Bovet monorattrapante

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    E' un orologio di cui non si è parlato, forse perchè ha ben pochi estimatori.

    2593443g_xxl

    2593443e_xxl

    Eppure, io trovo la funzione monorattrapante degna di interesse :)

    Edited by nicola1960 - 18/12/2015, 18:59
     
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    Io sono un suo grandissimo estimatore ma è difficile informarsi dato che è molto raro.
    Ne passò uno bello su ebay circa un anno fa, forse di più ma non sono riuscito ad aggiudicarmelo.
     
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    il suo look è molto affascinante...
    come funziona la funzione monoratrappante (scusate l'accrocchio dei termini :D )?
     
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  4. technicum
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    praticamente la lancetta viene fermata e riparte quando si riavvia il crono scattando fino a raggiungere la posizione che avrebbe raggiunto se il crono fosse sempre rimasto in funzione. il tempo utile è sempre inferiore ad un minuto comunque...non ha le possibilità di un rattrapante normale...
     
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    'zie ;)
     
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    grande orologio da comprare(se lo trovate) solo se perfetto di meccanica............

    le forniture sono un po' rare............ :( :(
     
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  7. zaza1972
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    che movimento monta?
     
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    CITAZIONE (technicum @ 9/5/2008, 21:54)
    praticamente la lancetta viene fermata e riparte quando si riavvia il crono scattando fino a raggiungere la posizione che avrebbe raggiunto se il crono fosse sempre rimasto in funzione. il tempo utile è sempre inferiore ad un minuto comunque...non ha le possibilità di un rattrapante normale...

    Esatto. :) ....in altre parole la lancetta recupera, con un salto, il tempo durante il quale era ferma, riprendendo il conteggio cronografico.

    Questo permette, come negli orologi a due lancette rattrapanti propriamente detti, di conteggiare un tempo parziale, senza che sia compromessa la misurazione del tempo totale, ma il tutto avviene con una sola lancetta (anche se per meno di un minuto... poi l'orologio si ferma).

    Esaminiamolo un po’ meglio, partendo da una premessa storica, tratta da un articolo pubblicato negli anni ’40 (1).

    “Bovet Frères & Co. S.A, in Flueurier

    Parlare dell’azienda Bovet Frères & Co. S.A, a proposito delle sue origini, è ritornare ad un’epoca ben lontana per l’orologeria di Flueurier. È infatti una delle più antiche fabbriche della nostra città poiché la sua fondazione risale all'anno 1887.
    All’inizio, troviamo questa personalità così caratteristica, il signor Alexis Landry, scomparso nel 1936. Nato nel 1856, era figlio di Henri-Ulysse Landry, dei Verrières, orologiaio di talento, principale collaboratore di Jean Tixier e artigiano delle prime “ebauches” del "calibro Tixier" che aveva una certa rinomanza in quel tempo. Ricordiamo, a proposito, che è a Jean Tixier che si deve la costruzione della bella casa di Belle-Ile.
    Alexis Landry aveva svolto il suo apprendistato di orologiaio presso Fritz Bovet, lo zio di George Bovet, attuale cancelliere della Confederazione (George Bovet fu Chancelier de la Confédération dal 1935 al 1943 N. d. R). Fritz Bovet, che si era occupato dapprima di cronografi-contatori, si era poi dedicato alla produzione di orologi inglesi di pregio.
    Dopo essere stato, per diversi anni, collaboratore di Fritz Bovet, Alexis Landry si associò con suo fratello, Alcide Landry (1858-1918), meccanico di valore ed inventore, e entrambi fratelli fondarono l’azienda “Landry Frères”, fabbrica di prodotti di orologeria. Suddetta azienda aveva fatto costruire, nel 1887, l'edificio in cui aveva installato i suoi laboratori e i suoi uffici in via Daniel-Jean Richard. Era questa la prima fabbrica costruita in questa strada che, poi diventerà il vero "quartiere delle fabbriche” di Fleurier. Questo quartiere allora aveva trenta o giù aziende di orologeria che producevano orologi per una gran numero di Paesi: Cina, Egitto, Turchia, Stati Uniti, Inghilterra, Spagna, Francia, per citarne solo i principali sbocchi commerciali. “Era un bel momento per Fleurier e sembrava che alla prosperità industriale corrispondesse un vero impegno intellettuale, sotto l'influenza di un'élite di uomini che possedevano solide qualità di cuore e di spirito".
    La Maison Landry Frères era specializzata nella produzione di orologi cinesi e vi fu un tempo in cui era la principale esportatrice di questi orologi. Aveva anche un dipartimento per la produzione di torni, appositamente diretta da Alcide Landry. Quando quest’ultimo morì, l’Azienda fu sciolta e i la sua attività fu assunta dalla società in accomandita “Landry & Co”, costituita da Alexis Landry e Albert Bovet.

