7atvw



    E' seguito quindi lavaggio, rimontaggio e lubrificazione e l'orologio ha ricominciato a funzionare... bene... molto bene... troppo bene! Amplitudine eccessiva... il bilanciere ribatte! :UH: :UH: :UH: <_< <_<

    Se non lo si fosse capito ciò è un male... <_< Il bilanciere riceve troppa spinta quindi compie un arco troppo ampio (amplitudine sopra i 340°) e va a sbattere contro l'ancora...

    Pensando di aver sbagliato qualcosa nella lubrificazione ripeto il tutto (smontaggio...lavaggio...etc)... Nulla da fare il problema persiste.

    Le cause credo possano essere riconducibili a due: o vi è un difetto nella realizzazione dello scappamento (la lieve scalfittura sulla pietra dell'ancora non credo possa essere la causa) oppure, conoscendo Seagull la "qualità" dell'assemblaggio e lubrificazione effettuato in fabbrica, utilizza una molla che si rivela eccessivamente forte quando la lubrificazione viene fatta correttamente e con oli di qualità.

    Quando non si verifica ribattimento non si comporta poi così malaccio:

    IMG_1806_zpsugcf3ee8


    Comportamento quasi a piena carica (notare l'amplitudine fin troppo elevata):

    STATO%20POST_zps1qicz83u


    Dopo regolazione del gioco della spirale nelle spinette lo scarto posizionale è sceso a 12 secondi.

    Tuttavia il ribattimento che si verifica a piena carica preclude l'utilizzo dell'orologio. Facendo qualche ricerca sul web ho scoperto che il difetto di presentare un amplitudine eccessiva non è poi così raro sui calibri Seagull in particolare per i calibri ST-19 ed ST16.

    Da quanto emerso quindi non posso certo dire che ci troviamo di fronte ad un calibro degno di nota, avranno anche copiato il Venus ma la qualità realizzativa è ben diversa.

    Edited by Vins_cb - 4/7/2017, 20:34
     
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    Che lavoro monumentale, complimenti, mi sono divorato tutto il post!
     
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  3. passionesub
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    Bravo !
    Splendido lavoro .... ( io sono un profano, ho scarsissima manualità e ammiro chi riesce a destreggiarsi con competenza ).
    Grazie Vpn_cb
     
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  4. Antonio Mariani
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    Lavoro stupendo, davvero! Da leggere con interesse :I:
     
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  5. jdm.watches
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    Bravissimo, ottima analisi. Si potrebbe considerare di montare una molla pii debole?
     
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  6. mondia
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    Ora io mi domando: siccome in una precedente revisione su forum straniero, è stato mostrato chiaramente che c'è una differenza di pulizia, lubrificazione e addirittura stato di ossidazione dei pezzi tra calibri montati su orologi di origine e marchio diversi, è possibile che seagull produca i componenti e poi questi vengano assemblati da diverse officine con qualità, pulizia e lubrificazione diverse? In fin dei conti, assemblare calibri è un lavoro che può essere fatto in modo diverso e con costi diversi, e poi va fatto manualmente uno per uno quindi dovendo montare molti orologi potrebbero essere necessarie molte officine e questo spiegherebbe le differenze dette.
     
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    Abbiamo sul forum una disamina del genere sul Seagull clone dell'Unitas 6497?
     
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    Complimenti per l'articolo che ho letto con molto interesse anche se le mie limitate conoscenze mi permettono di seguirti in modo limitato. Mi viene da pensare che l'acquisto di un orologio animato da questo calibro è un salto nel buio!
     
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  9. Antonio Mariani
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    La sensazione mia è che è un calibro economico
    D'altra parte dove lo trovi un cronografo meccanico nuovo a queste cifre?
     
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  10. peppetattoo92
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    Post stupendo
     
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    Come sempre, meticoloso e preciso!!!
    Grazie e complimenti per il lavoro e la presentazione fatta.
     
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    Però ad esempio acquistando un Lamberti o un Perseo che montano questo movimento dovrebbero esserci maggiori sicurezze, no?

    Soprattutto nel caso di Lamberti che dichiara esplicitamente di eseguire test e regolazioni nelle varie posizioni ecc prima della messa in vendita...
     
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    Vi ringrazio. :)

    CITAZIONE (jdm.watches @ 6/12/2015, 19:01)
    Bravissimo, ottima analisi. Si potrebbe considerare di montare una molla pii debole?

    Sì, la molla si puà cambiare con una meno spessa... vorrei prima però capire se il problema può risiedere altrove.

    CITAZIONE (mondia @ 6/12/2015, 19:06)
    Ora io mi domando: siccome in una precedente revisione su forum straniero, è stato mostrato chiaramente che c'è una differenza di pulizia, lubrificazione e addirittura stato di ossidazione dei pezzi tra calibri montati su orologi di origine e marchio diversi, è possibile che seagull produca i componenti e poi questi vengano assemblati da diverse officine con qualità, pulizia e lubrificazione diverse? In fin dei conti, assemblare calibri è un lavoro che può essere fatto in modo diverso e con costi diversi, e poi va fatto manualmente uno per uno quindi dovendo montare molti orologi potrebbero essere necessarie molte officine e questo spiegherebbe le differenze dette.

    Manualmente uno ad uno non sono assemblati neppure i calibri montati in orologi da 10.000€... non tutte le fasi di assemblaggio sono manuali e comunque sono svolte a catena di montaggio con ogni operatore che svolge una specifica mansione.

    Sì è possibile che diverse fabbriche assemblino in maniera diversa ma da quanto ho potuto vedere io la qualità dell'assemblaggio varia anche se eseguito prima, dopo o durante i pasti! :D
     
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    Grazie per il bel post!
     
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    Grazie per il post veramente veramente bello e chiaro ! Complimenti !!
     
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