I micro Brand italiani , quale futuro per la nostra orologieria

Un fenomeno in crescita nell'attuale difficoltà del mercato

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  1. giorgiocigna
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    CITAZIONE (Utente 183 @ 25/3/2024, 09:18) 
    Discussione davvero molto interessante, che mi ha fatto conoscere alcuni marchi di cui ignoravo l'esistenza, mentre altri, come Trematic, non sapevo fossero italiani. Naturalmente Sante Castignani è un caso a parte: per molti versi può essere considerato l'alterego nostrano di Svend Andersen (e lo considero un complimento per entrambi).

    Dato che si parla dell'attualità e del futuro a medio termine dei produttori italiani, grandi o piccoli che siano, è corretto e decisamente importante parlare anche della necessità di creare una filiera italiana per la produzione di casse, bracciali, vetri ecc..
    Naturalmente questo richiede degli investimenti importanti, il coinvolgimento dello stato (in termini di impegno e di finanziamento, come credo abbiano fatto in Francia), la lungimiranza di qualche imprenditore, la creazione di una rete di imprese ecc., tutti argomenti che non possono essere discussi su un forum, ma dei quali potrei interessarmi professionalmente, anche a livello nazionale, se ci fossero almento tre o quattro imprenditori REALMENTE interessati.

    Di fatto la rinascita di OISA, per quanto piccola possa essere considerata questa realtà, garantendo la presenza di un calibro italiano permette di pensare ad un orologio che possa fregiarsi del titolo di 100% Fatto in Italia (e, di grazia, scritto in lingua italiana!), una dichiarazione che ha ancora un grande fascino in tutto il mondo. Penso ad alcuni marchi che hanno ripreso la storia e l'identità dei modelli da incursore della Marina con calibro, cassa ecc. completamente italiani: secondo me andrebbero a ruba, a qualunque prezzo e in tutto il mondo! Inoltre, avendo una base tempo a carica manuale, diventa relativamente facile realizzare un automatico, dei complicati ecc..

    Concludendo: la discussione è foriera di sviluppi industriali interessanti. Di solito si dice che le maison ci leggono, nel caso delle piccole realtà italiane credo che questo sia un dato reale: chi lo desidera può scrivermi in privato per avere qualche suggerimento iniziale pratico e gratuito.

    apprezzo molto tuo intervento e quanto hai detto, con me sfondi una porta aperta.
    Per quanto io sappia l'associazione di cui Beltrandi è presidente onorario, sta lavorando con Federpreziosi per confederarsi a Confindustria.
    Evidentemente, molti sono i passi da fare ed arduo il percorso , ma, credo, che con le giuste professionalità il risultato sia perseguibile.
    L'importante, come in tutte le cose , è crederci e far sì che i soggetti destinatari dell'iniziativa siano convinti dell'importanza e convenienza di ciò che si propone.
     
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41 replies since 23/3/2024, 00:53   5431 views
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