RO-NI St. Moritz, high performance watches

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    CITAZIONE (JamesHunt @ 22/8/2023, 09:22) 
    Ecco diciamo che io non ho grosse competenze sul lato calibro, quindi non ci metto becco.

    Se però sento parlare di studio aerodinamico come innovazione inizio a farmi due domande. Perchè più o meno testare una cassa in galleria del vento è come testare la capacità di quella cassa di ricevere il segnale GSM o Wi-Fi.

    Anche sul materiale qualche dubbio me lo lascia. Perchè anche li di innovazione ne vedo poca.

    Quindi rimane il calibro. Sono ignorante in materia ma a questo punto mi è già scesa la poesia...

    Beh, poesia a parte o innovazione, sul materiale pochi dubbi spero...
    Oltre la resa estetica è ovvio che il carbonio aggiunge resistenza alla leggerezza e viceversa.
    E la leggerezza è una caratteristica importante per chi indossa un orologio e chi ricerca questo aspetto.
    Ben oltre qualsiasi studio sull'aerodinamica di una coscia di pollo sul piatto per agevolarne la maneggevolezza e migliorarne il comportamento degli attriti... :D
    È indubbio che l'aspetto più caratteristico sia il peso finale che questo materiale permette e che l'applicazione abbia un senso.
     
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    CITAZIONE (Scappamento @ 22/8/2023, 10:50) 
    Beh, poesia a parte o innovazione, sul materiale pochi dubbi spero...
    Oltre la resa estetica è ovvio che il carbonio aggiunge resistenza alla leggerezza e viceversa.
    E la leggerezza è una caratteristica importante per chi indossa un orologio e chi ricerca questo aspetto.
    Ben oltre qualsiasi studio sull'aerodinamica di una coscia di pollo sul piatto per agevolarne la maneggevolezza e migliorarne il comportamento degli attriti... :D
    È indubbio che l'aspetto più caratteristico sia il peso finale che questo materiale permette e che l'applicazione abbia un senso.

    Io nutro fortissimi dubbi sui vantaggi della fibra di carbonio in un calibro, ma anche solo in una cassa.

    La fibra di carbonio è un materiale incredibile per le sue caratteristiche ma non la vedo bene per la miniaturizzazione ed in particolare non la vedo come materiale destinato a durare nel tempo. Cosa che ad esempio per me su un orologio è essenziale.
     
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    CITAZIONE (Scappamento @ 22/8/2023, 02:41) 
    Farti passare per stupido?
    Più che altro ti dico che sei prevenuto in questa tua affermazione in questo caso ed hai interpretato male o mi sono spiegato male io... (?)
    Più che altro ho detto che è inutile proseguire proprio sulla deportanza e kzzt varie proprio perchè è assodato, possono dire quello che vogliono, ma pur sempre una facezia rimane.
    Al netto di questo è inutile pure controbattere o pensi che ti stia trattando da stupido??
    Io di carbonio ne so qualcosa e nonostante titto sono interessato a parlare di questo aspetto o del movimento piuttosto che della deportanza, ma anche se non sapessi un tubo del carbonio ciò non toglie che ci arriverei lo stesso come te che la questione aerodinamica sia una panzanata...
    Ma se uno vuole passa e arriva al sodo se no ci si ferma sulla questione e ci si perde nella forma.
    Poi se tra queste righe ci vedi una presa in giro o mi starei burlando di te dimmelo che non me ne sono accorto o ho sbagliato anche qui a scrivere...

    No no, ci siamo spiegati bene in mp! Non sei tu quello che tenta di prendere in giro gli interlocutori per propugnare irrealistiche tesi ;) :I:

    Lo scrivo a beneficio degli astanti perchè non ci siano dubbi che io e scappamento stiamo dialogando francamente ma cordialmente e con finalità sostanzialmente comuni.

