RO-NI St. Moritz, high performance watches

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    CITAZIONE (rolexAO @ 23/8/2023, 10:51) 
    Sono molto affascinato dalla ricerca e da nuovi materiali in campo orologiero. Infatti vorrei aggiungere in collezione un orologio con cassa in carbonio. Chiaro che non sono tutti uguali, già per valutare un orologio servirebbe avere conoscenze tali da capire bene il tipo di lavorazione usata per la cassa (in questo caso specifico seppur spiegato benissimo, può non essere di immediata comprensione per chi come me non è esperto). Poi c'è il discorso durata e resistenza che attualmente è la cosa che più mi frena, visti che come spieghi è praticamente impossibile ad oggi fare previsioni esatte.

    Oggi l‘offerta é molto variegata, con 1000-1500 eur puoi toglierti lo sfizio di una cassa ibrida Carbon forged su base acciaio o titanio, senza dover rischiare cifre multiple dei 10k. Puoi partire dai Tissot Sideral o dai Code41 Serie Anomaly. Movimenti Eta nel primo caso Mijota o Sellita nel secondo.
     
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    CITAZIONE (OroManiac @ 23/8/2023, 11:01) 
    Oggi l‘offerta é molto variegata, con 1000-1500 eur puoi toglierti lo sfizio di una cassa ibrida Carbon forged su base acciaio o titanio, senza dover rischiare cifre multiple dei 10k. Puoi partire dai Tissot Sideral o dai Code41 Serie Anomaly. Movimenti Eta nel primo caso Mijota o Sellita nel secondo.

    Lo so, quelli che mi piacciono però costano almeno il doppio. Valuterò col tempo, il problema dei nuovi materiali e sempre lo stesso, nessuno può conoscerne esattamente il comportamento nel lungo periodo. Grazie dei suggerimenti
     
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    CITAZIONE (OroManiac @ 23/8/2023, 09:05) 
    Il "Modificato" è già di pubblico dominio?

    Sono state già postate alcune foto di dettagli su in Instagram, questa inclusa.
     
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    CITAZIONE (Rolex_Gubbio @ 22/8/2023, 16:04) 
    Tessio , puoi chiedere se si può avere blu???
    Cinturino blu, quadrante blu, lancette blu, scheletrito blu, tourbillon blu, carbonio blu, titanio blu, viti blu, blu su blu!!!
    La voglia di mare me lo fa vedere solo di questo colore che secondo me è la morte sua!!!
    Per la tecnica e l’estetica lascio agli altri, il mio è solo un vezzo cromatico.

    Mi hanno mandato la foto di questo tourbillon realizzato per un cliente. Più blu di così..
    Screenshot_20230823_122324-16927863585314
     
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    Io, pur non avendo alcuna competenza nell'ambito dello studio dei materiali, ho provando il Freak X Carb del Prof OroManiac (o era di Max mvnap? 🤔) e me ne sono talmente innamorato che l'ho preso anch'io.
    A parte le proporzioni fantastiche e la perfetta indossabilità (e ovviamente l'estetica e la tecnica che però sono comuni a tutti i Freak X), un pregio che ho trovato decisivo è stata proprio la leggerezza incredibile della cassa, quindi imho ben venga la sperimentazione di RO-NI sul carbonio, non vedo l'ora di poterne provare uno dal vivo!
     
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    Questi produttori si possono definire a questo punto indipendenti?
    Chiedo.
     