    Landry_1916

    Nel 1918, signor Alexis Landry si ritirò e il signor Albert Bovet proseguì l’attività. La ragione sociale divenne, allora, “Bovet Freres, successeurs de Landry & Co.”: i tre partner erano Albert Bovet, Jean Bovet e William Jacques. Poi ci fu la costituzione di una Société Anonyme (S.A.) avente come obiettivo, la produzione di orologeria in generale. L’azienda produceva le sue “ebauches”, le sue casse e portava a termine completamente l’orologio; perciò era una manifattura. Si era specializzata in prodotti per la Cina, e questo paese assorbiva – soprattutto nel 1920-1922 - il 95 % della sua produzione.

    Bovet_1924


    Bovet_1924_bis

    L'anno 1924 fu fatale per l'impresa. La rivolta dei Rossi in Canton, aveva completamente paralizzato qualsiasi commercio con il Paese dove, come abbiamo visto, erano esportati quasi tutti i prodotti dell’Azienda “Bovet Frères & Co S. A.”.Si trovarono, dunque, in un situazione difficile e dovettero cambiare completamente la produzione, per creare nuovi calibri adeguati ai principali mercati mondiali. Questa dura lotta durò fino al 1929, data in cui fu abbandonato la fabbricazione di ebauches e di casse per specializzarsi solo nell’assemblaggio. E ciò fu, del resto, ben ispirato.
    Ma la crisi dell'orologeria la obbligò, ancora una volta, a far fronte alle avversità. Era necessario, di nuovo, cambiare i generi della produzione ed allora si specializzò in modo particolare nel cronografo, un genere in cui si vedevano interessanti prospettive per il futuro. Nessun operaio dell’azienda aveva ha mai lavorato i cronografi, quindi fu necessario preparare ed addestrare di nuovo completamente il personale e questo fu uno sforzo considerevole da fornire. Ma, essendosi resi conto che la salvezza era lì, tale iniziativa fu intrapresa con coraggio e la fede.
    Quindi, anche se produceva tutti i tipi di orologi da tasca e da polso con movimento ad ancora, la fabbrica “Bovet Frères & Co. S. A.” si è dedicò alla produzione di specialità brevettate. Ancor oggi, detiene cinque brevetti, tre dei quali ci sembrano particolarmente interessanti: quello di un orologio da tasca chiamato cavalletto, quello di un nuovo cronografo rattrapante a lancetta singola e quello di un cronografo detto “a 4 tempi” con arresto supplementare e riavvio facoltativo. Partendo dal punto di vista che il futuro risieda in questo tipo di prodotto, la Casa si è specializzata nella novità dei cronografi e degli orologi sportivi

