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Sul sito dell'Eta è scomparsa la pagina con il dettaglio per posizionare i piedini sui quadranti. Avete idea dove posso trovare questi dati? -
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Infatti sarebbe stato quasi impossibile realizzare una molla del genere con una fresatrice con avanzamenti manuali.
Dato che hai dimestichezza con il CAD, ti consiglierei di far tagliare la molla al laser. Il risultato e' prefetto e soprattutto risparmi un sacco di tempo e utensili
Edited by coffo - 28/10/2014, 15:18 -
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Hai tagliato la lamiera con un solo passagio? -
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Per me nessuno dei due. I due movimenti non hanno nulla di esclusivo. -
.Più che tagliare la pietra, che ha già dimensioni e spessore perfette, avrei proprio bisogno di forarla e stamparla, per poi applicare gli indici...
Ho sentito Perelli di Roma, ma non lavora il meteorite.
Per ora sono ad un punto morto...
Lo spessore è quasi perfetto per un quadrante. Devi vedere su che cassa lo vuoi mettere. Considera che una base in ottone con i piedini lo metterei; più per una questione ri rigidezza.
Per la foratura puoi anche utilizzare un laser che è più preciso e meno pericoloso. con la punta elicoidale c'è il rischio di rompere il dischetto.
Se vuoi evitare problemi utilizzi una tampografia e sei a cavallo -
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L'intervento che ho letto mi ha messo di fronte ad una situazione che potevo solo immaginare. Certo trovare ruderi di una storica azienda era il minimo dopo più di mezzo secolo di inattività. Quello che mi stupisce e che mi chiedo é: Possibile che nessuno al tempo si fosse preso briga di vedere il contenuto? -
.Il riporto del pivot su un asse a mio parere dovrebbe essere considerata come ultima spiaggia e su questo ti do ragione. Ovviamente un asse rettificato da una macchina e appositamente studiato sarà sicuramente meglio funzionante rispetto ad una appliaczione; però ciò non vuol dire che il nuovo pivot non vada bene. Naturalmente molto potrà dipendere dalle aspettative. Immagino che questo tipo di lavoro non finisca con la costruzione, gioco assiale e laterale del volantino, ma ultimato con una attenta fasatura per far si che il bilanciere in funzione mantenga il più possibile la spirale in piano, non ci siano cadute e attriti tali da far si che l'isocronismo aumenti più del dovuto. Anche solo una "lucidata" al pivot di troppo comporta sostituzione della pietra o rifacimento del lavoro.
Hai perfettamente ragione, per questo nell'altro topic avevo detto questo #entry564424826Non sono d'accordo, la cosa più semplice è sostituire l'asse, le forniture sono sempre state piene di assi di ricambio. Nel caso non sia assolutamente disponibile allora si ripiega sulla ricostruzione o il riporto dei perni, ma proporla come prima soluzione mi giunge nuova.
Far passare il riporto di un perno su un asse bilanciere meno invasivo della sua sostituzione mi sembra un assurdo, proprio per le complicanze da te descritte che si devono gestire. La sostituzione dell'asse, se la si sa fare correttamente, non comporta nessun rischio per il bilanciere, la stessa equilibratura te la ritrovi, oppure le correzioni saranno veramente minime, ma niente a confronto ai problemi da gestire con il riporto. Tra l'altro, economicamente è anche più conveniente con un risultato sicuramente migliore.
Se utilizzi la molfres per tagliare l'asse non gli fai alcun danno. Inserendo il volantino sul nuovo asse sia certamente bisogno di un piccolo aggiustaggio ma nulla in confronto.
Posso banalmente riportare un esempio: Per modificare l'Unitas ho preferito ricostruire dal trafilato l'asse completo della seconda ruota piuttosto che riportare un perno. Per quanto possa essere perciso, non sarà mai assiale al foro della platina. Ovviamente dipende anche dalla precisione della contropunta che vai ad utilizzare per forare l'albero.
Altra considerazione: questo non è una semplice asse; il pivot del bilanciere non è dritto, ma ha una raggiatura. O tu la fai con una macchina a controllo oppure per quanto la mano possa essere ferma, non mi garantirebbe una assialità estrema.
