La triste fine dei Riparatori indipendenti

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    La cosa che mi fa più incazzare è che se io fossi sicuro che portandoli in assistenza UFFICIALE avrei un lavoro a Regola D' Arte cioè come quando uscito in casa Madre non avrei nessun problema a pagare quanto richiesto, ma ahinoi NON è così...fatemi sapere la vostra, questa credo sia l'unica discriminante per tutti noi...
     
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    CITAZIONE (ANDREAHF @ 14/9/2023, 09:38) 
    La cosa che mi fa più incazzare è che se io fossi sicuro che portandoli in assistenza UFFICIALE avrei un lavoro a Regola D' Arte cioè come quando uscito in casa Madre non avrei nessun problema a pagare quanto richiesto, ma ahinoi NON è così...fatemi sapere la vostra, questa credo sia l'unica discriminante per tutti noi...

    Purtroppo metti il dito su un problema veritiero. Io (per fortuna?) negli ultimi 20 anni ho dato lavoro solamente ad indipendenti per le solite revisioni. Pure anche case rinomate come Heuer, Omega, Tissot. Dico per fortuna, perché non è mai saltato fuori un problema grave riguardo pezzi di ricambio.

    30 anni fa invece, il mio vecchio Carrera 1153BN ha avuto un incidente, prendendo pure un po di umidità. Spensierato com'era allora non l'ho subito portato dal orologiaio, ma l'ho messo ad asciugarsi in un cassettino e l'ho dimenticato per quasi un'anno. Quando finalmente lo presi fuori era si asciutto, ma il quadrante aveva già preso bolle e lo stop non funziona bene! Allora andiamo dal concessionario pensai, che fu già a quel tempo un ben conosciuto negozio nel centro di Zurigo. Hanno dato un'occhiata e mi hanno confrontato con 3-4 settimane d'attesa.

    Per me andava bene, ma quando finalmente andai a prendere l'orologio rifatto per bene, mi è venuta la rabbia.
    Perché il quadrante originale rovinato 1153BN fu sostituito con un quadrante Carrera 1153 neutrale (senza scritta "automatic chronograph" in basso)! E questo senza chiedere niente. Facendo così mi hanno rovinato la colorazione speciale 1153BN a un banale 1153! Se almeno avessero ritornato i pezzi di ricambio. E per questo ho pagato - metà degli anni '90 - sui 500 Franchi. Insomma: Da allora non sono più andato da un "ufficiale" o da una boutique.

    Mi spiace molto lo sviluppo discusso qua e spero di rimanere fuori da questo giro di soldi, comperando solamente modelli nuovi con movimenti standard.
     
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    Vorrei dissentire da quanto hai detto:

    CITAZIONE (Revilcom @ 13/9/2023, 07:30) 
    E la tecnologia è ben diversa da 50 anni fa e lo sarà da quella già dell’anno prossimo.
    E per carità di Dio si sta pur sempre parlando di metalli e materiali ampiamente conosciuti e lavorati da decine e decine di anni.

    I macchinari innovativi comportano dei costi molto impegnativi, abbordabili solamente da aziende consolidate o multinazionali. Di certo un piccolo artigiano od un giovane che vorrebbe aprire un attività in campo orologiero non potrà di certo permettersi tali macchinari.
    Inoltre non basta “possedere” un macchinario, ma sono necessari anni di studio riguardo la programmazione dello stesso e la realizzazione di disegno CAD o 3D.
    Al giorno d’oggi, fare un simile investimento di tempo e denaro in questo settore così in declino, è una scelta che quasi nessuno è pronto a fare.

    E se mi stessi sbagliano, in questo momento vi starei scrivendo dalla mia bottega di riparazione e revisione di orologi…

    Ah, inoltre i “macchinari innovativi” sono peggio dei macchinari prodotti negli anni 70/80, perché per risparmiare in termini di produzione e di materia prima, escono fuori delle cose abominevoli.
    Io dato che avevo bisogno di un trapano sensitivo da orologiaio, ho dovuto optare per un trapano degli anni 80’ prodotto da una ditta italiana (meccanica perfetta, preciso, robusto. Ho solo dovuto far rifare gli avvolgimenti del motore), perché i trapani nuovi disponibili seppure spacciati per “trapani di precisione” e venduti anche a 400€, sono delle enormi supercazzole.

