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ma dai... le forniture militari europee hanno rimediato una figura barbina in ukraina, probabilmente son tanto obsolete che i leader occidentali son disposti a correre il rischio che vengano rivendute sui mercati di mezzo mondo.
se lo stato è quello che appare dai risultati delle offensive allora lo scenario più credibile è quello opposto. sarebbe zelenski che potrebbe fare dietrofront e marciare su berlino. -
.Ricordi anche che tu la ci potevi andare a piacimento ma loro da noi no?
Che li hanno dovuti segregare sennò se la davano a gambe levate?
O davvero il muro di Berlino serviva a proteggerli dai Fascisti?
Dai su, che il "...si stava meglio quando si stava peggio..." é insito in tutte le culture, ma la realtà è ben altra.
Il punto è un altro: ai tempi di Yalta non fregò nulla ad alcuno di lasciare quei popoli sotto il regime comunista pur di stare comodi e tranquilli da questa parte.
Quando sono crollati URSS e Patto di Varsavia, invece di sciogliere la NATO che dovrebbe essere solo a scopo difensivo, se ne è approfittato per "invadere" paesi rimasti in braghe di tela, la cui unica fortuna erano le risorse naturali o l'importanza strategica per oleodotti o basi missilistiche.
Il "si stava meglio quando si stava peggio" era riferito ai danni causati dalla Perestroika ovvero di un tentativo di applicare il socialismo reale di Lenin che è immediatamente scappato di mano e creato il turbocapitalismo occidentale anche li.. -
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Per avere una idea del comportamento occidentale nei confronti dei paesi oltre cortina, inviterei a vedere, o rivedere, come veniva percepito ironicamente da Billy Wilder nel film "Uno, due, tre!" del 1961 con James Cagney, tratto da una commedia francese. . -
.Quindi "noi" avremmo fatto ciò che accusiamo lui di voler fare.
Non la trovi una contraddizione?
Semplicemente, se il conflitto era solo con le armi convenzionali, da un pezzo che l'armata rossa era bella che sconfitta e ti ripeto, i panzer tedeschi sfilavano sulla piazza rossa e al posto di Putin ci mettevano un pupazzo filo americano.. -
.Semplicemente, se il conflitto era solo con le armi convenzionali, da un pezzo che l'armata rossa era bella che sconfitta e ti ripeto, i panzer tedeschi sfilavano sulla piazza rossa e al posto di Putin ci mettevano un pupazzo filo americano.
Non lo darei così per scontato. Ricordo che a suo tempo Napoleone e Hitler erano a capo delle Nazioni più avanzate e potenti della Terra, e la Russia non l'hanno conquistata. I Russi avevano e forse hanno ancora la capacità di patire sofferenze e privazioni che noi non sappiamo sopportare. E questo, in tempo di guerra, è un vantaggio non da poco. -
.Non lo darei così per scontato. Ricordo che a suo tempo Napoleone e Hitler erano a capo delle Nazioni più avanzate e potenti della Terra, e la Russia non l'hanno conquistata. I Russi avevano e forse hanno ancora la capacità di patire sofferenze e privazioni che noi non sappiamo sopportare. E questo, in tempo di guerra, è un vantaggio non da poco
Concordo nella guerra tradizionale esistono problemi logistici molto semplici ma difficilmente sormontabili.
E comunque rimane il fatto che in pratica non c'è differenza di intenti tra est e ovest!. -
.Il punto è un altro: ai tempi di Yalta non fregò nulla ad alcuno di lasciare quei popoli sotto il regime comunista pur di stare comodi e tranquilli da questa parte.
Quando sono crollati URSS e Patto di Varsavia, invece di sciogliere la NATO che dovrebbe essere solo a scopo difensivo, se ne è approfittato per "invadere" paesi rimasti in braghe di tela, la cui unica fortuna erano le risorse naturali o l'importanza strategica per oleodotti o basi missilistiche.
Il "si stava meglio quando si stava peggio" era riferito ai danni causati dalla Perestroika ovvero di un tentativo di applicare il socialismo reale di Lenin che è immediatamente scappato di mano e creato il turbocapitalismo occidentale anche li.
Il punto è che appena ne hanno avuto la possibilità quei popoli sono voluti passare dalla parte dell'occidente Europeo, per sfuggire al giogo russo, l'adesione alla Nato é stato per loro, che la repressione degli anni cinquanta e sessanta l'hanno vissuta in prima persona, una sorta di assicurazione sulla vita.