    Piuttosto spero sia chiaro (a chi lo deve essere), che giocando con le parole si rischia di rimediare una figuraccia e di cancellare l'eventuale apprezzamento lucrato in altri interventi.
     
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    Tessio , puoi chiedere se si può avere blu???
    Cinturino blu, quadrante blu, lancette blu, scheletrito blu, tourbillon blu, carbonio blu, titanio blu, viti blu, blu su blu!!!
    La voglia di mare me lo fa vedere solo di questo colore che secondo me è la morte sua!!!
    Per la tecnica e l’estetica lascio agli altri, il mio è solo un vezzo cromatico.
     
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    CITAZIONE (Rolex_Gubbio @ 22/8/2023, 16:04) 
    Tessio , puoi chiedere se si può avere blu???
    Cinturino blu, quadrante blu, lancette blu, scheletrito blu, tourbillon blu, carbonio blu, titanio blu, viti blu, blu su blu!!!
    La voglia di mare me lo fa vedere solo di questo colore che secondo me è la morte sua!!!
    Per la tecnica e l’estetica lascio agli altri, il mio è solo un vezzo cromatico.

    C'è questo fatto per MV Augusta..

    Screenshot_20230822_160909

    Screenshot_20230822_161021
    Però non è un tourbillon 😅
     
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    Troppo grigio, mi infastidisce!
    Scherzi a parte in questo periodo di armocromia e di armocromisti, dell’orologio abbiamo avuto modo di parlarne.
    Scelte estetiche e tecniche comunque estreme a prescindere dalla ricerca che c’e dietro e dalla sua passione che secondo me sono indiscutibili.
    Tu sei una persona che ha una umanità ed una bontà fuori dal comune, per cui se parli bene di un progetto significa che ti ha saputo trasmettere qualcosa. La persona che è dietro quel progetto io non ho avuto modo di conoscerla ma solo il fatto che ti ha lasciato indossare dei pezzi ed approfondire alcuni aspetti accanto a lui, per me ha dell’incredibile ed è un punto a suo favore.
    Per il resto ci strappiamo le vesti, io per primo, per una ghiera colorata o per un quadrante fallato che facciamo diventare raro per cui per me ben venga che si parli di questi orologi assolutamente fuori dal comune.
    E va bene che se ne parli con toni simpatici, tecnici, perfezionisti. Io purtroppo non sono esperto di queste lavorazioni, e l’esperienza che potrei portare in termini di estremo è su altro e non se ne può discutere in questo forum perché poco attinente.
     
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    CITAZIONE (Tessio @ 22/8/2023, 07:59) 
    Da questa foto si vede la "struttura" in carbonio del Modificato. Platina, ponte del bariletto, ponti e lancette.
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff12530093/...0822_074904.jpg)
    In merito alle lancette una foto riguardante i pesi delle stesse nelle varianti di materiale.
    Oro, 2 lancette
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff12530093/...0822_075413.jpg)
    Titanio,2lancette (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff12530093/...0822_075622.jpg)
    Carbonio, 15 lancette!
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff12530093/...0822_075725.jpg)
    Lancette di pari spessore!

    È incredibile! Praticamente le 15 lancette in carbonio hanno un peso talmente esiguo che neppure vengono rilevate da una bilancia capace di registrare il centesimo di grammo! Mi sembra così pazzesco che temo di aver frainteso i numeri... ho capito bene???

    Ps: bellissimissimo imho il modello blu che celebra il 75mo della MV Augusta!
     
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    CITAZIONE (Motasmo @ 22/8/2023, 17:42) 
    È incredibile! Praticamente le 15 lancette in carbonio hanno un peso talmente esiguo che neppure vengono rilevate da una bilancia capace di registrare il centesimo di grammo! Mi sembra così pazzesco che temo di aver frainteso i numeri... ho capito bene???

    Ps: bellissimissimo imho il modello blu che celebra il 75mo della MV Augusta!

    Confermo, si potrebbe provare a vedere quante ne servono per arrivare al centesimo di grammo. Prossimamente..
     
