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Per cortese segnalazione di Emilianothebus 
Le maggiori dimensioni della cassa e la particolare posizione dei tasti, fa supporre che il movimento presente nel secondo modello sia un minerva 17-29 Ch, come quelli mostrati in prima pagina. -
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Poiché questo orologio mi è sempre piaciuto, anche io avevo salvato le foto pubblicate a suo tempo da g.carlo, interessandomi al meccanismo della riserva di carica di 8 giorni.
Ho conservato anche una pagina tratta dalla rivista "Orologi", in cui il compianto Nicola de' Toma spiegava alcune caratteristiche di questo modulo aggiunto 896-8J al calibro base Peseux 7001.
Da semplice appassionato e non da esperto tecnico, avevo immaginato che:... cerchiamo di fare un pò di chiarezza però sul sistema di carica: la molla lunga serve a mantenere armata la piccola molla motrice che fornisce energia allo scappamento garantendo in questo modo una forza abbastanza costante nell'arco degli otto giorni. ...
... così come riferisce orol_sgromo.
In altre parole, credevo che l’energia della molla del bariletto grande (non dentato) venisse ceduta in modo continuo e graduale, nell'unità di tempo, alla molla del bariletto piccolo (dentato), che è quello che muove il treno del tempo, in modo da ottenere un prolungamento della riserva di carica. -
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Ne approfitto subito, allora. 
Nella mia T-Roc, con cambio manuale, attivando la funzione di parcheggio automatico (che per paura ancora non ho utilizzato...), se ho ben capito, lo sterzo si muove da solo, per compiere la manovra, ad esempio, dapprima in retromarcia e poi in avanti; ma, in questo caso, viene regolato automaticamente anche l'acceleratore ed il freno e il cambio di marcia (spero di no...
), oppure è il guidatore che li regola con i pedali e con la leva del cambio ? 
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Uffff... 
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Ti piace la tabellina finale di riepilogo ? -
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Non ho capito la domanda, ma credo che non si sia alcuna modifica.
Il contaminuti, parte dall'indice in alto, dove è presente la cifra 30; dopo un giro completo, e quindi dopo trenta minuti, si ritrova sullo stesso indice e dopo ulteriori 15 minuti, indicherà che sono trascorsi, in totale, 45 minuti, posizionandosi sull'indice rosso 45.
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La spiegazione più semplice probabilmente è quella esatta: misura la durata di un tempo della partite di calcio. -
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No, i fratelli avevano comprato una Stella Geneve. 
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I calibri cronografici Minerva 17-29CH e Geneva Sport 18.75 (o GSW 39.8)
Nel 1902, sotto la direzione dei tre fratelli Robert, Charles-Auguste (1865-1911), Georges-Louis (04.10.1870-1918) e Yvan (1878 -?), figli del fondatore Charles-Yvan Robert (1840-27.04.1912), alla sede storica dell’azienda Minerva, risalente al 1875, furono aggiunte due ali per installare un laboratorio d’orologeria e un’officina con macchine utensili per la produzione di movimenti e casse in nickel ed in argento, per orologi da tasca: Minerva si trasformò così in una “manifattura” di orologi.
La sede storica dell’Azienda verso la fine del ‘800, quando ancora non era stata completata la struttura in tre blocchi
Foto d’epoca della fabbrica Minerva anno 1930
Come è noto, il nome dell’Azienda cambiò, comunque, parecchie volte, iniziando come “Fabrique Robert Freres” il 1° febbraio 1898 quando i due figli maggiori succedettero al padre, poi “Fabrique des Faverges, Robert Freres” il 31 marzo 1902, quando anche il terzo fratello, Yvan, si associò all’impresa; il 23 febbraio 1918 la ragione sociale cambiò in “Fabrique des Faverges, Robert Freres S.A.”, quando, dopo la morte di Charles-Auguste nel 1910 e Georges-Louis nel 1918, suo fratello più giovane, Yvan, prese le redini della Manifattura insieme alla vedova di Georges, Lucie Fanny Failletaz L’Epèe (nata il 01.07.1877 e sposata il 26.02.1897) e ad un socio, Max-Georges Umiker.
