Orologi e Passioni

Posts written by Pencroff39

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    una eventuale 500 rialzata potrebbe essere una buona auto, ho appena cambiato un'americana di 5 metri e 6 cilindri per una 500 L a metano (sic transit gloria mundi...) e ne sono più che contento. ma mica chiamo la mia nuova bicilindrica "Charger", no?
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    ho infilato nell'urna la scheda "S3" anche se la sigla "aemghe" mi attizza non poco.... la BMW non mi prende più da molto tempo, non so perché ma è così.
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    Chiamarla "Renegade" è come appellare Luciana Litizzetto "Kim Basinger" - scusate la citazione un po' datata (lo sono anch'io...)della bellissima bionda americana. Ma chi cavolo si è occupato del marketing di quest'auto? Come si fa a rievocare il nome di un'auto "arrogante" che ha affascinato ed affascina tutt'ora, pur con i suoi controsensi (triturava semiassi col motore 5.000) per questa utilitaria, leggera, economica e forse anche funzionale(speriamo sia così). Personalmente sono comunque contrario a battezzare auto nuove, qualunque siano, con nomi storici, mi pare un'idea di marketing dozzinale e che, se ci riflettiamo, non sempre funziona, e comunque mai quando è incoerente come nel caso in ispecie. 'sti signori si diano da fare di più con la fantasia, che diamine!
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    CITAZIONE (RIK80 @ 4/3/2014, 00:02) 
    Anch io ho avuto due renagade!!! il primo a 18 anni disel poi successivamente a benzina , posso dire di un fascino non paragonabile a questo in foto.


    w la mitica cj tutta la vita

    Se non sbaglio le prime jeep le importava la renault
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    Un orologio molto bello, un tutt'uno col cinturino verde militare, l'uno pare fatto per l'altro, io non li separerei, gusto personale, s'intende.
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    Thank You, Sir
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    Ho una TR3, macchina assurda, un progetto rudimentale, non sta in strada con quel culetto leggero e quel motorone di ghisa che fa da perno. Non frena ed é meteoropatica (col caldo non va), ci ho corso contro le giuliette, lotta impari ma in un giro nel quale, miracolo, frenava con coerenza e con gomme non troppo calde, riuscivo anche ad andare via. In tante gite sono tornato con altri mezzi. Ma tutto quello che ho detto non conta niente poiché razionale, e la razionalità non può spiegare l'impareggiabile fascino british. Facile costruire auto affidabili, difficilissimo produrre l'immateralità dell'attrazione primordiale che questi macchinari Old England suscitano. God save tue Queen
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    Scusate il motto di ribellione, ho avuto il Renegade, anzi, il Golden Hawk, con il suo V8 di 5.000 cc ad aste e bilancieri, non c'entra nulla con questa Panda rivestita. Per carità, auguro tutta la fortuna possibile a questo nuovo modello(Jeep sì ma Renegade NO), evitando confusioni distorsive con la mitica CJ.
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    eh già già, manca la Pagani (una qualsiasi delle due, tanto per rappresentare questo incredibile marchio) e, sebbene di altra categoria, almeno una Lotus. Però la lista proposta è ben rappresentativa del meglio del meglio. Sono indeciso....datemi quella che scartate! (brum brum, vroooommm) ::I:
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    buonasera Casionisti, ah, se bastasse l'avatar forse potrei essere accettato. Per l'inserimento di foto mi sto attrezzando, con grande fatica, ma è venerdì sera e gli amici mi aspettano. Complimenti a tutti.
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    innanzitutto grazie ad Ecalzo della risposta. Per quanto mi riguarda ho 4 G Shock in uso, tutti analogici ma anche, come ben sappiamo, digitali. Convengo con Te che il soldato moderno deve avere la bussola nel proprio equipaggiamento e saper navigare sia con la cartina sia col GPS. Mi riferisco in particolare ai paracadutisti (senza arrivare al Nono o al GOI) che hanno nella propria formazione la gestione dell'isolamento dal resto del reparto forse più spiccata di altre altrettanto rispettabili specialità dell'Esercito. Tuttavia la bussola può essere smarrita durante fasi concitate (la fulmineità dei movimenti è essenziale), quindi una chance in più può essere costituita dall'orologio con le lancette. Anche il GPS può essere danneggiato e, soprattutto, piantare a piedi con le batterie. Poi, come dicevo, il digitale credo dia maggior sicurezza anche nei posizionamenti quando si è stanchi e sotto stress (notte e giorno in pattuglia, ad esempio). La mia non voleva essere una considerazione estetica o nostalgica (comunque gli analogici mi piacciono molto di più eh....), ma pratica ed empirica, nonché fortemente soggettiva. Gli orologi mi piacciono grandi e decisi, quindi sono una Casionista convinto, ma vi dirò, poiché nonostante i miei over 60 continuo l'attività addestrativa, che ho acquistato un MWC tipo Vietnam, questo sì per pulsioni nostalgiche, e che ho scoperto essere forse il top per un militare (pur essendo bruttino) perché è di chiara lettura anche notturna (senza lucine che possono tradire), semplice, leggero e ahi ahi, piccolo (ed io amo quelli grossi). Un vantaggio non così insignificante quando, sempre con la solita fretta, si tolgono e si mettono zaini, fucile, tactical vest e lacci vari. I miei Casio ogni tanto si impigliano e a volte addirittura feriscono la mano (mi è successo).
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    Salve a tutti, propongo una mia opinione. I digitali sembrano nettamente prevalere nelle foto, ma io preferisco l'analogico poiché si legge piú velocemente e concede una chance in piú in caso di necessitá di orientamento. Oltretutto puó aiutare i piú imbranati nelle formazioni a riccio o nella comunicazione di un determinato punto (fuoco nemico ecc.). Sotto stress puó aiutare anche il banale e fulmineo aiuto delle lancette.