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    CITAZIONE (JamesHunt @ 22/8/2023, 10:57) 
    Io nutro fortissimi dubbi sui vantaggi della fibra di carbonio in un calibro, ma anche solo in una cassa.

    La fibra di carbonio è un materiale incredibile per le sue caratteristiche ma non la vedo bene per la miniaturizzazione ed in particolare non la vedo come materiale destinato a durare nel tempo. Cosa che ad esempio per me su un orologio è essenziale.

    I motivi per cui un progettista o designer di orologi può scegliere di fare parti in fibra di carbonio sono sostanzialmente due: il peso ridotto e la possibilità di elaborare texture estetiche caratterizzanti.

    Condivido i dubbi e le paure sulla durata, per due motivi. Il primo è che per quanto i produttori di resine si stiano stracciando le vesti a commercializzare resine (epossidiche, poliestere o vinilestere che siano) "resistenti UV", è praticamente impossibile trovare un dato di test accelerato o prove di durata. Il secondo è che anche se l'evoluzione delle tecnologie di produzione è stata notevole, basta un piccolo errore di temperatura nel processo di cura del manufatto che la sua forma, durata e resistenza possono risultarne compromesse.

    Un caso dove la durata può avere storici più disponibili è quello degli alberi in carbonio delle barche, che dal punto di vista della esposizione ad UV in concomitanza con nebbia salina e vento sono esposti alla condizione ambientale in assoluto peggiore. Qui le informazioni si possono recuperare di forum degli appassionati di nautica: ci sono casi di alberi che in 4-5 anni perdono la vernice/resina protettiva per sfaldatura, alberi che si spezzano dopo 8, altri che risultano intonsi dopo 10-12 anni. Ad onor del vero, in questo settore la prassi è di consigliare una verifica ispettiva degli alberi dopo 5 anni. Appena rientro chiedo ad un ingegnere che progetta barche maggiori informazioni.

    Nel caso specifico degli orologi, so per certo che negli anni 90 GP fece delle serie limitate per Ferrari con quadranti in fibra di carbonio e che Hublot e IWC a metà degli anni 2000 fecero casse in carbonio. Non sono riuscito a trovare foto o informazioni più dettagliate sulla esistenza anche di un GP anni '90 con cassa interamente in carbonio. Il Forged Carbon arriva nel 2010 con il famigerato Offshore. Quindi, diciamo che potremmo avere uno storico di circa 20-25 anni per le realizzazioni in twill e meno di 15 per le realizzazioni in Forged Carbon (anche perchè il Forged Carbon Paolo Feraboli l'ha presentato nel 2008).

    Ci sta pertanto la visione conservativa, soprattutto quando si dà molto valore alla durata nel tempo dei materiali.
    Allo stesso tempo c'è anche chi, come me, dà fiducia alle nuove tecnologie, e per questo si mette in collezione orologi con fibra di carbonio e silicio.
    Sono convinto che le tecnologie di oggi non sono quelle di 10 anni fa, basta guardare la cassa Carbon Forged dell'offshore del 2010 e quella dell'UN di oggi per vedere la differenza in termini di "grossolanità del processo".

    Così come sono convinto che se oggi abbiamo dei limiti alla miniaturizzazione, è semplicemente perchè nessuno si è ancora spinto a livelli estremi e quindi ha creato l'esigenza e quindi la necessità di manipolare le CFRP in maniera diversa.

    Potrei lanciare una sfida a Nicola in questo senso: farmi costruire una molla salterello della ruota contaminuti di un cronografo, vediamo se riesce a stare con la lamina sotto il decimo di mm e avere la stessa rigidezza della molla in acciaio. Che poi voglia farla in twill 1K con spessore del tessuto uguale o inferiore a 5 centesimi di millimetro o in sinterizzato grafene, faccia lui.