    Dunque acquistare un macchinario che abbia le stesse qualità costruttive di quelli prodotti negli anni 60/70/80 (dove in quegli anni si pensava alla qualità ed alla perfezione senza badare a spese), al giorno d'oggi costa come minimo 3 volte tanto.


    CITAZIONE (Revilcom @ 13/9/2023, 07:30) 
    Capisco le perplessità …
    Ma ripeto :
    In economia la funzione dell’arbitraggio e’ proprio questa.
    Il monopolio (o oligopolio) da cui originano gli extra margini non dura per sempre (eccetto rarissimi casi).
    Non fornendo più parti di ricambio le aziende orologiere cercano di controllare il mercato dando origine ad extra profitti.
    Più alti saranno questi profitti più attireranno nuovi competitor, agguerriti come non mai.

    Vorrei davvero che ciò che ribadisci fosse così, ma purtroppo dopo 20 anni, da quando quasi tutti i brand orologieri si sono mossi per negare le parti di ricambio, ebbene dopo 20 dannati anni assolutamente nulla è cambiato. Ed è un periodo di tempo abissale!
    Fino ad ora nessuna azienda cinese ha riprodotto uno, e dico un solo singolo pezzo sostitutivo per un calibro (esclusi i pezzi che riguardano le casse degli orologi).

    Non ho studiato economia e non posso quindi pronunciarmi in merito, ma studiare l’aspetto tecnico e teorico di un sistema economico per quanto bello possa essere, può riservare la sorpresa che nella realtà risulti completamente diverso da come lo avevamo ipotizzato, previsto e letto sui libri di testo.
    Possiamo fare tutte le previsioni in merito, ma oltre ad essere passati decenni senza che nulla accadesse, ora rischiamo di giungere ad un punto di non ritorno.

    Quello che posso constatare con i miei occhi è che centinaia di piccole aziende artigiane orologiaie stanno chiudendo definitivamente la loro attività in tutto il Veneto, numeri negativi che non vengono risanati da nessuna nuova attività aperta in questo settore.
    E’ un settore che sta morendo, ed essere fiduciosi in questo caso non basta.


    CITAZIONE (Revilcom @ 13/9/2023, 07:30) 
    Sono abbastanza fiducioso che succederà qualcosa che arginerà la loro avidità.

    Aimè non è così, essendo ormai un settore del lusso, cambiano semplicemente i potenziali clienti.

    Pensiamo alla sanità privata. Godiamo di una sanità pubblica la quale, con le tasse che paghiamo dovrebbe essere efficiente, ma nella realtà noi tutti sappiamo che non è così.
    Ora in Italia stanno prendendo sempre più piede i centri di medicina privati, luoghi nei quali principalmente si recano le persone che, avendo una disponibilità economica maggiore rispetto ad altri, potranno permettersi tutto ciò.
    La sanità pubblica di conseguenza verrà sempre più abbandonata a se stessa e diventerà la sanità dei “poveri”(inutile dirlo che è già così in molte grandi città), dove si receranno tutti coloro i quali non possono permettersi i privilegi e le ingenti spese della sanità privata.

    Ora, tutti noi ci saremo lamentati per almeno una volta riguardo i lunghi tempi di attesa ed anche ad alcuni episodi di malasanità nel settore pubblico. Però, stiamo facendo qualcosa di attivo per risolvere il problema? Anziché attendere e nel contempo lamentarsi, ci siamo mossi anche in modo collettivo per affrontare il problema?
    Sicuramente si, ma non è abbastanza. Non è abbastanza in quanto nel frattempo una buona parte di popolazione, avendo le possibilità economiche tali da potersi permettere visite e cure nella sanità privata, se ne frega altamente di tutto ciò. Seppure il problema riguardi il loro paese od i suoi conoscenti, loro se ne fregano altamente perché tanto hanno i soldi per potersi permettere di meglio. Nonostante tutto ciò vada a danneggiare tutta la collettività.
    In questo sistema la sanità privata avrà un guadagno immane dove, anche se il costo delle visite aumenteranno, verrà comunque sempre più frequentato dalle persone più facoltose, a discapito del ceto medio e basso.