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    CITAZIONE (Tessio @ 23/8/2023, 12:26) 
    Mi hanno mandato la foto di questo tourbillon realizzato per un cliente. Più blu di così..
    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff12530093/...27863585314.jpg)

    Questa livrea -mai vista- mi piace molto. La trovo più pulita della gialllo/rossa. Cambierei la tipologia di cinturino, quella trama in fibra aramidica non mi soddisfa.
    :I:
     
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    CITAZIONE (StefanoRM75 @ 23/8/2023, 12:34) 
    Io, pur non avendo alcuna competenza nell'ambito dello studio dei materiali, ho provando il Freak X Carb del Prof OroManiac (o era di Max mvnap? 🤔) e me ne sono talmente innamorato che l'ho preso anch'io.
    A parte le proporzioni fantastiche e la perfetta indossabilità (e ovviamente l'estetica e la tecnica che però sono comuni a tutti i Freak X), un pregio che ho trovato decisivo è stata proprio la leggerezza incredibile della cassa, quindi imho ben venga la sperimentazione di RO-NI sul carbonio, non vedo l'ora di poterne provare uno dal vivo!

    Magari… no, il Freak non era il mio (lo avrei voluto comunque!!!)
    Io ho preso di recente un Bamford con cassa carbon forged su base acciaio…
     
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    CITAZIONE (Scappamento @ 23/8/2023, 12:34) 
    Questi produttori si possono definire a questo punto indipendenti?
    Chiedo.

    Assolutamente sì.
     
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    CITAZIONE (OroManiac @ 23/8/2023, 12:38) 
    Assolutamente sì.

    Ma allora questo topic non dovrebbe stare in sezione Indipendenti?
     
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    Tra i motivi per cui io caldeggio la soluzione di una finitura di forma ottenuta di stampaggio , è anche la resa estetica nel tempo.

    Non di uno stampaggio che utilizza pelli già intrecciate.
    Qui non siamo al cospetto di un particolare strutturale come il mono di una moto o il telaio di una bici in carbonio da DH.
    Per di più, disporre pelli intrecciate in uno stampo così piccolo come quello di una cassa di un orologio è un'impresa vana e impossibile.
    Essendo pertanto trascurabile il discorso delle tenute meccaniche della cassa, nella soluzione dello stampato non è invece trascurabile la coesione del materiale e la tenuta nel tempo delle superfici esposte.
    Coesione che a parer mio viene già compromessa in partenza con la lavorazione dal pieno da un lingottino.


    CITAZIONE (OroManiac @ 23/8/2023, 09:00) 
    I motivi per cui un progettista o designer di orologi può scegliere di fare parti in fibra di carbonio sono sostanzialmente due: il peso ridotto e la possibilità di elaborare texture estetiche caratterizzanti.

    Condivido i dubbi e le paure sulla durata, per due motivi. Il primo è che per quanto i produttori di resine si stiano stracciando le vesti a commercializzare resine (epossidiche, poliestere o vinilestere che siano) "resistenti UV", è praticamente impossibile trovare un dato di test accelerato o prove di durata. Il secondo è che anche se l'evoluzione delle tecnologie di produzione è stata notevole, basta un piccolo errore di temperatura nel processo di cura del manufatto che la sua forma, durata e resistenza possono risultarne compromesse.

    Un caso dove la durata può avere storici più disponibili è quello degli alberi in carbonio delle barche, che dal punto di vista della esposizione ad UV in concomitanza con nebbia salina e vento sono esposti alla condizione ambientale in assoluto peggiore. Qui le informazioni si possono recuperare di forum degli appassionati di nautica: ci sono casi di alberi che in 4-5 anni perdono la vernice/resina protettiva per sfaldatura, alberi che si spezzano dopo 8, altri che risultano intonsi dopo 10-12 anni. Ad onor del vero, in questo settore la prassi è di consigliare una verifica ispettiva degli alberi dopo 5 anni. Appena rientro chiedo ad un ingegnere che progetta barche maggiori informazioni.

    Nel caso specifico degli orologi, so per certo che negli anni 90 GP fece delle serie limitate per Ferrari con quadranti in fibra di carbonio e che Hublot e IWC a metà degli anni 2000 fecero casse in carbonio. Non sono riuscito a trovare foto o informazioni più dettagliate sulla esistenza anche di un GP anni '90 con cassa interamente in carbonio. Il Forged Carbon arriva nel 2010 con il famigerato Offshore. Quindi, diciamo che potremmo avere uno storico di circa 20-25 anni per le realizzazioni in twill e meno di 15 per le realizzazioni in Forged Carbon (anche perchè il Forged Carbon Paolo Feraboli l'ha presentato nel 2008).