Il resto è propaganda filo-russa.. -
.Il punto è che appena ne hanno avuto la possibilità quei popoli sono voluti passare dalla parte dell'occidente Europeo, per sfuggire al giogo russo, l'adesione alla Nato é stato per loro, che la repressione degli anni cinquanta e sessanta l'hanno vissuta in prima persona, una sorta di assicurazione sulla vita.
Il resto è propaganda filo-russa.
Voglio vedere cosa accadrà quando a breve toccherà a noi la repressione.. -
.Voglio vedere cosa accadrà quando a breve toccherà a noi la repressione.
Ce lo sapremo ridire.... -
.Voglio vedere cosa accadrà quando a breve toccherà a noi la repressione.
Mo me lo segno.
Che poi , a pensarci bene , visto che sara a breve non c'è nemmeno bisogno che me lo segni. -
.Mo me lo segno.
Che poi , a pensarci bene , visto che sara a breve non c'è nemmeno bisogno che me lo segni
Il problema è non vederla.
Quanti anni pensate ci vorranno per avere una identità esclusivamente digitale che può essere controllata e limitata in ogni momento?
In Russia magari ti fanno assaggiare il polonio, ad ovest invece, per il momento, ti possono distruggere mediaticamente, economicamente, socialmente.... -
.Il problema è non vederla.
Quanti anni pensate ci vorranno per avere una identità esclusivamente digitale che può essere controllata e limitata in ogni momento?
In Russia magari ti fanno assaggiare il polonio, ad ovest invece, per il momento, ti possono distruggere mediaticamente, economicamente, socialmente...
Non ci arrivo.
Sei troppo avanti.
Buonanotte. -
.Voglio vedere cosa accadrà quando a breve toccherà a noi la repressione.
Mi pare che non ci sia molto da aspettare; già adesso è in corso una deriva che porta a reprimere, sempre più duramente, ogni dissenso.
Qui trovate un riepilogo di tutti i provvedimenti repressivi dell'ultimo anno e mezzo:
https://infosannio.com/2024/02/18/botte-mu...nso-e-proibito/
Interessante che, specularmente, siano portate avanti modifiche normative tutt'altro che repressive, come l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio o la riduzione molto significative dei casi nei quali sono consentite le intercettazioni telefoniche.
Da una parte grande durezza; dall'altra si vuole permettere di tutto e di più.Il problema è non vederla.
Quanti anni pensate ci vorranno per avere una identità esclusivamente digitale che può essere controllata e limitata in ogni momento?
In Russia magari ti fanno assaggiare il polonio, ad ovest invece, per il momento, ti possono distruggere mediaticamente, economicamente, socialmente...
Direi che siamo su questa strada.
Già è stato chiarito che il Governo punta a "superare" il sistema dello Spid, per affidare la nostra identità digitale alla sola Cie.
Una delle più rilevanti conseguenze, è che l'identità digitale offerta con la Cie richiede l'intervento del solo Ministero dell'Interno, che ad un certo punto potrebbe anche decidere di bloccartela, impedendo quindi di fruire di tutti gli ormai indispensabili servizi digitali.
Non ci vorrà molto perché la repressione del dissenso (vedi sopra), passi attraverso la sospensione della identità digitale.
Edited by Blow Up - 18/2/2024, 11:24. -
.Mi pare che non ci sia molto da aspettare; già adesso è in corso una deriva che porta a reprimere, sempre più duramente, ogni dissenso.
Qui trovate un riepilogo di tutti i provvedimenti repressivi dell'ultimo anno e mezzo:
https://infosannio.com/2024/02/18/botte-mu...nso-e-proibito/
Interessante che, specularmente, siano portate avanti modifiche normative tutt'altro che repressive, come l'abrogazione del reato di abuso d'ufficio o la riduzione molto significative dei casi nei quali sono consentite le intercettazioni telefoniche.
Da una parte grande durezza; dall'altra si vuole permettere di tutto e di più.
Direi che siamo su questa strada.
Già è stato chiarito che il Governo punta a "superare" il sistema dello Spid, per affidare la nostra identità digitale alla sola Cie.
Una delle più rilevanti conseguenze, è che l'identità digitale offerta con la Cie richiede l'intervento del solo Ministero dell'Interno, che ad un certo punto potrebbe anche decidere di bloccartela, impedendo quindi di fruire di tutti gli ormai indispensabili servizi digitali.
Non ci vorrà molto perché la repressione del dissenso (vedi sopra), passi attraverso la sospensione della identità digitale.
Per me l'importante è che se ne prenda atto, evitando di farne una questione di colore politico nazionale: è una deriva trasversale a tutti i colori della politica e delle bandiere..