    E questo è quello che sta accadendo nel settore orologiero: dove in questo caso la sanità privata è equiparabile ad i centri assistenza ufficiali dei brand orologieri, mentre la sanità pubblica è equiparabile al settore degli orologiai indipendenti.
    E mi dispiace che anche qui sul forum, abbia notato un menefreghismo generale del problema in cui alcuni hanno risposto con le testuali parole: “L’aumento del costo delle revisioni presso i centri assistenza ufficiali porterà molti a rinunciare di acquistare un orologio costoso, ma questo comporta solamente ad un cambio di clientela rivolta verso chi potrà permettersi orologi di lusso e nel contempo le costose revisioni presso la casa madre”.
    In parole povere riconoscono il problema, ma non lo riguardano minimamente in quanto potranno comunque permettersi di pagare le revisioni.

    Molti non potranno più permettersi un orologio di manifattura e di poter poi affrontare le sue future revisioni? Non è un problema mio.

    Anche se i costi di revisione e riparazione presso i centri assistenza ufficiali dovessero raddoppiare o triplicare, porterò comunque presso questi ultimi il mio orologio, nonostante sia trattato come un fesso da spennare?
    Si, tanto ho la disponibilità economica per farlo..

    Con questo un intero settore artigiano sparirà completamente? Non è un problema mio.


    Quindi in conclusione e tornando alla tua affermazione, nessuno arginerà la loro avidità fin tanto che le persone più facoltose continueranno a stare al gioco di questi brand orologieri.




    Dopo questa lunga risposta, non voglio dilungarmi oltre in quanto potremmo andare avanti anni nell’analizzare gli aspetti economici di questo settore.

    Quindi torno a quello che ho chiesto dopo il tuo primo intervento:
    CITAZIONE (Revilcom @ 13/9/2023, 07:30) 
    Non ci vorrà molto perché aziende cinesi non si offrano di replicare qualsiasi ricambio partendo da un pezzo rotto o danneggiato con consegna in 24 ore.

    Ci sono centinaia di migliaia di diversi calibri tra Longines, Omega, Zenith, Eberhard, ecc ... Ed io o gli orologiai che conosco non abbiamo mai trovato ricambi specifici (ruotismi, bilancieri completi, bascule, ecc...) non originali di fabbricazione "cinese". Difatti a sempre più clienti gli si viene detto: "Non posso procedere alla riparazione perché non ho modo di reperire il ricambio di cui ho bisogno".

    Attualmente, dopo 20 anni che tale problema è presente e sotto gli occhi di tutti, conosce almeno un azienda cinese che si è mossa per realizzare le singole parti di alcuni calibri “di marca”?

    E poi che cavolo, noi italiani siamo così rincoglioniti ed incapaci da dover attendere il cinese di turno pronto a salvarci?
    Magari il classico manager cinese che arriva in Italia acquisendo un azienda, per poi delocalizzarla all’estero?


    CITAZIONE (Revilcom @ 13/9/2023, 07:30) 
    Ciò che possiamo fare noi, come singolo o come collettività , mi viene in mente una class action, è assolutamente impraticabile.

    Perché? Perché dobbiamo sempre tacere dinnanzi ad un simile scempio?
    Perché dobbiamo sempre fare la parte di quelli che la prendono sempre nel solito posto?
    Qui stiamo parlando dei nostri orologiai, di nostri possibili amici o conoscenti, di lavoratori ai quali gli viene negato un futuro nel lavoro che amano. Perché lasciarli soli?




    ANDREAHF se non erro, guardando la tua foto profilo, sei un orologiaio?

    Secondo te si può fare ancora qualcosa?

    Avrebbe senso coinvolgere moderatori e partecipanti di questo ed altri forum di orologeria, affinché si possa sensibilizzare il problema ed arrivare a portarlo ai “piani alti” od alle istituzioni, in modo tale che questi ultimi facciano realmente qualcosa di concreto in favore degli orologiai indipendenti?

    Edited by R.S. - 15/9/2023, 21:43
     
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    Si potrebbe iniziare con una petizione online condivisa dal forum..ha un grosso bacino di utenti
     
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    CITAZIONE (brigobestia @ 4/9/2023, 10:57) 
    Post senza senso..

    Cerchiamo di evitare questi commenti, per cortesia.
     
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    CITAZIONE (Giorgio87mi @ 14/9/2023, 22:26) 
    Condivido r.s.
    Si potrebbe iniziare con una petizione online condivisa dal forum..ha un grosso bacino di utenti

    Purtroppo mi pare di capire che non vi sia abbastanza interesse a riguardo. Come se sia una causa già persa in partenza.

