La maggior parte delle volte, purtroppo, il marchio che si legge sul quadrante.

Diciamo che l'ideale sarebbe metterlo sul cronocomparatore, per una trentina di secondi per posizione, e poi aprirlo e vedere con il lentino lo stato degli oli. Dalla somma delle due cose assieme si ha la certezza se serve o meno una revisione.
Poi ci sono differenti scuole di pensiero, tra gli orologiai per primi. Ci sono gli interventisti e i conservatori (io personalmente ne ho conosciuti di entrambi).

Come con i medici, non sempre la sensazione a pelle è quella giusta (può essere simpatico e fare dei gran danni, come scontroso e bravissimo).
Io comincio con orologi di minor pregio, vedo come opera e poi passo a quelli di pregio superiore. Oltretutto ne ho selezionati due o tre, perché magari alcuni vanno meglio per alcune cose, altri per altre cose.

Solo una curiosità, ma quelli erano orologiai tra quelli consigliati dai forumisti? Tra quelli dell'elenco Orologiai d'Italia?

E comunque io in assistenza ufficiale non ci andrei nemmeno morto

Daniele