    Veniamo alle texture: si tratta di una questione di estetica soggettiva. Ne ho viste di molto diverse. A me personalmente piacciono molto le texture "vive" rispetto alle texture ordinate. Quindi una cassa carbon Forged o a Twill tagliate come quelle di UN, Zenith (che ha il più bel bracciale in carbonio, IHMO), RM, Code41 o RO-NI mi risultano soggettivamente più gradevoli delle casse a twill ordinato come quelle di quasi tutti gli Hublot.

    Sul calibro, la realizzazione di platina e ponti con CFRP consente anche di dare una finitura geometrica, come si farebbe con le cote de Geneve o con il Perlage. In questo caso la texture Twill ordinata è per me da preferirsi alla texture marmorizzata Carbon Forged.
     
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    CITAZIONE (Tessio @ 22/8/2023, 07:59) 
    Da questa foto si vede la "struttura" in carbonio del Modificato. Platina, ponte del bariletto, ponti e lancette.

    Il "Modificato" è già di pubblico dominio?
     
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    CITAZIONE (OroManiac @ 23/8/2023, 09:00) 
    I motivi per cui un progettista o designer di orologi può scegliere di fare parti in fibra di carbonio sono sostanzialmente due: il peso ridotto e la possibilità di elaborare texture estetiche caratterizzanti.

    Condivido i dubbi e le paure sulla durata, per due motivi. Il primo è che per quanto i produttori di resine si stiano stracciando le vesti a commercializzare resine (epossidiche, poliestere o vinilestere che siano) "resistenti UV", è praticamente impossibile trovare un dato di test accelerato o prove di durata. Il secondo è che anche se l'evoluzione delle tecnologie di produzione è stata notevole, basta un piccolo errore di temperatura nel processo di cura del manufatto che la sua forma, durata e resistenza possono risultarne compromesse.

    Un caso dove la durata può avere storici più disponibili è quello degli alberi in carbonio delle barche, che dal punto di vista della esposizione ad UV in concomitanza con nebbia salina e vento sono esposti alla condizione ambientale in assoluto peggiore. Qui le informazioni si possono recuperare di forum degli appassionati di nautica: ci sono casi di alberi che in 4-5 anni perdono la vernice/resina protettiva per sfaldatura, alberi che si spezzano dopo 8, altri che risultano intonsi dopo 10-12 anni. Ad onor del vero, in questo settore la prassi è di consigliare una verifica ispettiva degli alberi dopo 5 anni. Appena rientro chiedo ad un ingegnere che progetta barche maggiori informazioni.

    Nel caso specifico degli orologi, so per certo che negli anni 90 GP fece delle serie limitate per Ferrari con quadranti in fibra di carbonio e che Hublot e IWC a metà degli anni 2000 fecero casse in carbonio. Non sono riuscito a trovare foto o informazioni più dettagliate sulla esistenza anche di un GP anni '90 con cassa interamente in carbonio. Il Forged Carbon arriva nel 2010 con il famigerato Offshore. Quindi, diciamo che potremmo avere uno storico di circa 20-25 anni per le realizzazioni in twill e meno di 15 per le realizzazioni in Forged Carbon (anche perchè il Forged Carbon Paolo Feraboli l'ha presentato nel 2008).

    Ci sta pertanto la visione conservativa, soprattutto quando si dà molto valore alla durata nel tempo dei materiali.
    Allo stesso tempo c'è anche chi, come me, dà fiducia alle nuove tecnologie, e per questo si mette in collezione orologi con fibra di carbonio e silicio.
    Sono convinto che le tecnologie di oggi non sono quelle di 10 anni fa, basta guardare la cassa Carbon Forged dell'offshore del 2010 e quella dell'UN di oggi per vedere la differenza in termini di "grossolanità del processo".

    Così come sono convinto che se oggi abbiamo dei limiti alla miniaturizzazione, è semplicemente perchè nessuno si è ancora spinto a livelli estremi e quindi ha creato l'esigenza e quindi la necessità di manipolare le CFRP in maniera diversa.

