| Eccoci qui, senza la pretesa che vi interessi , questi sono stati gli ultimi mesi (molti) che abbiamo vissuto: mesi di chiacchierate formali e non con operatori del settore, visite nelle boutique e concessionari, mail spesso in lingua non italiana, infinite chat tra noi ma anche con personaggi di spicco dell'orologeria. Studio approfondito del livello economico, delle fattibilità anche tecnica delle modifiche in relazione al modello, della quantità e tipologia delle modifiche da chiedere in relazione al brand ed alle sue politiche, sui colori, sui font, sulla posizione delle scritte ed incisioni, del packaging, della logistica di prenotazione, consegna, ritiro, eventuali eventi da poter abbinare. Telefonate fiume negli orari più disparati nonostante il lavoro ed i problemi di tutti i giorni, mille dubbi, mille crucci, infinite discussioni su migliaia di aspetti da considerare.
Perché Franck Muller?
Credo che qualsiasi appassionato conosca o abbia comunque sentito nominare questo marchio.
Non voglio riproporre la storia del Brand perché la potete trovare ovunque, rimarco però che è una delle maison che ha in catalogo orologi tra i più complicati in assoluto ed ha avuto ed ha tutt'ora al suo interno alcuni dei più grandi maestri dell'orologeria contemporanea.
Il fatto che in Italia negli ultimi anni, almeno per il livello di gamma medio/alta, sia stata probabilmente poco considerata rispetto le sue reali valenze credo dipenda da molti fattori. Probabilmente FM non ha considerato l'Italia tra suoi mercati più importanti, questo è testimoniato dal fatto che in altri mercati (Giappone, sud est asiatico etc.) è considerata giustamente tra i pochissimi brand dell'olimpo dell'orologeria. Basti vedere, ad esempio. la nuova boutique di Kuala Lampur rinnovata di recente per confermare tutto ciò.
Il fatto di avere in catalogo calibri di manifattura come il 1700 montato sulla LE per O&P o come il recente automatico 708 (base anche di orologi con platina aggiuntiva per le complicazioni) e non averli praticamente mai promossi nel nostro ed altri mercati è ulteriore conferma di tutto ciò. In un mercato che è ultimamente più attento alle meccaniche è quantomeno strano non puntare una campagna pubblicitaria proprio su questi movimenti soprattutto per le linee di medio lignaggio della maison.
FM è rimasta una realtà davvero altamente artigianale , cosa che comunicano spesso anche altri brand che di artigianale ormai non hanno molto, vi invito a leggere questa recente visita di un nostro utente a Watchland, scritta ben prima della presentazione della LE, per confermarlo pienamente:
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Questa artigianalità reale e non presunta (la sua produzione è limitata per scelta a circa 50.000 pz. anno) probabilmente l'ha portata a puntare verso mercati più ricchi e che possono godere delle realizzazioni più complicate e costose che inevitabilmente alzano i fatturati a parità di esemplari prodotti.
Franck Muller in effetti è conosciuta in Italia in particolare per i suoi mirabili complicati e ipercomplicati e spesso le sue tante declinazioni di livello economico relativamente più basso vengono erroneamente tutte identificate con oggetti dalla grande cura costruttiva, dall'iconico ed originale design, dai quadranti eccezionalmente rifiniti ma, tranne qualche caso nel passato come alcuni cronografi, con movimenti base certamente molto ben modificati e rifiniti abbinati spesso a platine aggiuntive mirabilmente concepite e realizzate ma che risultano essere spesso le classiche ebauches "prezzomolino" utilizzate da molte altre realtà.
Un orologio come quello oggetto della Limited per O&P è la testimonianza reale che questa percezione è errata, credo infatti unisca gli indubbi lati positivi di cui sopra ad una meccanica sopraffina (sembra davvero in tutto e per tutto un pregevole calibro di altissima gamma del passato ma riproposto volutamente ai giorni d'oggi) a costi "centrati" ed onestamente credo possa essere considerato un caso davvero raro da ritrovare nella produzione dell'orologeria di gamma medio/alta attuale.
Il fatto che questo brand non faccia parte dei grandi gruppi del lusso e che non partecipi alle grandi esposizioni ma presenti le sue novità nel proprio salone indipendente WPHH (World Presentation of Haute Horologerie) a Genthod (Ginevra) è una conferma che Franck Muller prosegua caparbiamente per la sua strada e questa strada si è incontrata, non per caso, con quella di O&P. |
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