l'India è sulla Luna

Il problema delle nuove tute non nasce dall'esigenza di superare le fasce di van Allen - già superate a suo tempo con le vecchie missioni umane - ma dalla necessità di realizzare una tuta allo stato dell'arte, con tutti i sistemi tecnologici di controllo e di sicurezza, e sufficientemente leggera e flessibile in modo da consentire facilità di movimento.

Per comprendere quanto sia importante questo concetto, basterebbe pensare ad un qualsiasi capo tecnico di abbigliamento per qualche attività specifica come era nel 1969 - anno di sbarco dell'uomo sulla luna - e come è adesso.

Pensate a come era vestito un alpinista nel 1969 e a come è vestito adesso, tanto per fare un esempio. Pensate a tutto il contenuto tecnologico orientato al comfort ed alla sicurezza che c'è adesso in una giacca a vento rispetto ad una del 1969. Pensate ad uno scarpone del 1969 e ad uno scarpone dei giorni nostri. Materiali, lavorazioni, forme. Tutto completamente diverso. Guardate anche solo uno banalissimo calzino da sci di adesso e confrontatelo con i calzettoni di lana che si indossavano nel 1969.

Andare quindi oggi sulla luna con le tute degli anni 60 sarebbe come andare in montagna vestiti come gli alpinisti o gli sciatori degli anni 60. Ci vai, ovviamente, ma ha un senso ? Ha senso vestirsi come gli anni 60 se non per vezzo o a Carnevale ? Non trovate ragionevole utilizzare abbigliamento moderno ?

L'abbigliamento tecnico ha avuto modo di svilupparsi piano piano nel tempo utilizzando materiali e tecnologie mano a mano che queste erano disponibili. Per le tute spaziali lunari non c'è stata questa opportunità di sviluppo continuo. Non c'è stata nessuna spinta ad aggiornarle nel tempo rendendole sempre al top per prestazioni e caratteristiche. E' normale quindi che adesso la realizzazione delle tute richieda un po' di tempo.

A chi quindi dice: ma perchè nuove tute ? Non possono usare quelle che hanno usato per andare in passato ? Si dovrebbe rispondere con un altra domanda: se doveste andare in cima alla montagna più alta e difficile del mondo, con condizioni estreme, ci andreste come ci andarono i primi alpinisti, o ci andreste con un paio di scarpe moderne ?

Che orologio hanno?

Se tu allargassi un po' l'angolo della tua visione ti renderesti conto immediatamente della miriade di oggetti ed applicazioni quotidiane che derivano direttamente o indirettamente dalle missioni spaziali, luna compresa. I filtri per l'acqua a ossidazione di carbonio largamente utilizzati adesso derivano dalle missioni apollo. Il memory foam del tuo materasso o del tuo divano proviene da studi Nasa sui sedili delle navicelle. I rilevatori di fumo che riescono a distinguere tra particelle di fumo e polvere, provengono dalle missioni Shuttle. Tutta la spinta a realizzare microchip sempre più performanti e minuscoli - che adesso sono presenti in tutti i nostri dispositivi dalle automobili alle lavatrici - è stata largamente voluta e sviluppata dalla NASA sulle missioni Apollo, per gestire i sistemi di guida con dispositivi di dimensioni ridotte. Tutte le tecnologie di trattamento superficiale delle lenti - ora utilizzate ad esempio per gli occhiali macchine fotografiche e videocamere - derivano da studi sulle visiere dei caschi spaziali. Tutta la tecnologia iniziale degli utensili senza fili a batteria, che servivano a bordo per fare piccoli lavori. Tutte le varie suole ammortizzate presenti nelle scarpe da ginnastica di oggi derivano da brevetti sviluppati per lo spazio. Tutte le tecnologie GPS. L'informatica. I joystick da gioco e i sistemi di guida degli aerei sono anche questi di derivazione spaziale, così come tutte le tecnologie satellitari.
Per non parlare di moltissime applicazioni in campo medico. Per non parlare delle comunicazioni con i suoi satelliti. L'elenco sarebbe infinito.

La ricerca spaziale - luna compresa - ha dato un impulso incalcolabile a TUTTE le applicazioni tecnologiche ormai di uso comune in tutti i nostri oggetti quotidiani.

Lo spazio ha sempre presentato sfide tecnologiche da risolvere, ambiente estremo, condizioni difficili. Gli oggetti e le applicazioni sviluppate per lo spazio hanno sempre richiesto altissimo ingegno e tecnologia. Ingegno e tecnologia che poi inevitabilmente sono ricadute su applicazioni quotidiane sulla terra.