Azione di mille franchi della “Fabrique des Faverges, Robert Freres S.A., 22 febbraio 1918”
Succesivamente, con l’ingresso di altri soci, Paul-Arnold Schmid e Georges-Renè Umiker, assunse la denominazione “Fabrique d'horlogerie Minerva, Robert Freres S.A.” il 3 agosto 1923 e finalmente, il 30 dicembre 1929, “Fabrique d’horlogerie Minerva S.A.”, dopo le dimissioni di Lucie Fanny Failletaz (il 22.12.1928) e di Yvan Robert (il 28.12.1928), il quale si trasferì a Ginevra dove fondò l’Azienda d’orologi “Montre de Sport Genève S.A.” o “Geneva Sport Watches Ltd”, il 26 febbraio dell’anno 1930.
Come sopra ricordato, all’inizio degli anni ’30 la crisi finanziaria internazionale costrinse la famiglia Robert ad abbandonare l’attività che fu acquistata da Jacques Pelot e Charles Haussener.
Jacques Pelot era nato a Villeret nel 1887, figlio di François Pelot, che aveva lavorato per Blancpain; ingegnere specializzato in meccanica orologiera, dopo aver studiato presso la scuola di Saint-Imier dal 1903 al 1906, fu impiegato in Minerva fin dal 1921.
Jacques Pelot insieme al tecnico Charles Haussener (Rueggisberg 1888-1.11.1952), che aveva iniziato a collaborare con Minerva dal 1919, dopo essersi dimesso dall’Azienda Omega di Bienne, dove era divenuto Capo del Reparto di Ebauches nel 1915, acquistarono l’Azienda il 25 aprile del 1935, con atto registrato il 12 giugno, per 140.000 CHF e divennero responsabili della Manifattura (1).
L’Azienda sarà rinominata “ Fabrique d’horlogerie Minerva Sport S. A.”.
Charles Haussener, mantenne l’incarico di Capo del Reparto di Produzione, mentre Jacques Pelot divenne Direttore del Dipartimento Sviluppo e Ricerca.
Jacques Pelot, a sinistra, e Charles Haussener, a destra, nel 1935.
Jacques Pelot nel 1939
Nel 1929, oppure secondo altri, nel 1931, fu progettato e perfezionato da Jacques Pelot il calibro 17”’ (o 16”’ ) n° 29, un piccolo gioiello dello spessore di 5,7 mm; nato per i cronografi da tasca, fu realizzato anche in versione da polso.
Disegno tecnico del calibro Minerva 17-29 CH, recante la firma autografa di Jaques Pelot, luglio 1931
Il seriale di cassa 361946 del cronografo da tasca 16-29 CH lo fa risalire all'anno 1931
Come tutti gli altri cronografi prodotti dall’Azienda, questi modelli non avevano il sommatore delle ore cronografiche, ma solo il registro dei minuti su base 30 o 45; su richiesta, inoltre, potevano esser dotati di certificati di cronometro; inoltre come anche nei calibri 19-9 CH e 13-20 CH, il ponte della cronografia ha una peculiare forma a “V” che indica il luogo di produzione del movimento, Villeret, e rimanda specificamente alla Maison Minerva che lo progettò.
Il particolare disegno, infatti, fu registrato sin dal 10 aprile 1912, al numero 20735 e, come diceva il Maestro orologiaio Demetrio Cabiddu, già Direttore Tecnico della Minerva: “… solo a guardarlo, anche senza che ci sia scritta la marca, si deve riconoscere che sia un Minerva”.
Probabilmente, agli inizi degli anni ’40, quando, con l’inizio della II Guerra Mondiale, aumentarono le richieste di cronografi di grande diametro per uso militare, fu prodotta, oltre al modello da polso con un pulsante, anche una rara variante del calibro 17-29 CH a due pulsanti, sempre per cronografi da polso, di cui restano rari esempi, anche sotto altre marchi.
Il seriale di cassa 454649 del cronografo da polso mono-pulsante 17-29 CH lo fa risalire all'anno 1940-1941
Il seriale di cassa 521314 del cronografo da polso a due pulsanti 17-29 CH lo fa risalire all'anno 1942-1943
Abbiamo sopra ricordato che il 30 dicembre 1929, l’Azienda modificò la ragione sociale in “Fabrique d’horlogerie Minerva S.A.”, dopo le dimissioni di Lucie Fanny Failletaz (il 22.12.1928) e di Yvan Robert (il 28.12.1928), il quale si trasferì a Ginevra dove fondò l’Azienda d’orologi “Montre de Sport Genève S.A.” o “Geneva Sport Watches Ltd”, il 26 febbraio dell’anno 1930.