    Se gli stessi clienti ed acquirenti di orologi "di marca" continuano ad ignorare il problema, con atteggiamenti di cinismo e disprezzo verso questo settore ormai abbandonato, non vedo molto spiragli.

    Ed il bello è che solitamente ci indignamo e solleviamo dei vespai enormi per cose futili od insignificanti. Non agire allo stesso modo su temi seri e delicati è una cosa che mi sconforta e mi porta alla rassegnazione.

    Ed io che volevo fare l'orologiaio... Che triste ed ingiusta fine sta facendo questo antico mestiere.
     
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    Leggendoti ho riscontrato molto del mio stato d'animo relativo a tanti settori, e mi ripeto sempre che è il corso del tempo che avanza.
    Su questo e vari altri settori io non so dirti quanto la cosa sia a livello globale reale o solamente percepita, frutto di bias cognitivi insomma.
    Però la globalizzazione in atto da diversi decenni penso porti proprio a questo, il raggruppamento in grandi realtà enormi e quasi monopolistiche, a discapito di piccole realtà o artigiani.
    è un pò quello che succede con Amazon, offre un servizio comodo, rapido ed efficace e una moltitudine di persone si rivolge a loro.
    E più persone acquistano su Amazon, più piccole realtà locali muoiono.
    Ora io non giudico se questo sia un bene o un male, perché l'utente finale ha a disposizione prodotti infiniti in tempi brevissimi ed a costi contenuti, a fronte di piccole attività che chiudono si creano posti di lavori in altri punti della catena spero.
    Sicuramente però penso che ci sia un imbarbarimento dell'utente finale, che non è più in grado di distinguere fra un carica batterie originale o falso, tanto se si rompe costa talmente poco che ne compro uno nuovo.
    Ecco queste dinamiche le leggo in quello che tu cerchi di manifestare.
    Non so cosa possiamo fare noi utenti, il libero mercato in teoria dovrebbe bilanciare queste situazioni in maniera autonoma.
    Se però il gioco è truccato per spingere il consumismo, non so come vada a finire.

    P.S. prima del quarzo, le scuole di orologeria vedevano tanti propri studenti abbandonare gli studi per accettare ingaggi da parte delle grandi case. Questi processi di accentramento hanno origini antiche, spero esisteranno sempre orologiai con la passione
     
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    Condivido..come qualsiasi fenomeno economico, i nostri acquisti condizionano il mondo..es. più si compra online più si potenzia ecommerce
    Non si capisce che continuando così si creano immense città dormitorio..per non parlare poi del senso di comunità che si perderà
     
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    Secondo me invece ci sarà una crescita di "riparatori" meccanici, sono circa 30 anni che l'orologeria meccanica ha ripreso cui aggiungere tutto il vintage che è ben presente scambiato e utilizzato.

    Chessò avessi la fortuna ad un mercatino di trovare a un prezzo giusto un vecchio Heuer che faccio lo porto in gioielleria? .....
     
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    Però se mancano i ricambi dovrai appoggiarti per forza ad heuer
     
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    O alle forniture endogene o esogene....discorso lungo e complesso....
     
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    CITAZIONE (Fastrunner! @ 18/9/2023, 12:45) 
    Leggendoti ho riscontrato molto del mio stato d'animo relativo a tanti settori, e mi ripeto sempre che è il corso del tempo che avanza.
    Su questo e vari altri settori io non so dirti quanto la cosa sia a livello globale reale o solamente percepita, frutto di bias cognitivi insomma.
    Però la globalizzazione in atto da diversi decenni penso porti proprio a questo, il raggruppamento in grandi realtà enormi e quasi monopolistiche, a discapito di piccole realtà o artigiani.
    è un pò quello che succede con Amazon, offre un servizio comodo, rapido ed efficace e una moltitudine di persone si rivolge a loro.
    E più persone acquistano su Amazon, più piccole realtà locali muoiono.
    Ora io non giudico se questo sia un bene o un male, perché l'utente finale ha a disposizione prodotti infiniti in tempi brevissimi ed a costi contenuti, a fronte di piccole attività che chiudono si creano posti di lavori in altri punti della catena spero.
    Sicuramente però penso che ci sia un imbarbarimento dell'utente finale, che non è più in grado di distinguere fra un carica batterie originale o falso, tanto se si rompe costa talmente poco che ne compro uno nuovo.
    Ecco queste dinamiche le leggo in quello che tu cerchi di manifestare.
    Non so cosa possiamo fare noi utenti, il libero mercato in teoria dovrebbe bilanciare queste situazioni in maniera autonoma.
    Se però il gioco è truccato per spingere il consumismo, non so come vada a finire.

