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anche questo è (un mondo del/di) jazz É pau, é pedra, é o fim do caminho
É um resto de toco, é um pouco sozinho
É um caco de vidro, é a vida, é o sol
É a noite, é a morte, é um laço, é o anzol
É peroba no campo, é o nó da madeira
Caingá candeia, é o matita-pereiraÉ legno, é pietra, é la fine della strada
É un resto di tronco, é (qualcuno) un po' solo
É un pezzo di vetro, é la vita, é il sole
É la notte, é la morte, é un laccio, é l'amo
É un albero (1) in un campo, é il nodo del legno,
Caingá candela, é il Matita-Pereira (2)(3)É madeira de vento, tombo da ribanceira
É o mistério profundo, é o queira ou não queira
É o vento ventando, é o fim da ladeira
É a viga, é o vão, festa da cumeeira
É a chuva chovendo, é conversa ribeira
Das águas de março, é o fim da canseiraÉ flauto, tuffo dalla sponda del fiume
É il profondo mistero, è il volere o non volere
É il vento che soffia, è la fine della discesa,
É la trave, il vuoto, la festa del tetto (4)
É la pioggia che cade, l'incontro con il ruscello (5)
Delle piogge di marzo, é la fine della faticaÉ o pé, é o chão, é a marcha estradeira
Passarinho na mão, pedra de atiradeira
É uma ave no céu, é uma ave no chão
É um regato, é uma fonte, é um pedaço de pão
É o fundo do poço, é o fim do caminho
No rosto um desgosto, é um pouco sozinhoÉ il piede, é il suolo, è la marcia forzata,
Uccellino nella mano, sasso lanciato con la fionda
E' un uccello in cielo, è un uccello a terra,
E' un ruscello, è una fonte, è un pezzo di pane
E' il fondo del pozzo, é la fine della strada,
Sul viso il disgusto, é (qualcuno) un po' soloÉ um estepe, é um prego, é uma conta, é um conto
É um pingo pingando, é uma conta, é um ponto
É um peixe, é um gesto, é uma prata brilhando
É a luz da manha, é o tijolo chegando
É a lenha, é o dia, é o fim da picada
É a garrafa de cana, o estilhaço na estrada
É o projeto da casa, é o corpo na cama
É o carro enguiçado, é a lama, é a lama
É um passo, é uma ponte, é um sapo, é uma rã
É um resto de mato na luz da manhã
São as águas de março fechando o verão
É a promessa de vida no teu coraçãoÉ una spina, é un chiodo, è una punta, é un punto,
É una goccia che cade, è un conto, è un racconto
É un pesce é un gesto, è argento che brilla
É la luce del mattino, é il mattone che arriva
É un falò, é il giorno, é il punto finale,
É una bottiglia di liquore (6), una fenditura nella strada (7)
É il progetto della casa, é il corpo nel letto,
É la macchina bloccata, é il fango, é il fango
É un passo, é un ponte, è un rospo, é una rana,
É un po' di erbacce nella luce del mattino (8)
Sono le piogge di marzo che chiudono l'estate, (9)
É la promessa di vita nel tuo cuoreÉ uma cobra, é um pau, é João, é José
É um espinho na mão, é um corte no pé
São as águas de março fechando o verão
É a promessa de vida no teu coraçãoÉ un serpente (10), é un bastone, é João, é José,
É un taglio nella mano, é una ferita nel piede
Sono le piogge di marzo che chiudono l'estate,
É la promessa di vita nel tuo cuoreÉ pau, é pedra, é o fim do caminho
É um resto de toco, é um pouco sozinho
É um passo, é uma ponte, é um sapo, é uma rãÉ legno, é pietra, é la fine della strada
É un resto di tronco, é (qualcuno) un po' solo
É un passo, é un ponte, è un rospo, é una rana,É um belo horizonte, é uma febre terçã
São as águas de março fechando o verão
É a promessa de vida no teu coração
É pau, é pedra, é o fim do caminho
É um resto de toco, é um pouco sozinho
É pau, é pedra, é o fim do caminho
É um resto de toco, é um pouco sozinhoÉ un bell'orizzonte, é una febbre terzana
Sono le piogge di marzo che chiudono l'estate,
É la promessa di vita nel tuo cuore
É legno, é pietra, é la fine della strada
É un resto di tronco, é (qualcuno) un po' solo
É legno, é pietra, é la fine della strada
É un resto di tronco, é (qualcuno) un po' solo
1)
Peroba: nome generico per alberi da legname.
