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| Se la molletta del cricco non era stata correttamente montata ad agganciare il primo piedino del cricco (quello corretto), andando invece a prendere la seconda sporgenza e' ipotizzabile che: Il cricco rimanesse sempre molto aderente e sospinto verso il dente della ruota di carica, limitando il gioco naturale che ora descrivi (questo spiegherebbe anche una maggiore sensazione di resistenza duante la carica). Solitamente l'escursione di ritorno e' sempre pari ad 1-2 denti della ruota di carica. Il cricco deve andare al fine corsa massimo, sempre tangente ad un dente e poi accompagnare il ritorno della ruota fino al fine corsa minimo. Diciamo che alla corona tu vedrai sempre circa 1/6 di giro di rotazione in ritorno. Ma e' solo una ipotesi fatta a "scatola chiusa".
RipensandoMI questa ipotesi mi convince poco. Potrebbe esserci stato un non corretto allineamento del porta movimento. Questo creava un attrito sulla tige. Il ritorno c'era comunque ma era meno evidente poiche' probabilmente avveniva piu' lentamente. Anche questo spiegherebbe il maggior sforzo durante la carica. Ma e' solo un'altra "ipotesi a scatola chiusa". quindi vale quel che vale.... Ciao |
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| Non posso rendermi conto di quanto sia "lieve" il ritorno che avverti. In linea di massima comunque e' piu' che normale essendo il normale comportamento visibile alla corona, dovuto al ritorno della ruota di carica sotto la spinta della molla che tenderebbe a srotolarsi, prima che intervenga il suo blocco tramite l'apposito cricco. Ciao |
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| Come molti hanno capito, il "perfetto" era ironico e si riferisce al fatto che e' sconsigliabile fare esperimenti di questo tipo senza alcuna nozione. Come gia' hanno fatto altri, ti consiglio di non toccarlo e portarlo da un orologiaio. Proponi prima di farlo smagnetizzare e provare con una batteria nuova. Se niente di buono succede, stara' a te chiedere e valutare interventi piu' radicali e approfonditi (revisione? Sostituzione movimento?....) ciao |
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| CITAZIONE (passionesub @ 19/9/2015, 18:43) Rinnovo i complimenti ...... posso contare su di te in futuro, avendo necessita ? Sempre tenendo conto che lo faccio nel tempo libero ed e' tutta produzione artigianale.....Se potro' esserti utile per me sara' un piacere e sono onorato della richiesta. Ciao |
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| Grazie a tutti!!!! Ne approfitto per dilungarmi e approfondire. Nel realizzare questi inserti uso una particolare resina bicomponente per modellismo (PLEXY FLUID di PROCHIMA). I vantaggi di questa resina stanno nel fatto che: Non risalda mentre solidifica. Puo' essere levigata in fase solida. Si versa e si solidifica a temperatura ambiente. Inodore. Non ingiallisce. Perfettamente trasparente.
Le difficolta' maggiori nella relizzazione di questi inserti invece le trovo nelle seguenti fasi: 1) Rifilatura a mano della stampa (uso forbici per imbastitura di quelle piccole a lame curve). I problemi nascono, come forse sara' evidente, nel seguire a mano una perfetta traietoria circolare. 2) limiti di stampa anche nei dispositivi laser HD professionali (centri copia e rilegatura tesi). Ingrandendo al monocolo, soprattutto se l'inserto e' colorato, si notano le spaziature tra dot di stampa (ma ad occhio nudo la cosa non si percepisce per fortuna e noi non abbiamo intenzione di creare dei fake). Su stampe nere il problema e' pressoche' inesistente (allego una foto di una ghiera Breil Manta) 3) fase di indurimento della resina. Questa fase va assistita per intervenire e rimuovere evntuali bolle che tendono a formarsi. Per fortuna quaste tendono a formarsi nelle prime 2-3 ore (delle 24 necessarie per giungere a completa solidificazione). 4) purtroppo non esistono seconde opportunita'. Se qualcosa va storto si deve ricominciare, senza alcuna eccezione.
Vantaggi: possibilita' di lavorare sul supporto prima della colata di resina con applicazione di luminova.
Un altro esempio: Foto durante la lavorazione, Dopo la posa della stampa e dopo aver triziato gli indicatori.
Un altro inserto finito.
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| Perfetto. Se prima c'era il dubbio, ora c'e' la certezza che sia magnetizzato. |
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| A me e' capitato di resuscitarne piu' di uno che aveva il malfunzionamento che hai citato, con qualche passaggio sullo smagnetizzatore e batteria nuova. Proverei prima questa strada.... certamente piu' rapida ed economica. Se non dovesse ripartire....quoto il primo suggerimento che hai ricevuto. |
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| Ref. 145.0022 Calibro 1861 Mov n. 48365xxx Anno 98/99.
Dovrebbe essere tutto ok. Confermate? Indicativamente quale sarebbe il prezzo per fare un "buon acquisto"? Grazie
Edited by brico74 - 17/9/2015, 21:07 |
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| Anche secondo me sfere non corrette. Se puo' servire allego foto di quelle corrette (qui in foto e' sbagliata la sfera secondi).
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| Con riferimento al fake, non essendoci calibri o sigle di riferimento come per gli orologi di serie o manifattura, anche per trovare un quadrante e sfere adeguate la strada piu' rapida da seguire a mio avviso e': Smonta sfere e dial, vai in fornitura, misure alla mano (te le farai prendere da loro) vedi quale quadrante ha stessa forma e diametro. Lo prendi, tagli i piedini (che certamente non torneranno) e ne incolli due nuovi secondo la disposizione prevista dal movimento fake. Riassembli. Altra strada pensata da molti ma taciuta e' questa: Ciao |
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279 replies since 3/6/2013
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