    È interessante vedere un po’ più da vicino quali sono le caratteristiche speciali del nuovo cronografo “Bovet” a 4 tempi e rattrapante. Ha due pulsanti, uno dei quali, detto a 4 tempi, è dotato di un dispositivo speciale per ottenere una funzione aggiuntiva, vale a dire il riavvio facoltativo, dopo l’arresto, senza ritorno a zero. Il cronografo fermato può essere riavviato o azzerato, a piacere, e questo con lo stesso pulsante. Il riavvio opzionale consente tutte le operazioni cronometriche temporanee e intermittenti, come una fase di gioco fermo di una partita di calcio o di un torneo, un incidente di macchina durante l'osservazione, ecc. ecc.
    Il secondo pulsante attiva un meccanismo di arresto supplementare detto rattrapante. Una leggera pressione su questo secondo pulsante produce l’arresto momentaneo della lancetta del cronografo, facilitando una lettura precisa e rapida senza per questo arrestare la marcia dell’orologio, poiché, appena rilasciato il pulsante, la lancetta del cronografo recupera con un salto il tempo in cui era stata arrestata.
    Questo sistema di recupero ha una utilità tutta particolare per la precisa registrazione del tempo nelle corse e soprattutto all'arrivo dei corridori. Ad esempio: quando il primo corridore arriva al traguardo, una pressione sul pulsante blocca la lancetta. Quando la registrazione è stata effettuata, il pulsante viene rilasciato e la lancetta annulla, compensandolo, il tempo necessario per la registrazione. Arriva un secondo corridore, si effettua un nuovo arresto della lancetta e così via. Un solo un cronografo consente l'esatta registrazione del tempo per ogni corridore. Coloro che sono abituati all'organizzazione delle gare saranno consapevoli così vi è un miglioramento molto sensibile apportato alla registrazione dei tempi.
    Nella fabbricazione del cronografo, la casa Bovet Frères & Co. S. A. è già arrivata a risultati molto interessanti. Continua il suo sforzo in questa produzione e ha appena lanciato sul mercato un cronografo … con un calibro di 10 ½”’ linee, che sembra una sfida in quanto questo è il calibro di un orologio da polso già relativamente piccolo. Ma gli esemplari di prova hanno dato risultati assolutamente conclusivi e la loro produzione di serie non tarderà molto a venire. Che costituisce, se si permette, un grande successo.
    Aggiungeremo che il mercato principale della Casa è l'Italia (dove fornisce soprattutto per l’aviazione i cronografi per il controllo degli aerei che viaggiano alla velocità di 850 km/h !) Ma produce anche per tutti gli altri paesi, tra cui la Cina e il Giappone.
    Se questa vecchia Casa di Flueurier, ha conosciuto, a causa della forza delle circostanze, anni difficili, sembra bene che d’ora in avanti abbia nuovi successi, giusta ricompensa per gli sforzi compiuti con perseveranza.”

    brev_1
    Il brevetto dell’orologio “chevalet”(2).

    csm_bovet_histoire_1830_1_a01d27c8ad
    L’orologia da tasca “chevalet” (3).



    bovet_2

    bovet_mono_2

    bovet_n_2

    Bovet_1937

    Bovet_1940

    Bovet_1943

    Bovet_1945

    Lowenthal_ter

    lowenthal_rattrapante_1932_binda_b_2


    File0001_2

    File2_2
    Da Lancette & C. Un secolo di orologi da polso. La storia, la tecnica, il design di Marco Strazzi, Pression S.A.,La Chaux-de-Fonds (Svizzera) (4).

    Ed ora un po’ di tecnica, sperando che sia tutto esatto (5,6).

    File2_2_0

    Quando la lancetta dei secondi cronografici è in movimento, la pressione del pulsante al 4 fa in modo che la leva (indicata dalla freccia rossa) si appoggi al freno della ruota centrale del cronografo, fermandola.

    La ruota così bloccata determina l’arresto della ruota di rinvio e, per il tramite di questa, anche della ruota conduttrice del cronografo; anche quest’ultima quindi si ferma, mentre la ruota dei secondi, che si trova sullo stesso albero, continua a muoversi: in questo modo viene messa in tensione (viene “armata”) la spirale elastica di cui è dotata la ruota conduttrice del cronografo (indicata dalla freccia blu).

