Gli orologi fermi in cassetta, ma non sarà meglio venderli e godersi i soldi?

Buona Sera a Tutti!

Credo che, innanzitutto, andrebbe precisato se il tener gli orologi in cassetta di sicurezza, abbia il fine principale della sicurezza, oppure quello dell'investimento. O meglio ancora, di entrambi. Ad oggi, ahimè, sappiamo bene che tenere gli orologi in casa, a prescindere da dove si viva ... esponga ai soliti rischi. Figuriamoci a tenere collezioni intere, specie se di valore. Quindi, chi prima, chi dopo, la maggior parte delle persone arriva a capire che una soluzione o meglio, una valida alternativa sia proprio quella della cassetta di sicurezza. Qui, tralasciando casi veramente isolati, in linea di massima si può stare tranquilli, specie per le assicurazioni che ci sono dietro che, senza dubbio, hanno coperture differenti da quelle delle abitazioni. Questo riassume quindi, in linea molto generale, l'aspetto della sicurezza. Per quanto riguardo l'aspetto dell'investimento, è lo stesso ... anzi, a maggior ragione dal momento che gli stessi beni dovranno rimanerci per tempi ben differenti. In conclusione quindi, in entrambi in casi, la cassetta di sicurezza è fattore comune. Viene utilizzata sia dal collezionista, che dall'investitore.

Il problema nasce però quando il collezionista si dimentica degli orologi lasciati in cassetta di sicurezza, in quanto utilizza maggiormente quello/i che magari tiene a casa e, quando ritorna a scambiarli, dopo magari qualche mese/anno, considerando la ciclicità e rotazione per ogni singolo pezzo, quest'ultimo aumenti sempre di valore, scoraggiando quindi lo stesso a ritirarlo. Ogni mese/anno che passa, saranno sempre più i pezzi che il collezionista non ritirerà mai da quella cassetta.

Tornando alla domanda dell'opener, quindi al possibile senso di tutto ciò, mi viene da rispondere che ogni caso è isolato a sé.
Tutto dipende da ogni singola situazione, da ogni singolo individuo ... dal suo passato, al presente e futuro.

Anche se i soldi sono sempre gli stessi, uguali per tutti ... i modi con cui si fanno son diversi. Questo esclusivamente per affermare che, in base alla facilità/difficoltà con i quali sono stati fatti, ognuno attribuirà a tali bene un proprio valore, indipendentemente da quello di mercato. Ognuno quindi avrà le proprie motivazioni che lo spingeranno a collezionarli, oppure ad investire su di essi.

A mio avviso, come dicevo prima, l'importante è non confondere le due cose, mantenendo quindi il collezionismo ben distante dall'investimento.
Questo non significa affatto che non bisogna prestare attenzione su ciò che si compra e/o vende ... anzi!
Possiamo considerare il tutto, senza dubbio, una diversificazione d'acquisto, questo si!
Non possiamo però, a mio avviso, considerarli investimenti, in quanto pur avendo margini, percentuali % e chi più ne ha, più ne metta ... che possono fare un baffo ad azione di borsa ecc ecc ... questi non hanno i cosiddetti presupposti, ovvero non ci si può fare affidamento in quanto, non essendo stati inventati e costruiti per ciò, non possono garantire così come tanti altri investimenti dove, comunque, il rischio è sempre presente.

Anche se il mercato negli ultimi anni sta premiando questo mercato, e son sicuro lo farà ancora ... ovviamente non so per quanto ... son dell'avviso che gli investimenti, tralasciando il capitale minimo necessario, sono ben altri!

Gli orologi erano, sono, e rimarranno sempre orologi!

Fortunatamente non mi è mai balenata l'idea di considerarli come un investimento anche perché, considerando la mia giovane età, nonché quindi lo stesso valore della collezione che possiedo, e dello stesso potere d'acquisto quindi ... non credo che il margine mi cambierebbe la vita, anzi ... mi farebbe perdere questa splendida passione che, ricordo sempre, se viene a mancare ... è finita! Non ci sono portafogli che tengano, senza passione, quella vera ... si commettono esclusivamente errori, ve lo assicuro.

Ad oggi, ovviamente, considerato che sono all'inizio di questo percorso, è scontato dire che compro/vendo/compro/vendo e così via, esclusivamente per aumentare esponenzialmente la mia collezione, sia come numero di pezzi, sia come qualità della stessa.

Un domani, chissà ...

Saluti

Bella domanda che mi pongo da un po' di tempo... sono spesso tentato di vendere tutto e tenere solo un orologio.
Ci penso spesso, quando leggo di furti in casa mi chiedo (anche se i miei sono tutti in cassetta tranne quello al polso) che senso abbia "possedere" oggetti che ci possono facilmente essere portati via.
Alcuni orologi sono poi -per me- pura soddisfazione di narcisismo ma a 40 anni, un (buon) lavoro, una casa che mi piace, moglie, figli piccoli, amici... che senso ha mostrare al polso un orologio da svariate migliaia di euro? Cosa devo dimostrare? A chi?
La stessa cosa per la passione... è razionale volere una raccolta, una collezione di qualcosa?
Che soddisfazione aggiunge alla mia vita? A maggior ragione se la vivo guardandone le foto sul pc perchè li tengo in banca... non averli sarebbe la stessa cosa. Potrei studiare e ammirare senza possedere.
Forse ha ragione mio cognato che sostiene che "less is more".

Ogni tanto penso di vendere tutto, poi la pigrizia, il timore di pentirmene, i soldi che ci rimetterei (ma forse andrei in pari o persino ci guadagnerei con quelli che sono aumentati di valore) e il fatto che alla fine il giochino mi piace, mi fanno desistere.
E la cifra che ne ricaverei in questo momento non mi cambierebbe la vita (per fortuna).
Forse aspetto l'occasione, l'investimento da fare o qualcosa per me e la mia famiglia che ne giustifichi il gesto.