-
| .
|
|
|
CITAZIONE (Nik4sil @ 28/3/2020, 22:52) Sfugge anche a me. Con 10.000 morti ad oggi, e circa 6.000 contagiati al giorno più o meno stabili da una settimana, con tutto chiuso...qua si pensa a riaprire. Boh, sarò io che non ci arrivo, ma se volete i morti per strada riaprite pure. Concordo, contagio esteso in molte regioni, sistema sanitario in criticità, assistenza domiciliare quasi inesistente, carenze di: farmaci personale sanitario e respiratori, solo pensare di aprire le attività tra 2/3 settimane lo trovo utopistico e scellerato. Lo stato dovrà fare la sua parte, sostenere il disagio economico, dare fondi alle imprese, programmare centellinando le riaperture con smart working, fasce di età,calma e gesso, la pandemia se ben contrastata dura 3 mesi...poi si avvia la ripresa, sono passati 25 giorni. La vita innanzi tutto.
Edited by rbdouphine - 28/3/2020, 23:24
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
Un po' di tempo fa era stato scritto che per un certo periodo, una volta contenuto, bisognera' comunque convivere con il covid, aprendo e regolamentando le zone a seconda dell'evoluzione. Purtroppo poco si sa ancora di coloro che sono guariti e riammalati di nuovo. Uno studio della Confartigianato scriveva di un auspicabile ritorno ad una quasi normalità ad ottobre...
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
CITAZIONE (chronomaster @ 28/3/2020, 23:22) Un po' di tempo fa era stato scritto che per un certo periodo, una volta contenuto, bisognera' comunque convivere con il covid, aprendo e regolamentando le zone a seconda dell'evoluzione. Purtroppo poco si sa ancora di coloro che sono guariti e riammalati di nuovo. Uno studio della Confartigianato scriveva di un auspicabile ritorno ad una quasi normalità ad ottobre... Auspicabile, questo non è l'allerta meteo... che dopo 2/3 giorni è tutto come prima, è un disastro epocale, cambierà per anni socialità, priorità e modo di vivere a centinaia di milioni di umani.
Edited by rbdouphine - 28/3/2020, 23:48
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
CITAZIONE (chronomaster @ 28/3/2020, 23:22) . Uno studio della Confartigianato scriveva di un auspicabile ritorno ad una quasi normalità ad ottobre... Mi auguro che la Confartigianato si riferisse ad una quasi normalità a livello di produzione artigianale. Se la situazione non rientrasse a livello sanitario per giugno/luglio siamo messi malissimo. È una situazione disastrosa che veramente modificherà tanti aspetti della nostra vita ma spero che il mondo possa risollevarsi velocemente.
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
Si certo, si parla di uno studio riferito alle attività ed a quando si sarebbe potuto tornare ad un regime accettabile (e magari profittevole).
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
Per me quando riaprire è solo una questione di soldi. Tra mancate entrate e maggiori spese a sostegno delle famiglie ora, e delle imprese poi, servirà una certa cifra. Più il periodo è lungo più la cifra è alta. Se voi siete convinti che lo stato Italiano abbia risorse per arrivare a fine ottobre mi fa piacere, io fatico a capire dove li prendono, ma magari è un mio limite.
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
CITAZIONE (Quaddista @ 28/3/2020, 23:35) Per me quando riaprire è solo una questione di soldi. Tra mancate entrate e maggiori spese a sostegno delle famiglie ora, e delle imprese poi, servirà una certa cifra. Più il periodo è lungo più la cifra è alta. Se voi siete convinti che lo stato Italiano abbia risorse per arrivare a fine ottobre mi fa piacere, io fatico a capire dove li prendono, ma magari è un mio limite. Non vedo molte alternative. Riapri tutto, aspetta un paio di mesi poi voglio vedere chi produce e chi consuma. La riapertura in queste condizioni sarebbe solo una breve finestra prima del baratro.