Poi tutto si può fare; come ho scritto dipende dall'aspettativa -
.Volevo sapere solo il calibro, sull'opportunità di riportare perni o sostituire l'asse ho già dato un mio parere nell'altro topic.
Il riporto del pivot su un asse a mio parere dovrebbe essere considerata come ultima spiaggia e su questo ti do ragione. Ovviamente un asse rettificato da una macchina e appositamente studiato sarà sicuramente meglio funzionante rispetto ad una appliaczione; però ciò non vuol dire che il nuovo pivot non vada bene. Naturalmente molto potrà dipendere dalle aspettative. Immagino che questo tipo di lavoro non finisca con la costruzione, gioco assiale e laterale del volantino, ma ultimato con una attenta fasatura per far si che il bilanciere in funzione mantenga il più possibile la spirale in piano, non ci siano cadute e attriti tali da far si che l'isocronismo aumenti più del dovuto. Anche solo una "lucidata" al pivot di troppo comporta sostituzione della pietra o rifacimento del lavoro. -
.Salve a tutti,
mi hanno sempre appassionato molto gli orologi a carica manuale, che preferisco agli automatici in quanto mi consentono di avere un rapporto più stretto con il mio orologio e mi liberano dall'assillo di dover per forza indossare l'orologio per poterlo far funzionare correttamente.
Ne consegue che gli unici automatici che ho sono di fatto stati ereditati o regalati.
Pur conoscendo le basi di orologeria, non sono assolutamente un "tecnico", per cui faccio in questa sede una domanda che forse potrà sembrare ingenua, ma lo spirito è quello di capire se "tecnicamente" sia fattibile oppure no, e per quali ragioni (N.B. non m'interessa sapere se sia economicamente vantaggioso o no).
Mi domando se sia possibile trasformare il movimento di un orologio automatico in un movimento manuale. Cioè eliminare tutto il sistema legato al rotore di carica automatica e creare un collegamento fra la corona e il bariletto della molla di carica tale da consentire la ricarica manuale.
Che ne pensate? Un bravo orologiaio sarebbe in grado di fare una cosa del genere?
Togliendo tutto ciò che consente la carica automatica della molla, i due calibri sono identici nel funzionamento a parte le forze che le molle riescono a trasmettere. La differenza sta nel tamburo del bariletto. Nal manuale c'è una lavorazione interna che blocca la molla a fine carica. In quello automatico la molla non ha un fermo quindi tutta la forza sta nella capacità di carica dell'automatico.
Technotime per il suo calibro manuale utilizza bariletti senza tenuta ed è difficile stabilire quando le molle sono effettivamente cariche al punto da trasettere una coppia adeguata per il regolare funzionamento. In questo caso sarebbe utile avere l'indicazione della riserva di carica. -
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Il problema è assottigliare la pietra. Mi sono informato e ho consultato anche chi di lavoro fa i quadranti in lapis,madreperla ecc. Naturalmente dipende molto dallo spessore che deve avere e di solito il meteorite forato al centro, appoggia su una lastina in ottone con su i piedini. In genere non si conosce la durezza del meteorite; quindi si va per asportazione ed è consigliabile non scendere al di sotto di un determinato spessore. penso che 1 mm possa garantire un ottimo risultato meccanico. Appena trovo qualche indirizzo te lo scrivo. -
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Paul Picot in passato ha realizzato dei modelli molto particolari. Esempio il crhono rattapante, un calendario con valjoux 88, e un perpetuo.
Ora realizza orologi che a mio parere dovrebbero essere venduti con un prezzo inferiore. in questo caso, non mancherebbero i clienti -
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Forse ho imparato prima asciare che a camminare; ma mai mi butterei da quelle pendenze -
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Che montagne... Spettacolo -
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Molto bello il video...Mi ricorda la Nord della Ciamarella. Bei tempi -
.Che siano movimenti di manifattura questi Constant mi pare assai improbabile, e vedrai che se metti le foto scopriamo cosa sono,e da dove vengono.
Se la memoria non mi tradisce, dovrebbero avere un calibro di manifattura. Però ignoro sua quale modello viene montato
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