Ponte sullo Stretto

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  1. ezio60
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    CITAZIONE (Domenico_89 @ 24/8/2023, 23:49) 
    Una struttura come una civile abitazione è progettata affinché, in caso di sisma, ci sia una elevata probabilità che non collassi. Può subire gravi danni e lesioni, ma non deve collassare, e soprattutto non in modo fragile, cioè, se collassa, deve farlo con grandi deformazioni (deve cedere prima l'acciaio del calcestruzzo).
    Un ponte, così come un ospedale, è un'opera strategica, e, in caso di grave sisma, dovrebbe non solo non collassare, ma dovrebbe rimanere in servizio in quanto essenziale (dico dovrebbe perché nulla si progetta pensando che debba resistere al 100% delle probabili azioni).
    La Calabria e la Sicilia sono zone sismiche: il problema non è il terreno. Il problema è che non siamo il Giappone. In Giappone si lavora seriamente, o comunque molto meglio che da noi. Per esempio in Calabria è pieno di case in muratura senza accorgimenti antisismici, di case abusive e di case costruite in economia dove il copriferro si stacca. Di antisismico serio ce n'è poco. Fare una casa antisismica costa di più. E nelle regioni povere non si può pensare che sia facile avere una grande quantità di costruzioni antisismiche.
    Ultima nota: quasi certamente, l'azione più gravosa e frequente che dovrà sopportare il ponte sarà il vento, non il sisma

    difatti, le opere strategiche sono progettate già con coefficienti di sicurezza ben maggiori delle normali costruzioni civili e industriali

    è possibile anche che per questo ponte vengano adottate norme tecniche ad hoc ancora più severe rispetto a quelle oggi vigenti, comunque già importanti per le zone ad alta sismicità

    quindi in caso di sisma distruttivo con ogni probabilità il ponte sarà l'ultima a lesionarsi rispetto alle costruzioni "normali", abitazioni uffici e edifici industriali

    certo per il ponte il problema non sarà il terreno su cui poggeranno le pile, il mio commento sul terreno era riferito alle costruzioni esistenti che, per quanto riportato dal forumista, a quanto pare non sono state calcolate tenendo conto delle caratteristiche del terreno su cui poggiano

    riguardo le azioni sul ponte, certamente per la condizione di esercizio il vento sarà l'azione più importante per una struttura prevista tanto snella, ma non dovrebbe essere complicato controllarla in sede di progetto

    sul sisma è chiaro invece che le incognite sono ben maggiori e molto meno note e quindi non controllabili, a partire dall'intensità, epicentro, tipo di sisma (ondulatorio, sussultorio), propagazione e amplificazione etc, con la possibilità di generazione di uno tsunami

    ma come si fanno in Giappone o in altri luoghi sismicamente ad altissimo rischio, VOLENDO si potrà costruire un'ottima struttura sismoresistente anche qui in Italia
     
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1100 replies since 17/3/2023, 02:31   31653 views
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