    Scusate il bisticcio del verbo "aiutare"....
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    Casio se é bello! Sublima la filosofia Casio e ne esprime tutta la sicurezza acquisita. Ottima azione di marketing per sostenere l'immagine della linea Shock, poi chi puó, se vuole,se lo compera, io no pur desiderando il Re dei miei 4 GS. E poi non lo userei come gli altri...
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    ...aggiungo due funzioni che il "militare" sarebbe bene avesse:
    - bussola (ma quelle professionali non debbono mancare nell'equipaggiamrnto del militare moderno ed in particolare del pará che si puó trovare ad operare isolato);
    -altimetro per fare il punto sulla carta.
    Oggi le squadre sono composte anche da due soli operatori, quindi tutti debbono essere in grado, all'occorrenza, di lavorare di bussola, mappa e radio. In queste caratteristiche consiste la superioritá dei paracadutisti rispetto ad altre pur altrettanto rispettabili specialitá: l'addestramento a cavarsela da isolato.
    Dimenticavo, l'orologio analogico é meglio del digitale per due motivi:
    - le lancette consentono di orientarsi anche senza bussola (purché si riesca a capire la posizione del sole;
    - in condizioni di estremo stress possono aiutare ad occupare le giuste posizioni nelle formazioni quali quelle "a riccio", sembra incredibile ma a me é successo incerte occasioni di perdere il senso della posizione indossando u digitale, mentre con l'analogico basta una rapidissima occhiata di rassicurazione....
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    Posso inserirmi? Sono "nuovo" ma seguo da qualche tempo questo forum, che apprezzo. Non so se sono in topic, ma volevo dire la mia sugli orologi "militari". Frequento tutt'ora ed in modo piuttosto attivo l'ambiente militare, nonostante i mie 60 anni. Posso dire qualcosa su come "é meglio" che gli orologi al polso dei militari siano. Non voglio dire "debbono" essere, non ne ho l'autoritá e non amo le affermazioni categoriche. Escludo in questa mia chiacchierata le missioni subaque mentre comprendo quelle dei paracadutisti operanti sul terreno (niente lanci in mare, roba a parte). Premesso che i militari tendono, per ragioni affettive non da trascurare, a portare i propri personali orologi (anche i paracadutisti e persino quelli del "nono", cioé gli incursori, cioé forze speciali) e che io personalmente amo gli orologi grandi ed aggressivi, l'orologio militare é "meglio" che sia:
    - non troppo grande (provare a slacciare e rimettere lo zaino in condizioni di stess: si impiglia);
    -opaco (certi luccichii rivelano la presenza quando ci si mimetizza a pochi passi dal "nemico";
    - visibile di notte senza lucine nel quadrante (la minima luce artficiale viene amplificata al buio);
    - col cinturino lungo per poterlo indossare sopra la tuta mimetica in caso di necessitá;
    - di semplice e chiara lettura senza funzioni particolari che non si ha né il tempo né lo spazio mentale per attivarle;
    - ecc. ecc.
    Insomma, gira e rigira viene fuori un orologio tipo Benrus e simili, orologi essenziali ed economici seppur senza l'appeal di un Submariner e di certi Casio che a me tanto piacciono e che uso (i Casio eh, non il Rolex che nemmeno posseggo).
4755 replies since 7/2/2014
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