    Potrei lanciare una sfida a Nicola in questo senso: farmi costruire una molla salterello della ruota contaminuti di un cronografo, vediamo se riesce a stare con la lamina sotto il decimo di mm e avere la stessa rigidezza della molla in acciaio. Che poi voglia farla in twill 1K con spessore del tessuto uguale o inferiore a 5 centesimi di millimetro o in sinterizzato grafene, faccia lui.

    Veniamo alle texture: si tratta di una questione di estetica soggettiva. Ne ho viste di molto diverse. A me personalmente piacciono molto le texture "vive" rispetto alle texture ordinate. Quindi una cassa carbon Forged o a Twill tagliate come quelle di UN, Zenith (che ha il più bel bracciale in carbonio, IHMO), RM, Code41 o RO-NI mi risultano soggettivamente più gradevoli delle casse a twill ordinato come quelle di quasi tutti gli Hublot.

    Sul calibro, la realizzazione di platina e ponti con CFRP consente anche di dare una finitura geometrica, come si farebbe con le cote de Geneve o con il Perlage. In questo caso la texture Twill ordinata è per me da preferirsi alla texture marmorizzata Carbon Forged.

    Disamina perfetta. Aggiungo che in generale tutte le prove sulla durata della fibra di carbonio sono legate alla tenuta meccanica, proprio perchè si fanno oggetti che devono essere usati in meccanica o comunque "oggetti" che lavorano. Quindi ciclicamente si fanno prove non distruttive per controllare le proprietà del composito ed eventuali problemi. Che sia una forcella, un telaio di una bici o la cellula di una monoposto.

    Su un orologio ed in particolare sulla miniaturizzazione è ovviamente un campo sconosciuto e probabilmente lo resterà perchè solo per vezzo puoi decidere di usare il carbonio per questi scopi.
     
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    CITAZIONE (OroManiac @ 23/8/2023, 09:00) 
    I motivi per cui un progettista o designer di orologi può scegliere di fare parti in fibra di carbonio sono sostanzialmente due: il peso ridotto e la possibilità di elaborare texture estetiche caratterizzanti.

    Se posso permettermi, solo per completezza: peso ridotto ed elevata resistenza alla trazione (e, ma direi che conta di più in altri settori, buon isolamento termico).
     
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    Ecco questo è veramente bello, a mio personalissimo e sindacabile gusto, ovviamente
     
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    CITAZIONE (OroManiac @ 23/8/2023, 09:00) 
    I motivi per cui un progettista o designer di orologi può scegliere di fare parti in fibra di carbonio sono sostanzialmente due: il peso ridotto e la possibilità di elaborare texture estetiche caratterizzanti.

    Condivido i dubbi e le paure sulla durata, per due motivi. Il primo è che per quanto i produttori di resine si stiano stracciando le vesti a commercializzare resine (epossidiche, poliestere o vinilestere che siano) "resistenti UV", è praticamente impossibile trovare un dato di test accelerato o prove di durata. Il secondo è che anche se l'evoluzione delle tecnologie di produzione è stata notevole, basta un piccolo errore di temperatura nel processo di cura del manufatto che la sua forma, durata e resistenza possono risultarne compromesse.

    Un caso dove la durata può avere storici più disponibili è quello degli alberi in carbonio delle barche, che dal punto di vista della esposizione ad UV in concomitanza con nebbia salina e vento sono esposti alla condizione ambientale in assoluto peggiore. Qui le informazioni si possono recuperare di forum degli appassionati di nautica: ci sono casi di alberi che in 4-5 anni perdono la vernice/resina protettiva per sfaldatura, alberi che si spezzano dopo 8, altri che risultano intonsi dopo 10-12 anni. Ad onor del vero, in questo settore la prassi è di consigliare una verifica ispettiva degli alberi dopo 5 anni. Appena rientro chiedo ad un ingegnere che progetta barche maggiori informazioni.

