Orologi e Passioni

Posts written by leolunetta

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    CITAZIONE (Legolandia @ 24/9/2018, 14:54) 
    Alfred Rochat (per Chronoswiss) e La Joux-Perret (per molti altri marchi), anche con funzione rattrapante.

    Alfred Rochat ha presentato il suo calibro nel marzo 2006 come Chronoswiss C.732.
    Dovrebbe aver mantenuto il sistema a camme della famiglia 7750, però con una ruota colonne per la funzione flyback.
    Il calibro ha poi avuto qualche variante ma è stato destinato solo a Chronoswiss.

    Qui devo correggerti ^_^ in quanto a me risulta che la piastra rattrapante di A.Rochat dedicata al 7750 fu montata anche sul Longines Francillon Rattrapante in oro (che tra l’altro posseggo e conosco benissimo avendolo anche revisionato da me). Quindi la destinazione della modifica Rochat non dovrebbe essere stata adottata esclusivamente da Chronoswiss.
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    Grazie Legolandia, ho apprezzato molto o dettagli e la storia di un calibro che è nel mio cuore per tutto ciò che ha rappresentato in passato ed oggi si mostra in spolvero come un ancora attuale e validissimo evergreen.
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    Ciao ho seguito tutta la vicenda, dalla presentazione dell'orologio(bello percarità) alle questioni rivalutazione, incertezza del calibro, dei dati tecnici sbagliati, prezzo, etc.
    Il mio modesto consiglio, che è anche quello già datoti da altri, è quello di esercitare il diritto di recesso e se poi l'orologio ti piaceva davvero molto, ricomprarlo a prezzo più basso, che detto tra noi sarà più vicino al valore di mercato dell'oggetto, quando e se un domani vorrai sbarazzartene.
    Non parliamo di 1000 euro, ma di 5000.
    Anche io in passato ho fatto l'errore di dare un valore in modo un pò ardito e per pura passione ad alcuni orologi e di averli acquistati fuori mercato pur di averli, errore che non ripeterò più ovviamente, col tempo si cresce e cresce anche l'esperienza e la scaltrezza.
    Va bene l'amore, va bene la passione, ma a tutto c'è un limite, soprattutto quando non c'è alcuna chiarezza in chi vende o chi produce l'orologio, anzi sono convinto che nella televendita sono loro che convincono il cliente in una futura rivalutazione del bene, come se stessero vendendo oro o diamanti, un pessimo biglietto da visita.
    Saluti
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    Il Chris non mi trova d'accordo quando fa riferimento ai prezzi più bassi del mercato o assai più concorrenziali al confronto di quelli dei molti competitor.
    C.Ward ha prezzi che vanno dagli 800 euro, superando abbondantemente i 1000 in molti casi.
    Saltando i due passaggi secondari alla produzione, ossia, il distributore e il rivenditore, trovo che i prezzi avrebbero potuto essere ancora più bassi.
    Per me sono solo frutto di un posizionamento di mercato e stop, poi in azienda possono dire ciò che vogliono e convincere il cliente che i loro orologi hanno prezzi più bassi e qualità più alta della concorrenza per il fatto che la distribuzione avviene "direttamente dalla fabbrica al cliente", cosa vera, ma per me non determinante in quel senso visti i listini a cui vende Ward direttamente on-line e senza scontistica ulteriore.
    Per me in vista di ciò potevano essere ancora più competitivi, ma poi il posizionamento di mercato non sarebbe stato centrato e posizionato al volere dell'azienda e la sua evidente mira di scontrarsi con un certo tipo di concorrenza.
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    "I see there was mention of one of Scotts responses to a customer.