    Infatti, la ruota conduttrice non viene fissata, come di norma, direttamente sul perno superiore della ruota dei secondi; al contrario, su questo perno viene infilato un tubetto, contenente due cuscinetti in rubino e la ruota conduttrice è fissata all’esterno del tubetto. Tale ruota, quindi, non risulta trascinata in quanto il perno della ruota dei secondi può girare a vuoto all’interno dei fori dei due rubini. Per ottenere il trascinamento della ruota conduttrice viene aggiunta una spirale che, da una parte viene fissata, in modo solidale, alla parte superiore dell’asse della ruota dei secondi (virola), esternamente al tubetto, e dall’altra su una spinetta presente sulla corona della stessa ruota conduttrice (pitone).
    Se la marcia della ruota conduttrice è impedita, la ruota dei secondi continuerà a girare e comincerà ad tendere (“ ad armare”) la spirale, che collega il perno della stessa ruota dei secondi (che gira) e la spinetta della ruota conduttrice (che sta ferma). Se però d’improvviso liberiamo la ruota conduttrice, la forza elastica della spirale trascina di colpo la ruota stessa, ripristinando le posizioni relative prima dell’arresto: ora asse della ruota dei secondi e ruota conduttrice riprendono a girare in sintonia e con essa la ruota centrale del cronografo.
    Riassumendo, se si sospende la pressione sul pulsante al 4, la leva che in precedenza aveva arrestato la ruota centrale del cronografo, si allontana da questa ruota; la lancetta dei secondi cronografici farà, pertanto, un salto in avanti, spinta dall’energia elastica della spirale della ruota conduttrice del cronografo (spirale che si era “armata” durante la precedente fase di arresto).

    Ecco un disegno esplicativo preso da un bellissimo articolo del compianto Nicola de’ Toma (7).

    monorattrapante_1
    Da “Orologi”, n° 52 5/92, Techimedia

    Nel disegno sopra illustrato il collegamento tra ruota conduttrice e perno della ruota dei secondi avviene tramite una barretta, solidale alla stessa ruota dei secondi ed esterna al tubetto di cui si è parlato; la spirale è collegata, da un lato a questa barretta, dall’altra al tubetto; il funzionamento è lo stesso di quello sopra descritto.

    monorattrapante_2
    Da “Orologi”, n° 52 5/92, Techimedia

    Oltre a quanto detto, è presente anche un dispositivo di sicurezza (7) per la ruota contaminuti (indicata dalla freccia verde), costituito da un piccolo gancio che, mentre viene premuto il pulsante rattrapante, penetra tra i denti della ruota contaminuti e la immobilizza quando si rilascia il pulsante, il gancio di sicurezza si allontana dalla ruota contaminuti, evitando che essa risenta degli effetti del “dito” ( fissato sulla ruota centale del cronografo e che muove il contaminuti), possa urtare con forza il dente della ruota di rinvio della contaminuti, muovendone non un solo dente, come avviene di regola, ma più di uno, falsando l’indicazione dei minuti trascorsi.

    Un’altra caratteristica di questo calibro, è che, il alcuni esemplari, il pulsante al 2, è di forma caratteristica (si può vedere nel Lowenthal prima postato): quando la lancetta cronografia è in fase di arresto, oltre che essere premuto, può essere anche sollevato (tirato all’esterno): in questo modo, la ruota a colonna, per il tramite della grande leva di comando, viene indotta a girare, tramite una piccola leva a gancio (indicata dalla freccia gialla) in senso antiorario di un dente, assumendo, pertanto, la posizione di avviamento (la bascula di rinvio cade, cioè, nello spazio tra due colonne). In questo modo, è possibile procedere ad un conteggio addizionale, senza passare per la posizione dello zero.

    monorattrapante_3_0
    Da “Orologi”, n° 52 5/92, Techimedia

    valjoux84_8140_1_800x800
    La grande leva di comando


    Bovet_monorattrapante_Valjoux_84bis


    I due brevetti del 1936, relativi alla funzione monorattrapante e alla funzione in 4 tempi....