(2)
Caingá: popolazione di indios appartenenti alla stirpe tupi-guarani, localizzati nel Sud-Est del Mato Grosso. Quindi "Caingá candela" potrebbe significare "la candela per gli indios".
(3)
Matita Periera oppure Saci-Pererê: personaggio popolare brasiliano. Descritto come un negretto dispettoso con una gamba sola, con un cappuccio rosso in testa e una pipa in bocca, è un folletto che si diverte a spaventare uomini e animali, fare dispetti, nascondere oggetti ("non si trova più, l'avrà nascosto Matita Periera..").
(4)
Festa da cumeeira: la cumeeira è la sommità della casa; come avviene e avveniva anche in Italia il momento in cui si raggiunge il tetto durante la costruzione di una casa viene festeggiato. In Brasile si aggiungono riti vari per proteggere la casa e i suoi abitanti dagli spiriti del male.
(5)
Sarebbe "il conversare con il ruscello".
(6)
Canna ovvero cachaça, il liquore ottenuto dalla canna da zucchero, uno dei distillati di più ampio uso in Brasile.
(7)
Con il termine mato si indica l'erbaccia, la malerba che infesta i campi. Difficile associarla alla immagine poetica della luce del mattino.
(8)
La espressione "estilhaço na estrada" potrebbe anche alludere a un lampo che cade sulla strada.
(9)
In Brasile, emisfero Sud, il mese di marzo annuncia l'autunno, e non la primavera, e chiude l'estate. A Rio de Janeiro è un mese molto piovoso e tutta la simbologia è inversa a quella che possiamo attribuire noi a questo mese di passaggio ("le pioggereline di marzo" del poeta Angiolo Silvio Novaro, il preferito delle antologie scolastiche per bambini dei tempi andati).
(10)
Il termine cobra in portoghese significa semplicemente "serpente". Nel resto del mondo individua uno dei serpenti più noti, il cobra, abbreviazione del primo nome attribuito al rettile, cobra-de-capelo (serpente con il cappuccio). In questo verso l'assonanza è tra l'inerte bastone e il serpente che fermo e rigido può sembrare un bastone. Da notare che in Brasile è piuttosto noto il "cobra coral" un tipo di serpente di piccola taglia (quindi scambiabile con un bastone) molto colorato, che ha la caratteristica inquietante di avere due varianti: velenosa (verdadeira) o innocua (falsa). A questo serpente è dedicata anche una celebre canzone di Caetano Veloso: Cobra coral. -
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avrei dato maggior risalto al suo inventore 
tra l'altro, mi sembra sia l'unico jazzman nella classifica della rivista Rolling Stone dei migliori 100 chitarristi
(chissà cosa si fumano nella redazione di quella rivista 
)
https://it.wikipedia.org/wiki/Les_Paul -
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.Anche io mi ritrovo con molta indecisione nella scelta.
Tu almeno hai una idea, io non so se andare di Custom o di New Vintage...
io direi di new vintage. i custom non sono di mio gradimento.
e poi, con i soldi di un new vintage, chissà se non ci uscirebbe un'ottima cafè racer.
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Prova la BMW.
Facilissima neanche fosse uno scooter. Guidabile, comoda. Buon avantreno e posizione di guida.
Praticamente una moto elettrica.
Una nota a parte la merita il venditore/concessionaria Tortora, a Salerno: gentili, pratici, disponibili, appassionati. -
.
provata la Multistrada.
delusione pazzesca! non la cambierei neanche con la mia vecchia. mi aspettavo fosse stupefacente ma mi sono ritrovato su una moto con una posizione di guida e un avantreno davvero fuori dal mondo.
per me bocciata. -
.CITAZIONE (eblig @ 5/5/2015, 17:55)Visto l'utilizzo che ne farai ti consiglio un BMW GS però usato con poca strada, così non perderai grosse cifre.
si, una piccola difficoltà sarebbe farmela fatturare.
ma ho pensato anche io a questo. 2014 andrebbe già bene.CITAZIONE (twaspy @ 5/5/2015, 18:16)Ma una R1200RT?
