| CITAZIONE (jatucka @ 12/4/2020, 23:46) ...
il paragone con l'auto non calza, perchè tanto per fare un esempio in lombardia ogni quattro/cindue settimane non c'è un numero di incidenti talmente alto da provocare 10.000 morti, tutti tra l'altro passati dagli ospedali, terapie intensive etc in questo brevissimo arco di tempo .... Documento della World Health Organization dell'ONU[modifica | modifica wikitesto] Le ferite da incidenti di traffico uccidono quasi 350 persone al giorno, o più di 127.000 ogni anno nella regione europea monitorata dall'Organizzazione mondiale della sanità. È come se un evento catastrofico uccidesse la popolazione di una città di medie dimensioni ogni anno. Almeno 2,4 milioni di persone vengono ferite oppure rese disabili in incidenti stradali ogni anno. Di questi 2 milioni di incidenti stradali annuali, circa il 65% avviene in città e villaggi, dove pedoni e ciclisti sono particolarmente esposti. L'evidenza sulla mortalità stradale è presentata nelWorld report on road traffic injury prevention, pubblicato dallo WHO e dalla Banca Mondiale il 7 aprile 2006, Giornata mondiale della salute (World Health Day), e nella pubblicazione Preventing road traffic injury: a public health perspective for Europe, preparata dalla WHO Regional Office for Europe. La quantità di morti e la disabilità causata dalle ferite da traffico le rende un problema di salute predominante. Ma la morte e le ferite sulle strade non sono eventi casuali. Determinando quali siano i fattori di rischio che conducono agli incidenti e come prevenirli è il principale obiettivo dello studio Europeo. Questo identifica le misure che si sa per certo che funzionino ed evidenzia il "gap" tra la conoscenza e la sua implementazione: "È arrivato il momento - si sostiene - di smettere di considerare le morti da traffico e le ferite come una conseguenza inevitabile dell'utilizzo delle strade: tali eventi sono prevenibili".
Secondo fonti statistiche, sono 6500 i soli bambini che muoiono annualmente per incidenti legati alla circolazione stradale, questo secondo i dati indicativi forniti dal Dr. Marc Danzon, direttore dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) per l'Europa. La velocità è il maggiore assassino sulle strade e secondo l'Unione europea (EU) il ridurre la velocità media di guida di 3 km/h salverebbe attorno a 5000-6000 vite ogni anno e preverrebbe attorno a 120.000-140.000 incidenti, risparmiando 20 miliardi di euro in costi. In contrasto, portando la velocità nei centri cittadini da 30 km/h a 50 km/h aumenta il rischio di morte per i pedoni di 8 volte. Considerazioni pratiche[modifica | modifica wikitesto] Nella regione europea del OMS, i minorenni pagano il prezzo più alto. Gli incidenti stradali sono la causa di morte principale per giovani tra i 5-29 anni. Questo gruppo rende conto di più del 30% delle vittime d'incidenti. In questo gruppo di età, i giovani rappresentano l'80% delle vittime. Attribuire un costo economico alla perdita di vite è arduo, ma ragionevoli stime mostrano che la perdita economica causata dagli incidenti di traffico ammonterebbe a circa il 2% del PIL. Per l'Unione Europea, questo significa circa 180 miliardi di euro all'anno. Secondo il documento "Preventing road traffic injury: a public health perspective for Europe", i paesi dell'Europa centrale ed orientale sono ancora più severamente colpiti rispetto all'Europa occidentale. Il grande carico sociale delle ferite da traffico si aggiunge ad altri effetti nocivi per la salute relativi al trasporto, come quelle risultanti dall'inquinamento, il rumore, l'incremento degli stili di vita sedentari ed i cambiamenti climatici globali.
Poi se consideriamo nel mondo ..
www.who.int/health-topics/road-safety#tab=tab_1
Edited by alderamin - 13/4/2020, 13:05 |
|