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
CITAZIONE (Quaddista @ 28/3/2020, 23:35) Per me quando riaprire è solo una questione di soldi. Tra mancate entrate e maggiori spese a sostegno delle famiglie ora, e delle imprese poi, servirà una certa cifra. Più il periodo è lungo più la cifra è alta. Se voi siete convinti che lo stato Italiano abbia risorse per arrivare a fine ottobre mi fa piacere, io fatico a capire dove li prendono, ma magari è un mio limite. Probabilmente non mi sono espresso chiaramente: si parlava di ottobre per il ritorno ad un regime accettabile. Si tratta di poter pensare ad una ripresa graduale. Dopo il periodo che stiamo vivendo e le ristrettezze economiche certe attività non è pensabile che possano ripartire con incassi accettabili dall'oggi al domani. Ristoranti, pizzerie, Alberghi, B&b negozi di abbigliamento, solo per fare il primo esempio che mi viene in mente. Ipotizzare uno scenario diverso è a mio avviso utopistico.
|
|
| .
|
-
-
| .
|
|
|
CITAZIONE (Quaddista @ 28/3/2020, 22:04) Da rileggere quando saremo ancora li a chiederci cosa è andato storto...
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
CITAZIONE (Nik4sil @ 28/3/2020, 23:40) Non vedo molte alternative. Riapri tutto, aspetta un paio di mesi poi voglio vedere chi produce e chi consuma. La riapertura in queste condizioni sarebbe solo una breve finestra prima del baratro. Bisogna fare le cose con razio.
Intanto i locali pubblici li adegui, riducono la loro capacità, ma intanto lavorano. Dimezzi i tavoli al ristorante, lasci due poltrone vuote al cinema tra famiglie e le file vuote alternate. Due esempi stupidi.
Chiaro che forse adesso non si hanno le risorse, ma sarebbe un buon momento per sistemare le strade.
Se sta aperto il fornaio e anche il tabaccaio può stare aperta anche la profumeria.
Il vero problema sono i trasporti pubblici e le industrie, che tuttavia sono quelle ancora operative.
Chiaro che è il mio pensiero, ma se non si trova il vaccino, che sia maggio oppure ottobre con questo virus dovremmo conviverci.
|
|
| .
|
-
-
| .
|
|
|
CITAZIONE (Quaddista @ 29/3/2020, 00:07) Bisogna fare le cose con razio.
Intanto i locali pubblici li adegui, riducono la loro capacità, ma intanto lavorano. Dimezzi i tavoli al ristorante, lasci due poltrone vuote al cinema tra famiglie e le file vuote alternate. Due esempi stupidi.
Chiaro che forse adesso non si hanno le risorse, ma sarebbe un buon momento per sistemare le strade.
Se sta aperto il fornaio e anche il tabaccaio può stare aperta anche la profumeria.
Il vero problema sono i trasporti pubblici e le industrie, che tuttavia sono quelle ancora operative.
Chiaro che è il mio pensiero, ma se non si trova il vaccino, che sia maggio oppure ottobre con questo virus dovremmo conviverci. Ci convivi a certe condizioni...che ora non ci sono. Neanche le mascherine si trovano, la più basilare delle cose necessarie durante una epidemia. Addirittura scarseggia l'alcol...cioè, l'alcol!!
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
CITAZIONE (Nik4sil @ 29/3/2020, 00:13) Ci convivi a certe condizioni...che ora non ci sono. Neanche le mascherine si trovano, la più basilare delle cose necessarie durante una epidemia. Addirittura scarseggia l'alcol...cioè, l'alcol!! E se tra due mesi non ci sono ancora ?
Francamente la luce in fondo al tunnel non si vede, inoltre il problema dei decessi pare sia molto nostro, sempre di non essere convinti che il resto del mondo mente.
E sottolineo che ho detto ieri di blindare la Lombardia e fargli portare il cibo dall'esercito. Perché il grosso del problema è lì e nel nord dell’Emilia.
|
|
| .
|
-
| .
|
|
|
CITAZIONE (Feder22 @ 28/3/2020, 23:29) Mi auguro che la Confartigianato si riferisse ad una quasi normalità a livello di produzione artigianale. Se la situazione non rientrasse a livello sanitario per giugno/luglio siamo messi malissimo. È una situazione disastrosa che veramente modificherà tanti aspetti della nostra vita ma spero che il mondo possa risollevarsi velocemente. Era una proiezione su consumi/vendite, che ipotizzava X milioni di perdite e X percentuale di ripresa. Non parlava di riaperture o sanità
|
|
| .
|
61527 replies since 21/1/2020, 12:21 1729917 views
.