    Nel caso specifico degli orologi, so per certo che negli anni 90 GP fece delle serie limitate per Ferrari con quadranti in fibra di carbonio e che Hublot e IWC a metà degli anni 2000 fecero casse in carbonio. Non sono riuscito a trovare foto o informazioni più dettagliate sulla esistenza anche di un GP anni '90 con cassa interamente in carbonio. Il Forged Carbon arriva nel 2010 con il famigerato Offshore. Quindi, diciamo che potremmo avere uno storico di circa 20-25 anni per le realizzazioni in twill e meno di 15 per le realizzazioni in Forged Carbon (anche perchè il Forged Carbon Paolo Feraboli l'ha presentato nel 2008).

    Ci sta pertanto la visione conservativa, soprattutto quando si dà molto valore alla durata nel tempo dei materiali.
    Allo stesso tempo c'è anche chi, come me, dà fiducia alle nuove tecnologie, e per questo si mette in collezione orologi con fibra di carbonio e silicio.
    Sono convinto che le tecnologie di oggi non sono quelle di 10 anni fa, basta guardare la cassa Carbon Forged dell'offshore del 2010 e quella dell'UN di oggi per vedere la differenza in termini di "grossolanità del processo".

    Così come sono convinto che se oggi abbiamo dei limiti alla miniaturizzazione, è semplicemente perchè nessuno si è ancora spinto a livelli estremi e quindi ha creato l'esigenza e quindi la necessità di manipolare le CFRP in maniera diversa.

    Potrei lanciare una sfida a Nicola in questo senso: farmi costruire una molla salterello della ruota contaminuti di un cronografo, vediamo se riesce a stare con la lamina sotto il decimo di mm e avere la stessa rigidezza della molla in acciaio. Che poi voglia farla in twill 1K con spessore del tessuto uguale o inferiore a 5 centesimi di millimetro o in sinterizzato grafene, faccia lui.

    Veniamo alle texture: si tratta di una questione di estetica soggettiva. Ne ho viste di molto diverse. A me personalmente piacciono molto le texture "vive" rispetto alle texture ordinate. Quindi una cassa carbon Forged o a Twill tagliate come quelle di UN, Zenith (che ha il più bel bracciale in carbonio, IHMO), RM, Code41 o RO-NI mi risultano soggettivamente più gradevoli delle casse a twill ordinato come quelle di quasi tutti gli Hublot.

    Sul calibro, la realizzazione di platina e ponti con CFRP consente anche di dare una finitura geometrica, come si farebbe con le cote de Geneve o con il Perlage. In questo caso la texture Twill ordinata è per me da preferirsi alla texture marmorizzata Carbon Forged.

    Al di là di alcune amenità, tipo quella dell'aereodinamica, ampiamente sviscerata, questo post è uno dei più ricchi di elementi tecnici e di innovazione tra quelli che ho letto negli ultimi mesi sul forum quindi rinnovo i complimenti a chi, dietro alla produzione di un orologio come questo, mette tanta passione, studio e ricerca. BRAVI! 👏
     
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    I motivi per cui un progettista o designer di orologi può scegliere di fare parti in fibra di carbonio sono sostanzialmente due: il peso ridotto e la possibilità di elaborare texture estetiche caratterizzanti.

    Condivido i dubbi e le paure sulla durata, per due motivi. Il primo è che per quanto i produttori di resine si stiano stracciando le vesti a commercializzare resine (epossidiche, poliestere o vinilestere che siano) "resistenti UV", è praticamente impossibile trovare un dato di test accelerato o prove di durata. Il secondo è che anche se l'evoluzione delle tecnologie di produzione è stata notevole, basta un piccolo errore di temperatura nel processo di cura del manufatto che la sua forma, durata e resistenza possono risultarne compromesse.

