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.Noi italiani siamo molto tradizionalisti in fatto di orologi ci piacciono quelli che dietro hanno una storia.
(Il vecchio Longines del nonno,il vecchio Universal del dottore). Le marche sono sempre le stesse sette o otto e ci illudiamo che un poco di quella storia si tramandi a noi. Per me Genta è stato un "geniale"
dell'orologeria, mi piace pensare a lui come a quello scrittore che in tutta la vita abbia scritto un paio di capolavori e poi un sacco di ovvietà , che non è per niente facile ripetersi sapete?: Anzi.
Ma che "solo" per quei due capolavori sarà ricordato per sempre.
Stiamo andando un po' oltre il seminato di quel che chiedeva l'opener, però questa disanima è interessante.
Mi piace lo spunto anche se non la condivido in pieno.
Il paragone con lo scrittore non è male, ma io lo vedrei più come un musicista.
Noi italiani, oltre che tradizionalisti siamo un po' pecoroni:
Per il 90% Genta è solo quei due orologi sulla bocca di tutti, il resto è nulla.
Cosa mai vera.
Come per i musicisti il 90% conosce solo le hit. Poi magari ci sono altri brani meno noti ma magari capolavori ugualmente o comunque avanti nella storia.
"Tomorrow never knows" dei Beatles la conoscono in pochi.
Io la ritengo un capolavoro, perché già nel '66 aveva il sound che andrà per la maggiore a San Francisco un paio di anni dopo nel 68/69.
Il Rolex 5100 di Genta, forse non è un capolavoro in sé, ma è stato l'imput stilistico da cui è uscito l'Oysterquartz.
Ricordiamo che Genta è stato spesso fonte di ispirazione.
Potrei trovare molti altri esempi sia nella musica che in orologeria.
Per tornare in topic...
Diciamo che Genta, come un cantante probabilmente rendeva meglio in un gruppo (quando lavorava assieme alle maison) da solista era più "sperimentale".
Ma son convinto che molti input suoi li vedremo nell'orologeria di oggi e di domani.
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.Se tu invece evitassi di fare il sedicente esperto di orologeria faresti un bene al forum.
Mi scuso per essere un sedicente seducente esperto di orologeria.
Che bello il biretrogrado postato. Mi piace molto anche in cassa Octo.Attached Image
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Mi piace anche in versioni più sobrie. Attached Image
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Mi piacciono moltissimo alcune versioni di suoi perpetui (non ho ancora imparato come riconoscere quelli che hanno base Fp71 e quelli con base Jlc) . Attached Image
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(aggiungo che probabilmente, se mi compro un calendario perpetuo, sarà a marca Genta..) . -
.Mi scuso per essere un sedicente seducente esperto di orologeria.
Che bello il biretrogrado postato. Mi piace molto anche in cassa Octo.
Seducente tu o l'orologio?
Tra l'altro la linea dell'Octo ormai ha già 15 anni, e sembra essere ancora attuale, dato che Bulgari ci sforna modelli a nastro attualmente.
P.S. Non toccarmi i perpetui di GG, che ho il dente avvelenato, me ne è scappato uno pochi giorni fa.. -
.Seducente tu o l'orologio?
Tra l'altro la linea dell'Octo ormai ha già 15 anni, e sembra essere ancora attuale, dato che Bulgari ci sforna modelli a nastro attualmente.
P.S. Non toccarmi i perpetui di GG, che ho il dente avvelenato, me ne è scappato uno pochi giorni fa.
Ulisse, ma tu sai riconoscere i perpetui su base Fp71?
Poi a marca Genta, mi piacciono tantissimo, alcune scheletrature (sia di componenti, che veri e propri squelette).
Seducente sono io, ahahah!
[QUOTE=Ulisse Bianchi,5/5/2018, 11:05 ?t=75623133&st=30#entry620947391]
Seducente tu o l'orologio?
