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Dipende,mi diverto in entrambe le situazioni..da solo è bello perchè pedalo,mi rilasso ascoltando musica..in compagnia la parte più bella è la pausa pranzo. . -
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rarissimo che esca da solo,per il semplice motivo che se ti succede qualcosa rimani li fin che non passa qualcuno...e facendo solo sterrati e trail di montagna,collina,discese tecniche e lontano dai centri abitati è sempre meglio in compagnia
Poi comunque in baracca tutti assieme è sempre più bello. -
.rarissimo che esca da solo,per il semplice motivo che se ti succede qualcosa rimani li fin che non passa qualcuno...e facendo solo sterrati e trail di montagna,collina,discese tecniche e lontano dai centri abitati è sempre meglio in compagnia
Poi comunque in baracca tutti assieme è sempre più bello
d'accordo: il terzo tempo è una parte non trascurabile del godimento ciclistico. -
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riprendo il topic dopo un po' di tempo, le giornate lunghe spero ci abbiano portato a pedalare più a lungo.... personalmente dal 1 gennaio non mollo e da solo o in compagnia si va che è una goduria..... oltre ai vantaggi del pedalare in compagnia illustrati sopra da altri utenti, vi è pure che si imparano percorsi nuovi..... . -
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ai "bei tempi", prima di metter su numerosa famiglia, uscivo (la domenica) sempre in gruppo, avevo trovato un bel gruppetto per fare giri giusti
l'anno top fu il 2007, quando complice il bel tempo eravamo tutti in gran forma: se il giro era venuto corto erano 150km
da quando ho la prole, non esco quasi più in compagnia, salvo rare volte con un mio amico di gioventù, perchè per conciliare il tutto esco nei momenti più assurdi: in inverno in pausa pranzo dal lunedì al venerdì, in estate aggiungo il sabato e/o la domenica ma esco all'alba (in realtà una mezz'ora abbondante prima dell'alba, non appena inizia a schiarire: domenica scorsa partito alle 4:59!) così max per le 10 sono a casa
preferivo quando potevo fare le uscite domenicali in gruppo invece che da solo, ma, come si dice dalle mie parti, piutòst che nient l'è mej piutòst. -
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Io fatico davvero tanto ad andare con altri. Ammetto che in pianura passa di più, ma salite e discese da solo sempre. Al massimo ci si aspetta in cima o giù. In salita secondo me è fastidioso sia per chi va più veloce che per chi soffre di più. In discesa meglio concentrati. Sabato ho trovato un amico in cima al Fauniera e a scendere tra guardare dove era lui, le macchine, il fondo stradale... in un paio di occasioni ho rischiato. . -
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chiaro che, quando uscivo in gruppo, in salita c'era solo e soltanto battaglia senza riguardo per nessuno, coltello tra i denti; poi ci si aspettava in cima
idem in discesa, più o meno ciascuno col suo ritmo, poi durante le discese c'era sempre il punto acqua presso cui fare rifornimento e ricongiungimento
il gruppo è fondamentale per fare giri veramente lunghi, come quando avevamo fatto il passo San Marco, che partendo da Monza fanno 215km: tutto il trasferimento fino a Morbegno e poi il ritorno usciti dalla val Brembana fatto da soli è roba riservata ai professionisti
poi in realtà si chiacchierava poco (a parte col mio amico che è una macchina di parole), principalmente si contavano i distacchi in salita.