(IMG:http://i.bssl.es/plusmoto/2014/01/bmwR1200RT-1.jpg)
no, troppo 'grossa'. -
.CITAZIONE (flower74 @ 5/5/2015, 13:12)... bhe... la vedo un po' come te... BMW=Pala-tele lever e boxer... diciamo che ad Eicma questa quattrocilintri che scimmiotta un po' la multistrada, non mi è tanto piaciuta.
Forse perché nella mia filosofia di moto ci sono poche striature... ogni moto deve fare quello che è nata per fare.
Una moto, se nasce per andar forte... deve avere carene e semimanubri... non deve essere un finto enduro... che ti fionda nell'iperspazio in un attimo.
Il discorso sulla scelta di una moto è un po' troppo soggettivo.
A me interessava fare un po' di tutto in coppia... senza denigrare le prestazioni, ma soprattutto, l'elasticità del motore per quando passeggio... e allora ho preso Il GS.
Con il primo ci ho fatto 28.000km... con il secondo, in nemmeno un anno, 13.000km... era la moto più comoda del lotto... che offriva più confort per il passeggero e dotata di una soglia di carico da fare invidia ad un' automobile.
Ci ho fatto anche tappe da oltre 1000km al giorno... insomma... per quello che devo fare io è la moto perfetta.
Nel tuo caso... tralasciando lo sfizio e l'irrazionalità che di solito sale quando si deve acquistare un mezzo a due ruote, tralascerei sicuramente il GS, ad esempio...
Capisco il tuo ragionamento.
Mi sono avvicinato a questo genere di moto per allontanarmi dalle sportive di razza (che ancora oggi mi fanno perdere la testa).
Il GS è la prima a cui ho pensato ma le perplessità circa il suo reale utilizzo da parte mia, sono il motivo per cui ho messo in lista anche altre moto.
Avevo anche pensato alla nuova MV ma mi sembra troppo giovane.
Kawasaki e Suzuki le ho scartate ma solo per un fatto puramente estetico.
La rivendibilità forse sarà un elemento che entra in gioco per la scelta. -
.CITAZIONE (Alexbott© @ 5/5/2015, 11:46)vuoi la mia?
cos'hai?
e poi dovresti fatturamela. mi serve sia deducibile.CITAZIONE (flower74 @ 5/5/2015, 12:07)... in effetti anche il Tiger 800 potrebbe fare al caso tuo... o, per rimanere in BMW il GS 800.
Ktm, a parte il macello che ha fatto con la gamma inserendo il 1290 e il 1090... sono andati a escludere il 1190 da un potenziale sviluppo... secondo me.
Io la provai prima di scegliere il GS... scalda come una stufa... è una moto sportiva con il manubrio alto e con un motore sportivo "adattato" ad una enduro stradale con tutti i vantaggi, prestazioni, e svantaggi, ruvidità, erogazione, consumi... per quando vuoi passeggiare.
E' una moto da prendere se sei un EX moto da strada che vuole un pelino in più di comodità... altrimenti è un prodotto da capire.
Se deve essere BMW solo boxer. Adoro quel concetto di motore. Altre soluzioni no. Forse questo nuovo 1000 con i 4 in linea, ma non mi convince del tutto.
Per la Honda, l'ho inserita nelle moto da considerare, proprio ragionandoci a freddo e non lasciandomi andare al gusto personale.
La Tiger non saprei. -
.CITAZIONE (Frank_Lunare @ 5/5/2015, 11:27)KTM senza pensarci, proverei qualcosa anche in casa Triumph, niente male soprattutto la tre cilindri.