    I tried to PM him but got an error message… basically I wanted to tell him that there is no reason why Scott should have been guarded, except to say you never know who is asking these questions. That said, here is a little further info for you to keep the record straight

    Our Movements are always Swiss – in house and 3rd party

    Our cases are all Far East – China/HK

    Our dials are mainly Taiwan – sometimes China/sometimes Switzerland

    Our hands are either Korea or China/sometimes Switzerland

    The main reason for us being cheaper than other brands is not because we use inferior suppliers or components, but because our distribution model is different – 100% direct to customer, with no middlemen or retail margins"



    Regards Chris




    Per quanto mi riguarda la risposta sintetica del suo collaboratore S.Callaway era già chiara. Tutto in Cina o quasi, tranne calibro ed asseblaggio. Quel tanto che basta ad essere in linea con le lasche normative che prevedono il minimo sindacale per fregiarsi dello Swiss Made.
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    CITAZIONE (NathanNever @ 19/9/2018, 13:25) 
    Rolex è famosa per utilizzare acciaio (e conseguenti macchine) di livello di durezza superiore a tutti gli altri.
    Fa casse in casa.
    Ed ha un livello di sofisticazione nella ingegneria di produzione che fa impallidire.
    Questo è un fatto acclarato.

    Anche nel marketing(anche se oramai ridotto ai minimi termini), nella ricerca e nell'industrializzazione. Un milione di pezzi l'anno con quella qualità esige una organizzazione, un know how e dei fondi enormi, che al marchio, visti gli introiti certi e continui, non mancano di certo.
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    CITAZIONE (filippini @ 19/9/2018, 12:31) 
    Ma certo che non è solo Moser a produrre cassa in house, questo video è della Brieiling per esempio....

    www.youtube.com/watch?v=obwwIAO75YI

    Perfetto, rivediamo ora questo video sulle lavorazioni cinesi. Trova le differenze... :rolleyes:

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    CITAZIONE (OscarLima ™ @ 18/9/2018, 15:19) 
    Ecco qui la risposta direttamente da Chris [che ringrazio come sempre per la sua disponibilità - spero che la gente apprezzi il fatto che sia intervenuto personalmente e ha cercato di chiarire il più possibile - gli avevo anche passato il link a questo thread per farsi un'idea dell'opinione generale che si era formata tra gli utenti - quindi Chris ha anche letto le moltissime baggianate che abbiamo scritto :asd: ].
    Detto ciò la sua proposta per coloro che volessero incontralo di persona rimane valida, Chris sarà in Italia dal 1 al 4 di Ottobre [Sorrento, Positano e eventualmente Napoli].

    From the man himself:

    Questo invece il dialogo sulle mie domande relative a provenienza delle parti e paese(/i) di produzione.
    Risponde per Christopher Ward un certo Scott Callaway, responsabile del servizio clienti:

    Io:
    Hello Scott, an indiscreet question to which I hope you can answer.
    I know that the movement is the Swiss Sellita SW200 that is equivalent in toto to the "old" Eta 2824-2, but the watchcase from whom is built? Being an enthusiast I'm curious about the thing.


    Scott:
    Apologies if I have misunderstood your question – are you asking where our cases are manufactured?

    Io:
    Yes Scott, I would like to know where the parts, the case and the watch face are made, whether directly from Christopher Ward or from third parties. The movement I know is Swiss (Eta / Sellita), I do not know the origin and the production of the rest of the components of the watch. Are they Made in England, in Switzerland or do you rely on foreign industries that also work for other companies in shared industrial production?
    Thanks for any answers.


    Scott:
    Thank you for your email.


    Our watches are assembled in Switzerland, and our components are sourced from the same factories as other leading watch brands.



