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CITAZIONE (EnnioPaolo @ 17/1/2019, 13:41) Una ventina di anni fa trovai pace facendo suonare due Martin Logan con il pre e finale Audio Research
Quasi certamente non te ne sarai accorto ma, non fossi mai intervenuto, sicuramente ascolterai a distanza di 20 anni con il mylar delle ML decisamente andato a donnine allegre. 
Difficilmente le membrane delle ML durano così a lungo (neppure nelle Statement) anche se inserite in ambienti con umidità e temperatura controllate.
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Per il momento suonano ancora benissimo.
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Negli anni '90 seguivo ancora il mondo dell'alta fedeltà, andai ad un convegno Hi-Fi a Milano e mi fecero ascoltare delle casse elettrostatiche. Non mi ricordo nemmeno di che marca fossero, ma ricordo bene l'impressione che mi fecero: fu come se a una qualsivoglia cassa ascoltata nella mia vita prima di allora avessero tolto un'imbottitura di cotone idrofilo. Letteralmente, mi sembrava che gli strumenti suonassero dal vivo di fronte a me.
In seguito mi documentai sul funzionamento delle casse elettrostatiche, e capii il motivo per cui la loro resa sia del tutto imparagonabile alle elettrodinamiche. Questa scoperta, unita al fatto che le casse in oggetto costassero come un'automobile, mi fece allontanare per sempre dall'alta fedeltà per evitare inutili e perpetue frustrazioni 
Il mio voto va quindi alle casse di tipo elettrostatico. Chi le ha ascoltate sa di che parlo, chi non le ha mai ascoltate... deve provvedere a farlo, obbligatoriamente e al più presto, e capirà cosa intendo. 
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Infatti, Ivan ... ricordo anch'io la sensazione di "trasparenza" e "brillantezza" che mi comunicarono la prima volta che le ascoltai. Ne rimasi stregato.
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Io concordo con voi sulla bellezza del suono delle elettrostatiche, tuttavia...
Niente è perfetto e le elettrostatiche “pure” non hanno bassi. Martin Logan ha, secondo me doverosamente, aggiunto all’uopo un tradizionale cono dinamico per ovviare a questa carenza. Suono eccellente.
Allora perché non le ho comprate? Beh... perché l’elettrostatica ha un angolo di emissione particolarmente ristretto, al di fuori del quale non si sente pressoché nulla! Non riesco a stare sempre perfettamente fermo al centro della zona ideale d’ascsolto e per questo le ho scartate.
P. S. Le mie Totem, comunque, non suonano certo peggio.
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... infatti la soluzione ibrida credo sia la migliore. Verissimo il discorso sulla zona di ascolto, sia in larghezza che in altezza: calcolo meno di un metro quadrato ... la seduta del divano che ho scelto, già quella di fianco perde qualcosa.
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Votato B&W perché manca Sonus Faber nel sondaggio. 
Io ho le Concertino della Sonus Faber, mi fanno compagnia dal lontano 1994 o giù di lì, pur essendo piccoline ho dovuto trovare un ampli che le smuovesse un po' senza dover spendere un capitale, mi son trovato bene accoppiandole ad un Cyrus con suo alimentatore, altra nota dolente il posizionamento, dovrei staccarle almeno 50cm dalla parete, cosa attualmente non fattibile, nel complesso però mi trovo più che bene.
Di Sonus Faber ho un bellissimo ricordo delle Guarnieri Homage, forse non adatte a tutti gli ascolti, ma mi avevano colpito!
A livello estetico poi sono fantastiche!
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CITAZIONE (EnnioPaolo @ 17/1/2019, 21:58) Per il momento suonano ancora benissimo.
se il test passa anche a medio alti volumi senza udire schiocchi ed altri disturbi in questo caso è tutto ok.
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Degli scricchiolii si sentirono verso il 2003-2004, ma erano ancora in garanzia e la sostituzione da audio natali fu indolore ...
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CITAZIONE (lindberg @ 18/1/2019, 10:33) Allora perché non le ho comprate? Beh... perché l’elettrostatica ha un angolo di emissione particolarmente ristretto, al di fuori del quale non si sente pressoché nulla! Non riesco a stare sempre perfettamente fermo al centro della zona ideale d’ascsolto e per questo le ho scartate.
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Sono d'accordo, obbligano a posizioni d'ascolto praticamente immobili altrimenti la scena sonora va a farsi benedire, inoltre solo in progetti veramente costosi il woofer lavora bene con la cella elettrostatica e non si notano scollamenti causa l'inerzia del woofer decisamente più lento a confronto con la velocità della cella elettrostatica; cosa rimane quindi delle elettrostatiche?
Ovviamente la trasparenza con il quale sono impareggiabili ma temibili avversari riguardo questo parametro si trovano anche tra i diffusori dinamici.
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CITAZIONE (MasterGr00vemaster @ 22/1/2019, 00:22) Sono d'accordo, obbligano a posizioni d'ascolto praticamente immobili altrimenti la scena sonora va a farsi benedire, inoltre solo in progetti veramente costosi il woofer lavora bene con la cella elettrostatica e non si notano scollamenti causa l'inerzia del woofer decisamente più lento a confronto con la velocità della cella elettrostatica; cosa rimane quindi delle elettrostatiche?
Ovviamente la trasparenza con il quale sono impareggiabili ma temibili avversari riguardo questo parametro si trovano anche tra i diffusori dinamici.
... tipo? Quali nomi di costruttori faresti?
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Ma perché voi quando ascoltate la musica andate in giro per la stanza? 
Io rimango immobile e non riesco nemmeno a leggere il giornale!
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CITAZIONE (EnnioPaolo @ 22/1/2019, 11:21) Ma perché voi quando ascoltate la musica andate in giro per la stanza?
una volta potevo!!!! Ora con figli in giro per casa e milla cose da fare è già tanto se quando ascolto mudica sono nella stessa stanza delle casse! 
Casse appiccicate alla parete e con la minima distanza possibile tra loro per lasciar posto a tutti i giochi che ingombrano pavimenti, tavolini e mobili, mia moglie usa le casse come appoggio per ciò che i figli non devono toccare, il giradischi è ormai sommerso da oggetti vari, che brutta fine che ha fatto il mio piccolo impianto, attendo tempi migliori prr riportarlo ai fasti antichi!!
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... ahahah. Ricordo di quando lessi per la prima volta del waf (wife acceptance factor!), ne rimasi stupito ... ma poi sono stato fortunato ....
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Col waf sono sempre riuscito a trovare compromessi, col saf (sons acceptance factor) ci sto ancora lavorando!
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682 replies since 22/12/2018, 14:26 20034 views
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