Perché "senza pensarci" ? -
.CITAZIONE (Alexbott© @ 5/5/2015, 09:43)federico ti vedrei bene con questa
(IMG:http://www.travelbike.it/wp/wp-content/upl...1212-165249.jpg) dopo che l'ho comprata però, ti passo a trovare e ci facciamo un giro insieme 
CITAZIONE (il falegname @ 5/5/2015, 10:29)Io da bastiancontrario andrei prima di tutto su KTM e poi su Multistrada... perché così io ce l'ho e gli altri no
BMW una tristezza, a Roma è pieno, con quei valigioni nel traffico che devono andare come macchine perché non si infilano, una marea di imbecilli, tutti vestiti che sembra debbano iniziare la Parigi-Dakar
Daniele
Daniele, pensa che nel 2004 ho comprato una Ducati MultistraNaCITAZIONE (flower74 @ 5/5/2015, 10:42)... secondo me sono moto molto differenti tra loro... sia per costi, che per prestazioni, ed infine per utilizzo.
Io sono al secondo GS LC... e, a discapito di quello che scrive il falegname, non mi vesto da pirla per andare in città con le borse laterali, ma ci faccio di tutto.
Mi rendo conto, però, di essere un cliente BMW un po ' anomalo...
Detto questo... la prima domanda è... che cosa ci fai con la moto?
Pochi chilometri da solo?
Ci vuoi andare in ferie con la morosa e i bagagli?
Quanta importanza dai alle prestazioni... al cardano... alla rete di assistenza... ai costi di manutenzione?
Insomma... entriamo un po' nel dettaglio della cosa.
Do per scontato che quelle in elenco mi piacciono, perché è il punto di partenza.
Niente valige laterali e ferie. Solo spostamenti a breve raggio, soprattutto in autostrada o statale.
Pensa che con la Multistrada ho percorso solo 37mila chilometri in 11 anni.
Le prestazioni non mi interessano molto ma mi piace 'guidare'.
Visto il chilometraggio che faccio non so neanche se i costi di manutenzione e assistenza possono avere un peso determinante.
Mi piacerebbe avere una moto versatile e, ogni tanto, anche con un po' di birra. Ma ogni tanto. -
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voi cosa ne pensate di queste cinque qui di seguito?
avete avuto modo di provarle? magari più di una per descrivere le differenze?
BMW R 1200 GS
BMW S 1000 XR
Ducati Multistrada 1200
Honda Crossrunner
KTM 1190 Adventure
io sarei orientato verso la GS.
però sono molto aperto a cambiar idea, tanto che andrò a provarle sicuramente tutte.
f
TITOLO MODIFICATO .
Edited by giugia - 17/2/2016, 16:52 -
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come is fa a presentare una collezione che va dal 1923 al 200o senza Jarrett, Petrucciani o Metheny, giusto per fare due nomi a caso ...
Meglio quella che ho FINITO per rugbuz -
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Da qualche tempo (non so da quando) pare che non vendano più i kit di revisione.
Mi si è rotto il gommino della pompa della frizione e, secondo Brembo/Ducati, dovrei cambiare tutto l'attuatore, per la modica cifra di 270 euro.
Qualcuno di recente, ha avuto la necessità di revisionare la pompa dei freni o della frizione di componentistica Brembo ?
Ha risolto in qualche modo senza ricorrere alla sostituzione del tutto ? -
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grazie a marcomoreno per la citazione
io credo che ogni marchio ha la sua storia e le sue finalità, che nel tempo cambiano e si evolvono con quello che il mercato mette a disposizione.
al momento TMF ha come unica finalità quella di fare orologi che piacciono a me e a quei pochi amici che, spesso, mi danno anche consigli.
non so se mai succederà che il marchio diventi noto.
quello che so è che i pochi contatti che ho avuto relativamente alla possibilità di sviluppare TMF, sono stati di tipo economico.
in pratica un paio di richieste di investire nell'idea TMF e non nel prodotto.
questa è la strada che intendo comunque portare avanti.
non è una ripicca o un puntiglio verso il mercato, il business o il maketing. anzi sono molto affascinato da questi aspetti. ma ne preferisco altri.
sono ancora orgoglioso se un 'cliente' resta contento di un mio orologio, se me ne parla.
se poi riesco a guardarlo negli occhi, come a volte capita, e a spiegargli tutti gli sforzi, le idee, le motivazioni, le 'curve', sono ancora più contento.
e mi piace viverli questi momenti.
se vendessi 1000 TMF, sarei molto più ricco, farei sicuramente molto più marketing (che costa comunque tanti investimenti), ma un po' meno orgoglioso e probabilmente felice.
questa è la mia idea. gli orologi sono una conseguenza.
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