    P.S. prima del quarzo, le scuole di orologeria vedevano tanti propri studenti abbandonare gli studi per accettare ingaggi da parte delle grandi case. Questi processi di accentramento hanno origini antiche, spero esisteranno sempre orologiai con la passione

    Concordo anche io che questa sia anche una conseguenza della globalizzazione.

    Il fatto negativo è che con questo fenomeno si agevolano i paesi nei quali il costo del lavoro è basso in quanto i lavoratori sono mal retribuiti, in nero o posti sotto sfruttamento.

    Le lavorazioni vengono effettuate in serie e con materiali di scarsa qualità per poter abbassare ancor più i costi di produzione, e questo comporta sempre più ad oggetti “usa e getta” correlati ad uno stile di vita consumistico.

    In questo caso si toglie il lavoro in altri paesi per darlo ad altri, non a caso si sente spesso parlare di aziende chiuse e delocalizzate all’estero. I lavori di precisione od artigianali scompaiono in quanto la popolazione ormai assuefatta dai prodotti a basso costo e qualitativamente carenti, non è più capace di riconoscere il valore della “qualità” e della “manifattura” di un prodotto.

    Basti vedere come alcune aziende di vestiario facciano eseguire i suoi capi all’estero per poi importarli in Italia presso aziende che si occupano solamente di applicare l’etichetta “Made in Italy”.

    E come hai affermato te, credo che il tutto sia studiato per spingere ancor più verso uno stile di vita consumistico.


    Il nostro paese dovrebbe avere una politica economica più protezionistica, in modo tale da difendere non solo i prodotti, ma anche i lavoratori italiani contro la concorrenza straniera.
    In questo caso anche contro le scelte scellerate di alcune aziende Europee, come in questo caso le case Orologiaie.
    Non ci rendiamo conto dell'eccellenza degli orologiai riparatori italiani, non ci rendiamo quindi conto di ciò che perderemo tra qualche anno.

    Se tutti i paesi UE avessero agito con forza e determinazione in difesa degli orologiai indipendenti di ogni singolo paese, sono certo che si potrebbe aver cambiato la situazione. Purtroppo il fatto di agire in modo sommario o sparpagliato, con inoltre un pizzico di egoismo e menefreghismo, non ci porterà da nessuna parte.


    Per quanto riguarda le scuole orologiere, il fatto di andare in quegli anni in Svizzera per lavorare in vere e proprie fabbriche di produzione/riparazione/revisione orologiaie, permetteva a questi aspiranti orologiai di apprendere moltissime cose (tra cui anche trucchi del mestiere). E' noto infatti come in quegli anni gli orologiai che aprivano la propria bottega in Italia, o avevano frequentato una scuola di orologeria o precedentemente avevano lavorato presso una fabbrica orologiera Svizzera.

    CITAZIONE (gigetto @ 18/9/2023, 13:54) 
    Secondo me invece ci sarà una crescita di "riparatori" meccanici, sono circa 30 anni che l'orologeria meccanica ha ripreso cui aggiungere tutto il vintage che è ben presente scambiato e utilizzato.

    Chessò avessi la fortuna ad un mercatino di trovare a un prezzo giusto un vecchio Heuer che faccio lo porto in gioielleria? .....

    Non credo. Se dovessimo fare un censimento del settore ed un analisi approfondita ci si accorge ben presto di un drastico colare a picco del numero occupazionale relativo agli orologiai indipendenti correttamente registrati e con relativo permesso.

    Semmai è in continuo aumento il numero di orologiai improvvisati, persone che di punto in bianco si mettono a smontare e tentare di "riparare" orologi altrui senza avere una ben che minima preparazione teorica o pratica riguardo questo tipo di operazione. Si tratta nel 99% dei casi di persone senza una partita IVA, i quali vengono pagati in nero.
    Persone che pubblicizzano sul web i loro lavori con delle foto, per poi scoprire che queste ultime sono state prese da internet!!!

    Da ciò capirete ben presto che, oltre al fatto di non aver alcuna certezza di un lavoro eseguito a regola d'arte, non sarete coperti da alcun diritto del consumatore ed in sede legale sarà difficile poter contestare tutto ciò.