    A naso a me non sembra affatto la stessa risposta di cui sopra all'opener data da quel certo Chris, anzi lascia intendere tutt'altro. Magari non essendo avvezzi o predisposti a domande di un certo tipo, al servizio clienti si sono fatti prendere un pò la mano con la risposta, fornendomi una velata(ma non troppo..) indiscrezione.
    A parer mio non si possono non indicare i paesi di provenienza e di produzione dei componenti in una domanda così diretta se questi fossero Svizzera, Inghilterra etc. , a meno che non ci sia di mezzo la Cina e i paesi asiatici. Quindi mi chiedo perchè non dichiararlo apertamente invece di mantenere questa aurea di segretezza, sempre di prodotto a relativo basso costo si parla e se anche altri Brand(come accennano loro) si riforniscono con prodotti e pezzi fabbricati in Cina, non ci sarebbe nulla per cui nascondersi, a meno che al potenziale cliente non si voglia far credere altro.
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    CITAZIONE (filippini @ 13/9/2018, 10:44) 
    Oggi sappiamo bene che quasi tutto arriva dalla Cina, dal ciarpame a prodotti di qualità più che buona, e sappiamo anche che molte case si rivolgono a produttori cinesi per le loro realizzazioni.... non so se sia anche il caso di Christopher Ward, ma visto che in Cina hanno produzioni come queste non possiamo del tutto escluderlo, considerando anche che il produttore offre un ampia possibilità di personalizzazione, naturalmente dal marchio, allo zaffiro, al movimento.

    Questo è quello che ho trovato su noto sito cinese di vendite on-line.... se non sono C.W. ditemi voi cosa sono..... :woot: :woot: :woot:

    ...e sembrano fatti anche molto bene!

    (IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff8570327/H...XXq6xXFXXXh.jpg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff8570327/H...XXq6xXFXXXx.jpg)(IMG:https://upload.forumfree.net/i/ff8570327/H...XXq6xXFXXXS.jpg)

    Tempo fa prima di acquistare il prodotto c60 trident 600, chiesi per mail alla CW se, movimento a parte, le altre componenti come cassa, bracciale, vetro ed altro, venissero prodotti e fabbricati in Inghilterra o in Svizzera.
    La mail di risposta di CW, mi sembra proprio un certo Chris, fu:
    -Gentile Sig. Xxxxxxx, i nostri orologi vengono assemblati in Svizzera, le componenti a cui lei fa riferimento vengono prodotte e fabbricate in “altri paesi”, paesi nei quali vengono fatti gran parte dei pezzi destinati ad altri importanti brand.-
    Saluti

    Ora rivedendo la risposta in altra chiave grazie a questo topic posso sospettare fortemente che il paese a cui il referente CW faceva riferimento era probabilmente la Cina.
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    A me fregherebbe il nulla più assoluto sui colori politici, che tra l’altro non credo esistano più da decenni, soprattutto in Italia.
    Se devono essere Salvini e Di Maio a portare una ventata d’aria fresca e del buono nel paese del marcio da sempre, ben vengano Lega e 5 stelle.
    Pensiamo all’Italia e lasciamo stare il resto ora, più che mai.
    Al resto d’europa, gli iimmigrati cominciassero a prenderseli loro che è ora.
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    CITAZIONE (il_maio @ 6/9/2018, 11:53) 
    "Obsolescenza programmata"? Potrebbe essere.

    Se così fosse e non me lo auguro di certo, allora il piacere e la soddisfazione di possedere un orologio meccanico verrebbe meno.
    Meglio un buon quarzo a quel punto, con buona pace dei detrattori del salto al secondo della lancetta, minore manutenzione, minori problemi e minori costi a fronte di una accuratezza più elevata.
    Per me il meccanico deve restare tale, se lo si snatura e lo si porta a livello di un usa e getta non ha davvero senso, per questo credo che non possa essere così e che in realtà i componenti in sintetico dello scappamento siano comunque progettati per durare anni. Credo.
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    CITAZIONE (stesil66 @ 6/9/2018, 08:58) 
    Veramente il teflon è stato inventato nel 1938 ed utilizzato industrialmente dal 1954.

    Perciò qualche dato sulla durabilità lo avranno...

    Il motivo per cui hanno deciso di utilizzarlo in quel modo è piuttosto evidente...

    Credo sia uno dei due accorgimenti principali per cui ottengono una riserva di carica di 80 ore senza impattare sulle dimensioni del movimento.

    In realtà la riserva non viene ottenuta per via delll’adozione delle componenti in resina, ma per una diversa molla nel bariletto e la riduzione delle alternanze.

