Ma al momento rischi di fallimento non esistono. Sono crisi, non fallimenti. Secondo me la faccenda è più seria di quanto i numeri non dicano. Non solo perché spesso non sono troppo veritieri, ma anche per un ulteriore ragione. Il crollo in Cina per alcune marche, compresa una che addirittura ha annunciato il record della sua storia, è stato molto pesante, ma è stato in una certa misura compensato, ma solo in parte. Ma il fatto più grave è che è saltata la tesi su cui si basava ogni programma di sviluppo che la Cina potesse solo e crescere per un numero di anni alto. Gli altri mercati tutti sanno che sono ciclici, ma quello cinese...doveva solo crescere sempre. Questo spiega certi movimenti. Poi non è vero che le case aumentano sempre. Infatti Rolex è come minimo più di due anni che non aumenta il listino, Patek ha passato i tre anni, AP ha diminuito i listini dei modelli in oro. Tutte le case negli ultimi anni si sono molto moderate, non è un caso. Poi si è aggiunto il repentino crollo cinese. Non si deve credere ad una industria che cerca sempre di dire che il lusso va sempre bene: non è vero.

Una ipotesi che può essere giusta per gli orologi a secondi centrali indiretti

Leggendo una piccola anteprima mi sembra di aver capito che, se si eccettuano i termini tecnici, la versione inglese, che sarò costretto a comprare non parlando il francese, sia abbastanza comprensibile, essendo scritta con una sintassi piuttosto semplice: grazie.

Oggi per AP è un orologio da donna.
Per chi non si applica a queste amenità, come il sottoscritto, è l'unico royal oak degno di attenzione dell'attuale collezione, oltre al jumbo e al calendario perpetuo