Tra l'altro la linea dell'Octo ormai ha già 15 anni, e sembra essere ancora attuale, dato che Bulgari ci sforna modelli a nastro attualmente.
Non solo la linea attuale, hai visto che similitudini il movimento l'Octo Finissimo ripetizione coi ripetizioni Genta? Diciamo Bulgari ha attinto a piene mani.Attached Image
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.Mi piacciono moltissimo alcune versioni di suoi perpetui (non ho ancora imparato come riconoscere quelli che hanno base Fp71 e quelli con base Jlc) .
Questo l ho visto su c24 a buon prezzo,però credo sia molto piccolo. -
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Se non erro anche il Cartier Pasha ripetizione aveva lo stesso calibro. Questo l ho visto su c24 a buon prezzo,però credo sia molto piccolo
Si, sui 32/33 tutte misure tipicamente primi '90. Per me una complicazione in una cassa piccola è un pregio.
Ma io posso permettertelo (come polso piccolo, intendo)
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Genio e regolatezza☺. -
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Che belli!!! Per me sono capolavori. -
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Mi sembra che negli ultimi anni della sua vita il Maestro vendette il marchio Gerald Genta e fondò la Gerald Charles
Mai visto, purtroppo, un Gerald Charles dal vivo. -
.Mi sembra che negli ultimi anni della sua vita il Maestro vendette il marchio Gerald Genta e fondò la Gerald Charles
Mai visto, purtroppo, un Gerald Charles dal vivo
Se ne trovano pochi su c24 ma io nelle pubblicità vedevo i per complicati questi sono complicazioni semplici. -
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Il Ge.Fi.Ca. nacque come gioco per tre amici di GG da cui le iniziali che diedero il nome all’orologio per un viaggio in Africa.
Ricordi bene: Geoffroy, Fissore e Canali.
L'idea del Gefica nacque nella savana africana durante una veglia in un safari di tre cacciatori europei che in quella occasione discussero su quale fosse per loro l'orologio più idoneo in relazione all'ambiente in cui si trovavano ed alla attività che svolgevano.
I tre cacciatori erano Geoffroy, Fissore e Canali che individuate le caratteristiche necessarie dettero il nome all'orologio con le prime iniziali del loro nome, Gefica, ed individuarono in Genta il maestro in grado di realizzare il loro sogno.
Ed ecco quindi il secondo fuso orario che permetteva al cacciatore di mantenere l'ora di casa e la sveglia per fissare l'ora alla quale ritrovarsi di notte per andare a caccia. Altro elemento importante il calendario per mantenere i ritmi della- civiltà- in piena savana ed infine l'elemento forse più importante: la bussola.
Chiaramente l'orologio era impermeabile ed era dotato di vetro antiriflesso; il Il Gefica è stato presentato alla fiera di Basilea del 1985.
La cassa aveva un diametro di 37mm. ed un peso di circa 60g. era dotato di movimento al quarzo e supportato da un bel cinturino in squalo.
Tutto nella cassa ricordava il continente nel quale l'orologio era stato ideato, l'Africa, dal materiale della stessa, normalmente il bronzo opaco, alla doppia fila di borchie ricavate dal pieno del metallo.
Il quadrante , protetto da un vetro zaffiro con trattamento antiriflesso, era in opalina o in ardesia. Gli indici applicati, chiaramente in oro; le lancette index scheletrate, sempre in oro, con materiale luminescente al loro interno, mentre la lancetta della sveglia era di colore rosso, ben visibile.
Infine i 4 contatori supplementari alle dodici per indicare le fasi lunari, al tre per il calendario, al sei per le 24 ore ed al nove per il giorno della settimana.
La bussola era posta sul retro della chiusura depliant del cinturino.
Come detto il movimento era al quarzo calibro 926.311 di casa ESA , del gruppo ETA, e derivato dal calibro di quest'ultima 926.301, di 11 linee e mezzo e diametro di 25,60mm. Su tale base era aggiunto il modulo del calendario.
(fonte:giorgiocigna O&P).
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