    Ci sta pertanto la visione conservativa, soprattutto quando si dà molto valore alla durata nel tempo dei materiali.
    Allo stesso tempo c'è anche chi, come me, dà fiducia alle nuove tecnologie, e per questo si mette in collezione orologi con fibra di carbonio e silicio.
    Sono convinto che le tecnologie di oggi non sono quelle di 10 anni fa, basta guardare la cassa Carbon Forged dell'offshore del 2010 e quella dell'UN di oggi per vedere la differenza in termini di "grossolanità del processo".

    Così come sono convinto che se oggi abbiamo dei limiti alla miniaturizzazione, è semplicemente perchè nessuno si è ancora spinto a livelli estremi e quindi ha creato l'esigenza e quindi la necessità di manipolare le CFRP in maniera diversa.

    Potrei lanciare una sfida a Nicola in questo senso: farmi costruire una molla salterello della ruota contaminuti di un cronografo, vediamo se riesce a stare con la lamina sotto il decimo di mm e avere la stessa rigidezza della molla in acciaio. Che poi voglia farla in twill 1K con spessore del tessuto uguale o inferiore a 5 centesimi di millimetro o in sinterizzato grafene, faccia lui.

    Veniamo alle texture: si tratta di una questione di estetica soggettiva. Ne ho viste di molto diverse. A me personalmente piacciono molto le texture "vive" rispetto alle texture ordinate. Quindi una cassa carbon Forged o a Twill tagliate come quelle di UN, Zenith (che ha il più bel bracciale in carbonio, IHMO), RM, Code41 o RO-NI mi risultano soggettivamente più gradevoli delle casse a twill ordinato come quelle di quasi tutti gli Hublot.

    Sul calibro, la realizzazione di platina e ponti con CFRP consente anche di dare una finitura geometrica, come si farebbe con le cote de Geneve o con il Perlage. In questo caso la texture Twill ordinata è per me da preferirsi alla texture marmorizzata Carbon Forged.
     
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    CITAZIONE (OrologiAnTO @ 23/8/2023, 14:49) 
    Tra i motivi per cui io caldeggio la soluzione di una finitura di forma ottenuta di stampaggio , è anche la resa estetica nel tempo.

    Non di uno stampaggio che utilizza pelli già intrecciate.
    Qui non siamo al cospetto di un particolare strutturale come il mono di una moto o il telaio di una bici in carbonio da DH.
    Per di più, disporre pelli intrecciate in uno stampo così piccolo come quello di una cassa di un orologio è un'impresa vana e impossibile.
    Essendo pertanto trascurabile il discorso delle tenute meccaniche della cassa, nella soluzione dello stampato non è invece trascurabile la coesione del materiale e la tenuta nel tempo delle superfici esposte.
    Coesione che a parer mio viene già compromessa in partenza con la lavorazione dal pieno da un lingottino.

    Un coating finale e satinatura su di esso per riportare opacità potrebbe essere un buon compromesso infatti, senza ricorrere a stampaggio.
    Le micro delaminazioni ai bordi dipendono anche dalla bontà ed usura delle punte fresa e dei taglienti per attenuare il più possibile il fenomeno oppure lasciare nelle parti esterne della cassa qualche decimo di sovramateriale da asportare più finemente a mano, come già credo che giustamente facciano...
    L'uso di un coating potrebbe tranquillamente mettere a riparo da tutto (possibili microcracks superficiali da urti sul rivestimento comunque sarebbero rimediabili), per essere proprio in una botte di ferro...
    Non si perderebbe così neppure la particolarità estetica della trama casuale ottenuta da un blocco laminato...e c'è da dire che sotto il sole (con luce forte) l'effetto è bellissimo.
    Se si mettesse giusto qualche foto si noterebbero iridescenze e giochi di luce notevoli in ogni direzione...
     