C’è da ricordare che il compianto Roland Ranfft già nel 2008 si chiedeva se fosse esistita una qualche forma di collaborazione tra la Geneva Sport e Minerva, considerando la quasi completa sovrapposizione tra il calibro Minerva 17-“9 CH ed il calibro Geneva Sport 18.75 (ora meglio conosciuto come cal. GSW 39.8) giungendo alla conclusione di una derivazione del calibro (successivo) Geneva Sport 18.75 (o GSW 39.8) sulla base del precedente calibro Minerva 17-29 (2, 3).
Infatti, il calibro Minerva 17-29Ch è solo leggermente diverso dal calibro Geneva Sport 18.75 (GSW 39.8): la leva di azzeramento (1) e quella della ruota di rinvio dei minuti cronografici (2) hanno forme diverse.
Questa ipotesi è stata confermata da un interessante ritrovamento (4), con cui si è dimostrato come Yvan Robert, il terzo ed ultimo dei fratelli Robert, dopo la vendita dell’Azienda di famiglia il 28.12.1928, da Villeret si trasferì a Ginevra dove fondò l’Azienda d’orologi “Montre de Sport Genève S.A.” o “Geneva Sport Watches Ltd”, il 26 febbraio dell’anno 1930, insieme al socio Fernand Delay: “…La Geneva Sport nasce da una costola della Minerva ! …” (5)
Anche il sito ufficiale (recentemente modificato), degli orologi Alpina, azienda che aveva utilizzato in passato diversi calibri Minerva, riportava tra, gli orologi storici dell’Azienda, un cronografo da tasca con cal. 18.75… “ … caliber based on Minerva 17-29…”.
Gli autori di un interessante libro dedicato ai cronografi (6) e di un sito internet (7) confermano la relazione, ma, in entrambi i casi si riferiscono erroneamente ad Yvan Robert come nipote del fondatore dell’Azienda Minerva e non come figlio. “ Geneva Sport Watch Story. Founded on 26 February 1930 by Fernand Delay and Yvan Robert in Geneva. Yvan Robert, grandson of the creator of the Minerva factory “.
In ogni caso, a partire dalla metà degli anni ’30, la Geneva Sport iniziò la produzione di questi interessanti cronografi con calibro Geneva Sport 18.75, che, più precisamente, è denominato Geneva Sport Watches o GSW 39.8, come si legge in questa pubblicazione d’epoca risalente al 1939 e come confermato anche in un sito specialistico (8).
E come era già successo con il calibro Minerva 17-29 CH, anche in questo caso vennero prodotti cronografi da tasca, oppure cronografi da polso mono-pulsanti, o ancora e successivamente, cronografi da polso a due pulsanti, quest’ultimi particolarmente rari.
Riepilogando...
Considerato che recentemente abbiamo potuto osservare diversi esemplari di questi modelli, non conosciuti in precedenza ed anche particolarmente rari, ho raccolto in questa discussione foto, documentazioni e notizie in parte sparse in diverse pagine del forum, in parte del tutto inedite, in modo da cercare di chiarire alcuni punti.
E questo non sarebbe stato possibile senza l'aiuto di alcuni amici del forum che mi hanno fornito le immagini dei loro rari orologi.
Ad essi, va il mio più sincero ringraziamento.
Biblio-webgrafia:
1)http://ninanet.net/watches/mhist/mhist.html
2) www.watchuseek.com/threads/alpina-...minerva.216700/
3) https://ranfft.org/caliber/5888-Geneva-Sport-19
4) #entry597921303
5) #entry597926844
6), Chronographs For Collectors, Sébastien Chaulmontet, Joël Pynson, TimeToTell, 2016
7) www.cliniquehorlogere.ch/en/chrono...atch-story.html
8) www.faszination-uhrwerk.de/ -
Chrono follia Watch Addiction - Padova, 24 marzo 2024, 2ª edizione - O&P Eventi, Raduni, Cene ed Incontri.
Ottimo !
Mi stavo giusto chiedendo come poter arrivare a Padova senza consumare la mia T-Roc -
Chrono follia Watch Addiction - Padova, 24 marzo 2024, 2ª edizione - O&P Eventi, Raduni, Cene ed Incontri.
Segnalo questa seconda interessante iniziativa. 
Spero che abbia un buon successo, come la prima edizione dello scorso settembre.
https://orologi.forumfree.it/?t=79743457 -
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Mi risulta che il mio Contodate sia il più amato dagli Italiani. 
Posts written by nicola1960 |
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