    Teflon e Delrin sono prodotti inventati tanti anni fa ed usati, certamente.
    Ma finora molto marginalmente sui calibri meccanici.
    Ha preso il posto di alcune leve e bascule in metallo su alcuni cronografi ad esempio, ma giammai è stato pensato per funzionare sullo scappamento, almeno fino ad oggi(sarebbe stato comunque già possibile dagli anni 60) dove l’industrializzazione di massa preferisce cambiare un componente per intero piuttosto che “ripararlo”. Un pò quello che succede col vecchio mestiere del calzolaio, ridotto oramai ai minimi termini per via del fatto che le scarpe spesso conviene più comprarle nuove, che farle riparare visto che costano poco ed il gioco non vale la candela (si fabbricano pezzi molto economici in massa e si obbliga il cliente a sottostare all’assistenza ufficiale coi ricambi peraltro)Idem sarà con le parti degli orologi come quelle del Powermatic.
    Al di là se poi la soluzione sarà valida o meno nel tempo, è ovvio che la casa per far passare per buona una soluzione come la plastica sullo scappamento(oggettivamente brutta e poco rispettosa della tradizione centenaria dell’orologeria meccanica) deve decantarne la validità e presentare il progetto come innovativo e migliorativo nei confronti dei sistemi tradizionali.
    Io sono per lo scappamento in metallo sempre e comunque. Preferisco un classico 2824-2 al Powermatic, anche si orologi da prezzo.
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    Dunque il powermatic 80 è una derivazione su base Eta 2824. La riserva di carica di 80 ore viene ottenuta non solo sostituendo la molla con una più lunga, ma anche riducendo le alternanze da 28800 a 21600. Difatti un calibro con minori alternanze è meno energivoro e la durata della carica sarà maggiore.
    Detto questo per me i pezzi di plastica per lo scappamento sono osceni. Sulla loro effettiva durata e funzionalità non ne so, quel che è certo è che gli scappamenti tradizionali in metallo di orologi antichi sono arrivati intatti fino ai giorni nostri, dei nuovi non v’è certezza alcuna.
    I due rubini in più sul calibro tradizionale con scappamento in metallo si trovano sulle leve dell’ancora, assenti invece sull’ancora in plastica, perché materiali come teflon o delrin, già usati da molto tempo in alcuni calibri cronografici(Valjoux 7750, Lemania 5100) sono per loro natura autolubrificanti e non abbisognano di rubini e di conseguenza oli nel contatto tra loro, ecco perché ancora e ruota scappamento sono dello stesso materiale e l’ancora è senza rubini sulle leve.
    La regolazione del Powermatic 80 si fa come su qualunque calibro con spirale libera, cioè agendo sulle massette posizionate sulle razze del volantino del bilanciere, nessuna difficoltà per l’orologiaio. Se invece alla lunga dovessero presentare problemi gli organi dello scappamento in questo caso vanno cambiati e rimessi nuovi. L’industrializzazione è anche questo.
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    Io non mi sono fatto mai problemi a comprare diversi orologi usati anni 90, ovviamente se in condizioni buone, ottime o che ritenevo accettabili e non ho mai avuto sorprese a livello di funzionamento.
    Parliamo di 24/25 anni d'età, altro che 10.
    Io dico che se un orologio non ha fatto Vietnam, Cambogia e Afganistan, in soli 10 anni di utilizzo il suo stato generale dovrebbe essere più che accettabile, nell'ipotesi migliore quasi nuovo(capita con molti Rolex ad esempio, ma anche Omega, Tag Heuer etc..)
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    CITAZIONE (Francescopu @ 3/9/2018, 15:30) 
    Grazie

    Appunto vorrei funzionalità ma qualcosa che duri... proprio quello è il mio dubbio .. un orologio ad es omega di 10 anni può essere ancora funzionale?

    Assolutamente si, va da se che far controllare l’orologio e fare una prova impermeabilità(se vuoi farci un uso completo e disinvolto) è sempre consigliabile. Se ben trattato un orologio meccanico di 10 anni è quasi nuovo...
3403 replies since 14/6/2013
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