    Altra cosa: Su quasi tutti i siti di fornituristi europei (come per esempio Boley.de), al momento della registrazione devi inserire i dati della tua partita IVA, questi ultimi poi eseguiranno una verifica incrociata per appurare che i dati inseriti siano corretti e soprattutto che si sia registrati come "orologiai professionisti".

    Quindi se non hai una partita IVA e non sei un orologiaio vero e proprio non compri un bel niente. Questa scelta la considero corretta in quanto, oltre al fatto che i ricambi ancora disponibili sono quasi esauriti, darli al primo che capita e soprattutto ad uno che non è nemmeno del settore è da evitare come la peste.

    Questi ultimi inoltre, grazie ad una lunga fama di porcate eseguite a danno di orologi altrui, non fanno altro che intaccare la reputazione dei veri orologiai riparatori aventi partita IVA e registrati come Orologiai professionisti.


    Rivolgersi ad una gioielleria-orologeria nella quale lavora un orologiaio indipendente, comporta che quest'ultimo in caso di sostituzione di alcuni pezzi, disponga di questi ultimi o riesca a reperirli in fornitura od all'interno di una rete di orologiai accreditati. L'unica altra alternativa è quella di rivolgersi alla casa madre e non di certo ad uno che si spacci per orologiaio quando invece è un "macellaio" o "orologicane".
     
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    CITAZIONE (Giorgio87mi @ 18/9/2023, 13:50) 
    Condivido..come qualsiasi fenomeno economico, i nostri acquisti condizionano il mondo..es. più si compra online più si potenzia ecommerce
    Non si capisce che continuando così si creano immense città dormitorio..per non parlare poi del senso di comunità che si perderà

    Concordo. E' proprio per questo che nasce il mio interesse nel cercare di capire se è ancora possibile fare qualcosa, coinvolgere e sensibilizzare tutti gli appassionati a questa problematica. In modo che, nel caso vi sia una qualche iniziativa, tutti ne siano partecipi.

    Di certo restarsene li a guardare e sperare con ottimismo che in futuro le cose miglioreranno, sono aimè pure illusioni.



    Con questo, vorrei ringraziare tutti coloro i quali hanno espresso un loro parere o stando dando il loro contributo in questa discussione. :)
     
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    Neanche farlo apposta, riporto quanto accaduto ad un forumista pochi giorni fa': un suo amico possiede un orologio in oro 18kt, carica manuale senza alcuna complicazione del marchio Omega. Anno di produzione anni 50/60.
    Ebbene sì è rivolto direttamente ad Omega, la quale per un "restauro" (restauro de che) chiede la modica cifra di 2000€, Duemila euro!!!
    E Senza neppure aver visto l'orologio!

    Ebbene, un orologiaio onesto, non come quel delinquente in Omega che gli ha sparato tale cifra, per una revisione completa, ripristino cassa e sostituzione vetro, avrebbe chiesto al massimo €200 di tutto.
    Inoltre per il quadrante, vi sono delle eccellenze italiane che eseguono anche il restauro dei quadranti... Penso quindi che con al massimo 300€ se la sarebbe cavata, anche se solitamente si evita di toccare il quadrante per evitare di alterarne l'aspetto originario.

    Insomma da 200/300€ a 2000€... Io se fossi al posto di Omega un po' mi vergognerei.
     
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    C'è una cosa che nessuno ha ancora scritto.....

    Il settore degli indipendenti è letteralmente PIENO di ciarlatani che sono buoni FORSE a cambiare una batteria, io ne ho passate di ogni nella mia città, 250.000 abitanti, e non un orologiaio decente, e li ho provati TUTTI.
    Poi sono passato ad un indipendente in una regione vicina, portato sul trono anche qui sul forum....
    Anche li mezze delusioni, lucidature tremende e orologi irrimediabilmente rovinati (lucidature espressamente NON richieste), orologi che si sono fermati dopo un paio di mesi (e glielo dovetti riportare), in uno mi è entrata acqua (e glielo dovetti riportare), poi me l'ha ridato col vetro montato storto e sporco dentro.....


    Oggi porto praticamente tutto solo in assistenza ufficiale o quando vado a Milano, dove ancora qualcuno si salva, c'è una persona da cui mi trovo bene.
     
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178 replies since 3/9/2023, 23:33   9483 views
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