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.beh il fondello a vista è una moda relativamente recente, praticamente tutti i migliori calibri dell'orologeria mondiale sono chiusi del tutto alla vista ma non per questo le finiture e il pregio tecnico delle soluzioni sono di minor conto
il punzone di Ginevra garantisce la qualità delle rifiniture e del movimento, non dell'intero orologio...quindi se l' effetto rispettava certi parametri,il movimento veniva fregiato del sigillo...che fosse il fondello chiuso o a vista...quindi Patek copriva comunque la ruota a colonne con il cappello anche a fondello chiuso...e diciamo che l'unico punto a favore della ruota a colonne è una maggiore percezione, perché in quanto a precisione di innesto e morbidezza, non c'è poi cosi tanta differenza...almeno in calibri di medio pregio
Per capirci, tra un 321 e un 861 non si nota tutta questa grande differenza nella morbidezza dell'innesto crono. -
.il punzone di Ginevra garantisce la qualità delle rifiniture e del movimento, non dell'intero orologio...quindi se l' effetto rispettava certi parametri,il movimento veniva fregiato del sigillo...che fosse il fondello chiuso o a vista...quindi Patek copriva comunque la ruota a colonne con il cappello anche a fondello chiuso...e diciamo che l'unico punto a favore della ruota a colonne è una maggiore percezione, perché in quanto a precisione di innesto e morbidezza, non c'è poi cosi tanta differenza...almeno in calibri di medio pregio
Per capirci, tra un 321 e un 861 non si nota tutta questa grande differenza nella morbidezza dell'innesto crono
no, non è necessario che la ruota a colonne sia coperta per avere il punzone ne che Patek non ne abbia mai prodotti senza "cappello".non esiste un articolo del punzone ginevrino che faccia richiesta del cappello sulla ruota a colonne.
si possono infatti trovare calibri con punzone,ma senza cappello.
nel caso ci sia,deve rispondere alla regola 1 dell'articolo 3:
Art. 3 esigenze tecniche
1 La buona esecuzione di tutte le parti del calibro, comprese quelle dei meccanismi supplementari, deve essere conforme ai requisiti del bureau de contrôle facultatif des montres de Genève. Le parti in acciaio devono avere gli angoli lucidati, i lati tirati, le superfici visibili levigate, le teste delle viti devono essere lucidate , le scanalature ed orli smussati.
cito anche Legolandia:
Si da per assodato che il cronografo con ruota a colonne rappresenta meglio un concetto di alta orologeria, in quanto la sua lavorazione è più difficile, ed anche visivamente può essere maggiormente attraente (n.d.o. a meno che la ruota non sia poi coperta dal "cappello" come, ad esempio, ma non solo, in certi Patek Philippe). La lavorazione può anche avvenire tramite una CNC, ma comporta poi rifiniture a mano per rimuovere le bave metalliche dalle singole colonne ed anche dalla base del componente.
Tipicamente l'azionamento del cronografo è più morbido, inoltre la frizione verticale che spesso accompagna la ruota a colonne offre un azionamento più regolare, senza strappi, nonostante alcune produzioni preferiscano innesti orizzontali.
Perciò facilmente il costo di queste realizzazioni è superiore rispetto al sistema a camme, ed i modelli di fascia di prezzo superiore tendono ad utilizzare questo sistema, essendoci maggior valore, prestigio e competenza nella produzione.
Sono molto rari i casi in cui, a causa di un utilizzo intenso, si possa staccare una colonna dalla ruota e, quando questo succedesse, il service conseguente sarà abbastanza oneroso.
Industriale, robusto, duraturo - il cronografo azionato a camma è un sistema più "industriale", robusto, duraturo. La ruota a colonne viene sostituita con leve e bracci manovrati da una camma. Per sua natura l'architettura di questo sistema non è così precisa come quello della ruota a colonne - che vincola ogni azione all'interno dello spazio delle sue colonne - lasciando spazio ad alcuni giochi. Per contro leve e bracci sono più semplici da produrre, essendo stampati, tagliati e fresati, e questa economia consente di ridurre significativamente i costi.
Nel sistema a camme non c'è un'influenza sulla precisione di funzionamento o sulla sua istantaneità, ma si avverte una diversa - inferiore - sensibiltà rispetto al sistema a ruote a colonna, mantenendo entrambi cronometria e precisione. La maggior semplicità costruttiva non solo riduce i costi produttivi, ma riduce anche l'eventuale manutenzione - le rotture sono molto difficili - ed è più comoda sia per la pulizia che per la lubrificazione, stanti le semplici forme geometriche delle leve e delle varie componenti.
Un sistema a camme avrà un avvio più ruvido e necessiterà di maggior pressione sui pulsanti.