    bovet_1936a

    bovet_1936b

    bovet_1936c

    bovet_36_a

    bovet_36_b

    C’è da osservare che sia il brevetto del cronografo mono-pulsante a quattro tempi CH 182127 del 2 marzo 1935, sia il brevetto del cronografo mono-rattapante CH 185465 del 30 luglio 1935, sono di un certo Charles Jeanrenaud, che sposa la figlia o la sorella di uno dei due fratelli Bovet, Albert o Jean, come è dimostrato dal fatto che aggiunge al proprio cognome quello della moglie: “Bovet”; che il marchio Lowenthal viene registrato dalla Bovet Freres & Co. e che non sembra essere stato registrato prima, come azienda autonoma ed indipendente; che entrambi i brevetti possono adattarsi ad un calibro cronografico con ruota a colonna, sia esso Landeron o Valjoux; ed infine, credo anch’io che sia probabile che essi siano stati usati dapprima su calibri di derivazione Landeron, e poi su calibri di derivazione Valjoux (9).

    Per finire, aggiungo le foto di un bell’esemplare di cronografo Lowenthal “mono-ratttrapante e a 4 tempi”, in acciaio, ora di proprietà di un amico del nostro forum.


    DSC_8981

    DSC_8989

    DSC_8990


    Biblio-webgrafia

    1) https://businessmontres.com/article/jeudi-...lgie-pour-kenzo
    2) https://worldwide.espacenet.com/advancedSearch?locale=en_EP
    3) www.hautehorlogerie.org/fr/les-mar...e/h/bovet-1822/
    4) Lancette & C. Un secolo di orologi da polso. La storia, la tecnica, il design di Marco Strazzi, Pression S.A., 2005.
    5) Chronographes de collection, J. Pynson, S. Chaulmontet, 30 minChrono, 2016
    6) Cronografi da polso, G.-R. Lang, R. Meis, Studio Zeta Editore, 1993
    7) Da “Orologi”, n° 52 5/92, Techimedia
    8) www.mikrolisk.de/
    9) https://orologi.forumfree.it/?t=73046894

    Edited by nicola1960 - 1/11/2017, 20:53
     
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  9. zaza1972
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    grazie molto interessante

    sono molto affascinato anche dai "Rattrapanti" ..ne esistono ancora a prezzi umani? quali sono le maison??
     
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  10. Cosmograph2
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    Io ho avuto il Lowenthal con lo stesso movimento. Forse riesco a recuperare l'orologio x fare foto.
     
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  11. ermejo2833
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    CITAZIONE (zaza1972 @ 9/5/2008, 23:59)
    grazie molto interessante

    sono molto affascinato anche dai "Rattrapanti" ..ne esistono ancora a prezzi umani? quali sono le maison??

    ne esistono pochi ed a prezzi disumani(parlo di rattrapanti non derivati dal 7750).prova a sentire da brandizzi cosa chiede per il Record...da paura.
     
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  12.     +1   -1
     
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    Un'immagine presa da altro sito orologiero:
    Attached Image
    bovet84.jpg

     
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  13. zaza1972
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    CITAZIONE (ermejo2833 @ 10/5/2008, 08:40)
    CITAZIONE (zaza1972 @ 9/5/2008, 23:59)
    grazie molto interessante

    sono molto affascinato anche dai "Rattrapanti" ..ne esistono ancora a prezzi umani? quali sono le maison??

    ne esistono pochi ed a prezzi disumani(parlo di rattrapanti non derivati dal 7750).prova a sentire da brandizzi cosa chiede per il Record...da paura.

    grazie....mi fido :D
     
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  14. Cosmograph2
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    CITAZIONE (nicola1960 @ 10/5/2008, 15:13)
    CITAZIONE (Cosmograph2 @ 10/5/2008, 08:32)
    Io ho avuto il Lowenthal con lo stesso movimento....

    Eccone uno comparso in questo Forum:

    http://orologi.forumfree.net/?t=25516442

    image

    Si ma nn era un ristampone. :D

    La persona che ce l'ha ora forse lo vende. Vedo se me lo ridà x un paio di fotine. E' una tipologia vintage bella ancora a poco prezzo....
     
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    Urca che bello
     
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