Io ti immagino seduto su un divano imbottito con memory foam.
Oppure con addosso un paio di rayban da sole.
O un paio di Nike Air
O con un cellulare in mano.
O davanti alla TV satellitare
O mentre giochi con un joystick alla playstation
O quando pianifichi un viaggio con google map.
Oppure mentre inserisci il programma leggero sulla lavastoviglie.
O programmi un micro onde.
Oppure quando fai una telefonata dall'altra parte del mondo, o mentre fai una tac o una risonanza magnetica per fare un controllo.
O quando guidi un'automobile.
O quando sei su un aereo di linea governato da un sistema fly-by-wire di diretta derivazione spaziale (pensa che la sua prima applicazione fu sul LEM che sbarcò sulla Luna.
Ti immagino mentre fai di queste cose, ma anche tante altre, mentre dici: l'esplorazione dello spazio e della Luna è stata una delle cose più inutili fatte dall'uomo negli utili 100 anni.

E - perdonami - mi viene un po' da ridere

p.s. sulla confusione tra moda e tecnologia ovviamente non ti rispondo nemmeno. Il motivo lo puoi immaginare da solo. Forse

...gran parte di quello che arriva a mercato è solo residuale di tecnologia militare diventata obsoleta (come è quel detto che non si butta via niente...) con buona pace delle missioni Luna, ciò che hai elencato sarebbe ugualmente disponibile

Circa la distinzione tra moda e tecnologia...una la inventi l'altra dovresti averla....oppure usi quella precedente che di fatto è ancora attuale se non ti sei inventato niente di nuovo...

Concordo al 100% con il tuo discorso, solo un appunto però: se ricordo bene il GPS nacque per scopi molto più “terreni”, per avere un sistema di navigazione e posizionamento da usare sugli aerei nella guerra del vietnam

quello che ti sfugge è che la tecnologia e la ricerca spaziale - Luna compresa, è TRAINANTE per quanto riguarda l'innovazione tecnologica.

Anche se la tecnologia di derivazione spaziale ti arriva dopo dieci o venti anni, e ti arriva obsoleta, ti arriva. E ne godi. E la utilizzi. E ti arriva - anche se con ritardo - perchè qualcuno prima l'ha realizzata con la spinta della ricerca spaziale. Altrimenti non ti arriverebbe proprio. O ti arriverebbe dopo tanto, tanto tempo in più.

Ti faccio l'ennesimo esempio - l'ultimo perché con te tanto è inutile e lo so già in partenza: la tecnologia GPS è di origine spaziale. Poi è stata utilizzata dal punto di vista militare. Poi è scesa fino al nostro livello di utenza. I militari e l'esplorazione spaziale - molto probabilmente - dispongono della tecnologie più potenti ed innovative in questo campo, con potenzialità e precisione che noi ci sogniamo. Ma se tu oggi puoi mettere un indirizzo sul tuo navigatore ed arrivare a destinazione più o meno senza problemi, è grazie alle tecnologie spaziali. Google map non ha sicuramente la potenza dei sistemi di guida dei missili o delle navicelle. Ma funziona sugli stessi principi. E ce l'hai grazie alle attività svolte nello spazio. che ne hanno spinto lo sviluppo.

La chiave è che anche se non hai tecnologia al top - perchè quella ce l'hanno i militari e lo spazio - comunque quel che hai lo devi a loro. E piano piano arriva anche il resto. E' un processo continuo. E la tecnologia spaziale è TRAINANTE. Senza lo spazio, alcune cose non le avremmo proprio.

Sulla moda e sulla tecnologia, mi sentirei personalmente un idiota a risponderti, tanto è ovvia la differenza. Lo studio e lo sviluppo delle tute lunari si è fermato per circa 50 anni, visto che l'ultima missione sulla luna è del 72. Dal 72 ad oggi non c'è stata nessuna ragione per sviluppare e testare nuove tute. Non sarebbe servito a nulla. Non possiamo utilizzare quindi tute sulla tecnologia precedente, perchè troppo vecchia, e non ne abbiamo ancora di nuove, per dal 72 ad oggi non c'era nessuna esigenza di realizzarle. Ergo, bisogna farlo. Stiamo parlando di un'attività interrotta per 50 anni, solo uno sprovveduto la riprenderebbe utilizzando la tecnologia di 50 anni fa.

Per quello sarebbe bastato Gagarin.