La critica che comunemente viene mossa quando la cronografia entra in funzione è che i secondi saltino a scatti rispetto ad un movimento più fluido dei sistemi a ruota a colonne.. -
.cito anche Legolandia:
Si da per assodato che il cronografo con ruota a colonne rappresenta meglio un concetto di alta orologeria, in quanto la sua lavorazione è più difficile, ed anche visivamente può essere maggiormente attraente (n.d.o. a meno che la ruota non sia poi coperta dal "cappello" come, ad esempio, ma non solo, in certi Patek Philippe). La lavorazione può anche avvenire tramite una CNC, ma comporta poi rifiniture a mano per rimuovere le bave metalliche dalle singole colonne ed anche dalla base del componente.
Tipicamente l'azionamento del cronografo è più morbido, inoltre la frizione verticale che spesso accompagna la ruota a colonne offre un azionamento più regolare, senza strappi, nonostante alcune produzioni preferiscano innesti orizzontali.
Perciò facilmente il costo di queste realizzazioni è superiore rispetto al sistema a camme, ed i modelli di fascia di prezzo superiore tendono ad utilizzare questo sistema, essendoci maggior valore, prestigio e competenza nella produzione.
Sono molto rari i casi in cui, a causa di un utilizzo intenso, si possa staccare una colonna dalla ruota e, quando questo succedesse, il service conseguente sarà abbastanza oneroso.
Industriale, robusto, duraturo - il cronografo azionato a camma è un sistema più "industriale", robusto, duraturo. La ruota a colonne viene sostituita con leve e bracci manovrati da una camma. Per sua natura l'architettura di questo sistema non è così precisa come quello della ruota a colonne - che vincola ogni azione all'interno dello spazio delle sue colonne - lasciando spazio ad alcuni giochi. Per contro leve e bracci sono più semplici da produrre, essendo stampati, tagliati e fresati, e questa economia consente di ridurre significativamente i costi.
Nel sistema a camme non c'è un'influenza sulla precisione di funzionamento o sulla sua istantaneità, ma si avverte una diversa - inferiore - sensibiltà rispetto al sistema a ruote a colonna, mantenendo entrambi cronometria e precisione. La maggior semplicità costruttiva non solo riduce i costi produttivi, ma riduce anche l'eventuale manutenzione - le rotture sono molto difficili - ed è più comoda sia per la pulizia che per la lubrificazione, stanti le semplici forme geometriche delle leve e delle varie componenti.
Un sistema a camme avrà un avvio più ruvido e necessiterà di maggior pressione sui pulsanti.
La critica che comunemente viene mossa quando la cronografia entra in funzione è che i secondi saltino a scatti rispetto ad un movimento più fluido dei sistemi a ruota a colonne.
siccome inizialmente non c'era la tecnologia per rifinire la ruota a colonne, veniva coperta per avere il punzone di Ginevra...
il resto tra teoria e pratica è diverso, non c'è chissà quale differenza tra un crono con ruota a colonne con uno a camme, almeno come ti ho detto su calibri industriali e te lo dico per esperienza, perché ho un 861 del 69 e ho verificato svariati 321. -
.siccome inizialmente non c'era la tecnologia per rifinire la ruota a colonne, veniva coperta per avere il punzone di Ginevra...
il resto tra teoria e pratica è diverso, non c'è chissà quale differenza tra un crono con ruota a colonne con uno a camme, almeno come ti ho detto su calibri industriali e te lo dico per esperienza, perché ho un 861 del 69 e ho verificato svariati 321
la "tecnologia" per rifinire una ruota a colonne (e tutto il resto dell'orologio) è la mano dell'uomo .... -
.la "tecnologia" per rifinire una ruota a colonne (e tutto il resto dell'orologio) è la mano dell'uomo ...
si, se hai strumenti precisi per rifinire...cosa che 50 anni fa non c'era e la ruota a colonne non era rifinita granché esteticamente.
Coprire la ruota a colonne serviva proprio a non far vedere fosse meno rifinita rispetto al resto del calibro e contribuisce a mantenere in posizione la bascula d’innesto anche in caso di urti violenti.
Comunque sono della tua stessa opinione, la ruota a colonne da una maggiore percezione anche se oggi realizzarla è molto piu semplice
Edited by Lunat - 26/7/2020, 14:08. -
kevmit.
User deleted
Forse sfugge un particolare, con il 321 hanno voluto riesumare un "mito".
Se vuoi una referenza tecnologicamente avanzata prendi un Seamaster Diver 300M che è parecchio avanti in quel senso: COSC, METAS, etc.... (tra l'altro mi piace anche estaticamente più di un Sub 6 cifre).
Con il 321 hanno voluto riesumare un "mito" con qualche accenno di avanzamento tecnologico (ceramica, zaffiro, etc...) ma tenendo un look "vintage" in onore di quel calibro che viene evidenziato dal fondello a vista.
Hanno sbagliato? Hanno messo un prezzo di listino troppo alto? boh magari sì ma comunque è chiaro dove volevano andare a parare. Questo orologio sarà per pochi visto che l'asticella l'hanno alzata parecchio rispetto FOIS, Moonwatch, etc...