    Un caso dove la durata può avere storici più disponibili è quello degli alberi in carbonio delle barche, che dal punto di vista della esposizione ad UV in concomitanza con nebbia salina e vento sono esposti alla condizione ambientale in assoluto peggiore. Qui le informazioni si possono recuperare di forum degli appassionati di nautica: ci sono casi di alberi che in 4-5 anni perdono la vernice/resina protettiva per sfaldatura, alberi che si spezzano dopo 8, altri che risultano intonsi dopo 10-12 anni. Ad onor del vero, in questo settore la prassi è di consigliare una verifica ispettiva degli alberi dopo 5 anni. Appena rientro chiedo ad un ingegnere che progetta barche maggiori informazioni.

    Nel caso specifico degli orologi, so per certo che negli anni 90 GP fece delle serie limitate per Ferrari con quadranti in fibra di carbonio e che Hublot e IWC a metà degli anni 2000 fecero casse in carbonio. Non sono riuscito a trovare foto o informazioni più dettagliate sulla esistenza anche di un GP anni '90 con cassa interamente in carbonio. Il Forged Carbon arriva nel 2010 con il famigerato Offshore. Quindi, diciamo che potremmo avere uno storico di circa 20-25 anni per le realizzazioni in twill e meno di 15 per le realizzazioni in Forged Carbon (anche perchè il Forged Carbon Paolo Feraboli l'ha presentato nel 2008).

    Ci sta pertanto la visione conservativa, soprattutto quando si dà molto valore alla durata nel tempo dei materiali.
    Allo stesso tempo c'è anche chi, come me, dà fiducia alle nuove tecnologie, e per questo si mette in collezione orologi con fibra di carbonio e silicio.
    Sono convinto che le tecnologie di oggi non sono quelle di 10 anni fa, basta guardare la cassa Carbon Forged dell'offshore del 2010 e quella dell'UN di oggi per vedere la differenza in termini di "grossolanità del processo".

    Così come sono convinto che se oggi abbiamo dei limiti alla miniaturizzazione, è semplicemente perchè nessuno si è ancora spinto a livelli estremi e quindi ha creato l'esigenza e quindi la necessità di manipolare le CFRP in maniera diversa.

    Potrei lanciare una sfida a Nicola in questo senso: farmi costruire una molla salterello della ruota contaminuti di un cronografo, vediamo se riesce a stare con la lamina sotto il decimo di mm e avere la stessa rigidezza della molla in acciaio. Che poi voglia farla in twill 1K con spessore del tessuto uguale o inferiore a 5 centesimi di millimetro o in sinterizzato grafene, faccia lui.

    Veniamo alle texture: si tratta di una questione di estetica soggettiva. Ne ho viste di molto diverse. A me personalmente piacciono molto le texture "vive" rispetto alle texture ordinate. Quindi una cassa carbon Forged o a Twill tagliate come quelle di UN, Zenith (che ha il più bel bracciale in carbonio, IHMO), RM, Code41 o RO-NI mi risultano soggettivamente più gradevoli delle casse a twill ordinato come quelle di quasi tutti gli Hublot.

    Sul calibro, la realizzazione di platina e ponti con CFRP consente anche di dare una finitura geometrica, come si farebbe con le cote de Geneve o con il Perlage. In questo caso la texture Twill ordinata è per me da preferirsi alla texture marmorizzata Carbon Forged.

    Sono molto affascinato dalla ricerca e da nuovi materiali in campo orologiero. Infatti vorrei aggiungere in collezione un orologio con cassa in carbonio. Chiaro che non sono tutti uguali, già per valutare un orologio servirebbe avere conoscenze tali da capire bene il tipo di lavorazione usata per la cassa (in questo caso specifico seppur spiegato benissimo, può non essere di immediata comprensione per chi come me non è esperto). Poi c'è il discorso durata e resistenza che attualmente è la cosa che più mi frena, visti che come spieghi è praticamente impossibile ad oggi fare previsioni esatte.
     
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