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    CITAZIONE (OrologiAnTO @ 23/8/2023, 14:49) 
    Tra i motivi per cui io caldeggio la soluzione di una finitura di forma ottenuta di stampaggio , è anche la resa estetica nel tempo.

    Non di uno stampaggio che utilizza pelli già intrecciate.
    Qui non siamo al cospetto di un particolare strutturale come il mono di una moto o il telaio di una bici in carbonio da DH.
    Per di più, disporre pelli intrecciate in uno stampo così piccolo come quello di una cassa di un orologio è un'impresa vana e impossibile.

    Difficile ma non impossibile, dato che qualcuno l'ha già fatto:
    Cassa-orologio-ricoperta-in-fibra-di-carbonio
    jpg


    CITAZIONE (OrologiAnTO @ 23/8/2023, 14:49) 
    Essendo pertanto trascurabile il discorso delle tenute meccaniche della cassa, nella soluzione dello stampato non è invece trascurabile la coesione del materiale e la tenuta nel tempo delle superfici esposte.
    Coesione che a parer mio viene già compromessa in partenza con la lavorazione dal pieno da un lingottino.

    Anche questo vero, come è vero che la lavorazione per asportazione è difficile ma non impossibile. Esistono poi i coating, come già diceva Scappamento.
     
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    Ho forti perplessità sull'efficacia del solo coating. Non avrebbe lo stesso grip sul materiale sottostante di una resina impregnata di stampaggio in un unico processo maggiormente coesivo.
    Il coating si cricca e tende a scollarsi per effetto delle dilatazioni dovute dagli sbalzi termici (più dalle sollecitazioni meccaniche, che nel caso di una cassa di un orologio non sono così importanti)

    CITAZIONE (Scappamento @ 23/8/2023, 15:12) 
    Un coating finale e satinatura su di esso per riportare opacità potrebbe essere un buon compromesso infatti, senza ricorrere a stampaggio.
    Le micro delaminazioni ai bordi dipendono anche dalla bontà ed usura delle punte fresa e dei taglienti per attenuare il più possibile il fenomeno oppure lasciare nelle parti esterne della cassa qualche decimo di sovramateriale da asportare più finemente a mano, come già credo che giustamente facciano...
    L'uso di un coating potrebbe tranquillamente mettere a riparo da tutto (possibili microcracks superficiali da urti sul rivestimento comunque sarebbero rimediabili), per essere proprio in una botte di ferro...
    Non si perderebbe così neppure la particolarità estetica della trama casuale ottenuta da un blocco laminato...e c'è da dire che sotto il sole (con luce forte) l'effetto è bellissimo.
    Se si mettesse giusto qualche foto si noterebbero iridescenze e giochi di luce notevoli in ogni direzione...
     
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    CITAZIONE (OrologiAnTO @ 23/8/2023, 15:24) 
    Ho forti perplessità sull'efficacia del solo coating. Non avrebbe lo stesso grip sul materiale sottostante di una resina impregnata di stampaggio in un unico processo maggiormente coesivo.
    Il coating si cricca e tende a scollarsi per effetto delle dilatazioni dovute dagli sbalzi termici (più dalle sollecitazioni meccaniche, che nel caso di una cassa di un orologio non sono così importanti)

    Il coating sui bordi fa maggiore presa data la presenza delle fibre direzionate ed uscenti verso l'esterno del taglio, anche se non visibili certo ad occhio nudo.
    Ogni bordo trattato con coating offre una protezione aggiuntiva a possibili microdelaminazioni sulla parte fresata.
    Il grip si recupera parzialmente risatinando, ma non penso comunque sua caratteristica fondamentale in quest'orologio.
    Non vedo ghiere girevoli...
    Se il laminato è di buona qualità e gli strati dei twill sono direzionati e calibrati bene le dilatazioni sono prossime allo zero...
    Ovviamente tanto più in questo caso...
     
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