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Modestproposal
Il GQ GMC-300E Plus é esattamente il modello che vorrei acquistare.
Lo consiglieresti?. -
.La casa madre obbedisce alle esigenze del mercato. In tutti i mercati più importanti i singoli Stati hanno legislazioni che vietano la produzione ed importazione di oggetti contenenti sostanze radioattive - a meno di complicate procedure burocratiche.
Quindi ora si produce solo quadranti senza trizio (con eccezione di orologi con le fialette di trizio liquido (Luminox) - e quindi quadranti vengono probabilmente scambiati o perché la casa non ha procedure per maneggiare trizio o perché non potrebbero poi rispedirle al cliente senza che vengano fermate all importazione.
O per evitare problemi un domani. Grazie.. -
.Modestproposal
Il GQ GMC-300E Plus é esattamente il modello che vorrei acquistare.
Lo consiglieresti?
Ciao si . Costa poco ed è intuitivo. -
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Volevo soltanto aggiungere che, al di là del potere radiante, il radio, decadendo, produce radon, che è un gas e che è il vero rischio biologico del materiale. Il trizio, decadendo, diventa idrogeno. Dunque il rischio si riduce al solo ingerimento/inalazione. . -
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Il trizio ha un'emivita di 12,5 anni circa, il che vuole dire che a 65 anni avrebbe una carica ridotta a meno di 1/32 di quella iniziale...è sicuramente radio quello che il contatore rileva... . -
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Orologio stupendo, tra l'altro. . -
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Volevo soltanto aggiungere che, al di là del potere radiante, il radio, decadendo, produce radon, che è un gas e che è il vero rischio biologico del materiale. Il trizio, decadendo, diventa idrogeno. Dunque il rischio si riduce al solo ingerimento/inalazione.
Vero anche che l’emivita del trizio è 13 anni, quella del radio 1600 anni. Per cui la costante di degradazione é enormemente diversa, il radio per decadere ci vuole veramente molto tempo, il radon che esiste in certi ambienti é stato generato migliaia di anni fa. La contaminazione/accumulo del radon resta un fattore ampiamente sottovalutato fino a pochissimi anni fa.
Edited by squelette - 20/4/2024, 13:40. -
.Volevo soltanto aggiungere che, al di là del potere radiante, il radio, decadendo, produce radon, che è un gas e che è il vero rischio biologico del materiale. Il trizio, decadendo, diventa idrogeno. Dunque il rischio si riduce al solo ingerimento/inalazione.
Vero anche che l’emivita del trizio è 13 anni, quella del radio 1600 anni. Per cui la costante di degradazione é enormemente diversa, il radio per decadere ci vuole veramente molto tempo, il radon che esiste in certi ambienti é stato generato migliaia di anni fa. La contaminazione/accumulo del radon resta un fattore ampiamente sottovalutato fino a pochissimi anni fa.
Mi hai fatto riflettere su questa cosa: se la costante di degradazione è piccola (associata a un tempo di emivita lungo), in ogni unità di tempo, la quantità di materiale che decade è minima. Ciò cambia un po' la percezione che ne avevo.. -
.Spero di non violare alcuna regola postando foto di forumisti per un confronto (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13597052/IMG_7899.jpeg)
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13597052/IMG_7898.jpeg)
20.93 era riferito ad un Tudor
Si, al mio Tudor 7966 del 62
P.S. Magari, se metti i proprietari delle foto è più corretto
Edited by Lunat - 20/4/2024, 14:55. -
.Volevo soltanto aggiungere che, al di là del potere radiante, il radio, decadendo, produce radon, che è un gas e che è il vero rischio biologico del materiale. Il trizio, decadendo, diventa idrogeno. Dunque il rischio si riduce al solo ingerimento/inalazione.
Interessante, grazie. -
.CITAZIONE (Tuckaman @ 20/4/2024, 13:41)Volevo soltanto aggiungere che, al di là del potere radiante, il radio, decadendo, produce radon, che è un gas e che è il vero rischio biologico del materiale. Il trizio, decadendo, diventa idrogeno. Dunque il rischio si riduce al solo ingerimento/inalazione.
Mi permetto di fare una correzione: il trizio decade in elio-3, totalmente sicuro dal punto di vista biologico.CITAZIONE (Tuckaman @ 20/4/2024, 14:45)Vero anche che l’emivita del trizio è 13 anni, quella del radio 1600 anni. Per cui la costante di degradazione é enormemente diversa, il radio per decadere ci vuole veramente molto tempo, il radon che esiste in certi ambienti é stato generato migliaia di anni fa. La contaminazione/accumulo del radon resta un fattore ampiamente sottovalutato fino a pochissimi anni fa.
Mi hai fatto riflettere su questa cosa: se la costante di degradazione è piccola (associata a un tempo di emivita lungo), in ogni unità di tempo, la quantità di materiale che decade è minima. Ciò cambia un po' la percezione che ne avevo.
Se non sbaglio l'emivita maggiore non necessariamente comporta una minore emissione di radiazioni. Quello che conta è ciò che misura il contatore (scusate il gioco di parole): nel tuo caso misura circa 13 mSv all'anno.. -
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Si hai ragione . Ti chiedo scusa Spero di non violare alcuna regola postando foto di forumisti per un confronto (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13597052/IMG_7899.jpeg)
(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff13597052/IMG_7898.jpeg)
20.93 era riferito ad un Tudor
Si, al mio Tudor 7966 del 62
P.S. Magari, se metti i proprietari delle foto è più corretto. -
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Se non sbaglio l'emivita maggiore non necessariamente comporta una minore emissione di radiazioni. Quello che conta è ciò che misura il contatore (scusate il gioco di parole): nel tuo caso misura circa 13 mSv all'anno.
Nessuno lo ha detto , ed infatti la emivita minore comporta una maggiore emissione nella unita di tempo.
Ma quello che conta é il tipo oltre la quantità di radiazioni ionizzanti, ed il contatore che si usa per radiazione beta è differente da quello per i gamma. Le gamma sono più mutagene e più cariche delle beta.
Questo usato qui è un contatore minimalista, dove si esprime in Sievert - una unità di misura di esposizione e pericolosità delle radiazioni che si usa in dosimetria e radioprotezione. Ovviamente l’indicazione in Sievert ( o frazione) viene estrapolata dalla conta beta su membrana metallica all’imbocco del probe.
Questa si basa sulle assunzioni che : le radiazioni alfa non hanno penetranza in aria, le beta battendo sulla membrana provocano cambiamento di impedenza e quindi lettura dallo strumento, e lo stesso le radiazioni gamma.
Un lettore beta quindi legge sia beta che gamma, un lettore gamma legge solo gamma. Quello mostrato é un lettore beta che fa finta di leggere anche gamma. Quindi utile per capire se c’é gamma o beta. Molto meno abile per ottenere un numero effettivo.. -
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Grazie! L’ho comprato l’altro ieri …. -
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Si, molto molto bello .