CITAZIONE (brumax @ 15/3/2016, 23:18)
Tralasciando le considerazioni sulla crisi economico-finanziaria che ormai attanaglia il globo da anni (e francamente, quella che riguarda gli orologi penso debba, per buon gusto e decenza, essere relegata tra i mali trascurabili) mi rimane difficile immaginare un futuro apocalittico per i segnatempo meccanici di lusso. Mi spiego: negli anni '70 lo sterminatore sembrava essere il Quarzo, negli anni '80 i Databank (Casio in testa) negli anni '90/2000 i vari eco/qualcosa (drive, solar ecc.) ed oggi gli SmartWatch. Riuscirà il nostro amato segnatempo meccanico lussuosissimo ad uscire indenne anche dal confronto con questi ultimi? A mio parere si, principalmente per 2 motivi:
1- chi spende 5/6/7K e più per un orologio di lusso, può tranquillamente spendere €200 (e il target price designato per questi SW scenderá ai canonici €99... Pezzo equo per quello che a tutti gli effetti é una commodity più che un segnatempo)per avere ANCHE uno SW...in fin dei conti é meno del costo di una revisione.
2-Chi vede in serie difficoltà le Maison orologiere, forse non sa che altrettante ne stanno incontrando i colossi IT oggi pionieri e leader degli "wereable".In primis Apple e Samsung che faticano non poco ad attestarsi su numeri spaventosamente alti (in termini di vendite) che sono però necessari alla sopravvivenza del business diretto del mobile e del suo indotto.Per questi colossi bucare un anno ha ripercussioni drammatiche che possono mettere in discussioni intere strategie commerciali ed assetti manageriali.
Va detto peró che nuovi e potentissimi vendor si stanno cimentando in questo mercato ed hanno risorse economiche spaventose (Huawei su tutti)...Gli scenari futuri appaiono decisamente difficili da interpretare e neanche la famosa sfera di cristallo basterebbe ma pensare ad una forte débâcle delle maison tutte é decisamente difficile ed improbabile: molto dipenderà dagli atteggiamenti e dall'approccio che avranno sul mercato prossimo venturo. Scenderanno sul terreno di scontro implementando modelli ibridi e cercando di avvicinare il mondo multimediale? Suicidio certo.
Abbasseranno i listini in un susseguirsi di ridimensionamenti?
Suicidio certo.
Ricordo bene come cambiò il mondo dell' Hi-Fi high end quando arrivó l'Home Cinema...marchi storici andarono a gambe all'aria poiché si cimentarono in prodotti che, facendo il verso ai soliti noti asiatici, non ne possedevano l'appeal economico e nemmeno la creativitá tecnica. Altri caddero nell'oblio, altri trovarono una nuova e più piccola dimensione.
Il mondo del lusso tiene sempre botta alle crisi (il che non significa certo non subirle) e difficilmente perdona riposizionamenti economici al ribasso, se si perde l'esclusività e lo status si cade nell'arena della concorrenza più agguerrita. Il rischio qui é di assistere ad un ennesimo consolidamento delle maison con alcune che diventerebbero molto più elitarie di quanto giá non lo siano, a discapito di altre che diverrebbero decisamente meno appetibili e quindi piú esposte alle logiche di mercato degne della GDO...(e continua a venirmi in mente Tag Heuer).
Infine una piccola considerazione sulle rivalutazioni economiche alla luce di quanto scritto sopra: puntarci era un azzardo prima e adesso lo é ancor di più ma sperarci, soprattutto agendo cum grano salis, mi sembra più che lecito (oserei dire doveroso,nell'ambito della propria economia familiare, quando si spendono svariate migliaia di euro)...il fattore determinante sta, a mio modestissimo parere, nell' equilibrio emozional-economico che si vuole raggiungere, ossia comprare tra ciò che più emoziona (condizione essenziale!)quello che il mercato riconosce come oggetto di più facile rivendibilità ed appetibilità.
Chi vivrà vedrà!