Vorrei sapere però se qualcuno che legge questo topic è già stato in qualche concessionario Omega e cosa gli è stato detto per l'acquisto di questa referenza? Bisogna mettersi in lista veramente? acconto bisogna darlo veramente? disponibilità a riceverlo in quanto tempo?
Io ci sono andato !!! Ne ho parlato sopra !
Lasci caparra e nel giro di 12 mesi Forse lo consegnano !. -
.Io ci sono andato !!! Ne ho parlato sopra !
Lasci caparra e nel giro di 12 mesi Forse lo consegnano !
12 mesi mi sembrano tanti... ma te l'ha data il concessionario questa tempistica?
Mmmmmmm quindi forse forse qualora la supposizione di stesil fosse vera, se tanto gli sconti non li fanno, tanto meglio andare in boutique che magari si hanno piu chance di averlo prima.
Edited by AndreNick - 26/7/2020, 13:46. -
.si, se hai strumenti precisi per rifinire...cosa che 50 anni fa non c'era e la ruota a colonne non era rifinita granché esteticamente.
Coprire la ruota a colonne serviva proprio a non far vedere fosse meno rifinita rispetto al resto del calibro.
Comunque sono della tua stessa opinione, la ruota a colonne da una maggiore percezione anche se oggi realizzarla è molto piu semplice
le migliori finiture sono appannaggio dei decenni passati, non ci sono state scoperte che permettono migliori finiture (se non a livello industriale) anzi molte tecniche e professioni si sono perse, 50 anni fa lavoravano molto meglio di oggi e non c'è bisogno di nessuna tecnologia attuale per rifinire una ruota a colonne se non tempo e pazienza e savoir faire
non so se il cappello sia per nascondere una lavorazione non all'altezza o se possano esistere altri motivi per la sua collocazione. -
kevmit.
User deleted
12 mesi mi sembrano tanti... ma te l'ha data il concessionario questa tempistica?
Mmmmmmm quindi forse forse qualora la supposizione di stesil fosse vera, se tanto gli sconti non li fanno, tanto meglio andare in boutique che magari si hanno piu chance di averlo prima.
Certo ! E mi ha detto almeno 12 mesi ! Ed acconto ovviamente !
Leggi qualche pagina dietro !
Se fra 12 mesi si venderà sopra listino lo terrò e lo rivendo ... altrimenti mi riprendo la caparra 😆😆. -
.le migliori finiture sono appannaggio dei decenni passati, non ci sono state scoperte che permettono migliori finiture (se non a livello industriale) anzi molte tecniche e professioni si sono perse, 50 anni fa lavoravano molto meglio di oggi e non c'è bisogno di nessuna tecnologia attuale per rifinire una ruota a colonne se non tempo e pazienza e savoir faire
non so se il cappello sia per nascondere una lavorazione non all'altezza o se possano esistere altri motivi per la sua collocazione
il cappello contribuisce comunque a mantenere in posizione la bascula d’innesto anche in caso di urti violenti
Edited by Lunat - 26/7/2020, 14:18. -
.il cappello contribuisce comunque a mantenere in posizione la bascula d’innesto anche in caso di urti violenti
quello che volevo dire è che rifinire più o meno la ruota a colonne è stata una scelta, non ci sono motivi tecnici che impediscono di farlo, in particolare a che ref PP ti riferisci ? dalle foto mi pare siano tutte (relativamente) recenti .... -
.quello che volevo dire è che rifinire più o meno la ruota a colonne è stata una scelta, non ci sono motivi tecnici che impediscono di farlo, in particolare a che ref PP ti riferisci ? dalle foto mi pare siano tutte (relativamente) recenti ...
non so il motivo, ma come si nota sotto, la ruota a colonne è piu scura del resto del calibro quindi sicuramente meno rifinita...e a Patek sicuramente non manca il modo di rifinire questo componente se volesse, anche se è coperto
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.non so il motivo, ma come si nota sotto, la ruota a colonne è piu scura del resto del calibro quindi sicuramente meno rifinita...e a Patek sicuramente non manca il modo di rifinire questo componente se volesse, anche se è coperto
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff12238368/...26-141605_1.jpg)
ah quello sicuro ... però mi pare un calibro recente quello in foto.. -
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quello che volevo dire è che rifinire più o meno la ruota a colonne è stata una scelta, non ci sono motivi tecnici che impediscono di farlo, in particolare a che ref PP ti riferisci ? dalle foto mi pare siano tutte (relativamente) recenti ...
PP l'ha sempre protetta fin dagli anni 40 e non per il punzone di ginevra ...Parliamo comunque di parti che hanno un costo ormai ridicolo che sono in uso da decenni ... Saluti
Simone. -
.Certo ! E mi ha detto almeno 12 mesi ! Ed acconto ovviamente !
Leggi qualche pagina dietro !
Se fra 12 mesi si venderà sopra listino lo terrò e lo rivendo ... altrimenti mi riprendo la caparra 😆😆
Tanto per rompere i maroni a chi lo vuole davvero..